Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 20/03/2006
da: Saimir MILE
Cari amici, nonostante una serie di difficoltà finanziarie dovute
all'assoluta mancanza di appoggi, le OnG rromani di Francia assieme alla Casa
d'Europa e d'Oriente, organizzano a Parigi una Conferenza Storica Internazionale
sui 500 anni di schiavitù patiti dai Rom nei principati di Moldavia e Muntenia
(Valacchia). Il ricevimento verrà offerto da Bertrand DELANOË, sindaco di
Parigi, nei locali del Municipio dove verrà inaugurata la conferenza.
Saluti da Parigi
Il comitato organizzatore
Phrala!len, Pheja!len,
Madikh so but sas amen pharimàta, odolesqe so khonik ni mangla te del amen love,
amare rromane organizàcie and-i Frànca khetanes e Evropaqe thaj e Mesmerigesqe
Khereça, keren jekh Maśkarthemutni Historikani Konferència vaś i robìa e
Rromenqi and-i Moldàvia thaj and-i Muntènia. O śerutno e Parizosqo, o Raj
Bertrand DELANOË, akala okaziaça kerel jekh patǐv and-o Kher e Forosqo.
But baxt aj sastipen savorrenqe
Kotar i ekìpa e organizatorenqi
Parigi, 21 e 22 marzo
Il programma completo e l'invito alla conferenza su
Romano_Liloro
Diritti, doveri, assistenza e mediazione culturale, in un recente scambio d'opinioni sono emersi questi nodi che, dopo il mio commento, faccio riprendere ad Aleksandra... |
Caro Fabrizio, a proposito di Alina ho lasciato un commento forse un pò duro, non sono certa che rispecchi le tue idee, se ho esagerato mi scuso perchè ero "in casa tua". Ti ricordi di Fatima? Adesso è guarita ma ha altri problemi: ha un timpano perforato da anni e ogni raffreddore può causarle complicazioni. Fatima va in giro a piedi nudi (c'è mezzo metro di neve!), eppure abbiamo portato loro anche abiti, calze...nonostante l'incidente continuano ad accendere fuochi nella discarica, spesso lo fanno i bambini da soli. Abbiamo discusso coi genitori, ma non abbiamo ottenuto nulla di concreto. Continuiamo ad aiutarli, appena sarà possibile lavoreremo al tetto della baracca.
Possibile che non ci sia modo di far capire loro che devono assumersi delle responsabilità? Se questo è un aspetto della romano djivdipe io non lo accetto, il che non vuol dire che non rispetti la loro cultura o la loro diversità. Non accetto nemmeno molti aspetti della cultura gage!
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Da Zajedno/Insieme:
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Siamo andati a trovare Fatima per parlare del tetto, di come poterlo impermeabilizzare. Negli ultimi tre giorni è caduto mezzo metro di neve e grandi gore d’umidità si allargano sui muri appena imbiancati. Fatima disegna, seduta sul tappeto. Bisognerà trovare un tavolino e una sedia, in modo che possa fare i compiti in una posizione migliore. Le chiedo di mostrarmi il suo disegno: Fatima, il fratellino Ferdi, la mamma, il papà, “la mia nuova stuffa”, un fiore e la sagoma di una mano con delle scritte all’interno. Le chiedo spiegazioni. Timida e impacciata si scusa perché non parla bene il serbo, le dico di parlare liberamente in italiano o romane, lei sorride e risponde:”guerra è quando buttano le bombe, quando ci mandano via dalle nostre case, quando abbiamo fame, quando siamo soli, o malati e nessuno ci aiuta…” aspetto di sentirle dire se adesso sa che cosa sia la pace, ma una voce dall’esterno ci interrompe, lei si alza, indossa un paio di zoccoli da donna, forse della madre ed esce dalla baracca. “Ha le scarpe, mi rassicura Senada, indicandomi la stufa, ma sono bagnate”. Rimango così, col foglio in mano, a guardare dalla finestra le sue impronte troppo grandi sulla neve….
