Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 07/02/2012
Da dove partire:
L'inverno, sino a gennaio scorso, per fortuna era stato mite. Ma il fantasma
di De Corato (chissà se i milanesi se lo ricordano: si guardava fuori dalla
finestra e se nevicava o pioveva c'era la quasi certezza che ci sarebbe stato
uno sgombero) aspettava la neve per rifarsi vivo...
Sono le notti più fredde di questo inverno. Gli amici che da
anni si occupano degli insediamenti in zona Forlanini sono in preallarme. Leggo
su un profilo Facebook:
Dalle mie parti il vento ha ripreso a soffiare strane melodie. E' un
vento che conosciamo. L'abbiamo sentito già 17 volte. Chissà se si placherà!?
Anche il Groppo Sostegno Forlanini conferma le segnalazioni che arrivano dai
campi:
[...]
In regime di preallerta, vi chiedo di tenere pronti o raccogliere:
- tende
- coperte
- vestiario pesante.
Cerco di capire qualcosa dal Comune (sempre che si possa riuscirci).
L'aggravante del maltempo è micidiale, spero che si possa far qualcosa.
Vi terrò al corrente, anche per convocazioni d'emergenza n caso di sgombero.
Sempre da Facebook, 6 febbraio: Sabato 4 alle h.22 ca. ai campi Forlanini abitati da famiglie rom con bimbi e
da giovani extracomunitari, comandati dalla dr.ssa Moretti, 12 agenti in
borghese della polizia identificavano gli abitanti e comunicavano lo sgombero
che potrebbe avvenire nell' attuale settimana, massimo tra 10 giorni. Ogni
commento è superfluo, visto anche il gelo polare di questi giorni.
Pubblicato su
Internazionale:
I rom dei campi abusivi rischiano di morire di
freddo -
6 febbraio 2012 17.30 Redattore sociale
Maurizio Pagani, presidente dell'Opera nomadi: "Chiediamo l'intervento della
protezione civile a Milano". Sant'Egidio: "Siamo preoccupati soprattutto per i
bambini e le donne".
MILANO "Mercoledì scorso eravamo nel campo irregolare di via Bonfadini e
c'erano bambini piccoli senza vestiti di lana": Pierluigi Oreste è uno dei
medici volontari dell'associazione Naga che visita periodicamente le baraccopoli
di Milano. Il gelo di questi giorni sta mettendo in pericolo anche la vita dei
rom che abitano negli insediamenti abusivi. "Chiediamo l'intervento della
protezione civile", aggiunge Maurizio Pagani, presidente dell'Opera nomadi.
"Dobbiamo scongiurare una nuova tragedia, che può derivare sia dal freddo sia
dalle stufe che i rom accendono nelle baracche nel tentativo di scaldarsi.
Purtroppo è già capitato che qualcuna andasse a fuoco".
E c'è sempre la paura di sgomberi. "I rom ci hanno raccontano che in via Forlanini, via Novara e al ponte Bacula siano passati uomini in borghese per
intimare loro di andarsene", sostiene il medico del Naga. "Non so se fossero
vigili urbani, parlavano però a nome del Comune di Milano".
Il Naga nei giorni scorsi ha lanciato un appello per raccogliere coperte e
vestiti da portare nei campi. "Purtroppo alcune famiglie con bambini piccoli
vivono in una situazione molto precaria", aggiunge Pierluigi Oreste, "con rifugi
di fortuna, che vanno dalla solita baracca alla tenda".
La situazione critica è confermata dalla Comunità di Sant'Egidio: "Siamo
preoccupati soprattutto per i bambini e le donne", afferma Elisa Giunipero. "A
Milano non ci sono più grandi campi e le famiglie sono sparpagliate in piccoli
insediamenti, a volte difficili da raggiungere e trovare". In alcune baracche i
volontari di Sant'Egidio hanno visto famiglie che si scaldavano con pentole
riempite di alcol. "Purtroppo molte non vanno a chiedere aiuto alle strutture
comunali", aggiunge Elisa Giunipero, "anche perché l'accoglienza nei dormitori è
divisa tra uomini e donne e le famiglie rom non vogliono separarsi".
Il freddo di questi giorni, in realtà, mette in luce una situazione di povertà
che esiste da tempo. "Il problema dei campi va affrontato al di là delle
emergenze", sottolinea Elisa Giunipero. "Penso che Milano abbia le risorse per
dare una risposta".
Nel frattempo, si rischia il LASCIA O RADDOPPIA: ROM in
Via Cavriana ang. Via Gatto
Inviato [....] il 06-02-2012
Vorrei segnalare un'altra situazione di degrado nell'area all'angolo tra via
Cavriana e via Gatto ove un tempo vi era un'attività non so ora se di
autodemolizioni o carrozzeria..
Comunque da mesi all'interno si sono insediati dei ROM. Volevo segnalare più che
altro il degrado in quanto dall'esterno si vedono delle balle di rifiuti, oltre
ad altri cumuli di sporcizia, e se si passa, specialmente alla sera, si sente un
odore nauseabondo che esce da lì.
Saluti
O si sta tornando
al punto di partenza?
