Di Sucar Drom (pubblicato @ 20:53:56 in blog, visitato 1584 volte)
Caro Gheddafi, noi non ti vogliamo incontrare
Al Leader della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista (Per
conoscenza, alle e ai rappresentati del governo italiano e dell’Unione
europea)...
L'ira degli ebrei romani
"Questa visita è un insulto. Il viaggio di Gheddafi in Italia si sta risolvendo
in un tour penoso, che per il nostro Paese si è rivelato un fallimento politico
e economico. E anche Berlusconi non lo riconosco più". Riccardo Pacifici è
scosso. Il presidente della Comunità ebraica...
Crescono i casi di razzismo in Italia
Crescono i casi di razzismo riportati dai media, e si tratta soprattutto di atti
di violenza fisica o a danno di cittadini romeni. Erano 119 casi nel 2007,
sono stati 124 nel 2008 e 76 nei primi 3 mesi e mezzo di quest'anno, per un
totale di 319 episodi. Il monitoraggio sulla stamp...
Gaspar Miklos Tamàs: sta nascendo qui a Budapest il nuovo fascismo europeo
«Sì, la democrazia è in pericolo. In tutta Europa o quasi, ma l'Ungheria è un
caso estremo». Ecco il monito di Gaspar Miklos Tamàs, padre del dissenso sotto
il comunismo, filosofo e docente, forse la massima voce critica del paese.
Perseguitato...
Repubblica Ceca, Anna Polakova chiede asilo al Canada
Situazione drammatica nella Repubblica Ceca per la minoranza rom. Alcuni
attivisti per i diritti civili hanno invitato i Rom a lasciare la Repubblica
Ceca e fare richiesta di asilo in Canada. Dall’inizio dell’anno alcune
centinaia...
Brescia, ancora oscuro il futuro del Punto d'Incontro
Dopo sei mesi i Lavoratori del Punto Incontro di via Saffi cercano ancora una
volta di sensibilizzare la cittadinanza bresciana sulla possibile chiusura del
servizio e sulle incertezze dei lavoratori dell’ufficio...
Roma, legge e razzismo: esperti a confronto sul “Codice della persecuzione”
Legge e razzismo saranno al centro di un incontro, questa sera alle 17.45 nella
sala Refettorio della Camera dei deputati, in via del Seminario, destinato a
presentare l'ultima opera del professor Ernesto De Cristofaro Codice della
persecuzione – I giuristi e il razzismo nei regimi fascista e nazista. L'autore,
...
Napoli, l'indifferenza razzista di fronte alla morte di un uomo
Nel corso di un agguato di camorra tra due clan rivali, alla stazione della
funicolare di Napoli, il 26 maggio è stato ucciso per errore un musicista
romeno, appartenente alla minoranza rom, che si guadagna da vivere suonando la
fisarmonica sui treni. Colpito a una ga...
Milano, Roberto De Corato è un criminale
Il Vice Sindaco De Corato è un criminale che mantiene la parola e che certo non
si ferma davanti alle semplici proteste. Alcuni giorni fa aveva affermato: «Non
gli daremo tregua - ripete -. Li inseguiremo. I rom abusivi devono andarsene da
Milano, devono capire che qui non c’è aria. C...
Roma, camerieri e manovali i baby-lavoratori
Un'inchiesta di Ires e Save the Children fa luce sulla piaga del lavoro minorile
nella Capitale, ancora troppo diffuso. Il 27% dei minori coinvolti è di
nazionalità italiana...
Opera (MI), lasciate in strada diciassette persone, bambini compresi
Operazione congiunta dei Carabinieri e della Polizia Locale di Opera a cui si
sono aggiunti, in seconda battuta, la Polizia Locale di Locate Triulzi ed i
Carabinieri di Pieve Emanuele. Su richiesta del Sindaco di Opera Ettore Fusco
c’è ...
Roma, assemblea contro il pacchetto sicurezza
Il ddl 733 (Pacchetto sicurezza) è in corso di approvazione al Senato.
Nonostante le proteste e le mobilitazioni organizzate in questi mesi dalle/dai
migranti, dalle/dagli occupanti di casa, dalle femministe e dalle lesbiche,
dalle/dagli studenti, dalle associazioni di medici, insegnanti e avvocati, e
partecipate da tutte e tutti coloro che non accettano più la cultura della paura
e del controllo, m...