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Diritti e doveri! Se un cittadino serbo lascia da solo i propri figli minori di 12 anni è passibile di arresto. I rom sono cittadini come gli altri? Vogliamo che lo siano? Se sei in difficoltà ti aiuto, ma non puoi pensare che ti è dovuta assistenza a vita perchè tu, poverino, sei rom! Essere rom non vuol dire essere invalidi o handicappati! I vicini di casa di Fatima ci hanno coperto di insulti perchè "rubiamo i loro soldi", come se fossimo entrati in casa loro a derubarli! Questo è uno dei risultati del vittimismo e dell'assistenzialismo! Ci siamo anche offerti di trovare un lavoro al padre della bambina che, naturalmente, è scappato a gambe levate dicendo che non può allontanarsi troppo per motivi di faida con altre famiglie, ma che spesso e volentieri vediamo ubriaco in centro. A me dispiace per i bambini, ma chiedo un'assunzione di responsabilità e il rispetto di alcune regole. Mi sbaglio? Saluti Aleksandra |
Carissimi,
Vi invio un testo del giornalista Zoran Ivanov,, direttore dell'Agenzia
Informativa Macedone, sulla situazione della scolarizzazione dei Rom in
Macedonia.
Asmet Elezovski
National Roma Centrum
elezovski@nationalromacentrum.org
LA CHIAVE E'
NELL'EDUCAZIONE
Alvaro Hil Roblens, commissario per i Diritti Umani del Consiglio
d'Europa, ha recentemente presentato a Strasburgo il proprio rapporto. Il
rischio per i diritti dei Rom è uno dei leit-motiv del rapporto, che ha
anche toni allarmati per la situazione che coinvolge 10 milioni di abitanti
della Comunità Europea all'alba del XXI secolo.
All'atto pratico, il rapporto si limita a sottolineare la necessità del
collegamento tra autorità, istituzioni e gli stessi Rom per arrivare ad una
serie di misure di generico livello di civilizzazione, che appoggi gli
sforzi del "Decennio Rom" in tutte le sfere della vita sociale ed economica.
Di conseguenza, la base proritaria di ogni sforzo è nell'impulso alla
scolarità ed all'educazione più in generale. Causa i bassi standard, gli
anni se non i secoli di nessuna attenzione allo status dei Rom, nelle stesse
nazioni più sviluppate, la loro attuale situazione è di non essere
competitivi sul piano della scolarizzazione e su quello economico, o se
preferite sul piano della civilizzazione. Sono la cattiva coscienza
dell'Europa.
Parlando statisticamente, è corretto notare che tra loro ci sono dottori,
avvocati, insegnanti, uomini d'affari e politici. Ma il fatto è che le
autorità e gli stati hanno fatto poco o niente per aiutare questi
concittadini, perché a livello globale uscissero dalla loro ignoranza.
Questa la ragione ed assieme la conseguenza della miseria sociale globale
che attanaglia i Rom.
Questo è il secolo della globalizzazione. E' una sfida per tutti, anche i
Rom di questa regione sono coinvolti i questo sommovimento economico. Ma la
globalizzazione esclude quelle comunità che non sanno porsi in comunicazione
e cooperare indipendentemente dall'appartenenza etnica o religiosa:
finiscono isolati e marginalizzati. In questo Decennio Rom,
La Repubblica di Macedonia sta facendo contemporaneamente molto e poco
per la comunità Rom. In questo Decennio Rom, una risoluzione che il nostro
paese firmo già 18 mesi fa, corre l'obbligo di un contributo attivo e reale.
Mancano però le linee guida del programma, assieme alle indicazioni di spesa
che potrebbero garantire un progresso sociale alla comunità rom.
"La chiave è nelle tue mani" è il titolo della campagna dell'OnG National Roma Centre.
Come molte altre OnG romani, dipende per buona parte dei progetti da
finanziamenti stranieri. Bene per loro se dirigono questi progetti in direzione
della scuola. Il dato, su 7868 bambini rom iscritti alle elementari, meno di 600
terminano quel ciclo, è chiarissimo; riguarda lo stato e le istituzioni,
soprattutto.
