Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 07/03/2012
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:46:21 in media, visitato 1427 volte)
Dopo che nella "civilissima" Milano un pensionato è stato letteralmente
sbranato da un branco di cani randagi, molti giornali avevano notato la
"sospetta" vicinanza del luogo dell'agguato con uno storico campo sosta
milanese. Qualche giornale aveva persino raccolto le testimonianze degli
abitanti del campo, i quali dicevano di temere anche per i propri figli, quando
dovevano andare a scuola.
-
ANSA: Non sembra, al momento, che gli animali siano di
coloro che abitano in due campi nomadi della zona. Qualcuno ha
dei cani in alcune baracche ma li tiene legati.
-
Repubblica: "i nomadi hanno solo cagnolini piccoli, non
ne abbiamo mai visti di grossa taglia negli accampamenti". Anche
gli inquirenti per ora non hanno elementi per affermare che i
cani appartengano ai rom.
-
Corriere della Sera: Anche i nomadi del campo a fianco
dell’omicidio erano visibilmente spaventati: «Temiamo per i
nostri bambini» è il coro univoco di rom, contadini e abitanti
di Muggiano, nonostante fiocchino accuse reciproche.
Ma si sa, la parola di questi ZINGARI vale quanto una banconota da tre euro,
ed ecco che ci si mettono
Libero ed il
Giornale.
Leggo: Associazione Canili, branco killer viene da campi nomadi
Si tratta di aree, continua l'Associazione, "dove le istituzioni non
entrano, niente vigili, niente polizia, niente Asl. Abbiamo cercato di risolvere
noi il problema (siamo una piccola associazione, ma il problema era molto piu'
grande di quanto pensassimo) entrando noi stessi nei campi soli, senza
protezioni. Tra l'altro, come in tutte le associazioni animaliste, non vi sono
uomini e per delle donne entrare a discutere in un campo rom non e' bello". L'associazione chiede "di non demonizzare e strumentalizzare i
cani, esseri buoni per natura..."
Ammetto di voler bene a (quasi) tutti gli animali, ma di essere un
po' stupido: mi sembra che per non demonizzare i cani, si stia demonizzando
qualcun altro...
Non è la prima volta...
Non me ne voglia Chiara Campo, che ha scritto un ulteriore articolo fotocopia
sul Giornale:
Il succo è nelle prime righe:
«Ma almeno durante l’ex giunta Moratti gli sgomberi abusivi erano continui,
bisogna puntare sulla prevenzione e il contenimento del fenomeno» afferma
l’assessore alla Sicurezza della Provincia Stefano Bolognini...
Ricordo bene il "mitico" De Corato: 500 e passa sgomberi ed i Rom "abusivi"
erano sempre gli stessi: rimbalzati da Bacula alla Bovisa, poi a Chiaravalle e
san Dionigi, e ancora a Rubattino, Forlanini e Segrate. Ruspe, vigili,
poliziotti, centinaia di migliaia di euro spesi, sono stati il ritratto di una
"figuraccia politica pazzesca" (leggetelo con accento fantozziano): gli
stessi Rom rispuntavano sempre e dovunque.
L'attuale assessore Granelli, zitto zitto, qualche sgomberino l'ha fatto (e
ha già buttato un
occhio su Bacula), non è da escludere che l'innalzamento delle temperature
risvegli le sue "turpi
voglie". Forse sarà più indeciso, o soltanto più realista, ma intanto questi
"abusivi" sono ancora gli stessi di 1, 2, 5, (10?) anni fa.
Mi vengono spontanee due considerazioni:
- Si sgombera (con i nostri soldi, ricordiamolo) gente che nel frattempo manda
a scuola i figli, quando capita lavora. Sempre gli stessi, in una assurda gara a
chi resiste di più. Ogni sgombero è una PUGNALATA ad un processo di integrazione
interrotto tante di quelle volte, che è sempre più difficile trovare la voglia e
le risorse comuni per riprenderlo. Ci sarà mai un amministratore pubblico col
coraggio di investire (nei fatti, non a parole) nella fiducia in questa
popolazione, invece che considerarla un eterno nemico disarmato?
- Gli sgomberi, se portassero a risultati tangibili, sarebbero un'opzione
BRUTALE ma REALISTA. Ma risultati non ne portano. Ci sono bambini rom di pochi
anni che ne hanno già subiti decine, è come se avessero fatto una vaccinazione
(e mi immagino con quale fiducia nelle istituzioni potranno crescere). Quegli
sgomberi sono rivolti ai nostri cervelli e alle nostre pance: soltanto per darci
l'illusione di essere più forti e civilizzati, di saper essere REATTIVI
ma non proattivi! In realtà, del risultato finale di uno/cento
sgomberi, sembra non importare a nessuno: amministratori, Rom, cittadini; gli
unici che se la prendono (a ragione!) sono quei pochi volontari sfigati che ogni
volta devono ricominciare.
L'articolo del Giornale termina con questa perla (la sottolineatura è
mia, e sintetizza, più che la reale pericolosità sociale del fenomeno, le
paranoie di certi concittadini):
Un altro sos arriva dai residenti della zona 8. Hanno disegnato la mappa
degli insediamenti e le zone da «bollino rosso» sono Roserio, il pendio del
Ponte Palizzi e l’area nelle vicinanze del Palasharp. «I nomadi - denuncia
Enrico Salerani, il capogruppo della Lega nel consiglio di zona - organizzano
grigliate e danze tipiche della cultura gitana».
Fotografie del 07/03/2012
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