Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 13/03/2006
Marzo 2006 - 14:32 MEZ (APA/dpa) Il
Consiglio Tedesco dei Sinti e dei Rom ha chiesto di abrogare
l'identificazione di una persona come appartenente a minoranze
etniche, religiose e sessuali, da parte delle istituzioni statali e
dei media.
Il Consiglio della Stampa Tedesca
ha rifiutato, dicendo che gli editori devono avere la libertà
di scrivere sull'origine etnica di una persona e che qualsiasi
divieto imposto per legge aumenterebbe le discriminazioni.

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Talmente abituati a scommettere su B. o su P., talmente abituati a una campagna elettorale continua, che i partiti di programmi e impegni farebbero volentieri a meno. Come dargli torto?
I votanti, una parte almeno, se ne sono accorti, hanno fatto un girotondo e com'era ovvio, sono finiti TUTTI GIU' PER TERRA a chiedere: “E i programmi?”
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Beh, ci siam detti un paio di mesi fa, se chi deve provvedere se ne dimentica, e chi deve protestare, protesta, PROVIAMO... si scrive noi qualcosa.
Voi non potete immaginare cosa può fare un collezionista di notizie, con una linea internet e 100 persone che discutono per due mesi.
...gli zingari, popolo di cui non frega niente a nessuno (come mi piace questa definizione!)
vivono sul suolo italiano da qualche secolo, abbastanza per aver imparato che se qualsiasi politico chiedesse il voto per loro, al limite rimedierebbe una solenne trombatura. E allora si è ragionato su cosa chiedere, non per i Rom e i Sinti, ma per i loro vicini sedentari, che dai Rom hanno preso lo stesso vizio di lamentarsi in continuazione.
Sarebbe bello, assieme, scoprire che si può anche fare, agire, ragionare... quando lamentarsi non basta.
E così, nasce il nostro programma. Povero, ma dignitoso, in stile con chi lo propone. Ma, la cosa più importante, fattibile e nell'interesse di tutti. I soliti sognatori dai piedi per terra!
Un po' ne siamo orgogliosi, mi pare ovvio, ma visto che, come si dice, è un programma partecipato, sarebbe interessante che i lettori potessero dirne peste e corna. Ci contiamo.
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Il candidato virtuale ha i suoi problemi:
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trovare gli urbanisti, i consorzi, le associazioni sul territorio che diano una mano;
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calcolare quanti siano i certificati elettorali mancanti al campo.
Perché, è come essere un minuscolo partito, l'un per mille della popolazione. In zona, un pacchetto di 50/70 voti può far comodo di questi tempi, o può darsi che non siano sufficienti. Di nuovo, bisogna chiedere una mano ai lettori.
E, visto che le elezioni sono un gioco democratico, per chiudere lascio la parola a un avversario politico (altrettanto virtuale)
Un appuntamento segnalato da pensieri in migrazione: È stato annunciato un interessante appuntamento nei prossimi giorni a Milano. il titolo è: “Costruire l'integrazione nelle comunità multiculturali". Si svolgerà martedì 14 marzo 2006, a partire dalle ore 9.30, presso Spazio Oberdan, in piazza Oberdan (MM1 Porta Venezia. la Provincia di Milano, in collaborazione con il Centro COME e della Cooperativa Farsi Prossimo, presenterà i primi risultati del progetto finalizzato all'apertura, prevista nel 2007, di una " Casa delle Culture ", uno spazio di reciproca conoscenza e dialogo con i cittadini immigrati, occasione permanente di riflessione e di co-progettazione e struttura aperta alla collaborazione di coloro che vogliono fare del nostro territorio il luogo di una comunità coesa, solidale, interculturale. Nell'occasione verrà distribuita "INTEGRANDO - Mappa delle comunità straniere, dei servizi comunali e delle associazioni di mediazione nella provincia di Milano ". La mappa delinea, da un lato, la presenza sul territorio provinciale di "sportelli o servizi" per stranieri, predisposti localmente su base comunale o inter-comunale, dall'altro traccia la diffusione e le caratteristiche di associazioni e comunità straniere, nazionali e inter-etniche che vi risiedono. Verranno inoltre presentati i risultati di una serie di focus group rivolti ad alcuni testimoni privilegiati che da anni si occupano di integrazione e di intercultura, condotti dalla Provincia di Milano in collaborazione con il Centro COME, allo scopo di approfondire gli obiettivi del progetto di apertura della "Casa delle Culture" e delineare azioni e iniziative da realizzare in quello spazio. All'incontro prenderanno parte: Daniela Benelli, Assessore alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano; Graziella Favaro e Miriam De Vito del Centro COME, che illustreranno il lavoro di realizzazione della Mappa e il suo funzionamento; Massimo Gatti e Gianluca Cassuto, operatori socio-culturali rispettivamente di Desio e San Donato Milanese, che illustreranno le politiche di integrazione dei loro Comuni; Bendaoud Mouchen e Almira Myzyri, mediatori linguistico-culturali, che parleranno della partecipazione degli immigrati alla costruzione delle politiche di integrazione
Di Fabrizio (pubblicato @ 10:08:44 in blog, visitato 2019 volte)
 Sul termine Mahalla (o Mahala: i puristi non hanno ancora deciso quale sia la forma giusta), avevo dato una prima spiegazione lo scorso 25 maggio. Più recentemente avevo aggiunto delle informazioni che mi arrivavano dall' Egitto, dove avrebbe avuto origine e sussiste tuttora in altre forme. L'ultimo spiritoso contributo arriva da Ernesto Rossi:
MAHALA –le s.f. 1 periferia, borgata; de – triviale/volgare/da piazza/plateale 2 plebe, gentaglia; popolazione di una borgata
mahalagioaică –e s.f. (peggiorativo) ciana, comare, pettegola, donna volgare; donnaccia
mahalagism s.n. 1cianata, ciarla, pettegolezzo 2 becerata, comportamento triviale 3 parolaccia
mahalagiu -i s.m. 1 (raro) abitante di borgata 2 (per estensione) villanzone, tanghero, becero
(da Dicţionar Român – Italian, di Doina Concrea Derer. 2002, Bucureşti, Editura 100+1 Gramar)
Nota: le lettere sottolineate portano l’accento tonico, che in romeno non s’indica graficamente.
Le mahalà erano i quartieri periferici delle città romene, prima di tutte di Bucarest, prevalentemente abitate, quando non esclusivamente da Rom. Furono distrutte durante il regime di Ceauşescu, nell’ambito di un programma di risanamento e ammodernamento. Ma ai loro abitanti furono date le case popolari.
Commento: nessuna novità. Basta cercare zingaro sul vocabolario d’italiano.
...insomma, tranquilli che siamo tutti brava gente!
Fotografie del 13/03/2006
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