Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/06/2007
Roma, il GRIS afferma: sono 7.900 i Rom e Sinti presenti nella Capitale Nei giorni scorsi Il Giornale ha dato una notizia sorprendente: settemilanovecento Rom e Sinti vivono ufficialmente nei "campi" nella capitale. Il dato è stato certificato dal Gris (Gruppo Immigrati e Salute). La ricerca rileva la presenza di 34 insediamenti ...
Milano, in via Triboniano è il caos Situazione drammatica a Milano. Gli scontri e la desolazione di via Triboniano portano la città meneghina fuori dall'Europa. L'intransigenza delle Istituzioni nel sostenere un patto scellerato ha di fatto acceso la disperazione di uomini e donne, appartenenti alle minoranze Rom rumene. Siamo all'inizio di una tragedia: o ...
Mantova, lutto colpisce le comunità sinte e rom italiane Giovedì mattina, 21 giugno 2007, è venuta a mancare Dolores Carboni, una delle ultime testimoni del Porrajmos. Dolores Carboni è stata una delle prime sinte italiane che hanno raccontato le atrocità subite dalle popolazioni sinte e rom, durante il fascismo. I racconti di Dolores Carboni, nata 91 anni fa a Pegognaga (MN), sono raccolti in diverse pubblicazioni, a partire dal libro "Porrajmo...
Roma, le associazioni e la discriminazione razziale Nel quadro delle attività di sensibilizzazione e di formazione promosse dall'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, rientra, tra gli altri, il finanziamento del progetto dal titolo Contenuti e strumenti per la tutela in materia di discriminazi...
Mantova, se continueremo a vedere in quei bambini un pericolo.. Poche cose ci paiono odiose quanto il sarcasmo malevolo e generalizzato di un adulto contro bambini che non sono in grado di replicare con gli stessi strumenti. La lettera su “noi e i nomadi”, a firma Fredòn, comparsa sul quotidiano la "Gazzetta di Mantova" sabato 23 giugno, ha questa caratteristica. Abbiamo lavorato piuttosto a lungo con i bambini del "campo" di via Learco Guerra nell’autu...
Firenze, Mercedes Frias interviene sui "patti sicurezza" Bando sopra i Zingani e le Zingane del dì 3 novembre 1547 ab incarnatione: “L'illustrissimo ed eccellentissimo Signore il Sig.Duca di Fiorenza e per Sua Eccellentia Illustrissima li Magnifici Signori Otto di Guardia e Balia della città predetta, considerando di quanto danno sieno stati per il passato e di presente ancora sieno i Zingani e Zingane che si sono alloggiati e alloggiano appresso ...
Roma, sui letti del fiume... "Lungo un sentiero che ci porta alla stazione colori e forme spuntano dietro una rete di telo e pareti di cartone. Entrando si scopre un piccolo villaggio composto da circa una dozzina di baracche che si affacciano con tappeti e stoffe ad uno spazio più ampio." "Alcune persone e tanti bambini vivaci si sporgono incuriositi al nostro arrivo. Inizialmente timorosi, si lasciano ...
Gallarate (VA), coinvolgiamo i Sinti prima di decidere "Campo nomadi", torna alla carica Ruggero Busellato, sindaco di Cavaria con Premezzo. Con una nota diffusa venerdì 22 giugno, il primo cittadino cavariese chiede conto al suo omologo di Gallarate, Nicola Mucci, delle voci circolate nelle ultime settimane circa il probabile (e ormai prossimo, dicono a Palazzo Borghi) trasferimento della comunità sinta dall’attuale sistemazione di via De M...
Rom e Sinti Insieme al XIII Meeting Internazionale Antirazzista Le città sono attraversate oggi, più che in passato, da fenomeni sociali complessi derivanti dalla mobilità interna e internazionale. Milioni di persone sono alla ricerca di un futuro migliore o di protezione. Gli effetti dell’ingiustizia globale, delle guerre e dei conflitti tra gruppi hanno moltiplicato il numero di uomini e donne che si muovono da un punto all’altro della Terra. Le città ...
