Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 20/02/2006
I
fantasmini Rom Rumeni di Largo Camesena C’era una
volta, in una città che non vi dico, un gruppo di bambini
arrivati da un’altra città dove la vita era talmente
difficile che i loro genitori avevano deciso di trasferirsi. A
guardarli bene non erano molto differenti dagli altri ragazzini,
tranne che, per il fatto di non aver trovato casa erano
provvisoriamente alloggiati in casette di latta e cartone, tende e
roulotte e parlavano ...

Raccomandazione
n. R (2000) 4, scolarizzazione dei fanciulli sinti e rom l
Comitato dei Ministri, in conformità all'articolo 15/b dello
Statuto del Consiglio d'Europa considerando che lo scopo del
Consiglio d'Europa è la realizzazione di una più
stretta unione tra i suoi membri e che questo scopo può essere
perseguito in modo particolare attraverso l'adozione di un'azione
comune nel campo dell'educazione scolastica; riconoscendo
l'urgenza di stabili ...

Sono finalmente riuscito a dare una semi traduzione a questo bel articolo ma per me assolutamente difficile... parto travagliatissimo...  comunque eccoci qui, molto provati  ... Articolo precedenteRevival Rom 10.02.06 - Carl Wilson Quando i Gogol Bordello per la prima volta visitarono Toronto pochi anni fa, il sudicio club dove suonarono era dominato da teenager ucraini e russi che avevano sentito che la bizzarra band "gypsy punk" di 8 elementi era diretta da un esule. I pochi non slavi presenti avevano sentito voci di uno con i baffi a manubrio, direttore di un circo rock, i cui spettacoli riforniti di vodka mescolavano (come suggerisce il nome della band) giochi sguaiati con voli letterari in un frullatore di linguaggi sconnessi e si concludevano in stati estatici di nudità alla Iggy Pop. Quando i Gogol Bordello tornarono il mercoledì successivo, la folla del pretenzioso Drake Hotel può aver sentito che sono diretti da una stella del cinema. Ma essenzialmente non è cambiato nulla. La famiglia per metà rom di Eugene Hutz fuggì dalla pioggia radioattiva di Chernobyl quando era teenager, viaggiando attraverso l'Europa e finalmente negli Stati Uniti. Questo autunno, il profugo ribelle era oggetto di ammirazione al festival del cinema di Toronto come l'appassionato sfortunato "premium" interprete Alex in Everything is illuminated, il film basato sul romanzo di Jonathan Safran Foer. I critici sollecitavano Hutz per una nomination all'Oscar come attore non protagonista che non si materializzava. "Non perdevo il sonno per questo" dice Hutz. Dopo tutto, i fan già sapevano che il suo personaggio cinematografico aveva appena un frammento della creatività carismatica che egli porta sul palcoscenico. Là, è fiancheggiato da una parata di batterie, da ninfette dipinte da guerra e ragazzi che frustano violini e pompano fisarmoniche, facendo per la musica zigana ciò che i Pogues hanno fatto per la musica folk irlandese. "Forse mia madre e tutta la stampa ucraina erano pronte per me a prendere l'Oscar. Ma io so dove appartengo e ciò che devo fare". Sebbene programmasse di continuare a recitare, egli non vuole abdicare al suo posto come un santo sub-culturale di New York per Los Angeles, o accettare alcuno dei film "prevedibile, il cattivo ragazzo dell'Europa orientale che diffonde armi bioniche" che ultimamente gli hanno offerto. Così egli conta nel recente album dei Gogol Bordello, Gypsy punks underdogs world strike, "Essi sono troppo avidi per pagare i conti del mio asilo / Questa è la mia vita e la libertà è la mia professione / Questa è la mia missione per tutta la durata del volo". Questa missione incominciò a Kiev, dove scoprì il rock attraverso il padre musicista, poi il punk da solo nei mercati neri. " Fresh fruit for rotting vegetables dei Dead Kennedy, ho ascoltato questo disco 5000 volte" dice. (Tutte le frasi di Hutz arrivano accompagnate da esclamazioni accentuate perciò spruzzateli nella vostra testa). "Andava bene quando la perestroika stava per esplodere. Dead Kennedy era molto guerra fredda e potrei dire che queste persone stavano cercando di fare progressi dall'altra parte su un livello umanitario. Mi parlò subito." Attraverso "scambi di studenti dai paesi socialisti africani" egli ascoltava anche band di funk come i War and Parliament-Fankadelic. "George Clinton diceva che i Funkadelic volevano avere "tutto l'esercito" sul palco. Si vede l'influenza di questo nei Gogol Bordello – è proprio un esercito di un diverso tipo di caratteri". Anche Key stava scoprendo il suo background rom. "Stavamo facendo al stessa cosa, ma quando ho lasciato Kiev ho incontrato