Riteniamo di saperne abbastanza, ma in realtà conosciamo troppo poco sulla
vita dei Rom, quelli che stanno sotto i nostri balconi, agli incroci stradali,
lungo le sponde del Vardar... Qiuanti di noi si preoccupano che migliaia di
famiglie rom, nostri concittadini, non hanno assistenza sanitaria, per fare un
esempio.
Naturalmente, lo stato ribatterà con le proprie statistiche, dicendo che si
prende cura dei Rom, che sono state assegnate borse di studio a 800 di loro, che
sono stati stanziati 1,2 milioni di euro, che hanno le loro municipalità, che la
percentuale di frequenza della scuola elementare è cresciuta dal 18 al 23%, che
il nostro paese è indicato come un esempio degli sforzi per l'integrazione dei
Rom nella società maggioritaria, ecc. ecc.
Ma pesa su questo Decennio tutto il tempo passato di isolamento,
particolarmente alle elites romanì su come disegnare e imporre una loro
strategia nazionale per i prossimi dieci anni. Quindi, come interloquire con le
istanze statali. All'inizio di tutto e come priorità, l'educazione. Come
risultato, l'educazione.
Zoran Ivanov,
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:34:02 in blog, visitato 1875 volte)
Dal vostro agente speciale. Milano e Cologno Monzese,
estrema periferia nord est. Tra le due sponde del fiume Lambro, un concitato
dialogo sul filo del telefonino:
- Che vuoi?
- Come va la famiglia? Tutto bene?
- E da quando ti preoccupi della mia famiglia? Dimmi cosa vuoi.
- Non fare così, t'ho sempre aiutata. Senza di me non avresti potuto
aprire un banchetto davanti agli studios.
- Ho capito: qualcuno s'è lamentato che i miei panini con la peperonata sono
troppo pesanti. Vuoi che tolgo il pejote?
- Senza, non li mangerebbe più nessuno! Dovresti conoscere i nostri gusti.
Non ti preoccupare, i panini vanno fortissimo.
- C'è un altro carico di stagisti da mandare nei campi per fare il solito
apprendistato di tv-verita?
- No, che poi non sappiamo più dove metterli e alla fine sono costretti ad
imparare un lavoro vero!
- Che scena penosa...
- Non me lo dire! E' che... avevo bisogno di un favore, un grosso favore!
- Volentieri. Non si nega mai un favore a chi vincerà le elezioni.
- Vedi, è proprio qui il punto. Ora tutte le bocche sono cucite e nessuno
si scopre. Ma credo che "quello" sia impazzito. E se si perdesse?
- Mi sembra che dicesse che gli imprenditori DEVONO essere ottimisti!
- Sì, manca poco che dichiari guerra all'Olanda! E' uscito pazzo, ti dico.
Ma mi raccomando: acqua in bocca. Guarda, ti sembra che la Lucia l'avrebbe
trattato in quel modo, se non sapesse che il vento sta per cambiare? Quella
ci vedrà anche storto, ma a naso non la batte nessuno!
- Devo confessartelo: lavoro anche con la concorrenza. Mi chiese una sfera di
cristallo tanto tempo fa.
- Ti capisco, tutti dobbiamo campare. Senti, qui da noi il clima si è
fatto pesante sul serio. I panini, non potresti avvolgerli col Corriere o
col Sole 24 Ore? Anzi, aggiungici anche la Gazzetta, prima che scoprano che
anche quello è un giornale comunista.
- Se vuoi, posso persino trovarti qualche vecchio numero di Repubblica. Basta
pagare.
- Ti ringrazio. Se non ci fossi tu...
- Mi sembra di annusare che le richieste non finiscono qui...
- Guarda, mi vergogno un po', ma devo pensare anche alla mia di famiglia.
Lunedì 10, facci trovare un elicottero col serbatoio pieno e dei passaporti
in ordine.
- Non ti preoccupare, sarà fatto. Chi resterà negli studios?
- Forse neanche Emilio. Magari, qualche incaricato della sicurezza.
- Affare fatto. In cambio procurami le cassette della prima serie di Dallas,
e un paio di carrelli dolly, che dobbiamo usarli per
potare gli
alberi.
Fotografie del 20/03/2006
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