Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 24/11/2005
Di Fabrizio (pubblicato @ 19:31:45 in media, visitato 1976 volte)
La Commissione Europea Network of Legal Experts in non-discrimination ha pubblicato un'analisi comparata delle leggi antidiscriminatorie nei 25 Stati Membri - dedicando un documento ad ogni paese. Il rapporto inoltre confronta similitudini e contrasti tra le differenti leggi nazionali, identifica sviluppi ed aspetti comuni. [...]
Il rapporto è disponibile in lingua inglese, francese e tedesca.
Rimedi e sanzioni nelle leggi non discriminatorie
Il network di esperti ha poi pubblicato un nuovo rapporto esaminando il concetto di "sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive" - con quanto comportano nello sviluppo di Direttive sull'Uguaglianza Razziale e nell'Impiego. Sullo sfondo, il rapporto affronta lo sviluppo e il significato del concetto in Europa di legge sull'uguaglianza dei sessi (comprese le sue origini storiche) e sulla legislazione europea in generale. Di seguito affronta gli standard legislativi del diritto internazionale; per terminare coi rimedi e le sanzioni previste nel quadro specifico delle direttive EU, con i relativi conguagli e risarcimenti.
Attualmente questa parte è disponibile in inglese. A breve seguiranno le versioni in francese e tedesco. Tommaso Vitale e Daniele segnalano anche questo articolo di Repubblica

Lo sgombero di un campo
nomadi in Italia
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Il rapporto integrale è scaricabile qui:
Il resoconto annuale indica i nomadi e gli ex cittadini sovietici
come le popolazioni più soggette a violenza ed emarginazione
Razzismo, il rapporto della Ue
"I Rom sono i più discriminati"
di CRISTINA NADOTTI
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ROMA - Sono i Rom la popolazione più discriminata in Europa, subito dietro a loro i cittadini dell'ex Unione Sovietica. Il rapporto annuale dell'European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia, l'organismo dell'Unione Europea che ha il compito di fornire agli stati membri informazioni e dati sul razzismo, la xenofobia, l'islamofobia e l'antisemitismo, e di formulare piani di intervento per contrastarli, denuncia oggi che i Rom, che il rapporto indica come zingari, sono il gruppo etnico che deve affrontare maggiori discriminazioni nel lavoro, nell'alloggio e nell'istruzione. I Rom, scrive il rapporto, sono vittime di continue violenze razziste.
Il rapporto sottolinea che "La storia particolare e le caratteristiche della popolazione degli stati membri dell'Unione" sono tra le cause di questa avversione nei confronti di questo popolo e degli ex cittadini sovietici. Il rapporto include una valutazione generale in cinque aree di ricerca: la legislazione, l'occupazione, l'accoglienza, l'istruzione, la violenza e i crimini razziali. "Ci sono - si legge nella relazione - alcuni esempi di "buone pratiche" sia degli stati nucleo della Ue che dei nuovi membri, ma è chiaro che molti stati rimangono molto indietro".
I bambini Rom esclusi dall'istruzione. Sono la Repubblica Ceca, la Spagna e l'Ungheria i paesi che discriminano maggiormente i Rom, che in questi stati hanno maggiori difficoltà a essere accolti. Ma in molti paesi, sottolinea il rapporto, nelle scuole i bambini Rom sono concentrati in classi speciali, con la tendenza a bollarli come non adatti alla scolarizzazione o con difficoltà di apprendimento"
La nuova Ue e le etnie. Gli esperti europei sottolineano che con l'allargamento dell'Unione la composizione etnica dell'Europa è mutata, e con essa anche le vittime delle discriminazioni. Si fa distinzione tra i paesi occidentali, che hanno una lunga tradizione di migranti e di razzismo, xenofobia e discriminazione, e quelli orientali, dove c'è una maggiore omogeneità etnica. Questo spiega in parte il triste primato dei Rom, che hanno una lunga storia di migrazione ( e discriminazione) anche nei nuovi stati membri dell'Ue, quali la Repubblica Ceca, l'Ungheria e la Slovacchia.
