Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 06/06/2009
Sambenedetto del Tronto (AP), Moni Ovadia incanta il pubblico
Numerosi i partecipanti allo spettacolo tenuto da Moni Ovadia lo scorso sabato
30 Maggio, nell’ambito del Festival della Pace. Il palco è stato allestito in
via Montebello, nella zona meglio nota come “piazza della verdura”. Lo scrittore
e teatrante ha proposto per l’intera durata dello spe...
Genova, si cerca una casa per i Sinti piemontesi
"Il campo nomadi di Bolzaneto grida vendetta. È il più vecchio della città ed è
sovraffollato. Io l’ho visto nascere e ho seguito, in Provincia, i primi
inserimenti scolastici dei piccoli sinti. Per tutte queste famiglie occorre
trovare una sistemazione dignitosa, la Gronda non c...
Milano, continuano gli sgomberi senza una soluzione civile
Continuano gli sgomberi indiscriminati delle famiglie Rom rumene. Ieri mattina
sono state sgomberate una cinquantina di persone che vivevano in tende e
baracche nel Parco delle Memorie Industriali, un’area verde di proprietà del
Comune in zona Ticinese...
Elezioni europee, rischio xenofobia e razzismo
In tutta l’Europa alcuni analisti vedono in queste elezioni alcune allarmanti
insidie che potrebbero definitivamente bloccare il cammino verso del sogno
europeista che i padri nobili dell’Europa avevano immaginato...
Dimmi con chi vai... Alleanze di centrodestra e centrosinistra
Ai tempi del barcollante Governo Prodi, ma anche prima durante le elezioni, si
era soliti discutere sia nelle più accanite riunioni dell’allora opposizione di
centro-destra, sia nei più snob dei salotti di pseudo-sessantottini
sessantottenni, della “terribile” ...
Serbia, gli investimenti a favore dei Rom
L’istruzione è sicuramente il mondo migliore per promuovere la posizione della
popolazione rom, la condizione per la loro socializzazione e una delle priorità
della Serbia durante la presidenza di turno nella Decade dei rom, che sarà
consegnata ufficialmente alla...
Torri di Quartesolo (VI), un Sinto in Consiglio comunale
Scyon Cavazza è candidato a Torri di Quartesolo (VI) nelle prossime elezioni
comunali. Scyon è candidato nelle liste di Rifondazione Comunista, unica
formazione politica in Italia che ha chiesto a Rom e Sinti di...
Reggio Emilia, noi votiamo Vladimiro Torre
Vladimiro Torre, Sinto emiliano, è candidato per il Consiglio comunale di Reggio
Emilia. Nel suo impegno politico così esordisce: i Sinti italiani vivono in
Emilia da centinaia di anni e aspirano a partecipare alla vita politica del
Paese. Vladimiro Torre, dopo diverse esperienze nel campo
dell’associazionismo,...
Europee, noi votiamo Dijana Pavlovic
Siamo alla vigilia delle Elezioni Europee, nella circoscrizione Nord Ovest
(Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) è candidata Dijana Pavlovic, una
romnì. Dijana non è alla sua prima esperienza in politica, già nel 2006...
Ricevo da Agostino Rota Martir
PISAnotizie 04/06/09 18:45 | autore: Sergio Bontempelli
"Sindaco, rispetti la Costituzione"
Protestano i Rom esclusi dal programma "Città Sottili" per gli atti di violenza
del Gennaio scorso: "il giudice non si è ancora espresso"
«Chiediamo all'Amministrazione comunale di sospendere immediatamente il
provvedimento di sgombero, perché stabilire la verità dei fatti non spetta al
Sindaco ma è compito della giustizia». Si esprimono così i Rom macedoni e
kosovari esclusi dalle abitazioni del programma Città Sottili. Per capire
cosa è successo, e a cosa si riferiscano queste parole, bisogna fare un piccolo
passo indietro.
