Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.
Per l’anno in corso è possibile fare il servizio Civile presso la Fondazione
Michelucci. Domande entro il 27 luglio
Entro il 27 luglio 2009 è possibile presentare domanda per partecipare alla
selezione di volontari per il servizio civile per i progetti di Arci Servizio
Civile Firenze, scegliendo come ambito di azione la Fondazione Giovanni
Michelucci di Fiesole. Il bando è uscito il 26 giugno. In particolare gli ambiti
di impegno presso la Fondazione Michelucci, riguarderanno:
la collaborazione ai lavori di: catalogazione, conservazione, integrazione e
valorizzazione dell’archivio progetti e degli altri fondi presenti nella sede di
Fiesole; riqualificazione funzionale per la consultazione anche via web;
riordino e catalogazione dei fondi librari presenti: il fondo librario “Giovanni
Michelucci”, il fondo librario della Fondazione, altri fondi donati.
integrazione alle ricerche in corso sui temi della cittadinanza attiva, con la
partecipazione ai cantieri di ricerca gestiti dalla Fondazione sui temi
emergenti della questione urbana: partecipazione dei cittadini, superamento
delle esclusioni, interazioni culturali e sociali, qualità dell’abitare urbano,
autopromozione abitativa (autocostruzione e autorecupero), l’abitare dei Rom e
dei Sinti.
La sede di svolgimento del progetto sarà la stessa della Fondazione Michelucci,
Villa “Il Roseto” sulle colline di Fiesole; oltre che a invitarvi a visitare il
nostro sito www.michelucci.it.
Ulteriori informazioni le potrete richiedere telefonando allo 055 597149
chiedendo di Massimo Colombo o tramite mail all’indirizzo
colombo@michelucci.it
Il video (col racconto) della domenica è offerto da Ernesto Rossi
L’episodio è parte del bellissimo film musicale di Tony Gatlif (regista
francese di origine rom algerina) “Lacio drom” (buona strada, buon
viaggio-1993), l’unico episodio del film-documentario sul viaggio musicale dei
rom dall’India all’Europa, in cui compare una vera (famosa) attrice ungherese di
cinema, la madre del bambino (chiedo scusa, ma al momento non ne ricordo il
nome), che gratuitamente si è prestata all’interpretazione (guardate come
cambia la sua espressione nello sviluppo dell’episodio).
Un gruppo di rom arriva alla stazione di un paesello della grande pianura
ungherese (“puszta”, leggi: pusta), accendono un fuoco, fa un freddo boia
(notare le nuvolette del fiato); sull’altro lato della massicciata, una madre
aspetta il treno con il suo bambino, sonnecchiano nell’attesa e si stringono per
il freddo. Il bambino attraversa i binari e, come diciamo noi, ma probabilmente
anche loro, tira la giacchetta ad un rom, offrendogli alcune monetine. Tutti
ridono della modesta offerta infantile, ma i rom suonano lo stesso, per lui e
per se stessi, come sempre, finché non giunge il treno atteso.
Pochi minuti di poesia intensa e naturale: così sono e devono essere i rapporti
tra gli esseri umani. Come vorremmo che fossero con gli esseri umani rom, uguali
a tutti gli altri. I bambini sono messaggeri di pace.
E se lo inviassimo allo sceriffo de corato (iniziali volutamente minuscole)?
Ciao, Ernesto
P.S. Notare lo strumento musicale costituito da una brocca d’alluminio per il
latte, percosso all’imboccatura col palmo della mano: funziona come un basso (lo
utilizzano anche famosi complessi musicali rom); e i due cucchiai battuti, uno
sull’altro dalla parte convessa: funzionano come una batteria;
per chi mi legge su Facebook e non visualizza il video,
QUI
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:28:36 in media, visitato 1642 volte)
C'è maretta sul prossimo
Meeting Antirazzista. Riprendo comunque una segnalazione di Nico Che dal
sito
Romadecade.org (se lo linkate vedete il trailer). Di Laura Halilovic se ne era parlato
QUI
Domenica 12 luglio, la diciannovenne regista romanì Laura Halilovic riceverà
il premio "Cinema Contro il Razzismo" durante il XV Meeting Internazionale
Antirazzista di Livorno, sostenuto dalla Regione Toscana assieme a diverse
amministrazioni locali ed associazioni. Halilovic ha ricevuto il riconoscimento
per il suo documentario "Io la Mia Famiglia Zingara e Woody Allen", che ha
giugno ha vinto il Premio UCCA 2009 al Film Festival di Bellaria. Il film ha
anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria "per l'abilità di descrivere
in maniera leggera, a volte ironica, ma sempre in maniera diretta, la propria
storia, quella della sua famiglia e tramite ciò le difficili condizioni degli
Zingari in Italia". Il Premio UCCA viene riconosciuto ai primi due documentari
del Film Festival di Bellaria, ed i film premiati ricevono l'opportunità di
essere proiettati in almeno 20 città italiane.
Dopo aver ottenuto il Premio UCCA, l'ufficio regionale dell'Istruzione in
Piemonte ha fatto in modo di promuovere la proiezione di "Io la Mia Famiglia
Zingara e Woody Allen" in oltre 200 scuole superiori. Il film verrà presentato
agli insegnanti in ottobre, e dal 2010 il documentario sarà disponibile nel
catalogo di risorse per gli insegnanti. Le scuole avranno anche la possibilità
di organizzare proiezioni seguite da dibattiti tra Halilovic e gli studenti.
"Io la Mia Famiglia Zingara e Woody Allen" è stato prodotto da Zenit Arti Audiovisive
col supporto tra gli altri, del Fondo OSI di Corrispondenza del Decennio Rom, di
RAI 3, del Ministero per le Pari Opportunità e del Fondo Film Documentari del
Piemonte.
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