Di Fabrizio (pubblicato @ 09:57:09 in scuola, visitato 2859 volte)
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Categoria: Corti della realtà Durata: 21' 05'' Trasmesso su: Inedita Ente: Fondazione Scuole civiche di Milano (Scuola di Cinema, Televisione
e nuovi media)
Milano è una delle città d’Italia con il più alto numero di rom. Nel corso degli
ultimi anni i campi nomadi sono aumentati in maniera esponenziale. In tre scuole
del quartiere di Lambrate (quelle di via Feltre, via Cima, via Pini) un esempio
di integrazione e solidarietà è venuto alla luce, e ha visto come protagoniste
le maestre e le mamme degli studenti. Dal settembre 2008 trentotto bambini che
abitavano nel campo rom di via Ribattino, hanno iniziato a frequentare le classi
delle elementari. Un percorso complicato, soprattutto nel momento in cui il
campo di via Ribattino è stato sgomberato, disperdendo le famiglie e i ragazzi
che frequentavano le scuole.
di Emanuele Cucca, Sara Fasullo, Rossella Midili e Francesca Picchi
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:09:12 in Italia, visitato 1750 volte)
Invio, per opportuna conoscenza, il comunicato di Africa Insieme sulla
vicenda delle intimidazioni del Comandante della Polizia Municipale di Pisa,
dott. Massimo Bortoluzzi, contro un gruppo di rom.
Ulteriori materiali sulla vicenda sono disponibili all'apposita pagina del
nostro sito: http://www.denuncia.africainsieme.net/
Un caro saluto Sergio Bontempelli, associazione Africa Insieme
La scorsa settimana, al campo rom di Cisanello sotto sgombero, è
avvenuto un fatto straordinariamente grave. Il Comandante della
Polizia Municipale, dott. Massimo Bortoluzzi, la mattina del 13
Ottobre si è recato di persona al campo, ha rivolto parole ingiuriose
e offensive agli attoniti capifamiglia rom, minacciandoli di
rivolgersi alla Procura dei minori per sottrarre loro i bambini.
L'Associazione Africa Insieme dispone di una breve registrazione del
colloquio intercorso tra i rom e il dott. Bortoluzzi. Le parole di
quest'ultimo lasciano poco spazio all'immaginazione: «a me di venì qui
[...] mi girano le palle, è chiaro?», «andate dove cazzo volete, ma ve
ne dovete andare». Frasi ingiuriose e offensive, rivolte a persone che
si rivolgevano al Comandante con cortesia e deferenza: un
comportamento inqualificabile, da parte di un funzionario preposto
alla tutela dell'ordine.
Non basta. Il Comandante ha invitato i rom a trasferirsi in altri
Comuni (nella registrazione si sente dire distintamente «andate in un
altro Comune e mi va benissimo... perché non andate a Cascina? Andate
a S. Giuliano...»; e ancora: «andate... a Livorno... dove volete...»).
Poi, ha annunciato la "linea dura" sui bambini: «perché qui adotteremo
la linea dura... ma dura... e l'adotterò attraverso la Procura dei
minori nei confronti dei bambini, eh? Ve lo dico subito...».
Il Comandante dovrebbe sapere che sottrarre i bambini alle loro
famiglie è un atto estremo, che nel nostro ordinamento è consentito
solo in casi molto gravi (quando, cioè, è chiaramente impossibile una
loro permanenza nelle famiglie di origine). Oltretutto, la procedura
richiede l'intervento di assistenti sociali qualificati e competenti,
che assistano i bambini e le famiglie. Il Comandante, però, usa questo
argomento come minaccia per far paura: si può immaginare cosa
significhi, per una mamma, vedersi portar via il proprio bambino.
La cosa è tanto più grave, perché il Comandante è intervenuto proprio
quando era in corso una difficile trattativa tra la nostra
associazione e il Comune: pochi giorni prima, si era tenuta una
riunione alla Società della Salute per discutere delle politiche in
materia di rom e sinti. Il giorno prima dell'intervento del
Comandante, personale dei Servizi Sociali aveva visitato il campo per
valutare eventuali iniziative di inserimento sociale o abitativo in
favore di alcune famiglie. Lo sgombero era stato sospeso, in attesa di
ulteriori decisioni da parte della Giunta. Non c'era dunque alcun
motivo per un intervento del Comandante della Polizia Municipale, né
tantomeno per un intervento così pesante e aggressivo.
L'Associazione Africa Insieme ha scritto al Sindaco per chiedere
spiegazioni su questo comportamento. Ci auguriamo che l'iniziativa del
dott. Bortoluzzi non sia stata concordata con la Giunta, e che le
autorità politiche di questa città prendano gli opportuni
provvedimenti.
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