Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Dalla Gran Bretagna, un'intervista molto interessante su come affrontare i problemi, e di come l'autorità si ponga il problema delle "regole" in maniera proattiva e propositiva
Pubblicato l'11 novembre 2005 su Chester Chronicle
Le notizie riguardanti Nomadi e Viaggianti, di settimana in settimana, riempiono le pagine dei giornali e il Chesire non fa eccezione.
Quello di cui sappiamo poco sono i compiti della polizia. Cosa succede se [la polizia] riceve una chiamata da un residente preoccupato perché una ventina di caravans si sono accampati nel campo di fronte a casa? Ci siamo informati.
PETE JONES è stato il nostro primo concittadino nell'Ufficio Relazioni Nomadi e Viaggianti (Gypsy Traveller Liaison Officer - GTLO). E' stato nella polizia per 12 anni e sino al giugno dell'anno scorso ha fatto parte del GTLO.
E' il principale punto di contatto tra i gruppi nomadi che si accampano nell'area occidentale, che comprende Chester, Ellesmere Port e Vale Royal, e spesso è il primo a doversi recare sul posto quando viene ricevuto un rapporto su un nuovo accampamento.
Una tra le sue priorità è di assicurarsi che i problemi che si possano generare nella comunità dove Nomadi e no vivono fianco-a-fianco, siano affrontati senza differenza o discriminazione riguardo a chi sia coinvolto.
Dice Pete Jones: "Le aree residenziali dove convive gente di diverse culture, possono sperimentare problemi. Spesso, ciò avviene perché non si capisce o non si accetta la prospettiva dell'altro.
Nella maggior parte dei casi, queste differenze sono rapidamente rese evidenti, e affrontate tramite qualche forma di compromesso, che permetta alle parti di continuare avendo la percezione dell'altrui cultura e modi di vita."
La prima metà del 2005 è stata di eccezionale impegno per Pete Jones, causa l'alto numero di accampamenti verificatisi nella zona occidentale.
Il suo primo compito, è verificare dove si trovino i proprietari dell'area, e la loro reazione alla trasgressione. Quindi visita il sito e compie una prima valutazione.
Il primo giudizio varia sulla base del benessere e dell'informazione di quanti si sono accampati, come pure dal numero dei veicoli.
"Molti punti vengono affrontati nei primi contatti. Con i proprietari, si discute di come intendano reagire. Passeranno alle vie legali?
Allo stesso modo, con chi si è accampato, si parla di cosa li abbia portati lì, e di quanto intendano restare. Inoltre illustriamo a quel gruppo quali siano gli standards di comportamento accettabili e ne chiediamo il rispetto. Ci assicuriamo che queste informazioni siano divulgate a tutto il gruppo, e queste possono riguardare le cose, come gli animali da tenere sotto controllo o come limitare la sosta o il numero dei veicoli presenti" spiega Pete Jones.
La maggior parte dei proprietari sceglie di iniziare un'azione legale, quando il processo per ottenere un ordine di sgombero può impiegare tra una e tre settimane.
Continua Pete Jones: "Per fortuna, nella maggior parte dei casi questo periodo non rappresenta un problema, così nomadi e stanziali, continuano nelle loro attività, e nel rispetto della cultura altrui.
Mi spiace, che alcune percezioni sui nomadi siano del tutto inaccurate. La gente ha paura cella crescita del tasso di criminalità e sovente da loro la colpa per qualsiasi cosa succeda in quell'area.
Per la polizia, qualsiasi incidente che succeda negli accampamenti o lì attorno, è trattato nella stessa maniera di qualsiasi altro. Se viene commesso un crimine o un'irregolarità, noi investighiamo. Non dobbiamo imporci di dare ad una zona un'attenzione extra solo perché c'è una presenza di nomadi.
Allo stesso modo, interveniamo quando riceviamo informazioni su tematiche o problemi particolari che vanno subito affrontati. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità locali e i consigli di contea, e abbiamo sviluppato un protocollo di azioni per gli accampamenti non autorizzati. Siamo costantemente impegnati per assicurarci che tutte le procedure siano valide ed aggiornate."
Pete Jones ha l'ufficio presso la Northwich Police Station e lavora nel dipartimento incaricato allo sviluppo delle relazioni trala comunità dei residenti, i gruppi minoritari, le agenzie e le autorità coinvolte.
L'ispettore Mark Watson guida questa squadra ed assieme a Pete Jones coordina i compiti della polizia con le attività delle agenzie, per assicurare risposta alle esigenze e alle preoccupazioni di chi convive in comunità condivise, perché le tensioni siano affrontate in maniera giusta e imparziale. Ci dice: "Credo che la cosa più importante perché si sviluppino relazioni rispettose, sia la sistemazione [dell'accampamento].
La mancanza di aree attrezzate per la vita famigliare, spinge questi gruppi alle occupazioni abusive.
Nel contempo, assistiamo a un circolo vizioso tra occupanti abusivi, proprietari che richiedono lo sgombero e azioni di polizia. Tutto ciò, rappresenta un carico di lavoro operativo e legale, non indifferente, e di questo non c'è consapevolezza tra la gente"
Informazione e responsabilità sono altre aree dove la polizia è in cerca di risultati.
