Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/12/2005
Di Fabrizio (pubblicato @ 11:54:37 in media, visitato 2566 volte)
30 novembre 2005
Premiate le immagini drammatiche dei Rom del Kosovo che stanno morendo nei campi profughi contaminati.
Ivor Prickett, studente e fotodocumentarista che ha vinto il Tom Webster Award
Ivor Prickett, ha ottenuto il prestigioso Tom Webster Award per le sue commoventi foto che mostrano la difficile situazione di dozzine di rifugiati interni, è il secondo studente della scuola d'arte, media e design di Newport a vincere quest'anno un premio tanto importante. Il mese scorso era toccato a Guy Martin che aveva ricevuto l' Observer Hodge Student Award 2005 per la sua relazione-progetto sull'enorme mole di traffico della strada tra Baghdad e Costantinopoli - lavoro che aveva partecipato anche al Tom Webster Award.
Le foto di Ivor sulle condizioni del campo di Kabbare
“Sono molto contento di aver vinto questo premio,” ci ha detto Ivor (22 anni) che ha passato cinque settimane in Kosovo per le fotografie che ha adoperato per una ricerca del suo corso. “Per me è importante questo riconoscimento, il primo da un ente esterno all'Università, e mi rassicura sulle ragioni del mio lavoro e sul futuro che mi prefiggo nel fotogiornalismo."
“Quella del Kosovo è stata la prima guerra di cui ho avuto coscienza quando ero più giovane e mi ha sempre interessato. Quando ho letto di questa gente che viveva nei campi rifugiati costruiti su terreni contaminati, ho sentito che dovevo andare e raccontare quella storia. Sono rimasto schoccato dalla scoperta di bambini zingari sotto i sei anni di età, esposti a quei livelli di radiazioni e che tutti potrebbero morire presto o soffrire di danni irreparabili al cervello."
Durante la sua prima visita al campo, Ivor è stato con Vebbi (foto sopra) e la sua famiglia. Al ritorno, Ivor ha scoperto che Vebbi nel frattempo era diventato l'ultima vittima della contaminazione del campo
Ivor andò al campo di Kabbare dove vivevano 60 Rom dispersi interni, e scattò oltre 2000 foto, e ne presentò 12 alla giuria del premio, sponsorizzato dall'agenzia fotografica Impact di Londra.
“Il campo, costruito dalle Nazioni Unite e dall'OMS, si trova dove una volta c'erano miniere di zinco ed è contaminato da piombo che lentamente sta avvelenando gli occupanti. Sinora, circa 35 persone sono morte prematuramente in circostanze inaspettate.”
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Durante la sua seconda visita al campo, Ivor scoprì tragicamente che il capofamiglia che l'aveva ospitato la volta precedente, era tra le ultime vittime.
A DESTRA: Per Ivor si è trattato di un problema di coscienza fotografare il funerale di Vebbi, ma ho sentito di doverlo fare per ricordare al mondo la sofferenza dei Rom.
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“Rimasi shoccato scoprendo che Vebbi, aveva solo 27 anni, era morto per un tumore al cervello,” dice Ivor. “Avevo vissuto con lui e la sua famiglia, erano in cinque in una stanza, quando andai la prima volta a scattare foto. Fu un momento doloroso - avevo convissuto con quella famiglia e stavo riprendendo il funerale di Vebbi, ma dovevo raccogliere quella testimonianza. Come fotogiornalista avevo il dovere di documentare e raccontare." |
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Queste foto sono state recentemente pubblicate su Foto8, una rivista che ospita il meglio del fotogiornalismo. Il premio di £1000 ha permesso a Ivor di dedicarsi al suo prossimo progetto - sui fuorilegge cercatori d'oro in Mongolia.