I fatti del Gennaio 2008
Nel Gennaio 2008 scoppia una rissa tra un gruppo di Rom kosovari e un altro di
Rom macedoni. La Polizia predispone controlli straordinari e perquisizioni: in
alcuni alloggi vengono trovate pistole, bastoni e coltelli. Poiché alcuni degli
indagati risultano beneficiari degli interventi di accoglienza del programma
Città Sottili, l'allora Sindaco Paolo Fontanelli dichiara che "una volta
appurate le responsabilità, gli autori degli atti criminali saranno sospesi dal
programma".
Ma l'atteggiamento dell'amministrazione cambia radicalmente nel giro di pochi
giorni. Il 31 Gennaio, il consiglio comunale si riunisce d'urgenza per discutere
della questione. In un ordine del giorno approvato al termine della seduta, si
invita l'amministrazione ad escludere dal programma Città Sottili "tutti
coloro che sono stati segnalati dalla Questura e che non hanno rispettato il
patto di legalità con il Comune di Pisa". In altre parole, il mandato del
consiglio è quello di non aspettare la sentenza definitiva del giudice, ma di
procedere immediatamente all'esclusione dal programma sulla base delle semplici
segnalazioni di polizia.
Così, nel giro di qualche mese tutti i Rom segnalati vengono esclusi da Città
Sottili: chi, in base a quel programma di accoglienza, aveva ricevuto un
alloggio viene sfrattato, mentre chi era ancora in attesa di avere una casa
viene "depennato" dalle liste. E a fare le spese di questi provvedimenti
punitivi non sono soltanto gli indagati, ma anche le loro famiglie e i loro
bambini. Per questi ultimi - denunciano ora i Rom - viene sospeso anche il
servizio di scuolabus, finanziato con i fondi di Città Sottili.
Intanto, le indagini giudiziarie vanno avanti. E, a sentire i legali della
difesa, molti imputati potrebbero uscire assolti dal processo perché estranei ai
fatti: le forze dell'ordine avrebbero identificato le persone presenti negli
alloggi o nei campi, senza distinguere tra chi era davvero coinvolto negli atti
criminosi e chi, invece, era andato a trovare amici o parenti.
Il punto di vista dei Rom
Ora, i rom macedoni e quelli kosovari hanno deciso di riunirsi - mettendo da
parte il contrasto che li ha divisi l'anno scorso - e di convocare la stampa per
far sentire la loro voce. «Fino ad ora», spiega Mahamuti Erizon, portavoce dei
Rom, «di tutta la vicenda hanno parlato il Sindaco, gli assessori, i politici e
i giornali: noi pensiamo di avere anche noi il diritto di esprimere il nostro
punto di vista».
«Perché ci escludono dal programma Città Sottili», chiede ancora Mahamuti,
«prima ancora che ci sia stata una sentenza del Tribunale?». «Siamo qui tutti
insieme, macedoni e kosovari», prosegue il portavoce dei Rom, «per dire che non
ci vogliamo sottrarre alla giustizia: non ci siamo nascosti, non stiamo
scappando, abbiamo fiducia nei giudici e chi ha commesso reati pagherà i suoi
conti».
Ma l'esclusione dal programma Città Sottili, secondo le comunità Rom, è
profondamente ingiusta. In primo luogo, perché riguarda persone giudicate
colpevoli prima ancora di una sentenza. In secondo luogo, perché coinvolge
l'intero nucleo familiare. «Vogliamo chiedere al Sindaco», spiegano i diretti
interessati - «se quando un cittadino fa uno sbaglio debba pagare l'intera
famiglia per la colpa di uno solo. Se un italiano fa una lite con altri ed abita
con la sua famiglia in una casa popolare, viene allontanato dall'alloggio con
tutto il nucleo, figli piccoli compresi?».