COMUNE DI TREZZO SULL’ADDA - LA PROVINCIA DI MILANO
CONVEGNO PUBBLICO
UN’IDEA ALTRA DI CITTA’
CONFRONTO E PROPOSTE SUI TEMI
DELL’ABITARE E DELLA CITTADINANZA
DELLE COMUNITA’ ROM NELLA PROVINCIA DI MILANO:
IL LABORATORIO DI CITTADINANZA ATTIVA DEL COMUNE DI TREZZO SULL’ADDA
SABATO 26 NOVEMBRE 2005
ALLE ORE 9.30
PRESSO L’ISTITUTO SUPERIORE “J. NIZZOLA”
Via P. Nenni 10, Trezzo sull’Adda
Saluti del Sindaco Roberto Milanesi
(Comune di Trezzo sull’Adda)
ORE 9.00 prima parte
Sessione Introduttiva

Apertura dei lavori e presentazione del convegno
Maurizio Cabras (Istituto di Ricerca Ecopolis)
I Rom a Trezzo
Laura Di Martino (Arci “Blob”, Arcore)
La storia dei Rom tra (in)tolleranza e rifiuto
Lapov Zoran (Università di Firenze)
I Rom una testimonianza di esclusione sociale
Marco Revelli (Università di Torino)
La scommessa del villaggio solidale
Don Virginio Colmegna (Casa della carità, Milano)
Comunità rom e sinte e politiche sociali del territorio: quali prospettive di
cambiamento?
Maurizio Pagani (Opera Nomadi, Milano)
Il ruolo e le proposte della Provincia di Milano
Francesca Corso, Assessora ai diritti dei cittadini
Irma Dioli, Assessora alla cooperazione internazionale
ORE 12.30 Visita tra le immagini e le testimonianze del popolo Rom

Pausa Pranzo
ORE 14.00 seconda parte
Sessioni Tematiche
I diritti di cittadinanza
Discussant
Tommaso Vitale (Università di Milano Bicocca)
Intervengono:
L’esperienza di Pisa. Il progetto "Le città sottili”
Antonio Sconosciuto (Società della salute – Zona pisana)
La cooperazione pubblico/privato come strategia d’intervento
Milena Scioscia e Michele Vonci (progetto Rom Arci Regione Toscana)
I diritti dell’abitare
Discussant
Antonio Tosi (Politecnico di Milano)
Intervengono:
Reti di comuni e coordinamento provinciale delle politiche di intervento per i Rom
Nicola Solimano (Fondazione Michelucci, Firenze)
Politiche di intervento pubbliche: l’esperienza di Bolzano
Paola Dispoto (Consulente dell'Ufficio Pianificazione Sociale, Comune di Bolzano)
ORE 16.00 terza parte
Sessione Plenaria
Strategie pubbliche d’intervento
Restituzione degli esiti delle sessioni pomeridiane sui temi della cittadinanza e dell’abitare.
a cura dell’Istituto di Ricerca Ecopolis
Discussant
Luca Rodda (Assessore al Territorio e alla Partecipazione, Comune di Trezzo sull’Adda)
Conclusioni
Sono invitati ad intervenire:
Paolo Beni (Presidente Arci nazionale)
Filippo Miraglia (Responsabile nazionale immigrazione Arci)
Flavio Mongelli, Emanuele Patti (Arci Milano)
Oliviero Motta (Assessore ai Servizi Sociali, Comune di Rho)
Antonio Lissoni (Sindaco di Concorezzo)
Il coordinamento dei Sindaci dei comuni della Brianza
Suor Claudia Biondi (Caritas Ambrosiana)
Beppe Milanesi (Azienda Offerta Sociale)
Ernesto Rossi (ass. Aven amentza, Milano)
Stefano Radaelli (Agenzia di Cittadinanza)
Marta Moretti (Agenzia di Cittadinanza)
Chiesa Ortodossa Greca Tradizionale - Sacra Diocesi Luni - Esarcato d'Italia
Parrocchia dei SS. Stefano e Pazienza Abbiategrasso
Associazione dei Cristiani Ortodossi in Italia, Ente Morale di religione e culto - delegazione della Lombardia
Un gradito arrivo tra i co-autori: l'associazione Sucar Drom di Mantova, che già conoscete perché spesso ci siamo scambiati articoli e informazioni. Potete conoscerli meglio attraverso il loro blog.
In queste settimane, ho notato nuovi lettori nella Mahalla: può darsi che siano visite sporadiche o che invece si faccia assieme un lungo tratto di strada.
Lo scopo di queste pagine è sempre di raccogliere notizie sui Rom e Sinti in tutto il mondo, ma anche di dar spazio alle esperienze e alle storie nostre, in Italia. Per poterlo fare al meglio, vorrei provare a capire da dove leggete.
Continuano anche i momenti che non sono dedicati espressamente all'informazione: nella nostra versione online del Tempo dei Gitani, ormai il set si è spostato definitivamente in Italia e dopo un mese e mezzo il racconto sta entrando nel vivo.
Aggiornamenti continui anche in agenda e nella pagina degli annunci.
Per finire: vi sarete accorti che alcuni giornali hanno iniziato da tempo la loro volata elettorale con la caccia allo zingaro. Dopo un lungo silenzio, cominciano ad arrivare le prime risposte da parte delle associazioni e della società civile. Per il momento, iniziative timide ed apparentemente slegate tra loro.
Chiudo qui, invitandovi a un ragionamento sulle potenzialità che possiamo mettere in campo:
- un blog che ha corrispondenza da tutto il mondo,
- nuovi lettori e nuovi autori,
- iniziative locali...
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