Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/04/2012
ArcipelagoMilano.org 24 APRILE 2012 DI CLARA AMODEO
Oggi il futuro dei Rom è in un calice di vino rosso.
È il 2010 quando la giunta Moratti decide di dare il via a una serie
sistematica di sgomberi delle famiglie Rom nell'ex campo informale di via
Rubattino, impedendo di fatto ai ragazzi che lo abitavano di proseguire il
percorso di inserimento scolastico iniziato nel 2008 attraverso la mediazione
culturale della comunità di Sant'Egidio e il sostegno economico
dell'associazione dei genitori. Ma diversi abitanti del quartiere non ci stanno
e decidono spontaneamente di intervenire: dopo aver contattato Intergas, rete di
Gas (Gruppi di acquisto solidale) di Milano e averne ricevuto la collaborazione,
le due realtà cittadine danno i natali al progetto "I vini R.O.M. – Rossi di
Origine Migrante", un'offerta di tre qualità di vini rossi toscani provenienti
dall'associazione autogestita di volontariato Fuorimercato che tra il 2010 e il
2011 vende il proprio nettare durante varie kermesse di consumo solidale, tra le
quali l'importante fiera meneghina degli stili di vita sostenibili "Fa' la cosa
giusta!". I risultati di tale operazione, conclusasi pochi giorni fa, si
materializzano nella vendita di circa 2.300 bottiglie di vino per un ricavato
totale di € 9.500: la cifra è stata divisa in nove borse di lavoro e di studio,
tre delle quali sono state assegnate a Garofita, mamma Rom che lavora presso due
cascine del Parco Sud, a Sandu e a Marco, papà Rom che collaborano al restauro
della Cascina Cuccagna a Milano per un totale di € 3.500, mentre le restanti
cinque hanno dato la possibilità a Cristina e Florina, entrambe di 10 anni, e a
Geanina, Belmondo, Ovidiu e Marian, adolescenti, di pagare i corsi scolastici e
i mezzi di trasporto per un totale di € 6.000. Non solo: tanto per i grandi
quanto per i più piccoli è stato progettato un percorso di accompagnamento
psicologico che prevede colloqui a cadenza bisettimanale con assistenti sociali
ed educatori per capire e monitorare la situazione.
La scena sembra essere quella della Milano anni Cinquanta del film "È
arrivato il cavaliere!" di Mario Monicelli quando, dopo la guerra, alcuni
sfollati si ritrovano senza un tetto sotto cui vivere e vengono osteggiati da
politici che impongono le proprie scelte strategiche per conquistarsi qualche
proselito in più; solo l'intervento di un privato cittadino, il filantropico
cavalier "ghe pensi mi", cercherà in tutti i modi di salvare le vittime
innocenti di un sistema corrotto e irrispettoso, senza tuttavia riuscirci.
Sessant'anni dopo la storia si ripete: non più sfollati ma "extracomunitari",
non più il cavaliere tuttofare ma il Gas e, ci allieta dirlo, non più la tragica
fine della famiglia cinematografica ma una conclusione che premia i più deboli e
chi si è prodigato per il loro bene. "Nel nostro piccolo – chiosa Francesca
Federici, coordinatrice del progetto – siamo contenti dei risultati ottenuti:
abbiamo voluto denunciare la pratica irregolare degli sgomberi in assenza di
alternative praticabili, dimostrando che i percorsi di integrazione sono
possibili con pochi mezzi e poche risorse anche a Milano" città, quest'ultima,
che già nelle dichiarazioni del grande regista era (e lo è ancor di più oggi)
"capitale non solo economica ma anche morale d'Italia".
Pisanotizie
Ieri pomeriggio un'ingente dispiegamento della Polizia Municipale si è
recato sotto il Ponte delle Bocchette per intimare di allontanarsi da Pisa alle
poche famiglie che lì hanno trovato riparo dopo lo sgombero dai Frati Bigi.
