Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 17/06/2009

La moglie del romeno ucciso: "L'ambulanza solo dopo mezz'ora" di
Cristina Zagaria
"Il mio Petru è stato lasciato morire. C' era una sola ambulanza e ha portato
via il 14enne. Mio marito è rimasto a terra per 30 minuti. Se era italiano
sarebbe stato diverso, a noi ci lasciano finire così". Parole forti nella
denuncia di Mirella, la compagna del romeno Petru Birlandeanu ucciso per errore
dai killer della camorra. Un delitto compiuto durante una sparatoria tra la
folla avvenuta poco prima delle otto di sera martedì a Montesanto.
"Per 5 minuti ha parlato. Per 10, mi ha guardato fisso negli occhi e, quando io
gridavo, lui scuoteva la testa e mi stringeva più forte la mano. Per mezz' ora
il corpo di mio marito Petruè rimasto per terra e nessuno ha fatto niente. Ci
guardavano tuttie c' era anche chi mi scattava fotografie. È arrivata un'
ambulanza, ma non era per noi era per il bambino ferito. Due feriti un'
ambulanza sola... per l' italiano". Un' accusa. Lunga trenta minuti. Mirella è
spaventata e arrabbiata. Mirella ha poco più di vent' anni ed è la moglie di
Petru Birlandeanu, il romeno ucciso per errorea Montesanto. Mirella fumae
piange. Fuma e si preme le mani sulla testa. Fuma Winston blu e si accuccia per
terra, seduta sul cordolo dell' aiuola davanti all' obitorio, tenendo stretta la
mano al fratello. Ernesto Cravero, docente della Federico II, sul sito di Noi
Consumatori, conferma il racconto di Mirella: "Ritorno verso il ferito, il
poveretto non si muove più, la donna che era con lui piange in silenzio. Sento
delle sirene, penso: è l' autoambulanza. No, è una volante. Sono
disorientato...eppure l' ospedale dei Pellegrini è lì a 100 metri. Chissà,
portarvi quell' uomo a braccia o in barella. Alle 20 gli addetti della
funicolare chiudono le portea vetro per isolare quel poveretto che è ancora lì e
non si muove più". La sparatoria è avvenuta tra le 19.30 e le 19,40: trenta
minuti prima. L' accusa di Mirella è dura: "Se era italiano sarebbe stato
diverso. Agli italiani noi romeni facciamo paura e ci lasciano morire". E
Mirella, piccola donna vestita di nero, con le ciabatte aperte e due cerchi d'
oro alle orecchie, in Italia da tre anni, non trova spiegazione né tregua. "Mio
marito è morto per 8 euro. Tanti erano i soldi che aveva in tasca. Tanti i soldi
che racimoliamo ogni giorno e spediamo quasi tutto in Romania, dove c' è la mia
bambina". Petru e Mirella hanno due figli, la più grande ha 10 anni, il più
piccolo ne ha 6 e vive a Napoli. "Ma non lo portavamo quasi mai con noi al
lavoro", fa notare Mirella. Lavoro? Petru suonava la fisarmonica sulla Cumana,
ma era un calciatore. Mirella mostra la carta di identità del marito e racconta:
"Era un centravanti del Poli Iasi, serie A rumena. Amava seguire le partite del
Napoli e quando poteva giocava con i bambini, insegnava a giocare a calcio anche
agli italiani. Perché Petru era romeno, non rom". Quando pronuncia la parola
"italiani" grida: "Gli italiani vogliono ammazzare anche me. Non ho visto
niente, niente... ma ero lì e la mafia ora mi sta cercando". Un motorino
sfreccia nel viale e lei scoppia a piangere. Un attimo dopo una sirena. Mirella
si rannicchia e poi balza in piedi. I rumori della paura fanno affiorare i
ricordi: "Siamo alla stazione. Sentiamo gli spari. Petru mi afferra e dice:
"Corri". Vedo il sangue, ma lui mi dice che è solo un graffio e che devo
correre. Fino alla fine ha pensato a me, a salvare me...a lui non ha pensato
nessuno e io non potevo fare niente". Torna la rabbia, appannata dall'
impotenza. Ora accanto a Mirella c' è suo fratello, una interprete romena,
Elisabeta, Enzo Esposito dell' Opera Nomadi, Federico Zinnae Carlo Parato del
Partito Identità Romena della Campania. Chi è accanto a Mirella ha già avviato
la domanda in Prefettura (che si è già attivata) perché Petru sia riconosciuto
vittima di mafia, mentre il Comune si è offerto di organizzare il trasferimento
della salma in Romania. Ma Mirella non riesce a seguire niente. Si prepara a
passare la notte piangendo, senza che le sue lacrime sfiorino mai il corpo di
Petru, come vuole la tradizione. Telefona in Romania: "Preparate il vestito da
sposo di Petru. Deve essere tutto pronto, per il funerale. Torniamo a casa
presto, per sempre".
(16 giugno 2009)
Da
Roma_Italia
Associazione Nazionale "THÈM ROMANÓ" ONLUS
In considerazione dei recenti avvenimenti sismici che hanno colpito l'Abruzzo
si stanno organizzando una serie di iniziative su tutto il territorio Italiano
volte a sostenere l'Orchestra Sinfonica Abruzzese duramente colpita dal sisma.
In tale contesto si propone l'esecuzione di un "Concerto di musica romanì"
con l'Orchestra Sinfonica Abruzzese da realizzarsi a Roma, Lanciano e Ancona nei
giorni 13, 14 e 15 Novembre 2009.
SI RICHIEDE
Un valido sostegno!!!! !!! In tre modi e a seconda delle proprie possibilità:
Come coorganizzatore, come collaboratore e come aderente.
