Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.
Una bruttissima storia di razzismo contro Cittadini Italiani di etnia Rom.
Alcune famiglie rom di Pescara, cittadini Italiani, decidono di fare una gita a Roma per portare i loro figli al parco acquatico. Arrivati al Parco vanno alla biglietteria per fare i biglietti, ma vengono rifiutati PERCHE' ZINGARI. Il gruppo rom decide di chiamare le forze dell'ordine per far rispettare un loro diritto.
I Carabinieri arrivano al Parco e preso atto dei fatti decidono subito di identificare tutti i rom presenti e chiedere le relative informazioni via radio. Dopo qualche ora di accertamenti NESSUNA ILLEGALITA' viene riscontrata. Ma questo non è sufficiente, quando sei zingaro.
I Carabinieri decidono di portare un rom al comando Carabinieri di Ponte Galeria a Roma per accertamenti, un modo per evitare al gruppo dei rom di entrare al Parco.
Incontreremo le famiglie rom nelle prossime ore a Pescara e avvieremo tutte le iniziative necessarie e democratiche.
Ostrava - Venerdì la polizia ha accusato quattro persone per l'assalto
incendiario a
Vítkov, che aveva seriamente ferito una famiglia rom l'aprile scorso.
"E' un momento storico nella lotta contro l'estremismo," ha detto venerdì
mattina ai giornalisti Dalimil Sypták, portavoce della polizia.
Sypták ha aggiunto di non poter rivelare ulteriori dettagli, causa le
indagini in corso.
Giovedì nella Moravia settentrionale la polizia aveva arrestato 12 persone -
nove uomini e quattro donne, in connessione col brutale attacco incendiario.
Lo scorso 18 aprile un gruppo di sconosciuti aveva attaccato una casa in cui
dormivano nove persone. Tre dei membri della famiglia erano stati seriamente
feriti.
La più grave fu Natálka, una bambina di due anni che ha sofferto di
bruciature sull'80% del corpo. Sino a questa settimana Natálka è stata tenuto in
sonno indotto. Lo stato della sua salute sta migliorando sensibilmente, ma
rimane ancora serio.
Non c'è abbastanza evidenza dei motivi razziali del crimine, ma quella notte
testimoni udirono gridare "Zingari, la vostra casa crollerà tra le fiamme!"
Dopo lo scempio compiuto dalle forze dell'ordine, sotto mandato delle
autorità territoriali (comuni di Milano e Pioltello) e governative (Prefettura)
e la conseguente distruzione della storica occupazione dei rom (cascina
Bareggiate era stata occupata dai reduci dello sgombero di via Adda, e resisteva
dal giugno del 2004), la repressione si è abbattuta ulteriormente sulle famiglie
sgomberate che, dopo aver trovato rifugio nel bosco attiguo alla cascina, si
sono visti braccare dai carabinieri che hanno distrutto nuovamente il loro
insediamento di fortuna, costringendoli ad un nuovo esodo e ad una condizione di
precarietà senza precedenti.
Parallelamente Comune di Pioltello e associazioni caritatevoli hanno cercato di
mostrare il volto buono dell'operazione, consentendo ad 8 famiglie di insediarsi
in un mini-campo regolare (per sei mesi) costruito nelle immediate vicinanze e
impedendo a tutti gli altri l'accesso non solo alle strutture ma persino
all'acqua. Ieri si è svolta una prima conferenza stampa di denuncia
dell'accaduto, delle discriminazioni subite e della pretestuosità dei cosiddetti
progetti che, lungi dall'essere una soluzione per i rom, assomigliano molto ad
un cavallo di Troja che, da sempre, accompagna sgomberi e deportazioni,
dividendo la comunità e indebolendone le capacità di reazione e di difesa. E
sono proprio questi i contenuti e le motivazioni che stanno alla base della
decisione presa dai reduci di cascina Bareggiate che convocano un presidio
sotto la Prefettura per martedì 18 agosto alle 17, e cercano così di
rilanciare una lotta ormai storica dell'intera loro comunità a Milano. Visti i
trascorsi ed il clima di intolleranza che grava sui rom, oltre che la necessità
di opporsi al clima xenofobo e terroristico rafforzato dall'ultimo pacchetto
sicurezza, facciamo appello a tutti gli antirazzisti affinchè garantiscano il
loro sostegno alla mobilitazione
Uniamo il diavolo l'acquasanta,
IlPadano.comspiega tutta l'inutilità di questo sgombero:
Pioltell - "I nomadi sono stati allontanati, ma di fatto non si conosce la
loro destinazione. Presumibilmente in questo momento ci sono gruppi di sbandati
che stanno andando a cercare una sistemazione nei Comuni vicini, e così di fatto
non si è risolto il problema, ma lo si è solo spostato di qualche chilometro.
Già ieri sera qualche rom si aggirava per il Parco cercando dove poter piazzare
una tenda. E’ segno che non si sono del tutto allontanati dalla zona". Questo il
commento di Marco Rondini, deputato della Lega Nord e segretario
provinciale della Martesana, a proposito delle operazioni di smantellamento
dell'insediamento abusivo di Cascina Bareggiate, sita nel territorio del Comune
di Pioltello, confinante con quelli di Cernusco sul Naviglio, Segrate e
Vimodrone, in provincia di Milano.
Il parlamentare del movimento di Umberto Bossi critica anche
l’insediamento provvisorio autorizzato di alcune famiglie: "Non si conosce –
sostiene - il criterio con cui sono state selezionate. In ogni caso, una volta
autorizzata la sosta delle roulotte sarà estremamente complicato rimuoverle. Di
fatto viene autorizzato un piccolo campo nomadi. Alla fine – aggiunge - il
risultato è: un centinaio di sbandati in giro per la Martesana, l’ultima cascina
rimasta nel Parco demolita, e un piccolo campo nomadi autorizzato. Se questo è
un bilancio positivo…".
In merito interviene anche l’Assessore Provinciale ai Parchi e Agricoltura,
Luca Agnelli, segretario della Lega Nord di Pioltello, che si dichiara
preoccupato del destino del Parco delle Cascine: "Dopo la Vallotta e la Chioso,
anche la Bareggiate è a terra. Ora che le cascine sono demolite – afferma - il
rischio è che il Parco perda di significato e prendano piede le proposte di
sviluppo urbanistico di cui si è già parlato in Consiglio comunale. Ci siamo già
dichiarati contrari a simili progetti e continueremo sulla linea del no al
cemento nel parco".
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