Roma, Roberto Mastrantonio: "Trasferite i rom del Casilino 900"
«Adesso basta, voglio una data. Il campo Casilino 900 deve essere spostato. Sono
state dette solo bugie, i programmi sono slittati e ora hanno perfino avviato un
altro censimento, è il quinto e non si capisce a cosa serve. Stavolta vado fino
in fondo: ho organizzato una manifestazione per i...
La misteriosa paura degli inermi
Stela Anton è rumena, rom, ha 65 anni, e chiedeva l’elemosina a un crocevia di
Como. Nel 2008, il sindaco della città, Stefano Bruni, aveva emesso, in accordo
col prefetto, una severa ordinanza contro l’accattonaggio per la tutela del
“decoro e della dignità cittadini”. Il Co...
Il prossimo tuo
Questo fine settimana esce nelle sale il film “Il prossimo tuo”, di Anne Riitta
Ciccone, interpretato da Maya Sansa, Diane Fleri, Jean-Hugues Anglade ed Esther
Elisha. Le storie al centro del film sono quelle di una giovane hostess che ha
paura di volare, di un reporter traumatizzato d...
Ogni singola poesia, ogni parola, ogni pensiero espresso in questo libro - il
primo di Neziri Nedžmedin - descrive la paura, la sofferenza e la nostalgia
della casa della sua famiglia, quella della Rromani mahàla [area tipica Rromani
nelle città balcaniche] nella "Kosovaqi Mitrovica" e per le case costruite
secoli fa lungo le rive del fiume Ibar. Sono poesie legate a un dramma umano ben
conosciuto. Una tragedia là accaduta, e come in ogni tragedia vissuta dai Rrom,
impiglia di sofferenza e paura le tettoie rotte, gli anziani, tutte le case che
hanno testimoniato la nascita e la crescita dei numerosi bambini, ma anche i
vicoli polverosi dove scuri e sporchi correvano i Rrom a piedi nudi, ridendo e
tenendo in mano una fetta di pane nero. La paura portata dei "dannati", che
hanno incendiato il Kossovo e espulso tutti i diversi, anche quelli che non
avrebbero fatto male a una mosca. Non è frutto della fantasia, è storia vera, di
una sofferenza che solo i Rrom e chi abitava vicino a loro può comprendere. Nel
nostro secolo. Dando il mio supporto a questo libro, mi aggiungo alla sua
preghiera. E' stato scritto nel momento giusto, nel modo giusto. Per piangere la
nostra tragedia. Sperando che non debba ripetersi ancora! Alija Krasnići, scrittore Rromani
NON DIMENTICARE
1.
Proprio lungo l'Ibar
Scorreva la sua vita
La Rromani mahàla
Nella stretta via della Fabbrica
E qui erano germogliate le case
Come funghi dopo la pioggia
Offrivano un nido tiepido
Ognuno dipinto con caldi colori
A me, a te, a tutti
Lucidati vivamente
E con la forza della grazia
Assieme ai canti degli uccelli
Il sole
Coi suoi raggi d'argento
Fa brillare quei bambini scuri
E tutti i bambini echi della musica Rromanì
Che da da secoli
Presero l'anima e
Alleggerirono i cuori di quanti
Crebbero, invecchiarono e
Morirono lì.
2.
Arrivò infine il 1999
Anno scuro di miserie
Vide nascere le carovane
di Rrom colpiti dalla disgrazia
Guardate i piedi nudi dei bambini
Piangono e cercano
Chi amano
Dove ritroveranno una casa?
Dio mio, anche nel nido
L'uccello ha cessato di cantare
E gli strumenti han perso la loro voce
nei vicoli di Mitrovica
Non ci sono più giovani che sono per mano
Un acre odore di bruciato
Tutto è vuoto e cenere
Ogni casa, ogni incrocio
Nerofumo anche il cuore e l'anima
Persino la notte è piena di paura
Le case bruciarono a lungo
Dentro, solo cenere e carbone
3.
