Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 01/11/2011
Scrivevo l'articolo
precedente che piccole e grandi violenze contro Rom e Sinti, accadono e
possono accadere ovunque... anche in Italia (ricordate
Ponticelli?).
Questo è quanto riportato in un COMUNICATO STAMPA del Gruppo Sostegno
Forlanini. Intanto è già ripartita la raccolta fondi e beni; chi volesse
proporre, si metta in contatto con
Stefano Nutini
Sabato 22 ottobre mattina il piccolo insediamento di rom rumeni compreso tra
lo svincolo/immissione della Tangenziale est e il fiume Lambro, sul lato del
Parco Forlanini, al confine tra Segrate e Milano, è stato colpito da un attacco
incendiario, che ha distrutto alcune baracchine e una tenda; secondo quello che
il Gruppo sostegno Forlanini è riuscito a ricostruire insieme agli abitanti, il
rogo è stato causato dalla vendetta di un italiano che ha esplicitamente
ammesso, prima davanti a due rom sconcertati e poi davanti a un altro abitante
del campo, di essersi fatto giustizia da solo, in quanto li accusava - senza
alcuna prova - di avergli sottratto portafoglio e telefonino dall'auto mentre
lui correva di primissima mattina nel Parco Forlanini. L'italiano è poi in ogni
caso sfrecciato via con la sua potente auto, senza lasciar traccia di sé.
Questo fatto, maturato ai danni di persone innocenti, è drammaticamente
sconcertante, anche per l'ammissione sfrontata del sedicente autore, in presenza
delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco che nel frattempo erano
intervenuti per spegnere le fiamme e il fumo, che invadevano pericolosamente la
tangenziale stessa.
Nei mesi scorsi, in almeno due altre occasioni, rispettivamente a notte fonda e
la mattina presto, il campo era stato fatto segno ad alcuni colpi di arma da
fuoco, sparati in aria, probabilmente dalla vicina tangenziale.
Come Gruppo sostegno Forlanini - sulla base delle testimonianze raccolte dagli
abitanti del campo, che da tempo seguiamo per le esigenze della loro difficile
vita quotidiana, oltre che per l'impegno nell'accompagnamento sociale -
denunciamo questi episodi crudi, che avrebbero potuto avere conseguenze anche
gravissime per la vita di uomini e donne, al pari dei danni ai beni preziosi
(tende, materassi, coperte, baracche, bombole del gas, vestiario) che comunque
sono stati irreparabilmente distrutti in tal modo; troviamo altamente
deprecabile il ricorso a forme di giustizia "fai da te" che sono tanto
immotivate e indiscriminate quanto pericolose, frutti di una persecuzione
razzista, la stessa che avevamo denunciato tempo fa nella pratica istituzionale
degli sgomberi, inumani e privi di alternative.
Da
Czech_Roma NdR Calmatesi le violenze esplose in Bulgaria a fine settembre
(anche perché domenica scorsa s'è svolto il primo turno delle
elezioni presidenziali), il clima rimane "caldo" in Repubblica Ceca.
Le segnalazioni di scontri etnici ormai sono così numerose, che non
faccio in tempo a tradurle. Allora, può essere utile illustrare il clima di "pace
armata" che si respira lì, per cercare di capire da dove nasce la violenza
di oggi, sapendo che potrebbe accadere altrove...
translated by Gwendolyn Albert
Ancora una voce allarmistica contro le minoranze, sta circolando nella
Repubblica Ceca via email. Il ministero del lavoro e degli affari sociali ha
già emesso una smentita.
Queste voci si diffondono su internet sempre più frequentemente. La più
recente accusa le "minoranze" di non essere tenute a pagare le prescrizioni in
farmacia. La notizia ha scatenato reazioni stupite, dibattute in un'ampia serie
di discussioni nei forum telematici, sulla veridicità o meno del caso.
Questo il titolo della mail: "Shock in farmacia - INFORMATE TUTTI!" in
cui un anonimo afferma: "Sono entrato in farmacia per comprare ai miei figli
delle medicine per la tosse ed il naso. Gli [appartenenti alla] minoranza erano
davanti a me, hanno scelto le loro medicine e poi hanno tirato fuori un pezzo di
carta del dipartimento sociale... il farmacista ha annuito e se ne sono andati.
Ho chiesto di che si trattasse e mi ha risposto che lo stato pagava le medicine
agli svantaggiati socialmente. Mi sono parecchio stupito, io ho dovuto pagare
500 corone e sono tornato a casa arrabbiato. Lavoro, pago l'assicurazione
sociale, l'assicurazione sanitaria e lemie tasse, e tutto ciò per loro e quelli
come loro. CONDIVIDETE CON GLI ALTRI. DOBBIAMO FARE QUALCOSA!"
Ora sono in tanti a sfruttare questa comunicazione anonima, ingannevole ed
allarmista, allo scopo di manipolare gli altri verso le proprie attività,
cause ed opinioni online. Nel frattempo, un esperto del ministero del lavoro e
degli affari sociali ha già emesso la seguente dichiarazione, che nega
l'esistenza di queste "pratiche": "Quanti sono riconosciuti a vivere in
difficoltà materiali, e che usufruiscono dei benefici disponibili (contributi di
sussistenza, all'alloggio, oppure aiuto straordinario immediato) sono, in base
alla legge sull'assicurazione sanitaria pubblica, esonerati dall'obbligo di
pagare le tasse regolamentari. Tuttavia, la stessa legge non li esonera
dall'obbligo di pagare le medicine! Se queste persone devono accedere alle
medicine che tutti gli altri pazienti pagano normalmente, o contribuiscono alla
spesa, dovranno pagare come chiunque altro! Il ministero della sanità comunica
che i medici hanno la possibilità di prescrivere medicine per ogni malattia
senza alcun sovrapprezzo per l'emissione della ricetta. Nei casi in cui una
medicina non possa essere prescritta per ragioni sanitarie, l'erogante può in
casi eccezionali, pagare l'assistenza sanitaria senza richiedere ulteriori
rimborsi, essendo questa l'unica possibilità di cura, dato lo stato di salute
della persona. L'erogazione di tale assistenza sanitaria nella maggior parte dei
casi dipende da precedenti accordi tra il medico curante ed il paziente. Il
testo di questa catena email e la sua conclusione -ho pagato 500 e lui niente-
distorce la realtà appena descritta. Non funziona così! Anche un destinatario
dell'assistenza dovrebbe pagare 500 corone, escluso il costo della ricetta".
Non è chiaro quale sia la "minoranza" coinvolta nel caso dell'esperienza di
grande ingiustizia in farmacia denunciato dall'anonimo estensore. E' invece
chiaro che questi non abbia capito bene come funzioni il sistema sanitario ed
assistenziale ceco.
Fotografie del 01/11/2011
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