Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/03/2012
Salia (a sinistra) e Vesna, due generazioni, entrambe madri di bambini che
frequentano la scuola a Mirafiori -
LA STAMPA di
MARIA TERESA MARTINENGO
Un pezzo di quartiere si mobilita per aiutarli
TORINO:
Alla domanda «Cosa vorresti fare da grande?» una bimba risponde «la poliziotta»,
un bambino «l'avvocato». In condizioni di normalità, i sogni sono uguali. I
bambini della «comunità» rom di Mirafiori Sud, una cinquantina di persone in
tutto, di cui 30 minori, una metà dei quali - i più piccoli - da settembre
frequentano la scuola. La normalità che li fa sognare.
Intorno a loro e alle loro famiglie, «parcheggiate» nei dintorni del Parco
Colonnetti, si è mobilitato un bel pezzo di quartiere. Ai figli dei rom bosniaci
più poveri della città, «invisibili» per i censimenti - due generazioni nate qui
ma prive di documenti -, Pia, alla Locanda nel Parco, offre colazione e merenda.
Beppe Melchionna, del vicino Circolo Arci, ospita il camper di una famiglia in
cortile; la Casa del Parco - che lavora per la coesione nel quartiere - fornisce
quaderni, acqua calda e ascolto; le suore di Madre Teresa e i volontari di San
Remigio offrono docce e aiuto nei compiti.
«Qui c'è il più alto tasso di frequenza scolastica della città e forse
d'Italia», spiega Vesna Vuletic, presidente di Idea Rom, associazione impegnata
per favorire l'inserimento sociale e l'autonomia dei rom. «I dati della
Prefettura parlano di meno del 50% di frequenza scolastica negli insediamenti
torinesi. A Mirafiori si sfiora il 100%, nei momenti più difficili si è arrivati
all'85%». Aggiunge Giulio Taurisano, volontario ed esperto: «È successo quando
le famiglie, nel gelo di questo inverno, sono state allontanate e si sono
stabilite vicino al Cimitero Parco. Per accompagnare i bambini a scuola,
dovevano prendere due pullman. La maggioranza lo ha fatto».
Per capire, occorre fare un passo indietro. «Due anni fa, quando abbiamo aperto
la “Casa nel Parco” - ricorda Isabella De Vecchi della Fondazione della Comunità
di Mirafiori -, alcuni bambini di queste famiglie, che da vent'anni girano qui,
sono venuti e ci hanno chiesto di imparare a scrivere. A partire da quella
esigenza, con Idea Rom è nato un progetto».
Il progetto «Aerodrom» (aeroporto in bosniaco) vuole far «prendere il volo» alle
famiglie che vivono stipate in vecchi camper. «L'obiettivo è supportare
l'inserimento scolastico - dice Vesna Vuletic -, favorire l'emancipazione,
facendo comprendere ai genitori l'importanza dell'istruzione perché i figli
possano sperare in una vita migliore». Giulio Taurisano: «Sono state le madri ad
andare a iscrivere i bambini, sono state le madri a portarli a vaccinare,
nessuno si è sostituito a loro».
Idea Rom ha coinvolto i servizi sociali, la prefettura. «Queste famiglie sono
cittadine di Mirafiori - dice il presidente della Circoscrizione 10, Marco
Novelli -, presenti da anni sul territorio. Come amministrazione dobbiamo
prendere atto della loro presenza e aiutarle. Però chiediamo collaborazione
reciproca, chiediamo che si vada verso un'evoluzione. Ci sono nuclei che
rispondono bene, altri meno. Sull'istruzione le cose procedono, su altri fronti
si può fare meglio. La componente femminile è quella su cui puntare di più». Con
i documenti, sarebbe possibile assegnare borse lavoro e iniziare a pensare alla
casa. All'incontro con l'assessore Elide Tisi, Idea Rom ha chiesto che le
famiglie possano collocarsi in postazioni singole (non in un campo) per non
essere più oggetto di sgomberi.
Il preside della Cairoli, Ugo Mander, conferma il successo di quanto fatto fin
qui: «Avremo un passaggio dalla quinta alla prima media, ci sono bambini
iscritti alla materna per l'anno prossimo. Le mamme, nonostante la povertà
estrema in cui vivono, si comportano come tutte le mamme». Enrico Perotti,
presidente del consiglio d'istituto: «Dare normalità ai bambini serve anche ai
genitori, lo vediamo alle feste della scuola». La maestra Domitilla: «Questi
bambini ci ricordano che la scuola è un diritto di tutti e prima si comincia ad
andarci, meglio è: la stabilità abitativa è un requisito per renderlo
possibile».
