Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 08/10/2010
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:49:07 in media, visitato 1532 volte)
Mi scrive Roberto Malini che l'Enciclopedia dei Comuni
Italiani, pubblicata nell'edizione online del Radiocorriere TV, nella sezione
dedicata alla città di Pesaro, dedica ampio spazio alla tragica vicenda della
comunità Rom romena rifugiatasi in città nel 2008 e vittima di innumerevoli
episodi di discriminazione e persecuzione.
Riporto il pezzo:
...Nel 2008 una comunità Rom proveniente dalla Romania si è rifugiata nella
città di Pesaro. La comunità, seguita da organizzazioni per i diritti umani,
ha testimoniato davanti alla Commissione europea la condizione di segregazione e
persecuzione in cui vivono i Rom in Italia. La TV di stato ungherese e alcuni
noti autori di documentari etnici hanno filmato in alcune occasioni i Rom di
Pesaro, quali rappresentanti di un'etnia perseguitata a causa delle sue antiche
tradizioni anche in Romania e in altri Stati membri dell'Ue. Portavoce della
comunità era Nico Grancea, incaricato dalle Istituzioni europee di monitorare la
condizione del popolo Rom in Italia. Nico Grancea è tuttora membro del Gruppo
EveryOne. In alcune famiglie Rom rifugiatesi a Pesaro vivono i figli e i nipoti
dei pochi 'zingari' sopravvissuti allo Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau. Fra
di esse, la famiglia mista ebrea-'zingara' Ciuraru, alcuni dei cui martiri sono
ricordati dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme. Il Comune di Pesaro si impegnò,
nell'estate 2008, ad attuare un piano di inclusione sociale, con concessione di
alloggi da riattare (dietro regolare pagamento di canone di affitto) e
inserimento al lavoro. Purtroppo tale piano è stato disatteso e, nonostante la
comunità rappresenti davanti all'Unione europea, la testimonianza
dell'emarginazione e della persecuzione del popolo Rom in Italia, il 25 febbraio
2009 polizia locale e polizia di Stato, dietro denuncia di occupazione abusiva
di stabile, hanno allontanato i suoi membri, effettuando un tentativo di
togliere ai genitori la potestà dei loro bambini. Le madri Rom, con un'azione di
grande coraggio, sono fuggite verso la Romania, da dove hanno presentato
denuncia alla Corte Internazionale dell'Aja, alla Commissione europea e al
Comitato anti-discriminazione delle Nazioni Unite per l'incredibile sequenza di
abusi subiti. Un film dedicato alla drammatica vicenda della comunità Rom di
Pesaro è in lavorazione per una produzione ungherese-italiana.
Il resto della pagina su Pesaro è visibile su
http://www.radiocorriere.tv/marche/Pesaro_pu.html
Il Mattino
GIUGLIANO (5 ottobre) - Un muro traccerà la linea di confine tra le imprese e
le nuove case dei rom.
La barriera di mattoni alta tre metri, finanziata dalla Provincia, assieme a una
nuova ordinanza di sgombero, farà scattare a breve il conto alla rovescia per
portare gli ex nomadi fuori dalla zona Asi.
Dopo anni di braccio di ferro tra gli imprenditori e le associazioni, venerdì se
ne discuterà in Prefettura. Sul tavolo le modalità di trasferimento e,
probabilmente, di selezione dei 120 rom – sui quasi seicento presenti da metà
degli anni Ottanta all’interno dell’area industriale - che dovranno alloggiare
nel villaggio attrezzato dal Comune, sempre a pochi passi dall’Asi. Addio
baracche di legno e lamiere, senza acqua e senza luce, ma solo per una parte
delle famiglie, in pratica. Di soluzioni abitative alternative, infatti, finora
non si è mai discusso, né era andato a buon fine il tentativo di
provincializzare - cioè di spostare in altri comuni - i rom in esubero.
Sul destino degli ex nomadi restano vigili le associazioni che già a dicembre
2009 erano scese in campo per strappare la sospensione dell’ordine di sgombero
della Procura, legato all’inquinamento delle aree. Ora, però, i tempi sembrano
maturi per andare avanti. Le condizioni per far scattare il piano ci sarebbero
quasi tutte. Il villaggio attrezzato del Comune potrebbe essere completato entro
ottobre con l’installazione dei 24 alloggi prefabbricati. Mentre si attende che
sia tutto pronto il Comune paga un istituto di vigilanza per proteggere l’area
dai vandali...
Tonia Limatola
Fotografie del 08/10/2010
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