"Ho letto che dopo la caduta del comunismo, si è scoperto che là c'erano filoni auriferi. Questa gente, che si autonomina Ninjas, scava senza permessi e spesso ci sono dispute tra loro e le forze di sicurezza. Non ci sono soltanto poveracci, ma anche docenti e impiegati, tutti quelli che con la caduta del comunismo hanno perso la loro pensione. L'unico futuro per loro e le loro famiglie è trovare trovare dell'oro."
A SINISTRA: Questo ritratto del padre di Vebbi subito dopo il funerale è tra le fotografie pubblicate dalla rivista internazionale Foto8
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Ivor dice di dovere il suo successo al corso della Newport’s University. "Studiare fotogiornalismo è stata la cosa migliore della mia vita. I miei tutors mi hanno influenzato profondamente e mi hanno guidato negli ultimi tre anni." |
Commentando il successo dei due studenti che hanno ottenuto un premio quest'anno, Pete Davis, il coordinatore del corso, afferma: "Il Tom Webster award per giovani studenti di fotografia è diventato uno dei più prestigiosi oggi in GB. Gli standards sono alti, ed eccellere con due studenti è un indiscutibile traguardo"
A DESTRA: Gli studenti Ivor Pricket (a destra) e Guy Martin entrambe premiati quest'anno
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"Tanto Ivor che Guy sono un esempio di ciò che motiva i giovani fotografi. Interesse e passione per la ricerca e comprensione degli eventi nazionali e mondiali, assieme ad iniziativa e capacità di testimoniare, per produrre immagini forti che comunichino le loro idee ad una vasta audience. Sono certo che tutti e due faranno parte in futuro di un grande gruppo mondiale di studenti impegnati ai più alti livelli nelle varie aree della fotografia."
Notes for Editors:
Il Tom Webster Award è patrocinato da Impact Photos ed è intitolato alla memoria di un fotogiornalista morto nel 1994 all'età di 24 anni. Il premio si prefigge di offrire a giovani fotogiornalisti di iniziare o continuare progetti specifici. I vincitore riceve un premio di £1000 e la segnalazione di Impact Photos. E' riservato a fotografi di età inferiore a 29.
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Cari compagni e amici, aggiornamento sugli sgombrati di Casoria. Dopo un mese e passa, una parte, ovverossia gli ospitati nella chiesa dei gesuiti a Scampia (circa 40) sono stati finalmente accolti dal Comune di Napoli, su investitura della Prefettura, nella scuola G. Deledda di Soccavo. L'operazione è stata condotta per i primi venti ieri sera, in fretta e furia, senza interpellare l'O.N. e quindi senza opportuna mediazione. I Rom hanno titubato, anche perchè istigati a rifiutare da parte di alcuni scalmanati fricchettoni che non hanno problemi di permessi di soggiorno e di tetto sulla testa. Stasera sono andato a parlargli io e mi sono fatto interprete di una richiesta di maggiore elasticità delle regole del centro, in particolare, sul punto riguardante le uscite diurne (ore 9-19) per i neonati, i malati gravi e le donne incinte. L'accoglienza non è ottimale, ma migliorabile, come già si è fatto in altre parti della Deledda, ad opera degli stessi Rom. Credo che sia un'occasione che non dovrebbero lasciarsi sfuggire, visto che tre anni di lotta hanno prodotto solo questo poco, teniamocelo stretto, nella prospettiva di rilanciare la lotta politica su scala più generale (vedi legge regionale). Rimane il problema per quelle famiglie rom rimaste in baracca a Scampia e nella chiesa evangelica, oltre che per quelli a Torre del Greco (e a Bari). Su queste famiglie, non esiste accoglienza prevista e il Comune di Napoli se ne lava le mani. Tra l'altro, alla Rotonda di Cupa Perillo, si sente sempre più insistentemente la voce di sgombero imminenti per tutti, rumeni e slavi compresi (1-2 mesi). Ultima comunicazione: lunedì mattina alle 10 vado con l'avv. in Questura, se avete casi emblematici di p.di s. da chiedere, fatemelo sapere in tempo. [...]
ciao e a presto.
Fotografie del 09/12/2005
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