Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/05/2010
Stamattina, per l'ennesima volta è stato sgomberato l'insediamento di
via Cavriana a Milano.
Come al solito, sono stati demoliti i loro ripari e tutti gli averi degli
occupanti sono stati distrutti. I Rom sono senza alcun riparo sopra la loro
testa, tra loro una donna gravida e con un bambino di un anno, ed un'altra con
un bambino di 3 mesi.
Il Gruppo Sostegno Forlanini, che da due anni e innumerevoli sgomberi
sta seguendo quelle famiglie, è attrezzato per ricomporre il campo, ma
rivolge un appello a tutti i cittadini: C'è bisogno URGENTE di:
Tende,
coperte, vestiario, scarpe e materassi
Contattare Fiorella 347-27.72.955
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:54:40 in casa, visitato 1560 volte)
Caro [...],
grazie per aver firmato l'appello per la sospensione e revisione del "Piano
nomadi" a Roma. Insieme a te, in Italia più di 8000 persone hanno firmato
l'appello al Prefetto Pecoraro e oltre 62.000 in tutto il mondo. Questi
risultati ci indicano quanto sia importante continuare ad opporsi all'attuazione
del "Piano nomadi" prima che possa essere replicato in altre regioni italiane e
in altri Paesi europei.
Per questo motivo porteremo il tema delle violazioni dei diritti umani nei
confronti delle comunità rom anche alla Marcia per la pace Perugia -
Assisi.
La Marcia si aprirà con una ruspa e uno striscione con la scritta "I diritti
umani non si sgomberano". La nostra sarà una presenza forte, visibile,
importante. Sarà un'occasione imperdibile per continuare a raccogliere firme e
per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema che, in genere, si preferisce
ignorare piuttosto che affrontare.
Se hai la possibilità di partecipare e vuoi marciare insieme a noi, contattaci
all'indirizzo action@amnesty.it o al
telefono 328 7412913. Ti ricontatteremo per darti tutti i dettagli logistici e
indicarti gli appuntamenti previsti.
Se sei distante da Perugia, non ti preoccupare! La Tavola della pace ha
organizzato pullman praticamente da tutta Italia.
Unisciti a noi e potrai continuare a dare il tuo contributo per i diritti dei
rom in Italia!
Scopri cosa c'è di nuovo sulla community:
http://www.iopretendodignita.it/crazycrossing

Lunedì 17 maggio alle h. 21.00 c/o Equatore, via Marta Tana 3 , Castiglione delle Stiviere
Gipsy Blood di Paul Polansky, 2005
Toccante documentario sui campi profughi Rom di Mitrovica, gestiti all’ONU,
dove sono internate più di mille persone. Questi campi costruiti nel 1999 in
zone malsane e inquinate dovevano rimanere attivi per pochi mesi. Da allora ad
oggi tante persone sono morte a causa dell’avvelenamento da metallo pesante.
Contaminazione che colpisce in particolar modo i bambini...
Ne parliamo con Igor Costanzo, amico di Paul Polansky, colpito dai suoi racconti
sul campo di Mitrovica, è andato a visitarlo e ci parlerà di quello che ha visto
in prima persona....
Una rondine, si diceva, non fa primavera. Ma ormai queste
rondini crescono, sono voci sempre più alte, e interroganti. L’amministrazione
comunale di Milano (e altri) tuttavia non sembra udirle. Oppure le avvelena,
come fa con l’aria l’acqua il suolo. E il clima sociale della città. La
primavera è incerta, esitante ancora, ma avanza. Ciao, Ernesto Rossi
Gent. Sig. Sindaco,
mi chiamo don Matteo Panzeri e sono un sacerdote che opera da otto anni a
Milano, zona San Siro.
Occupandomi di umanità, ho ritenuto da sempre di dovermi interessare anzitutto
di quanti sono prigionieri di varie forme di povertà.
Tra costoro, un numero molto elevato e complesso di persone, mi sono occupato
anche di Rom.
La domanda che vorrei porLe è la seguente:
il Suo vicesindaco da tempo sbandiera con soddisfazione il numero elevato di
sgomberi di insediamenti abusivi (circa 210) effettuati in due anni.
Tale affermazione, a mio avviso, è dimostrazione intrinseca di una politica
fallimentare.
Se infatti la strategia degli sgomberi avesse avuto successo, ad un certo punto
avrebbero dovuto smettere.
Inoltre se veramente, come pare, uno sgombero costa all'amministrazione circa
30.000 euro, ciò significherebbe più di sei milioni di euro spesi per un'azione
che di fatto non ha risolto il problema.
Come raccontano le iniziative di Mantova, Bologna e Venezia, politiche di più
seria ed incisiva integrazione non solo hanno permesso la dismissione dei campi
rom di quei comuni ma, a molto minor costo, hanno risolto la problematica al
punto che, come pare, non sono stati necessari ulteriori nuovi campi (a fronte
di alcun nuovo insediamento abusivo).
Non sono interessato a polemizzare: conosco la complessità della materia. Mi
chiedo solo se l'emergenza non si possa gestire in modo meno traumatico per le
persone coinvolte, meno dispendioso per l'amministrazione, meno riprovevole per
le organizzazioni internazionali e, tutto sommato, più intelligente.
Grazie per l'eventuale risposta.
Cordialmente, assicurando preghiere per Lei e i Suoi collaboratori,
don Matteo Panzeri
c/o Parrocchia S. Elena
Fotografie del 11/05/2010
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