Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Un articolo su una situazione "esplosiva" a Caserta. In calce
riporto qualche osservazione di
Nadia Marino, dell'Opera Nomadi, che vive da
quelle parti

Campi profughi, gli extracomunitari dovranno 'sloggiare'
Lapidario l'annuncio dell'assessore all'Ambiente Marco Ricci. Il campo
giace in pessime condizioni igienico-sanitarie
18/07/2009 - 14:47 Enza Passaro in Attualita'
Capua - "Gli extracomunitari e gli zingari dovranno trovare altri alloggi".
Lapidario l'annuncio di Marco Ricci, assessore all'ambiente sulla questione del
campo profughi di Capua. Il campo, infatti, giace in condizioni pessime, ove
mancano le più elementari attenzioni all'ambito igienico sanitario. Purtroppo,
dopo l'arrivo dei zingari, sia di etnia rom che italiani stessi provenienti per
lo più dalla Sicilia, le condizioni del campo sono peggiorate. Finestre dai
vetri rotti, piastrelle staccate dai muri, tubi sradicati dalle pareti e sistemi
elettrici smembrati completamente. Dell'aiuola che sorgeva originariamente
all'esterno dei grandi palazzi non resta che una discarica a cielo aperto, dove
è possibile trovare dalle automobili dimesse a mobili rotti a spazzatura di ogni
tipo. E proprio da questa situazione generale si innalza la protesta dei
residenti del rione circostante. I cittadini, infatti, chiedono maggiore
sicurezza, ronde e un servizio di vigilanza che tuteli le proprie abitazioni. I
residenti, infatti, lamentato l'aumentarsi di piccoli furtarelli ad opera dei zingarelli che periodicamente si accampano presso il campo profughi.
"Si
intrufolano nelle nostre abitazioni senza che nessuno si accorga di nulla.
Quando siamo in giardino siamo costretti a tenere le porte e le finestre della
casa sbarrati perché rischiamo di trovare all'interno qualche male
intenzionato", annuncia un residente stesso. Inoltre si innalza anche la
polemica sulla questione dell'eternit, un materiale altamente cancerogeno che si
trova all'interno di alcune lamiere di cui è composto la maggior parte del
campo. Secondo le testimonianze dei residenti, infatti, i piccoli nomadi, per
passare il tempo, si divertono a smembrare queste lamiere, originando in tal
modo la fuoriuscita di tali particelle nocive per la salute dell'uomo. "Nonostante le nostre continue segnalazioni al Comune, l'unica risposta che ne
proviene è che non si può fare nulla poiché il campo è di proprietà della
provincia", afferma un altro residente.
Purtroppo, allo stato attuale non si conosce molto dell'evoluzione delle
pratiche di acquisizione dello spazio poiché le farraginose tempistiche della
burocrazia stanno rallentando notevolmente la conclusione del patto tra il
Comune di Capua e la Provincia di Caserta.
Il campo profughi di Capua (foto interno18.it)
Commento di Nadia Marino: Sono tutte menzogne (come al solito la colpa è
dei rom e dei sinti). I sinti stanno nella parte in cui ci sono solo i terreni e non sono responsabili del
degrado che esiste da una decina di anni. I rom sono pochissimi e sono lì da
pochi mesi. I rumeni hanno ristrutturato le palazzine a spese loro e realizzato
un bel giardino con le agavi. Piuttosto il Comune vuole vendere ai palazzinari e
quindi lucrare sugli ettari, come mi ha detto lo
stesso sindaco. Inoltre ha incaricato una ditta di potare gli alberi e questa
impresa ha tagliato a zero degli alberi secolari lucrando sulla vendita del
legno. I palazzi stanno così da dieci anni e l'immondizia non viene prelevata.
Insomma sembra la solita storia di speculazione edilizia, vi terrò informati se ci sono novità.
Da
British_Roma. E' da molto che non pubblicavo aggiornamenti da
Dale Farm
IL CONTRATTO DELLO SGOMBERO DI DALE FARM ATTRAE GLI UFFICIALI
GIUDIZIARI By Grattan Puxon
La più conosciuta impresa di "sicurezza" antizigana della GB, responsabile
del brutale sgombero di Twin Oaks nel 2004, dice di essere pronta alla più
grande operazione di rimozione mai avuta contro un villaggio comunitario in
Bretagna nei tempi moderni.
Constant & Co., che ha incamerato decine di milioni di euro sgomberando gli
Zingari dalla loro terra, con maniere forti e a mala pena legali, ora vuole il
contratto per demolire Dale Farm, che vicino a Crays Hill, Essex, ospita 500
Viaggianti.
