Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 22/06/2007
Ricevo da Tommaso Vitale
Davanti all’esodo forzato di una comunità di circa 200 rom (tra l’altro cittadini dell’Unione Europea), cacciata dal comune di Legnano dopo 3 anni di stanzialità e ben 9 sgomberi (evidentemente inefficaci!), anche il Comune di Busto ha scelto di lavarsene le mani. Una delibera del 1994 che vieta ai nomadi di accamparsi sul territorio comunale e l’assenza di spazi adeguatamente attrezzati sono le insormontabili ragioni che impediscono alla amministrazione cittadina di farsi carico del problema. Conosciamo le ragioni della “linea dura” delle forze politiche che governano la nostra città, e purtroppo negli scorsi giorni abbiamo anche potuto verificare che anche una parte della sinistra (i fatti del consiglio comunale di Milano ce ne danno prova) faccia fatica a non cedere al richiamo di parole d’ordine che si crede possano portare voti: la sicurezza, gli sgomberi immediati, il controllo, le quote. Purtroppo restano ancora troppo isolati i casi in cui si tenta di andare oltre, di ragionare in termini di “patto sociale”, di integrazione come momento sui cui investire con risorse e relazioni da spendere per costruire comunità che sappiano convivere e crescere, con vantaggi per tutti. Abbiamo incontrato alcune famiglie rom che sono rimaste in zona: non abbiamo visto minacciosi ladri o parassiti che vogliono campare alle spalle degli onesti lavoratori o rubando nelle nostre case, ma abbiamo visto bambini piccolissimi, madri spaventate, padri angosciati per la sorte delle loro famiglie. Sono poveri, non hanno nulla, e davanti alla domanda “Che cosa vi serve?” allargano le braccia sorridendo: “Non abbiamo niente”. Non abbiamo trovato nè imponenti roulotte nè macchine lussuose, ma solo la povertà dignitosa di chi può tenere tutti i suoi averi in qualche sacchetto di plastica. Facciamo appello a quanti a Busto Arsizio continuano a credere nella solidarietà, nell’eguaglianza, nell’integrazione. Vi chiediamo di contribuire, come singoli ed associazioni, con cibo e vestiti (per tutte le età). È l’unica cosa che purtroppo, di fronte alla cecità dell’amministrazione, possiamo fare: non possiamo impedire che i rom vengano cacciati dalla nostra città, ma possiamo impedire che sembri che tutta la città è d’accordo e che tutti i cittadini se ne infischiano dei poveri, da qualunque luogo essi vengano. Possiamo solo lanciare un segnale a queste persone e supportarli in questi giorni drammatici. È poco, pochissimo, ma sono le nostre coscienze a chiedercelo. Sabato 23 giugno, dalle 9 alle 12.30, presso Migrando – La bottega, in via Pozzi – sarà possibile portare il proprio contributo (alimentari e abbigliamento).
Di Fabrizio (pubblicato @ 11:47:30 in casa, visitato 2096 volte)
Ricevo da Paolo Cagna Ninchi
Al prefetto di Milano Al consiglio comunale di Milano Alla società civile di Milano Il consiglio comunale di Milano ha deciso unitariamente con la sola opposizione di cinque di consiglieri della minoranza, di sgomberare a tappeto i campi senza predisporre nessun tipo di soluzione per centinaia di rom rumeni che si trovano ora in condizioni disperate determinando gravi situazioni di tensione come è avvenuto al campo di Triboniano. Le conseguenze di questa scelta destano grandissime preoccupazioni. Questi sgomberi non offrono alternative: uomini, donne e bambini vengono semplicemente abbandonati a se stessi costringendoli a cercare rifugi di fortuna o, peggio ancora, a bivaccare nei parchi milanesi. Costretta a un nomadismo da tempo abbandonato perde le tracce di integrazione che si erano create - occasioni di lavoro, inserimento scolastico - una popolazione che ha lasciato il disastro della loro terra per cercare la loro piccola parte di felicità nell'opulenta Lombardia e per questo sono disposti ad accettare condizioni che una società normalmente civile non dovrebbe consentire a nessuno. Chi voleva, a parole, la sicurezza ora soffia sul fuoco genera una situazione di degrado umano e di conflitto; legittima le azioni squadristiche contro i rom di leghisti e razzisti vari; giustifica chi pensa che cittadini stranieri, persone e popoli abbiano meno diritti e più leggi speciali, secondo precedenti storici che hanno tragicamente segnato la storia umana; infine abbandona a se stesse le molte associazioni e i volontari che agiscono sul sociale e seguono i rom.. Noi crediamo che una politica responsabile e degna di un Paese civile non debba inseguire il malcontento, il disagio e anche il pregiudizio ma costruire le condizioni di diritti e doveri uguali per tutti per una convivenza pacifica e rispettosa delle .diverse culture. Per questo chiediamo alle autorità prima di tutto di sospendere questa scelta dissennata che porta solo tensione, che si trovino nell'immediato soluzioni che rispettino la dignità e la condizione umana dei rom, infine che le aree vengano svuotate solo dopo aver trovato soluzioni abitative adeguate per tutti, avviando una politica concordata anche con i rom di processi di inserimento reale nel mondo lavorativo e sociale; dopo aver consegnato alla gestione delle forze dell'ordine e al sistema di giustizia solo chi lo deve essere. Bisogna abbandonare la logica dei campi e prevedere, come è avvenuto e avviene in molti altri paesi, sia in Italia che in Europa, percorsi di inserimento sociale, lavorativo ed abitativo adeguato, come anche per i rifugiati e richiedenti asilo. Facciamo perciò un appello alle istituzioni e alla politica perché tornino a produrre e proporre idee, contenuti, progetti per l'agire sociale della nostra comunità, mettendo al centro il diritto-dovere dell'accoglienza di una città, il rispetto dell'interesse generale di tutti i cittadini, italiani o stranieri che siano; alla società civile perché intervenga anche con atti concreti manifestando la volontà di. rifiutare una comunità fondata sull'esclusione e sull'odio esercitato sui più deboli e indifesi dei nostri concittadini.
Adesioni aggiornate: Acea Onlus, Accesso coop.sociale , Mario Agostinelli, Salvatore Amura, ARCI Milano, Paola Arrigoni, Associazione Altropallone, Associazione Aven Amenza, Associazione Cittadini dal mondo, Associazione Comitato italiano contro la schiavitù moderna, Associazione Oltre il Campo, Associazione OsservAzione, Associazione Guerre&Pace, Associazione culturale Punto rosso, Associazione Rom Sinti @Politica, Associazione Liberi, Associazione NAGA, Associazione Sinistra critica, Associazione Sucar drom, Associazione Todo Cambia, Associazione Unaltralombardia, Daniele Barbieri, Gabriella Benedetti, Pierluigi Branca, Paolo Cagna Ninchi, Grazia Casagrande, Fabrizio Casavola, Marco Cavedon, Circolo migranti PRC-SE, Comitato per le libertà e i diritti sociali, ConGES Consorzio Giusto Etico Solidale, Sergio Cusani, Bianca Dacomo Annoni, Giorgio D'Andrea, Deafal ong, José Luis Del Roio, Festa dei popoli di Opera, Diario Fo, David Gentili, Massimo Gentili, Marina Gori Sanremo, Roberto Guizzi, Marcello Maneri, Marina Mariani, Pietro Maria Maestri, Ainom Maricos, Andrea Membretti, Giovanni Merlo, Luciano Muhlbauer, Giuseppe Natale, Alfonso Navarra, Giorgio Nobili, Opera nomadi, Officina Soc. Coop, Osadonna, Moni Ovadia, Michele Papagna, Stefano Panigada, Luigia Pasi, Dijana Pavlovic, Fabio Quassoli, Franca Rame, Valentina Rossi, Anna Maria Satta, SDL intercategoriale, Sergio Segio, Bebo Storti, Atomo Tinelli, Antonio Tosi, Pino Vanacore, Roberto Veneziani, Tommaso Vitale
Per adesioni: leonardo.fiorentino@comune.milano.it
Roma, indetta la conferenza stampa dal Comitato Rom e Sinti Insieme
Il Comitato Rom e Sinti Insieme, composto dalle associazioni rom e sinte in
Italia presenterà, domani 19 giugno 2007, le azioni che saranno intraprese per:
1. contrastare i “patti di sicurezza”,
2. riaffermare l’assoluta necessità di partecipazione attiva e ufficiale, a
tutti i livelli (nazionali e locali) e in tut...
Milano, l'Arci cerca volontari per gli sportelli immigrati
Nell'ambito del progetto "Città Aperte" promosso dal Ministero della Solidarietà
Sociale, Arci Milano apre una campagna di allargamento della cultura della
difesa dei diritti, il cui ambito elettivo sono gli Sportelli di Consulenza e
Orientamento per Cittadini Immigrati.
Gli sportelli sono nei circoli di ARCI CORVETTO (via Oglio, 21), ARCI BAIA DEL
RE (via Palmieri 8), ARCI METIS...
Se Cambridge si scopre antisemita
Ben prima di fondare nel 1948 lo Stato, gli ebrei fondarono l'Università: il
Politecnico di Haifa nel 1924 e nel 1925, a Gerusalemme, la Hebrew University.
Ambedue, con altri atenei israeliani, oggi si trovano nell'ambito
dell'eccellenza. Ma questo non importa all'accademia inglese, accecata da
un'ideologia di cui sarebbe andato fiero Sdanov.
Il boicottaggio contro le università israeliane...
Roma, terzo meeting italiano: media, diversità e pluralismo
Si terrà il 22 e 23 giugno 2007, presso il Dipartimento per i Diritti e le Pari
Opportunità, il terzo meeting dei media multiculturali "Media, Diversità,
Pluralismo". Il metting si terrà a Roma, 22-23 giugno 2007 - Dipartimento per i
Diritti e le Pari Opportunità - Sala Momumentale - 2° piano - Largo Chigi n. 19.
L'evento è organizzato da...
Scrivi al Governo Italiano: l'Europa sociale è una priorità!
I Capi di Stati e di governo dell'Unione europea si incontreranno il 21 e 22
giugno per decidere come procedere alla revisione dei trattati dell'Ue. e
negoziazioni attualmente in corso per la preparazione del vertice europeo
mandano segnali preoccupanti: mini trattato, Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea espunta dal trattato, soppressione dell'articolo I.47 sulla
democrazia partecip...
Roma, il Comitato Rom e Sinti Insieme chiede la partecipazione
Ieri è stata una giornata molto intensa per il Comitato Rom e Sinti Insieme che
è composto dalle associazioni rom e sinte in Italia. Quattordici persone hanno
rappresentato il Comitato alla conferenza stampa, tenuta alle 13.30, e al
seminario dal titolo "...
Mantova, i Rom al Festival della Letteratura
Il Festival della Letteratura è oramai una realtà affermata a livello
internazionale, ogni anno centinaia di scrittori si ritrovano a Mantova e
dialogano con i lettori. Da alcuni anni il Festival invita sia scrittori sinti e
rom che scrittori che scrivono di queste popolazioni.
Quest'anno è stato invitato...
Casalmaggiore (CR), il Sindaco e i presunti "matrimoni di convenienza"
Leggo incuriosito le esternazioni di Luciano Toscani, Sindaco di Casalmaggiore,
nell’articolo sul presunto matrimonio combinato da due novelli “Renzo e Lucia”,
pubblicato oggi dalla Provincia a pagina 33.
Il Sindaco, in un colloquio privato, già mi aveva esternato tutte le su
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:40:07 in casa, visitato 1878 volte)

Il Comune vuole sgomberi sempre e comunque, nonostante in Questura
crescano i dubbi
“E adesso?” È questa la domanda che serpeggia in Questura. A denti stretti e
assolutamente in via non ufficiale. Eppure l’interrogativo si fa sempre più
insistente poiché la Giunta, con in testa il Vicesindaco, sembra non sentire
ragioni.
Nei mesi scorsi gli strateghi di Palazzo Marino hanno tracciato la via –Milano è
attanagliata dalla criminalità– e dopo le fiaccole è iniziata la giostra
degli sgomberi.
Del resto l’equazione tra la figura dell’immigrato-povero-senza tetto e quella
del criminale fa ormai parte delle ossessioni radicate nel profondo di una città
invecchiata, acritica e capace di sentirsi viva solo quando spaventata. Pertanto
la serie di sgomberi degli ultimi giorni, destinata probabilmente a non fermarsi
nell’immediato, costituisce solo un altro elemento dell’ennesimo dispiegarsi
dell’ossessione securitaria all’ombra della Madonnina.
Rimane però la domanda:“E adesso?” che racchiude sia una preoccupazione
immediata che una a lungo termine. Infatti gli sgomberi riguardano spesso
cittadini ormai comunitari come i Rom rumeni o africani con permesso di
soggiorno per motivi umanitari come coloro che da un anno e mezzo hanno fatto il
giro della città passando dallo stabile di via Lecco, all’ex caserma di via
Forlanini per arrivare alla scalo ferroviario abbandonato di Porta Romana.
Il Comune può anche continuare ad affrontare la situazione limitandosi ad
invocare l’intervento delle forze dell’ordine e ignorando situazioni drammatiche
come quella dello scalo di Porta Romana, ma una volta rientrati in caserma
poliziotti e carabinieri le risposte vanno date sia alla città che ad esseri
umani che non si possono rispedire nei paesi d’origine.
È possibile che i responsabili di via Fatebenefratelli siano più lungimiranti di
chi governa a Palazzo Marino?
Sembra proprio di sì. Infatti per quanto ci è dato sapere la Questura
preferirebbe tenere sotto controllo le situazioni che non si configurano come
territori franchi in mano alla criminalità più o meno piccola e colpire invece i
contesti di abusivismo e occupazione dove si commettono reati e si creano
catalizzatori di attività illegali. Il Comune invece esige sgomberi, sempre e
comunque. Anche un’Assessore di peso come Mariolina Moioli, che sulla ‘questione
Rom’ aveva provato la strada della mediazione, è stata rimessa in riga. A
Palazzo Marino è prevalsa la linea dura; su questo il Vicesindaco è stato
chiaro.
Meno chiaro è l’obiettivo.
Infatti, se si tratta di risolvere un problema della sistemazione di centinaia
di persone che non possono essere rimpatriate una successione di sgomberi
significa non risolvere nulla. Se, al contrario, l’obiettivo è quello di
continuare a giocare la carta securitaria la girandola degli interventi affidati
unicamente alle forze dell’ordine sono assai utili; poiché è ovvio che non
appena si risolvesse il problema non ci sarebbe più nessuno da sgomberare.
Beniamino Piantieri
Fotografie del 22/06/2007
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