No, la tua foto non è più qui
Neanche la mia, o quella dei tuoi figli
Né i tuoi genitori
O la mia mentre camminavo per strada
nemmeno i miei amici del reggimento
Anche il cane ha smesso di abbaiare
Anche lui distrutto dalla mano del diavolo
Quindi, Rrom,
Apri i tuoi occhi:
Non potrai mai dimenticare
L'acqua fresca che ti scorreva accanto
O i fiori di Djurdjevdan
Neanche i fuochi
Con cui ci scaldavamo
E le tombe
E le nostre ombre
O la dolcezza del fiume Ibar
O Dio
Questo hanno fatto
Hanno separato il bambino da sua madre
E hanno gettato l'anziano nel fuoco
4.
Una madre indifesa è stata picchiata con odio
L'hai visto anche tu, mio Dio
Ci hanno gettato a terra come un vecchio straccio
E calpestato la nostra antica fratellanza
Bruciato tutto quel che ricordava
La tua presenza e la mia
Osservo da lontano
Non riconoscendo più
Brucia il mio cuore e piange
Come se fossimo divorati
Da ombre assetate di sangue umano
Ci hanno sottratto le ossa
E affamati fiutano i nostri passi
Non mi rimane una goccia di sangue Rom
Sole,
Perché i tuoi raggi
Non mi scaldano più
Cosa importa se l'oscurità è diventata la nostra casa
Cosa importa se il nostro cuore è avvolto nel dolore
Ritorna ancora l'andare dei Rrom
5.
Che la maledizione arrivi
Sul gradino della tua casa
e rafforzi i Rom
Che riprendono la strada del vento
O Vento, da quando mi sono fermato vicino all'Ibar
Il fiume che tu preferivi e carezzavi
Ho visto così tante immagini colme di dolore
In 500 anni
I miei antenati non ricordano
Qualcosa di simile
Voi, Dio, Sole e tu Vento
Terra dei miei nonni
Confidenti delle nostre estati
Persino le tombe
Non sono state risparmiate
La paura dei Rrom non può rimanere silenziosa
Se nessuno sa riconoscerla
Una fredda oscurità ha davanti agl occhi
Gli anni possano bruciare
Le pietre piangano le pietre
E le madri la tomba delle loro madri
6.
Cosa importa dove mi porterà l'esilio
Ho lasciato le ossa di mia nonna
Là, sulle sponde dell'Ibar
Come calmerò il pianto
Del bambino nella culla
Cosa racconterò all'anziano
Di quel che sta succedendo qui
E dove - ma cosa importa dove,
potranno tornare le ombre delle tombe
mentre i miei pensieri si confondono
Come la luce della lampada
Nella piccola casa che aveva mio nonno
In questa notte sorda
Anche la mia canzone Rromani
E' stata strangolata
Tutta la casa sta piangendo
Chi è scomparso
Cresce piano una nuova sofferenza
E sbuca la paura dal nido
La paura di una canzone che non potè nascere
7.
Dovunque vada
Avrò perso la strada di casa mia
Il giorno diviene notte
Una notte lunga, sempre più lunga...
Lunga come la morte
Non ci sono più
I raggi argentati del sole per i Rrom
Non ci scalderanno più
Buio, abbandono
Povera gente
Senza più danze
Là, accanto al fiume Ibar
Quando il diavolo
Ha mostrato
La realtà dietro il sogno
Tutte le pietre
Rimosse dai muri
Hanno lasciato un solo segno della loro scomparsa
Scure ustioni
Di ceneri
Silenti
gementi
Un'antichissima presenza cancellata
INVITO: La Casa della Resistenza e l’Istituto storico della
Resistenza "P. Fornara" vi invitano per un aperitivo cui seguirà la
presentazione della mostra "Porrajmos" e lo spettacolo "Rom Cabaret"
Sabato 20 giugno 2009, ore 20.00 - 23.00
Casa della Resistenza
Via Turati 9, Verbania Fondotoce
Una storia da raccontareLa persecuzione di Rom e Sinti tra ieri e
oggi
"Quanti conoscono la parola Porrajmos? Pochissimi. Questo è l’indizio più
significativo di come la memoria dei popoli che ci ostiniamo a chiamare zingari
e nomadi fatichi a trovare ascolto e cittadinanza in Italia. Porrajmos è la
parola che nelle lingue Sinte e Rom definisce il ‘divoramento’ subito in Europa
tra il 1934 e il 1945".