Il lavoro, che vale tre milioni di euro, comprenderebbe la rimozione, e in
alcuni casi la distruzione, di chalet e case mobili, e lo sgombero fisico di 90
famiglie, inclusi bambini, anziani ed infermi, a lasciare il distretto,
impoveriti e senza un posto legale dove vivere.
Assieme alle loro dimore e alla scuola primaria dei bambini, le famiglie
stanno per perdere l'unico
centro comunitario giovanile e la cappella di San Cristoforo.
"Questa è pulizia etnica," dice uno dei volontari che ha visitato Dale Farm.
"Ma il consiglio comunale sta tentando di mascherare questo fatto con molto
linguaggio politicamente corretto."
A causa dell'alto costo del lavoro, il comune di Basildon è stato costretto a
pubblicare un bando sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La data di
chiusura per le offerte è a metà agosto.
Nell'annuncio il consiglio comunale dichiara che l'offerta vincitrice deve
"dimostrare l'impegno a sostenere i principi di uguaglianza e della legislazione
sulla differenza e dimostrarsi sensibile e reattivo ai bisogni della gente."
D'altra parte, Basildon ha già indicato le sue preferenze nel re-ingaggio di
Constant, una ditta che il consiglio ha già impiegato per diversi piccoli
sgomberi. I critici dicono che sono stati condotti in maniera da ostentare i
regolamenti UE sulla salute e la sicurezza, avendo come risultato l'inutile
distruzione di enormi quantità di proprietà private.
Durante le azioni sono state perse preziose porcellane Crown Derby ed altri
oggetti.
Fotografie mostrano come ad Hovefields non sia stata messa in sicurezza
l'area di sgombero, con i bambini che stazionavano in prossimità quando le
macchine pesanti erano in azione.
Mentre il consiglio comunale ha giustificato l'uso del comma 178 dell'Atto di
Pianificazione Cittadino e Ambientale per restaurare la cintura verde, il
terreno a Hovefields è stato lasciato brullo e abbandonato. La vegetazione
superficiale è stata distrutta ed il terreno è stato circondato da alte banchine
di terra.
La maggior parte del terreno è ora inondato da acqua contaminata delle
fognature rotte dei servizi igienici, costituendo un pericolo alla salute di
bambini e adulti che continuano a vivere lì attorno aspettando nuove incursioni
di Constant.
CAROVANE IN FIAMME
Un film prodotto dalla Dale Farm
Housing Association mostra carovane in fiamme mentre gli ufficiali giudiziari
maltrattano bambini che stanno gridando. Constant è la compagnia che ha
mantenuto sinora questo compito, con un approccio brutale.
Riferendosi allo sgombero di Twin Oaks, Justice Collins ha detto al Tribunale
Supremo di aver visionato un video su Constant all'opera, dove lei considera la
condotta dei suoi dipendenti inaccettabile in quanto porta inevitabilmente a
condizioni di pericolo.
"Il consiglio deve riconsiderare l'uso di questa compagnia," ha dichiarato
Justice Collins. Ha anche notato che la polizia ha mancato di controllare gli
eccessi degli incaricati di Constant.
Collins ha aggiunto che in caso di seria malattia o di esigenze dei bambini,
lo sgombero sarebbe sproporzionato. Anche se il diritto di sgomberare è stato
sinora sostenuto, le condizioni relative sono state adottate in una complessa
decisione della Corte d'Appello all'inizio dell'anno.
Richiesto dall'Atto sulla Libertà d'Informazione di fornire copia dei
rapporti sui rischi connessi agli sgomberi di Hovefields e Dale Farm, Basildono
ha dovuto ammettere di non aver svolto alcuna ricerca in questo senso.
Jean Sheridan, madre di tre gemelli a Dale Farm, ha timore del trauma che gli
incaricati dello sgombero possono causare ai suoi figli. Spera che prima che
Constant entri in azione, lei possa portare il caso alla Corte Europea dei
Diritti Umani.
"Non abbiamo nessun altro posto dove andare ed i miei figli hanno bisogno di
trattamenti medici," dice Jean. "Sono nati prematuri e sono fortunati a vivere.
Come sopravviveranno al terrore che porterà Constant?"
Il Commissario britannico dell'Infanzia ha chiesto a Basildon cosa intende
fare per salvaguardare la sicurezza dei bambini durante la demolizione e quale
sistemazione alternativa venga offerta loro. Sinora non ha ricevuto nessuna
risposta soddisfacente.
Nessuna fotografia trovata.