Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/10/2011
Da
Roma_Daily_News

Budapest, 20 ottobre2011: Oggi, European Roma Rights Centre (ERRC) ha
inviato una lettera per fare pressione alle autorità ucraine ad investigare
sulla condotta delle forze dell'ordine, impegnate in azione contro i residenti
rom, attraverso controlli discriminatori dei documenti d'identità, presa di
impronte digitali e verifica di altri documenti, a Leopoli tra settembre e
ottobre 2011.
Individui rom a Leopoli hanno riferito di essere stati oggetto di misure
specifiche per la raccolta di informazioni identificative personali, in assenza
di qualsiasi accusa di coinvolgimento in attività criminali. La polizia ha
riferito di avere indagato sui Rom nel corso del processo di regolari controlli
in posti pubblici, utilizzando misure per controllare i documenti d'identità di
qualsiasi persona rom si trovasse in loco. Alcuni di loro furono anche portati
alla stazione di polizia, dove vennero prese loro le impronte digitali,
fotografati ed alcuni vennero picchiati.
Azioni simili, rivolte contro persone senza alcun ragionevole sospetto,
sollevano serie preoccupazioni sulla legge ucraina, Costituzione inclusa, ed
anche sugli obblighi del paese verso i trattati internazionali.
Di conseguenza, ERRC ha richiesto alla Procura della Repubblica di aprire
un'indagine sulla condotta e la legalità delle forze dell'ordine a Leopoli, e ad
adottare ogni misura per porre fine alle misure illegali e discriminatorie,
oltre a giudicare i rsponsabili.
Testo completo della lettera ERRC disponibile in
inglese e
russo.
Per ulteriori informazioni:
Sinan Gökçen
ERRC Media and Communications Officer
sinan.gokcen@errc.org
+36.30.500.1324
© ERRC 2011. All rights reserved
Continuate a mandarci segnalazioni a
corriereimmigrazione@gmail.com
o all'avvocato Domenico Tambasco
dtamb2000@yahoo.it
IL CASO. E' da qualche mese che ci arrivano segnalazioni da parte di immigrati
riguardo le agenzie di Recupero Credito e i loro spregiudicati mezzi di
riscossione. M.R., debitore nei confronti di un gestore telefonico, ci racconta
di essere stato chiamato e minacciato di "controlli incrociati con l'ufficio
immigrazione" in caso non avesse saldato il suo debito. A M.S., per lo stesso
motivo, hanno parlato di "segnalazioni all'ufficio competente". Mentre a F.R.
hanno fatto notare che, non pagando, avrebbe avuto problemi con il permesso di
soggiorno.
Per sciogliere il nodo e capirne di più abbiamo contattato Domenico Tambasco,
avvocato professionista e membro dell'associazione Tribunale Dell'Immigrato. Per
quanto riguarda i debiti, ci spiega, al momento di richiesta di permesso di
soggiorno possono incidere quelli con il fisco, ma non quelli contratti con i
privati. Con questi ultimi si può rischiare al massimo un decreto ingiuntivo, ma
la procedura legale è costosa e non viene richiesta di solito per importi sotto
i 6000 euro. Quindi, per ovviare al problema di pressioni o ricatti
ingiustificati, resta solo da fare un esposto in Procura per minacce o violenza
privata (o anche solo lasciare intendere di farlo).
COS'E' IL RECUPERO CREDITO
Adesso è utile fare un ripasso su cosa sono queste agenzie, come operano e quali
sono le loro tattiche. Il Recupero Credito (e qui lo consideriamo per importi
sotto i 6000 euro) è fatto da società che, acquistando o fittando i debiti a
prezzi stracciati (da aziende di telefonia, banche ecc) si occupano poi di
riscuoterli in via "stragiudiziale". Cioè trovando un accordo bonario,
consensuale con il debitore. Come? Chiamandolo e in taluni casi recandosi alla
sua abitazione.
LE "ARMI" DEL RECUPERO CREDITO
Non potendo intraprendere azioni legali contro il debitore, perché spesso gli
importi sono bassi e non ci sarebbe convenienza, le azioni del Recupero Credito
sono solo di pressione. Cartoline, raccomandate e telefonate sono le armi
principali. Per i solleciti a mezzo posta può essere usata l'intestazione di un
ufficio legale, ma gli avvocati sono di solito interni o appoggiati all'agenzia
e le lettere non hanno nessun valore.
COME CI SCOVA IL RECUPERO CREDITO
Per venire a conoscenza del numero o del recapito delle persone, le società di
Recupero Credito hanno a disposizione vari mezzi. Una prima parte di
informazioni viene passata direttamente dall'azienda verso cui si ha il debito.
Se queste non sono aggiornate o corrette, si passa a cercare i nominativi nei
vari elenchi telefonici. Come ultima chance, e se gli importi lo permettono, si
può richiedere l' anagrafica al comune di residenza (se persone fisica) o una
visura camerale (nel caso di un'azienda).
COME SOPRAVVIVERE AL RECUPERO CREDITO
Le società di Recupero Credito caricano i debiti con proprie spese ed interessi.
Ciò significa che se dobbiamo "all'azienda X" 100 euro, ci verranno richiesti
per esempio 125. Le spese e gli interessi sono sempre indicati da apposite voci
e, soprattutto, non è obbligatorio pagarli. Anche senza trovare un accordo con
l'operatore telefonico o l'esattore, si può versare solo l'importo
corrispondente al proprio debito originario.
NOTA BENE
Tutto questo non significa che i debiti siano illegittimi o non vadano
corrisposti. Significa solo che tutto ciò che vada oltre la semplice richiesta
(cioè pressioni, ricatti, minacce) sono espedienti illegali da cui bisogna
difendersi. A volte ciò che dobbiamo "all'azienda X" è giusto. In altre no, e
bisogna non farsi spaventare da un paio di individui incappucciati da
professionisti. E questo, ovviamente, vale sia per italiani che per stranieri.
Continuate a mandarci segnalazioni a
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o all'avvocato Domenico Tambasco
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Fotografie del 27/10/2011
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