tutta la famiglia diffusa. Dapprima ero un po' arrabbiato: 'questa è la parte più bella della nostra famiglia!' Io sono un miscuglio di ucraino-russo-lituano-rom e posso identificarmi con qualsiasi altro spirito, ma l'aspetto rom è importante perché ti porta dritto all'intersezione di arte e diritti umani e tutta la musica e l'arte che mi ha sempre interessato aveva quel elemento… tendendo ai confini". Egli finalmente realizzava il suo sogno della città internazionale, New York, soltanto per trovare la cultura underground che aveva idealizzato, era in un periodo di stanca. Perciò decise di inventare lui. Partendo da una band per matrimoni mise insieme i Gogol Bordello – con un paio di russi, due israeliani, un thai-americano, un ecuadoregno, un cinese-scozzese e un batterista della Florida. Accumularono esibizioni affollate e DJing in bar minuscoli nel distretto affollato di Manhattan e poi in giro per il mondo. "Aumentammo (la nostra audience) tour dopo tour. Quei fan non andranno da nessuna parte. Ora c'è anche [cinema] una truffa ceh arriva in cima ad esso, ma la fondazione è già là. Le migliori band crescono nel successo essenzialmente nel loro sesto o settimo anno". Le grandi case discografiche chiamano ora – troppo tardi, dice Hutz – e la loro scena del party interculturale ha prodotto articoli adulatori sul New York Times, alleati come Slavic Soul Party! E la Hungry Marchino Band ed anche qualche mediocre imitazione. "A volte non voglio essere Gandhi a questo proposito. Voglio colpire il loro culo. Ma ogni cosa finirà esattamente dove appartiene. "Hutz ha cause più grandi, principalmente la "rivoluzione culturale" egli proclama nei suoi momenti alla Clash nella canzone, contro "l'elemento di repressione" che ha scoperto in tutto il mondo. "Non intendo lo stile cinese, per esaurire la tua propria storia. Ma ho fatto tante esperienze di alterazioni mentali ed allargate. Ho imparato che gli esseri umani sono molto adattabili e potenti. Dipende tutto da come tratti l'informazione. Non dovete credere a queste idee prefabbricate date dall'educazione, o il culto delle celebrità dei valori che sono imposti dai media. In questo rivoluzionate voi stessi per primi. No, Hutz non è adatto a Hollywood. Da tutti i segnali, come canta Underdog World Strike, egli è 'indistruttibile'."
Da:
Yveta Kenety
Comunicato
stampa
Conferenza
delle Romnià nella Repubblica Ceca
Oltre
ottanta donne Rom si sono incontrate a Praga nel weekend tra il 10 e
l'11 febbraio. Tra le partecipanti: funzionarie statali,
rappresentanti dei media, insegnanti, assistenti sociali,
rappresentanti delle OnG, donne in maternità e disoccupate.
Tutte
donne con diverse esperienze di vita e lavorative ed un'unica
opportunità di confronto comune. Si sono definiti i problemi
attuali delle comunità e proposto soluzioni: primariamente
nell'area della scolarizzazione. del lavoro, della casa, delle
condizioni di vita in generale, e le tematiche della salute. Si è
poi toccato il tema della insufficiente partecipazione dei Rom nella
politica e negli affari pubblici. La discussione si è
prolungata sui legami tra questi temi e il passato, visto con
l'occhio e il giudizio delle donne Rom.
Le
donne concordano che oltre alla discriminazione dovuta al colore
della pelle, i componenti delle minoranze nella Repubblica Ceca sono
seriamente in pericolo per la violenza fisica diretta dei gruppi
estremisti. Le madri sono preoccupate per i loro figli e sperano
nelle indagini sugli attacchi a sfondo razziale, e nella conseguente
condanna. Le donne vogliono sentirsi libere e sicure nella società
e perciò chiedono rispetto in tutte le aree della vita.
Richiedono l'adozione immediata di una legislazione anti
discriminazione [...]
Le
donne rom considerano un'adeguata politica scolastica necessaria
all'integrazione nella società maggioritaria, e sono
preoccupate perché tuttora i loro bambini non hanno pari
opportunità di accesso al sistema scolastico. I loro figli
sono ancora educati in un ambiente ricolmo di pregiudizio e
stereotipi. Le famiglie spesso sono sotto la linea di povertà
e non sono in grado di provvedere da sole a soddisfare le esigenze
primarie, è quindi problematico occuparsi della formazione
culturale e professionale dei figli. Concordano sull'importanza del
prescuola, che dev'essere esteso, anche con la presenza di un corpo
insegnante adeguatamente preparato. Gli insegnanti in genere devono
avere una formazione che permetta loro di combattere sin dalla scuola
i pregiudizi razziali e gli stereotipi, che spesso discendono da
mancanza di adeguata conoscenza.