1) La coorganizzazione dell'evento prevede i seguenti termini:
compartecipazione con 2000 euro a copertura della spese dei concerti
dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese
(cachet orchestra, teatro, pagamento della stampa delle partiture, pubblicità,
SIAE, etc.).
Tutti e tre i concerti avranno una pubblicità unica di carattere nazionale e
ciascuna associazione coorganizzatrice avrà diritto di apporre il proprio logo
sul materiale pubblicitario ufficiale prodotto dall'Istituzione Sinfonica
Abruzzese.
La conferenza stampa di presentazione dei concerti avverrà a Roma, in
Campidoglio all'inizio di Novembre 2009 e ciascuna delle associazioni
coorganizzatrici ha diritto di presiedervi, assieme ai sindaci delle tre città,
alle autorità e al direttore artistico della Sinfonica Abruzzese M° Vittorio
Antonellini.
2) La collaborazione consiste nel promuovere l'evento presso i propri
contatti e i propri canali (riviste, mailing list etc.), nel cercare contatti
con radio e riviste che possono sostenere l'evento (unico nel suo genere e di
portata mondiale), di procurare contatti con musicisti rom diplomati capaci di
suonare con l'orchestra sinfonica che sarà diretta, probabilmente, dal kalò
spagnolo Paco Suarez (dipende dai mezzi economi a che avremo).
3) L'adesione: consiste nella libera sottoscrizione da parte di
associazioni e di privati sul conto corrente postale dell'associazione Them
Romano Onlus causale: Concerto Orchestra Sinfonica Abruzzese
CONTO CORRENTE POSTALE 201665
oppure sull' IBAN dell'associazione Them Romano Onlus
IBAN IT46Z07601155000000 00201665
Le associazioni coorganizzatrici finora sono:
Ass. Them Romanò Onlus di Lanciano, Ass. Altrevie di Roma, Arci Solidarietà
Lazio di Roma, Coop. Ermes di Roma, Ass. Piemonte Grecia "Santorre di Santarosa"
di Torino, Fondazione Casa della Carità di Milano, Ut Orpheus di Bologna, CNI di
Roma, Ethnoworld di Milano.
Le associazioni collaboratrici finora sono:
Gruppo Everyone di Pesaro, Amici della musica di Campovalano di Teramo, Ass.
Adriatica Mediterranea di Ancona, Istituto di Cultura Gitana (Barcellona) ,
Cooperativa L'occhio del Riciclone di Roma.
Le associazioni che aderiscono finora sono: Casa Laboratorio San Giacomo di
Palermo.
Le radio che collaborano finora:
Radio Spazio 103 di Udine, Radio Flash di Torino, Radio Kjoi Voce della
Speranza di Roma, Radio Onda D'Urto di Brescia, Radio Popolare di Roma.
Per ulteriori informazioni e delucidazioni non esitate a contattarci. Vi terremo
informati costantemente sugli sviluppi dell'organizzazione!!!!!!!!!!!
BUT BAXT TA SASTIPE'!!!!!!!
Per il Coordinamento Nazionale Antidiscriminazione Sa Phrala
Ass. Them Romanò
Dott. Prof. Santino Spinelli "Alexian"
per contattarci
tel. 0872 660099
cell. 340 6278489
spithrom@webzone.it
Ricevo da Rosanna Ferrucci
Alla luce dell'esperienza del il Primo Congresso Nazionale della “Federazione
Rom e Sinti insieme” riprendono a grandi passi, i lavori di quei Sinti e quei
Rom che pensano al futuro dei loro diritti, quelli che si identificano nella
sintesi dei principi emersi da questa prima consultazione nazionale.
Il primo grande innovamento è portato dell'esigenza generalizzata di aprire le
porte a tutte le comunità di rom presenti sul territorio nazionale ed europeo.
Attraverso una visione unitaria che non pretende di rappresentare tutti i rom ma
dichiara di voler perseguire obiettivi unitari che riguardano anche tutti
i gruppi europei: Rom; Sinti; Kalé; Manouches; Romanichels (oltre a rom,
sinti e camminanti italiani).
Questo significa da un lato rilanciare i temi ormai condivisi:
1. il riconoscimento di minoranza linguistica
2. la conoscenza della cultura Romanì
3. abbandonare la politica dei campi nomadi per avviare una politica abitativa
pubblica per tutti i cittadini
4. abbandonare ogni forma di politica differenziata, le forme di
assistenzialismo culturale e definire un ruolo propositivo per il popolo Romanò
5. recupero e sviluppo di una economia romanì, tra tradizione e modernità.
Ponendo al centro dell’azione politico/culturale l’unità e la partecipazione
attiva della popolazione Romanì, la promozione della cultura Romanì con il
riconoscimento e la valorizzazione delle professionalità Rom e Sinte, quale
strategie sia per stimolare processi di formazione alla partecipazione attiva,
sia per l’orientamento delle scelte politiche e culturali.
Dall'altro lato significa aggiungere scopi e valori contestuali all'Europa.
La popolazione romanì è la più grande minoranza europea!
È arrivato il momento di cimentarsi nella progettazione e nella ricerca sul
livello europeo oltre che sul livello nazionale.
Come prima conseguenza propone una nuova denominazione: FEDERAZIONE ROMANÌ.
Il popolo romanò ha la forza e le competenze per determinare il suo cammino.
La Federazione Romanì vuole essere lo strumento per realizzare questo
cammino.
Il presidente
Nazzareno Guarnieri
Federazione Romanì
Sede legale: Via Altavilla Irpinia n. 34 - 00167 Roma
Codice fiscale 97322590585 – Email:
federazioneromani@yahoo.it
Web:
http://federazioneromani.wordpress.com
Fotografie del 17/06/2009
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