Presenti alla conferenza stampa anche Padre Agostino Rota Martir, sacerdote
cattolico che abita al campo di Coltano, e i volontari di Africa Insieme. Che
denunciano le illegalità nell'operato dell'Amministrazione. «E' la nostra
Costituzione», spiegano, «a stabilire che la responsabilità penale è personale,
e non coinvolge le famiglie, e deve essere accertata con un regolare processo».
In allegato: CONFERENZA STAMPA SULLA LITE AL CAMPO DEL GENNAIO 2008
MI CHIAMO MAHAMUTI ERIZON E SONO UN RAPPRESENTANTE DEI ROM DI COLTANO.
FACCIO PARTE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE ROM DI PISA (ACER) NATA QUALCHE ANNO FA'.
ABBIAMO VOLUTO ORGANIZZARE QUESTO INCONTRO CON LA STAMPA PER SPIEGARE ALCUNI
NOSTRI PROBLEMI E FAR ASCOLTARE LA NOSTRA VOCE SULLA ORMAI FAMOSA LITE AL CAMPO
DEL GENNAIO 2008.
FINO AD ORA SEMPRE NE HANNO PARLATO SOLO ALTRI: SINDACO, ASSESSORI, POLITICI,
GIORNALI…MAI NESSUNO HA SENTITO IL BISOGNO DI ASCOLTARE ANCHE NOI, PERCHE'?
ECCO, NOI PENSIAMO DI AVERE ANCHE NOI IL DIRITTO DI DIRE QUALCOSA SU QUESTA LITE
E DI FAR CONOSCERE ALLA GENTE, ATTRAVERSO VOI QUELLO CHE ABBIAMO DA DIRE.
1. NOI ANCORA OGGI CI CHIEDIAMO PERCHE' QUESTA ESCLUSIONE DAL PROGETTO
PRIMA ANCORA CHE CI SIA STATA UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE?
QUESTA ESCLUSIONE A NOI SEMBRA INGIUSTA E VOLGARE ANCHE PERCHE' IL SINDACO NON
HA UNA MINIMA CONOSCENZA DEL LUOGO DOVE ABITIAMO.
CHIEDIAMO AL SINDACO E ALLA AMMINISTRAZIONE DI SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IL
PROVVEDIMENTO, PERCHE' NON SPETTA A LORO STABILIRE LA VERITA' DEI FATTI, MA E'
COMPITO SOLO DELLA GIUSTIZIA
2. NOI SIAMO QUI TUTTI INSIEME, GLI AUTORI DI QUELLA LITE E VOGLIAMO DIRE
CHE NON CI VOGLIAMO SOTTRARRE ALLA GIUSTIZIA, DICIAMO CHE ABBIAMO FIDUCIA IN
ESSA, E CHE NON SIAMO MAI SCAPPATI VIA O NASCOSTI, ANZI ABBIAMO ANCHE
COLLABORATO PIU' VOLTE CON LA GIUSTIZIA E ASPETTIAMO IL RISULTATO FINALE.
3. VOGLIAMO CHIEDERE AL SINDACO SE ESISTE ANCORA UNA LEGGE CHE DICE CHE
QUANDO UN CITTADINO FA' UNO SBAGLIO, DEBBA PAGARE ANCHE L'INTERA FAMIGLIA PER LA
COLPA DI UNO SOLO.
SE UN ITALIANO FA' UNA LITE CON ALTRI ED ABITA CON LA SUA FAMIGLIA IN UNA CASA
POPOLARE, FORSE VIENE ALLONTANATO CON TUTTI I SUOI MEMBRI DALLA SUA ABITAZIONE?
ALLORA, CHIEDIAMO DI ESSERE TRATTATI COME TUTTI GLI ALTRI CITTADINI, NON SIAMO
QUI PER CHIEDERE DEI PRIVILEGI PARTICOLARI!
E' TUTTO! GRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE E ASCOLTO E VI PREGHIAMO DI FAR
CONOSCERE LA NOSTRA VOCE ALLA CITTADINANZA DI PISA.
Fotografie del 06/06/2009
Nessuna fotografia trovata.
|