"E' anche per questo che la maggior parte dei rapporti dei dieci nuovi stati dell'Ue si concentra principalmente o unicamente sulla questione dei Rom", scrive il resoconto e bisogna tenere in considerazione che la Commissione Europea ha imposto ai nuovi membri di migliorare i diritti e l'accoglienza delle minoranze Rom come requisito per entrare nella Ue".
(23 novembre 2005)
La segnalazione della REUTERS (in inglese)
Cari compagni e amici, desidero darvi un aggiornamento della situazione rumeni di Casoria, a circa 20 giorni dallo pseudo-sgombero. Sebbene non se ne parli più sui media e le istituzioni ci abbiano del tutto abbandonato, la situazione mi pare ancora drammatica. Abbiamo circa 60 persone a Scampia (tra baracca degli slavi, chiesa dei Gesuiti e chiesa degli evangelici); circa 30 a Torre del Greco in uno stabile fatiscente, minacciate dalla polizia e altre 11 a Bari che chiedono di tornare. Parecchi sono in giro per l'Italia, senza sapere dove andare e cosa fare, aspettando ancora una risposta dalle istituzioni. Con il freddo incipiente e la pioggia, la situazione si fa sempre più critica. Già una bambina, Rebecca, è stata ricoverata da noi per disidratazione al Cardarelli (in seguito è emersa una immunodeficienza congenita, su cui il freddo o le infezioni avrebbero potuto essere fatali); un altro bimbo disabile e debole di cuore, Emanuel, che aveva quasi avuto un collasso a Gianturco per la paura, sta rifacendo le analisi al Policlinico, in preda a crisi di pianto e ansia; infine, diversi neonati in strada soffrono di bronchite cronica, che potrebbe degenerare. Vorrei allertare gli avvocati Valle e Simona dello studio Coccia, perché, nel caso malaugurato di una sciagura si prendessero i provvedimenti legali del caso: si tratterebbe di omicidio colposo per i responsabili di quest'azione così idiota e dalle cosneguenza così drammatiche. Nel frattempo, vorrei ancora una volta sollecitare le istituzioni a non ignorare oltre questo dramma silenzioso che si compie sotto i nostri occhi e a predisporre un'accoglienza d'emergenza per questa gente, indifesa e smarrita sul nostro territorio, che almeno in quello schifo di baracche aveva un punto di riferimento in un ambiente così differente e potenzialmente ostile a loro. Vorrei inoltre invitare i giornalisti a non dimenticare le dramnmatiche conseguenze di quello che Zanotelli ha definito uno sgombero degno di un regime dittatoriale del sud del mondo. A tutti gli altri amici, operatori sociali e compagni vorrei dire di non abbassare la guardia e se possibile di farsi venire idee su possibili soluzioni di accoglienza temporanea, in vista di prospettive più solide che ancora non si intravvedono però all'orizzonte. Ma la Chiesa che aspetta ad aprire le porte, visto che non lo fa il Comune di Napoli o la Provincia? Prego tutti di farsi sentire sull'argomento e fare proposte concrete, ciao e buon lavoro a tutti,
Marco Nieli, vicepresid. Opera Nomadi di Napoli
21.11.2005
Negli ultimi decenni il numero di sfollati interni (IDPs) è drammaticamente in aumento. Guerre civili ed umanitarie, lotta al terrorismo, fondamentalismi religiosi o economici, costringono le popolazioni a migrare in modo forzoso. Una tesi di laurea
Di Francesca Cazzato
I carabinieri fiorentini indagano sui furti nelle case. Anche l'edizione locale della Repubblica vigila (23 novembre 2005). Peccato che sia una bufala degli anni '20.
Pagina interessante (che riuscirei anche a tradurvi se avessi tempo e voglia, sorry ma mi mancano tutti e due..), con il resoconto del dibattito alla Camera dei Comuni sullla situazione di Nomadi e Viaggianti. Molto "english" e civile il tono, forse troppo. Soprattutto stupisce che per ogni dibattito in corso il cittadino britannico può leggere gli interventi senza diventare matto e (addirittura!) commentare o contattare il proprio deputato.
Fotografie del 24/11/2005
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