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:30:11 in casa, visitato 1515 volte)
Da
Roma_Shqiperia
AZIONE URGENTE: FERMARE GLI SGOMBERI FORZATI DEI ROM IN ALBANIA
Nove famiglie di Rom senzatetto temporaneamente sistemate in tende o su
terreni privati dalle autorità albanesi, sono state minacciate di sgombero
forzato imminente. Alle famiglie non è stata offerta alcuna sistemazione
alternativa adeguata.
Queste famiglie fanno parte del gruppo di circa 40 che hanno lasciato
l'insediamento informale presso la stazione ferroviaria di Tirana, dove vivevano
dal febbraio 2011, dopo una serie di attacchi fuori dall'accampamento. Le
autorità avevano loro offerto una sistemazione temporanea con delle tende a
Babrru, alla periferia di Tirana, in attesa di una rilocazione in ex caserme
militari, una volta che fossero state ristrutturate. Le altre famiglie avevano
rifiutato l'offerta principalmente per motivi di salute e di sicurezza. Anche se
il governo afferma che il sito risponde a tutte le condizioni necessarie per una
vita normale, Amnesty International ritiene che non soddisfi i criteri per una
sistemazione adeguata, come previsto dalle leggi internazionali. Si riferisce
che il proprietario del terreno su cui le famiglie sono sistemate abbia
intenzione di mandarle via, a causa di una disputa per affitti non pagati col
mMinistero del Lavoro e degli Affari Sociali, responsabile della sistemazione e
del mantenimento delle famiglie. Il Ministero intenderebbe spostarle nelle
caserme, ma anche queste non soddisferebbero gli standard internazionali per una
sistemazione adeguata, dato che i lavori di ristrutturazione non sono ancora
partiti.. In questo periodo dell'anno le temperature notturne a Tirana si
aggirano sui 0 centigradi.
Secondo il diritto internazionale, gli sgomberi vanno effettuati soltanto
come ultima istanza, una volta che le alternative siano state esaminate in una
reale consultazione con le comunità coinvolte. Le autorità hanno l'obbligo di
fornire un adeguato preavviso; devono inoltre assicurarsi che nessuna famiglia
resti senza alloggio o vulnerabile alle violazioni di altri diritti umani, come
conseguenza dello sgombero. Questo include l'assistenza legale e la
compensazione in caso di distruzione di alloggi, proprietà e perdita di reddito.
Scrivete immediatamente in inglese o italiano, per far pressione
sulle autorità:
- impedire l'imminente sgombero forzato delle famiglie rom che
vivono a Babrru;
- fornire, senza ulteriori ritardi, l'accesso immediato ad una
sistemazione adeguata per queste famiglie;
- identificare, di comune accordo con tutte le famiglie
coinvolte, le possibili alternative allo sgombero, mettere in
atto le garanzie procedurali e legali e, se lo sgombero fosse
inevitabile, predisporre un trasferimento globale ed un piano di
compensazione per tutte le comunità interessate, conforme agli
standard internazionali sui diritti umani;
- fornire le necessarie risorse finanziarie ed altre
risorse, per la ristrutturazione delle caserme o altri alloggi
permanenti, controllando da vicino i progressi affinché questi
edifici siano in linea con gli standard internazionali in
materia di sistemazione adeguata, mantenendo nel contempo le
famiglie pienamente aggiornate sui progressi compiuti.
GLI APPELLI DEVONO ESSERE INVIATI PRIMA DEL 14 MARZO 2012, A:
Deputy Minister of Labour, Social Affairs and Equal Opportunities
Filloreta Kodra
Ministėr i Punės, Cėshtjeve Sociale dhe Shanseve te Barabarta
Rruga e Kavajės
Tirana, Albania
Email: kodraf@yahoo.com
Salutation: Dear Deputy Minister
Mayor of Tirana
Z.Lulzim Basha
Blvd. Dėshmorėt e Kombit, Tirana, Albania
Email: kabineti@tirana.gov.al
Salutation: Dear Mr Basha
Copia a:
Prime Minister
Prof. Dr. Sali Berisha
Kryetari i Kėshillit tė Ministrave
Bulevardi Dėshmorėt e Kombit Nr. 1 1000 Tirana, Albania Email:
kryeministri@km.gov.al
[...]
Informazioni aggiuntive
Gli sgomberi forzati, quando le persone siano sfrattate senza la loro volontà
dalle loro abitazioni senza protezione legale o l'assicurazione di una
sistemazione alternativa, sono una grave violazione di diversi diritti umani.
Come stato parte del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e
Culturali (ICESCR), il governo albanese è legalmente obbligato a rispettare,
proteggere e progressivamente soddisfare il diritto ad un alloggio adeguato,
come garantito nell'art. 11(1) dell'ICESCR, Questo include il dovere ad
assicurare "sicurezza della conduzione che garantisca protezione legale contro
sgomberi forzati, molestie ed altre minacce." Il governo ha l'obbligo legale di
proteggere i propri cittadini dagli sgomberi forzati, specialmente quando questi
li renderebbero senzatetto.
Inoltre, l'Albania si è impegnata a realizzare gli obiettivi del "Decennio
dell'Inclusione Rom 2005-2015", un'iniziativa di 12 paesi europei nel migliorare
le condizioni socio-economiche delle comunità romanì, ed ha adottato la propria
strategia nazionale "Per il miglioramento delle condizioni di vita della
minoranza rom".
[...]
Fotografie del 07/02/2012
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