L’Associazione Casa della Resistenza, in collaborazione con la Regione Piemonte,
Assessorato alla Cultura, organizza una giornata di riflessione sul tema della
discriminazione e della persecuzione verso le popolazioni Rom e Sinte attraverso
la mostra storica Porrajmos. Sulle tracce della memoria che sarà
presentata dal curatore, Carlo Berini, ricercatore dell’Istituto di
cultura Sinta di Mantova.
Rom Cabaret Spettacolo con testi e musica popolare di artisti Rom
di Dijana Pavlovic
con Diana Pavlovic, Jovica Balval, Marta Pistocchi
"La convivenza tra comunità diverse in un medesimo territorio – non solo
possibile, ma anche auspicabile – passa anche attraverso l’incontro e la
conoscenza delle reciproche culture, unica via per dissipare incomprensioni,
pregiudizi, luoghi comuni, diffidenze di tutti i tipi".
Alla presentazione della mostra seguirà lo spettacolo teatrale Rom Cabaret
di Dijana Pavlovic, con Jovica Balval e Marta Pistocchi. Lo spettacolo è
nato come occasione di incontro tra la cultura Rom e la rappresentazione che ne
ha fatto la tradizione occidentale attraverso l’immagine romantica del mondo
zingaro. Di fronte alle vicende drammatiche degli ultimi anni, che a partire dal
caso di Opera sono culminate nella cosiddetta "emergenza Rom", è nata l’esigenza
di attualizzare lo spettacolo e trasformarlo in uno strumento non solo di
conoscenza e confronto, ma anche di denuncia. Attraverso poesie e racconti,
musica e canzoni popolari, interviste e immagini si racconta la storia del
popolo Rom (anche nei suoi momenti più drammatici, come lo sterminio nei campi
di concentramento nazisti) e la condizione attuale dei Rom in Italia tra
sgomberi e pregiudizi. Il tono è ora poetico, ora amaro e drammatico, senza
dimenticare l’ironia e anche l’autoironia delle barzellette Rom.
Con il patrocinio di:
Consiglio Regionale del Piemonte - Comitato per l’affermazione dei valori della
Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e
nel VCO P. Fornara"
Sezione didattica
Istituto storico Resistenza e società contemporanea "P. Fornara"
Corso Cavour 15, 28100 Novara
tel. 0321 392743; fax 0321 399021
email: didattica@isrn.it ; sito web:
www.isrn.it
In Italia ci si consegna ai pogrom, in Repubblica Ceca si fa campagna
proponendo la "soluzione finale", un po' dappertutto nell'Europa Centrale ed
Orientale si piazzano i bambini rrom nelle scuole per handicappati mentale, in
Francia si strappano le tende di famiglie che si mettono per strada, ora, è la
volta dell'Irlanda del Nord, dove da qualche giorno, gruppi estremisti hanno per
obiettivo delle famiglie rrom originarie della Romania.
Dove va l'Europa? Adolf Hitler aveva un progetto europeo. All'indomani della
II guerra mondiale, gli Stati Europei misero in atto l'Unione Europea proprio
per evitare il ritorno di quel progetto. Siano ancora a tempo per evitare quel
ritorno.
La voix des Rroms chiede alle istituzioni europee di adottare rapidamente lo
Statuto quadro dei Rrom nell'Unione Europea, proposto dalla Rete rrom degli
attivisti sulle questioni giuridiche e politiche (RANELPI)*. L’adozione
immediata di questo statuto quadro che ha appena ricevuto l'appoggio della
presidenza dell'Unione Rromani Internazionale (OnG a statuto consultivo presso
l'ONU) e la sua messa in opera diviene ormai un'urgenza.
* Il progetto di Statuto quadro è disponibile in inglese, francese,
ungherese, italiano, polacco e rumeno sul sito
http://www.rroma-europa.eu
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
il link: www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione. Ulteriori informazioni sono disponibili QUI
La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto
pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico
dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla
pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net
Filo diretto sivola59 per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype
Outsourcing Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare. Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti: