Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Ricevo da Maria Grazia Dicati
Patto per Roma Democratica e Solidale
Appello per la città che vogliamo
È accaduto a Roma e a Milano ma sta accadendo, con diverse modalità in numerose città italiane.
Sindaci come Veltroni, si comportano da autorità assolute e decidono, supportati, spesso da governatori di Regioni e Province, quali sono le priorità da affrontare nella agenda politica della città che amministrano.
A Roma, secondo il sindaco, la priorità è rappresentata dall’allarme sociale creato dagli uomini e dalle donne recluse in campi attrezzati o abusivi.
A Roma la priorità è costituita da chi, non potendo permettersi le spese di un alloggio decente, è costretto ad abitare in baracche fatiscenti ubicate spesso in aree insalubri, dense di pericoli, lungo il Tevere e l’Aniene.
Cittadini invisibili che in alcuni casi arrivano a vivere in cave di tufo per sfuggire anche al rischio di essere catturati.
E a Roma non si combatte la povertà ma i poveri, non si cercano soluzioni che rendano per tutti e per tutte possibile progettarsi un futuro migliore ma si preparano campi di deportazione fuori dalle cinta del raccordo anulare chiamandoli anche “Villaggi della solidarietà”.
Per realizzare queste strutture, veri e propri ghetti che riportano alla memoria esperienze fosche di apartheid, il Comune avrà a disposizione 15 milioni di Euro.
Il progetto firmato anche con la Prefettura, “Patto per Roma sicura” ha finora viaggiato nelle stanze più accondiscendenti dei poteri forti, è stato supportato mediaticamente da giornali e televisioni che hanno provveduto ad un opera di “etnicizzazione” di ogni fatto di cronaca, per giustificare norme repressive e securitarie.
Ma esiste a Roma, come nelle altre città italiane una società civile, democratica, vigile e antirazzista.
Associazioni di migranti e di autoctoni, movimenti, forze sociali e politiche, singole e singoli cittadini che non vogliono cadere in questa logica.
Un universo variegato, che non condivide le risposte che si danno a domande di giustizia sociale, che ne vuole individuare altre e che vede, dietro la ricerca del capro espiatorio, tanto l’incapacità a farsi carico dei bisogni di tutte e di tutti, quanto la volontà di favorire il mercato immobiliare e le speculazioni edilizie.
A questo mondo nessuno ha mai chiesto di firmare alcun patto, di questo mondo nessuno ha voluto ascoltare le voci e trarne le dovute conseguenze.
Facciamo perciò appello, al di là delle diverse sensibilità, al di là delle diverse modalità con cui si affrontano le stesse tematiche, perché queste voci trovino un momento unico per farsi sentire in sede istituzionale, per mobilitarsi se necessario, affinché il Patto per Roma sicura venga boicottato e smentito.
Ci auspichiamo un altro patto siglato dall’amministrazione con tutte e tutti coloro che vivono a Roma, indipendentemente dalla loro provenienza e dal loro status sociale.
Un patto per una Roma democratica e solidale, che ci impegniamo a realizzare insieme.
Per discuterne insieme, e per trovare insieme soluzioni e proposte comuni, invitiamo tutte e tutti ad una assemblea pubblica che si terrà
Martedì 26 giugno dalle ore 18, presso la Casa delle Culture,
Via di S. Crisogono 45 (Trastevere nei pressi diP.zzaSonnino)
Per informazione e contatto:
Claudio Graziano: 3356984279, e mail:
claudiograzianoit@yahoo.it
Hamadi zribi : 3334408921, e mail:
hamadi.zribi@posta.rifondazione.it Andrés Barreto: 3402392099, email:
andresbarreto@libero.it
Francesco Careri, 347 4142500, email:
careri@uniroma3.it Hanno aderito finora:
Action; Arci Roma; Attac; Campo per la Pace Ebraico; PRC Roma; Riva Sinistra; Associazione Dhumcatu, Rdb-CUB Immigrati Roma;Annamaria Rivera;(docente Università di Bari) Maurizia Russo Spena; (Ricercatrice); Sveva Haertter (Ufficio migranti Fiom); Anna Pizzo (consigliera regione lazio), Adriana Spera (capo gruppo PRC- SE Roma), Padre Roberto Sardelli (scuola 725). AINAI (Associazione nordafricani in Italia),Filippo Miraglia rep immigrazione arci;Grazia Naletto(
Associazione Lunaria); Stefano Galieni (Dip. Immigrazione PRC nazionale),Alessia Montuori (
Associazione Senzaconfine), STALKER Osservatorio Nomade; Maurizio Fabbri (capon Gruppo Gruppo PRC-Se Provincia di Roma) Giada Valdannini (giornalista e studiosa di cultura rom);Vivi Valente (
Associazione Progetto Diritti), Santino Spinelli (
Ambasciatore dell’Arte e della Cultura Romanì nel MondoCommissario per gli Affari Esteri dell’International Romani Union IRUVice Presidente del Parlamento dell’IRU, Delegato Italiano dell’ERTF), Luciana Menna, Valeria Belli (ass. Onlus Yakaar), Marco Brazzoduro (professore alla Sapienza); Associazione Ex-Lavanderia- Roma, La casa delle Culture, Simona Sinopoli arci, Meo Hamidovic (cooperativa Sociale Onlus Rom Bosnia Herzegovina), Pilar Saravia ass.NODI, Prof. Giulio Girardi (Teologo);Hamadi Zribi (Responsabile immigrazione PRC Roma), Prof. Bruno Bellerate (ex docente universitario), Stefania Ruggeri (Cooperativa sociale B612- Ostia),Fabio Baglioni (ASGI); Associazione sri lankesi in italia, Laura Nobili, Rosaria Gatta ARCI, Irene Castagna ARCI, Maria Giovanna Casu ARCI, Aida Nahum, Caterina PATTI Assessore con delega alle politiche dei migranti del XIX Municipio;Claudio ORTALE Capogruppo PRC-S.E. del XIX Municipio di Roma, Alfonso Perrotta (associazione interculturale villaggio globale),Gianluca Peciola (assessore XI Municipio), Roberto Morea (assessore ai servizi sociali del I municipio), Silvia Macchi (urbanista),Tiziana La Torre ARCI, Fabrizio Burattini (
Segreteria Cgil Roma Sud), Giorgio Cremaschi (
Segreteria nazionale Fiom), Giulia Cortellesi Lunaria, Claudio Graziano Arci, Stefano Moser alice nel mondo,
Sandro Medici (Presidente del X Municipio), Ghirmai Tewelde (consigliere PRC-SE XVIII), Nando Simeone (Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma), Lucio Conte (consigliere VII Municipio), Associazione Scuola Università Ricerca, Gennaro Loffredo (Associazione Maria Musu), Cristina Formica (Chiama L’Africa), nodo di Roma Rete LILLIPUT, Vittoria Pagliuca (attivista diritti umani), Mirjana Brkic ARCI, Hevi Dilara Europa levante, Associazione Chiama l'Africa onlus,…
Da
British_Roma
Ustiben report
By Grattan Puxon
Minacciati dalla distruzione delle loro case, i residenti di
Dale Farm, la più grande comunità di Nomadi e Viaggianti della Bretagna,
intende inviare settimana prossima un'ingiunzione al consiglio di Basildon per
prevenire l'autorità locale dall'intraprendere uno sgombero con la forza.
Gli avvocati dei residenti dicono che è stata preparata una domanda di
rassegna giudiziaria che sarà immediatamente presentata dopo il consiglio di
giovedì 28 giugno, che dovrebbe dare il via libera al piano di distruggere con
le ruspe undici proprietà a Dale Farm, vicino Crays Hill, Essex.
L'ingiunzione estenderà l'attuale protezione di 40 proprietà alle undici
minacciate di distruzione entro il 6 luglio.
Nel frattempo, il portavoce dei residenti Richard Sheridan dice che questa
settimana la comunità ha ricevuto nuove offerte di aiuto dai gruppi che
promuovono i diritti di Nomadi e Viaggianti. Si impegnano assieme nella Campagna
per Salvare Dale Farm.
"Siamo tutti preoccupati per quanto può succedere alle nostre dimore, e loro
hanno risposto alla nostra richiesta di aiuto," dice Sheridan. "La nostra
fiducia nel risultato finale è stata ristabilita."
I gruppi includono l'European Roma and Travellers' Forum, il Traveller Law
Reform Project ed il IrishTravellers' Movement. Il Rev.Joe Browne, cappellano
dei Viaggianti Cattolici, ha recentemente visitato Dale Farm impegnandosi di
persona.
Padre Browne ha detto di sperare che l'esperienza vittoriosa di Smithy Fen,
una simile enclave Viaggiante a Cottonham, Cambridegeshire, possa essere
ripetuta nell'Essex.
"Il nostro approccio è costruire ponti, non muri," ha detto ai residenti.
"Devono essere una priorità gli incontri con Crays Hill."
Kathleen McCarthy, reggente alla Scuola Primaria di Crays Hill, afferma che
bisogna tentare con ogni mezzo di migliorare le relazioni tra i Viaggianti e gli
altri residenti. Ha detto di aver sperato nell'aiuto del parlamentare locale
John Baron in questo processo.
Nel frattempo la Dale Farm Housing Association si incontrerà lunedì a
Wickford per considerare la risposta al rifiuto del consiglio di Basildon nello
sviluppo di un'area sosta a Pitsea.
L'associazione intende fissare un appello e sottoporre il caso ad inchiesta
pubblica. Dato che il progetto di prevedere una possibile alternativa a Dale
Farm presso Terminus Drive è stato inizialmente appoggiato dal Vice Primo
Ministro John Prescott, l'associazione ritiene di poter vincere l'appello.
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