Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 03/06/2009
Dijana Pavlovic chiuderà a Mantova la campagna elettorale di Rifondazione
Comunista con lo spettacolo teatrale Rom Cabaret, insieme ai musicisti Jovica
Jovic e Marta Pistocchi.
Siete tutti invitati venerdì 5 giugno 2009, alle ore 21.00, presso la sede
di Rifondazione Comunista a Mantova, in via Bettinelli n.12 (di fianco alla
Stazione Ferroviaria). A tutti sarà offerto un piccolo rinfresco.
Lo spettacolo è nato tre anni fa come occasione di incontro tra la cultura
Rom e la rappresentazione che ne ha fatto la tradizione letteraria
occidentale attraverso l’immagine romantica dei mondi rom e sinti
(Cervantes, Puskin, Merimée, ecc).
Di fronte alle vicende drammatiche degli ultimi due anni, che a partire dal
caso di Opera sono culminate nella cosiddetta “emergenza Rom”, è nata l’esigenza
di attualizzare lo spettacolo e trasformarlo in uno strumento non solo di
conoscenza e di confronto, ma anche di denuncia.
È quindi diventato uno spettacolo mosaico fatto di poesie e racconti popolari e
di autori Rom, di musica e canzoni popolari, di testi, di video e interviste che
raccontano la condizione dei Rom oggi in Italia fatta di sgomberi e di
pregiudizi. Ma tocca anche i momenti duri e drammatici della storia, come quello
dello sterminio nei campi di concentramento nazisti, passando dai toni poetici a
quelli amari e drammatici, senza dimenticare l’ironia e anche l’ autoironia
delle barzellette Rom.
Con Marta Pistocchi (italiana) e Jovica Jovic (rom serbo) - due musicisti
molto diversi tra loro per origine, provenienza e formazione professionale si
incontrano nel 2006 e animati dalla passione per la musica rom dei Balcani
formano un duo unico nel suo genere; i Muzikanti sono la realizzazione di un
autentico incontro di culture che si esprime in un linguaggio musicale
originale, fantasioso, libero e vitale.
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:24:32 in media, visitato 5123 volte)
CinemaItaliano.info

Mi chiamo Laura Halilovic sono nata il 22 novembre del 1989. La mia passione
per la regia é nata quando avevo nove anni.
Ho vissuto al campo per anni e mi trovavo benissimo, poi mi sono trasferita
alla Falchera quando ci hanno dato una casa popolare. Mi trovo bene anche qui.
Qui ho anche girato il mio primo cortometraggio con un gruppo di amici. Voglio
fare un documentario sui Rom per far conoscere agli altri la nostra vita. I Rom,
o come vengono chiamati con un tono dispregiativo, gli Zingari, per la maggior
parte vivono nelle case, i loro figli vanno a scuola, a differenza di quello che
tutti credono, solo alcuni di loro vivono ancora girando come facevano una
volta. Sono stati fatti film e documentari sulle loro usanze, sul loro modo di
vivere, ma nulla i cui loro possano veramente riconoscersi. I registi e gli
sceneggiatori presentano il mondo dei Rom con idee ancora molto stereotipate.
Non sanno che alcuni non si direbbe che sono Rom e che molti di quelli che
ancora oggi vivono viaggiando sarebbero felici di avere una casa popolare e di
poter mandare i propri figli a scuola.
La gente oggi ha ancora paura, non si fida, appena sente la parola Zingaro si
allontana e questo mi da molto fastidio, non ci fa sentire accettati in un paese
che non è il nostro e nel quale stiamo cercando di costruirci un futuro e di
dare un futuro ai nostri figli.
Regia: Laura Halilovic (opera prima)
Anno di produzione: 2009
Durata: 50'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione:
Zenit Arti Audiovisive
Formato di ripresa: HD
Formato di proiezione: HD, colore
Altri titoli: Una Ruota del Carro, Io la Mia Famiglia e Woody Allen - A
Wheel of the Wagon - Me, my Family and Woody Allen
Sinossi: Un viaggio intimo e personale tra la fine della vita nomade e lo
stanziamento in una casa popolare di Torino. Laura è l'unica figlia femmina
della famiglia Halilovic, una famiglia Rom arrivata in Italia dalla Bosnia negli
anni sessanta. La regista diciottenne ci racconta in prima persona con ironia e
senso dell’umorismo il suo rapporto con la famiglia e il suo percorso per
accettare le proprie origini e allo stesso tempo realizzare il suo sogno di
diventare regista.
Il documentario presenta una riflessione sulla fine della vita nomade, sulle
relazioni con i parenti che ancora vivono nei campi e con i gagè, i vicini non
rom. Più in generale è una riflessione sulla difficoltà nel rapporto con gli
altri, sentimento che accompagna Laura sin dall’infanzia.
Ambientazione: Torino
Con il sostegno di:
Piemonte Doc Film Fund
Fotografie del 03/06/2009
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