Rom e Sinti, Amato rinuncia alla conferenza internazionale e convoca gli esperti Il Ministro Amato ha di fatto revocato l'annunciata conferenza internazionale che si doveva tenere giovedì 28 giugno. Al suo posto si terrà un incontro di esperti, tra cui: Santino Spinelli, Claudio Marta e Leonardo Piasere. Sarà presente ...
 In queste settimane stiamo assistendo ad un deterioramento dei rapporti tra la società civile, la politica e le "comunità rom" senza precedenti. In gioco non ci sono soltanto delle diverse sensibilità o opinioni su cui impostare le proprie idee di governo delle città, magari con l'appoggio bipartisan di una parte dell'opposizione, ma un vero e proprio oltrepassare i limiti della comune e rispettosa convivenza. Quello che ferisce non è solo un modo diverso di concepire e trattare con pesi e misure differenti i rapporti tra soggetti sociali che non godono delle stesse opportunità, ma la cattiva coscienza di chi indica oggi dall'alto delle proprie responsabilità di potere "l'altro", il "rom", come mera espressione di un disagio generalizzato che la società vorrebbe in una qualche misura scrollarsi dalle spalle. Ad un anno ormai dalla presentazione di un "piano strategico" da parte del Comune per risolvere questa “questione” i risultati raggiunti sono francamente sconfortanti. Per la prima volta a Milano, abbiamo assistito alla realizzazione di un mega campo destinato ad accogliere c.ca 700 persone, mentre in tutto il Paese e in Europa da anni si chiede a gran forza di dare avvio ad una seria politica dell'abitazione per le comunità rom e sinte che superi l'idea del "campo nomadi" o "villaggio solidale", anche o soprattutto assegnando a chi di loro ne ha diritto delle case o aiutandoli ad averne una. Viceversa, alle famiglie Rom che hanno avuto accesso in via Triboniano è stato chiesto di sottoscrivere un "Patto di legalità e socialità" che sottolinea di fronte all'opinione pubblica solo l’esistenza di un radicato pregiudizio che a volte sfocia in aperta discriminazione da parte delle autorità, senza alcuna reale utilità pratica. A chi altro, Le chiedo, viene richiesta una cosa analoga? O forse esiste di fronte alla legge la possibilità di un trattamento differenziale degli individui in base all'origine culturale, religiosa o quant'altro? Le politiche sociali che per molti anni anche le giunte di centro destra hanno portato avanti in questa città, oggi si perdono nel "buco nero di via Triboniano" che tutto attrae e tutto si porta via. Eppure i Rom e i Sinti sono "molti", circa 5 mila, per la metà italiani di nascita o di prossima cittadinanza. Queste piccole comunità vivono da alcuni decenni nelle periferie della città, conquistandosi giorno dopo giorno il diritto di rimanerci e il rispetto dei vicini, come nel caso di via Idro dove, proprio dalle pagine del Corriere della Sera leggiamo oggi, con grande preoccupazione e sconcerto, dell’eventualità dell’arrivo degli ultimi sfollati di via Triboniano. “Comunità” dai tanti nomi, come i Rom Harvati e i Rom Abruzzesi che hanno espresso il "meglio" della loro cultura e stile di vita moderno aprendosi al confronto con la società, consentendo l’avvio ben 14 anni fa dell’esperienza delle mediatrici culturali rom nelle scuole e nella sanità, o ancora di 3 cooperative sociali che hanno impiegato in pochi anni 50 giovani in stabili attività lavorative. Sì, perché anche i Rom lavorano e oggi sono fortemente preoccupati di perdere il loro posto solo perché queste straordinarie esperienze rischiano di essere ignorate e messe da parte dal Comune, già dal prossimo inizio del mese di Luglio. A cosa ci può condurre tutto ciò? Forse a far nascere delle vere e proprie banlieu nostrane impermeabili ad ogni contatto con la società? O forse davvero ci illudiamo che proclamando in modo demagogico l'applicazione di un "numero chiuso" ai Rom si possano correggere quelle profonde distorsioni che sono entrate nel modo di agire delle Istituzioni e che non facilitano anzi aggravano il contrasto alle forme di devianza e di violenza presenti anche in queste comunità? Maurizio Pagani Vicepresidente Opera Nomadi Milano
Fotografie del 27/06/2007
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