La realtà dei rom di Mirafiori e le loro esigenze sono state riassunte, a
partire da «Aerodrom», in una lettera destinata al prefetto Di Pace, al sindaco
Fassino e all'arcivescovo, monsignor Nosiglia. «Nel 2001 - hanno scritto
operatori e residenti - la nonna di una decina di bambini rom, gravemente
malata, ha trascorso gli ultimi due mesi della sua vita ospite di un ortolano
nella baracca di un orto abusivo sulle sponde del Sangone. Dieci anni dopo i
suoi figli vivono in una condizione non dissimile». Poi le richieste:
collocazione provvisoria delle famiglie distribuita in postazioni singole,
perché non siano oggetto di continui sgomberi, sostenere l'ottenimento di
documenti; concedere spazi per l'accoglienza abitativa in attesa dei requisiti
per il successivo ingresso in casa. «Non crediamo - hanno spiegato - che la
realizzazione di un nuovo campo possa sostenere l'integrazione di queste
famiglie».
Da
Aussie_Kiwi_Roma
I Rom greci: gli emarginati sociali e le star By Stella Tsolakidou,
19 marzo 2012, (storia originale di Iriri Papafilippaki)
Secondo informazioni del vicedirettore del dipartimento della polizia e
dell'ufficio cause penali di Kalamata, si sono registrate recentemente 34 rapine
o tentate rapine in appartamenti della più estesa regione di Messinia,
effettuate da persone di etnia rom.
Le agenzie di stampa newsbomb.gr e eleftheriaonline.gr segnalano anche
casi di furti nelle regioni di Corfu e Kalamata sin dal gennaio 2012.
La questione greca dei Rom, chiamati anche Tsigkanoi, rimane tuttora
controversa ed il governo deve prestare loro ulteriore attenzione, a causa della
difficile situazione economica che il paese sta attraversando. Ciò che manca ai
Rom sono gli incentivi. L'ultima iniziativa statale per migliorare la loro
qualità di vita è del 2010, con l'emissione bancaria di capitale che avrebbe
dovuto aiutare i Rom a combattere l'alienazione sociale. Tuttavia, gli ultimi
due anni sono stati un ostacolo allo sforzo generale.
Oggi vivono in Grecia circa 250.000 Rom, la metà dei quali sono membri attivi
della società greca. Difatti, alcuni di loro hanno posizioni di lavoro
permanente, ma la maggioranza non frequentano la scuola primaria. I Rom in
Grecia vivono sparsi su tutto il territorio in circa 70 insediamenti,
soprattutto nelle operazioni. Centri di rilievo in Grecia sono Agia Varvara,
Atene, con una importante comunità rom, e Ano Liosia, dove le condizioni non
sono buone.
I Rom sono comunemente conosciuti come "zingari" in molti altri paesi. Questo
termine abbastanza dispregiativo venne dato loro inizialmente dai Greci, che li
ritenevano originari dell'Egitto. Il termine "Rom" è universalmente da loro
adoperato, e nella loro lingua significa "uomo" o "uomo sposato". La storia dei
Rom in Grecia data dal XV secolo.
Famosi artisti rom greci
Anche se molti Rom vengono accusati di attività illegali, come contrabbando
d'armi e traffico di droga, ci sono diversi esempi di Rom che hanno eccelso o
eccellono attualmente nello scenario greco. Ecco alcuni dei più importanti
artisti rom:
Manolis Angelopoulos - (1939-1989) Leggendario cantante greco,
che ha guadagnato l'amore ed il rispetto dei suoi colleghi. Nato a Kavala da
genitori rom, Angelopoulos incise la sua prima canzone nel 1957. Sempre fiero
delle sue origini, ottenne popolarità negli anni '60 cantando canzoni d'amore,
ma anche su temi come i rifugiati greci ed i luoghi esotici.
Kostas Hatzis, famoso cantante e chitarrista, riconosciuto come
uno dei principali artisti ed innovativo creatore della canzone "sociale".
Lanciò in Grecia il modello "guitar-voice", come le ballate che portavano
messaggi sociali.
Makis Christodoulopoulos, famoso cantante di laika. Nato nel
1948 ad Amaliada da una povera famiglia rom, Christodoulopoulos ha percorso la
sua strada sino a diventare un cantante ed interprete di successo.
Vassilis Paiteris, musicista e cantante di Drapetsona.
Nato nel 1950, Paiteris iniziò la sua carriera professionale di cantante alla
giovane età di 13 anni.
Helen (Lavida) Vitali, considerata una delle voci femminili
più importanti degli ultimi 20 anni. E' nata ad Atene, in una famiglia dalla
vocazione musicale, ed è cresciuta girovagando con i suoi genitori.
Irene Merkouri,
cantante pop, la madre è di origine rom. Nata ad Atene nel 1981, Merkouri ha
perseguito una carriera professionale dal 2002.
Fotografie del 27/03/2012
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