Momenti di tensione con una signora che ha avuto un malore ed è stata condotta
in ambulanza al Pronto Soccorso. Atteso nella giornata lo sgombero definitivo
dell'area
Come si celebra il 25 aprile a Pisa, giorno della Liberazione dal
nazi-fascismo? In molti modi, si direbbe. Il nostro giornale negli scorsi giorni
ha pubblicato la notizia di innumerevoli commemorazioni ed eventi organizzati
sul territorio cittadino e provinciale, legati a una delle "festività" più
importanti della nostra democrazia. Eppure il 25 aprile 2012 rimarrà nella
storia della città non solo per essere stato il 67° anniversario della
Liberazione.
Nella giornata di ieri infatti, in località "Il Tondo", dove da meno di 72 ore
avevano trovato un rifugio di fortuna alcune famiglie in emergenza abitativa che
avevano lasciato negli scorsi giorni l'ex convento dei Frati Bigi, si sono
recate cinque auto e due moto della polizia municipale per un totale di quasi
venti agenti. Un dispiegamento di forze ingente con il solo scopo,
all'apparenza, di intimare ai presenti di abbandonare il proprio giaciglio.
Un primo "avviso" da parte della polizia municipale c'era stato nella giornata
di lunedì e ieri la nuova "visita". "Sono scesi dalle auto e subito hanno
indossato guanti di pelle nera", così raccontano i testimoni presenti a "Il
Tondo".
"Ci hanno intimato - proseguono - non solo di lasciare il campo entro domattina
(oggi per chi legge, ndr.), ma di lasciare Pisa e alle nostre insistenze sul
fatto che non abbiamo un posto dove andare si sono fatti aggressivi. Una donna
per il forte spavento dopo l'aggressione verbale di uno dei vigili si è sentita
male. E' stata chiamata un'autoambulanza e la signora è finita al pronto
soccorso". Ed è proprio intorno a questo episodio che la giornata di ieri
ritrova, purtroppo, una sua sintesi.
Secondo quanto riportato dai presenti, a provocare il malore della donna
sarebbero stati i modi usati dal vicecomandante Migliorini e dall'ispettore
Derri, che già in in occasione del recente sgombero dell'ex convento dei Frati
Bigi, ricordano ancora i presenti, avevano tenuto un "atteggiamento
particolarmente duro" nei confronti dei rom.
Vittima delle "escandescenze" dei due è stato anche uno dei giovani presenti al
campo che, nel tentativo di riprendere la scena, ha visto - raccontano ancora i
presenti al campo - letteralmente "volare" il suo cellulare in seguito a una
manata.
La donna è stata subito condotta al Pronto Soccorso di Cisanello dove è rimasta
in osservazione fino alle 18, poi rilasciata con un referto che riportava
"stress psicologico (per sgombero della polizia)" . Al Pronto Soccorso sono poi
arrivati anche Derri e Migliorini si sono recati nel tardo pomeriggio al Pronto
Soccorso per verificare lo stato di salute della donna. Da quanto hanno
raccontato i parenti di quest'ultima i due avrebbero incontrato anche i medici
che l'hanno tenuta in osservazione.
Ma che il clima di ieri fosse tutto tranne che sereno, nonostante si trattasse
di una decina di persone che da alcuni giorni dormono su dei materassi a cielo
aperto, senza tende o baracche dove ripararsi, lo dimostra anche il fatto che
dalla macchina della polizia municipale, dove erano presenti Migliorini e Derri,
abbiamo sentito pronunciare insulti non si sa bene se rivolti agli occupanti del
campo o ai redattori che erano giunti sul posto.
Sembra che l'Amministrazione pisana abbia ormai smesso di santificare le feste,
sacre o laiche che siano. Dopo lo sgombero del venerdì santo, arriva quello del
25 aprile, quasi la logica delle liberalizzazioni commerciali abbia toccato da
vicino anche i tempi di interventi e di azione .
Intanto il problema di fondo rimane irrisolto: "Continuiamo a essere vittime di
vessazioni - affermano le famiglie - ma non sappiamo ancora dove andare per
trovare riparo. Senza casa non ci fanno un contratto di lavoro e senza un
contratto di lavoro non riusciamo a prendere una casa. Molti di noi lavorano al
nero ma ormai sempre meno, perché il lavoro scarseggia".
Forse che l'unica Liberazione - si fa per dire - che si è festeggiata ieri a
Pisa è stata proprio quella de "Il Tondo"?
Fotografie del 27/04/2012
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