Solo
una piccola percentuale di Romnià svolge lavoro a tempo
indeterminato, di solito nella manovalanza o in lavori di basso
profilo, spesso senza riguardo al loro livello di formazione scolare
e professionale. La discriminazione nel mercato del lavoro è
tra i motivi dell'alto tasso di disoccupazione tra le Romnià.
La
bassa scolarizzazione e i rispettivi tassi di disoccupazione sono
strettamente legati alle cattive condizioni di vita. Le madri Rom,
comprensibilmente non vogliono che i loro figli crescano in
accampamenti o quartieri affollati, sovraffollati ed insani. Un altro
problema è quello sanitario: a causa della scarsa fiducia nel
sistema sanitario, i Rom tendono ad avvalersi di cure mediche
soltanto in casi di urgenza o necessità. Non esiste una
pratica di controllo e di riduzione dei disagi sanitari. La stessa
logistica della distribuzione degli assembramenti Rom, li pone in
aree disagiate e difficili da raggiungere per il personale medico.
Un'altra protesta delle donne riguarda l'essere definite “pazienti
dalla pelle scura”. Rimane infine la paura data dai casi, anche
di storia recente di sterilizzazione imposta, una gravissima
violazione dei diritti fondamentali della persona. Le partecipanti
alla conferenza concordano che, parimenti al personale insegnante,
anche il personale medico e paramedico ha bisogno di formazione
specifiche sui temi menzionati sopra.
Infine,
si prende atto che la partecipazione delle donne rom alla vita
politica e sociale è insufficiente. La ragione principale è
data dalla mancata conoscenza di questa opportunità e degli
ambiti e modalità a cui prendere parte. Nondimeno, la
patecipazione di donne e uomini di etnia rom ai movimenti politici, a
tutti i livelli, sta crescendo. Occorre uno sforzo rivolto
specificamente alla partecipazione femminile ed i partiti devono
lmettere più enfasi sull'imporatnza di coinvolgere le
minoranze etniche per programmi di partecipazione condivisa.
Conferenza
finanziata da Roma Participation Program, the Open Society
Institute (OSI) ed organizzata dal gruppo femminile Manushe,
sezione di Slovo 21.
RPP
(OSI) e Manushe - Praga, 15 Febbraio 2006.
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:17:07 in blog, visitato 1868 volte)
Un precedente scambio di commenti (e anche qui) con Alessandra, è continuato per email.Ci siamo scambiate opinioni su situazione di emergenza e, come dire, progetti condivisi?Credo che alcuni suoi spunti siano interessanti per molti:So benissimo che ci sono purtroppo moltissime gravi situazioni e che sarebbe utopico seguirle tutte; qui ci sono molti casi di grave disagio anche nella comunità maggioritaria serba che a vari livelli soffre ancora le conseguenze del conflitto. In questi giorni, oltre a seguire Fatima, stiamo provando ad aiutare una signora serba con una bambina disabile nata senza i piedini, costretta su una carrozzina, senza amici e che tra poco sarà sottratta alla madre dai servizi sociali perchè non ha più diritto di lavorare part-time e dovrà scegliere di dare le dimissioni e morire di fame con sua figlia o lavorare a tempo pieno ed affidare la bambina ad un istituto. Era solo un esempio...bambini mutilati o nati deformi a causa della radiazioni di uranio impoverito, orfani, rapiti, venduti, malati senza possibilità di essere curati, abbandonati, abusati... caro Fabrizio, se questo non è l'inferno ci somiglia molto... Saluti di Pace Sempre sua la segnalazione da:
La miseria dell’handicap in Serbia
16.02.2006
Nessuno conosce il numero esatto delle persone con handicap che in Serbia vivono in istituti. Queste strutture sono sovrappopolate, con scarso personale, a volte senza medici né medicine. I bambini che vi entrano spesso ci restano per tutta la vita. Viaggio nel mondo del grande oblio
Di Marija Vidic, Vreme, 21 gennaio 2006 Traduzione di Persa Aligrudic (Le Courrier des Balkans) e di Rosita Zilli e Marco Furfaro per Osservatorio sui Balcani
La strada che porta all’istituto di Kulin è molto ripida e spesso inaccessibile in inverno a causa della neve, ragione per cui vengono fatti grossi rifornimenti di gasolio in modo...
continua
e ancora:Da noi a Prokuplje mancano del tutto strutture che possano accogliere persone anche con lievi handicap che non avrebbero necessità di stare in istituto; come ti dicevo l'altra volta, una bambina nata senza piedi ma per il resto normale, sarà per questo motivo allontanata dalla madre; sto cercando di raccogliere informazioni sul caso per vedere se in qualche modo posso evitare questa separazione, magari offrendo alla madre di portare la bimba al nostro asilo quando va al lavoro; i bambini rom non la discriminerebbero come fanno quelli serbi. Mi ha commosso vederla in tv e sentirle dire "nessuno vuole giocare con me"... Ciao Ale email - il blog
Fotografie del 20/02/2006
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