Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 23/07/2005
Di Fabrizio (pubblicato @ 22:18:16 in sport, visitato 4075 volte)

In redazione:
da Milano Fabrizio Casavola, da Edimburgo Filippo Podestà - Articolo precedente
Mentre scriviamo c'è ancora grande confusione, se si riesce seguiranno aggiornamenti...
Italiani!

nuovamente in finale dopo l'anno scorso!
oggi a Edinburgo la squadra della Multietnica ha vinto la semifinale con la Scozia con il risultato finale di 7 a 3 e domani si giochera nuovamente il titolo contro la Polonia.
La Polonia ha vinto in semifinale contro l'Irlanda.
Grande risultato portato a casa dagli Azzurri!
Scrivete e soprattutto tifate!
Siamo qua per difendere il titolo mondiale e domani ce la metteremo tutta!
Prima della partita, l'intero stadio che ospita i campionati si e fermato in un minuto di raccoglimento per tutte le vittime del terrorismo.
Per lo sport e per la pace!
info www.streetsoccer.org
Giornata di partite doppie per decidere i finalisti. Sono solo 20 minuti a partita, ma a guardare sembra che non passino mai. Nella semifinale di oggi, ci è toccato la Scozia. I padroni di casa erano ancora imbattuti. La prima partita inaugura il pomeriggio, con l'Italia in pressing. Ma la Scozia, sospinta dal pubblico di casa, non si fa intimidire, e risponde colpo su colpo, riuscendo anche ad andare in vantaggio. La prima partita termina 4 a 3 per noi. La seconda partita, che chiude questa quarta giornata, ci vede ancora vincere per 3 a 1. Siamo in finale!
Nelle foto, una fase di Italia-Scozia e l'entusiasmo dei tifosi polacchi
L'altra sfida doppia vede contrapposte Ucraina e Polonia. I primi hanno iniziato fortissimo, la Polonia (come l'Italia) ha ritrovato il suo gioco strada facendo. Sono entrambe forti e veloci, con un gioco simile. Anche queste due partite regalano grande spettacolo ed emozioni, ma un solo risicato vincitore della sfida. Passa la Polonia, per 6 a 5.
Stasera si festeggia, domani la finale sarà Italia-Polonia,
Scozia e Ucraina si affronteranno per il terzo e quarto posto.
Di Fabrizio (pubblicato @ 16:54:59 in casa, visitato 2473 volte)
Fonte: Der Standard (Austria): 22. Juli 2005
Presov. I componenti del consiglio comunale di questa città nella Slovacchia orientale, hanno deciso la costruzione di un muro attorno ad un insediamento abitato in maggior parte da Rom. Lo scopo è di separare quel quartiere dal resto della città. La decisione segue una petizione promossa dagli abitanti delle aree adiacenti. L'insediamento in questione, composto di poche strutture elementari, riservate a persone che in passato non avevano pagato gli affitti, è aumentato con passare degli anni.
Peter Nemeth, che coordina un progetto della Croce Rossa del Belgio, esprime le sue riserve sulla costruzione del muro: "Capisco gli abitanti delle aree vicine, ma un muro non risolve i problemi. Non è possibile isolare un quartiere di 2.000 abitanti. Così si creano solo nuovi problemi" ha affermato al giornale Pravda.
Klara Orgovanova, plenipotenziario governativo per le tematiche rom, spiega. "Costruire un muro non risolve i problemi. Capisco che le condizioni dell'insediamento causano indignazione. Ma ogni blocco di case ospita dalle 15 alle 20 persone,che prima vivevano in città. Persone che hanno perso il lavoro. E' difficile stabilire chi sia il responsabile della situazione".
Riserve anche da parte di alcuni componenti del consiglio comunale. Juraj Hurny, della Coalizione Cristiano-Democratica (SDKU), afferma alla Pravda: "Occorre fare qualcosa, ma costruire un muro probabilmente aumenterà le reazione negative. Occorre considerare con attenzione le possibili conseguenze. Non credo che a Preslov si troverà una soluzione a problemi che la Slovacchia non ha saputo risolvere in 15 anni."
Aggiunge il giornalista: "E' possibile che sull'esempio di Preslov siano costruiti muri simili. I politici della regione non sanno resistere alle richieste che arrivano da alcuni settori della popolazione. Tra un anno ci saranno le elezioni nazionali. I problemi dei ghetti Rom non vengono affrontati, neanche attingendo all'assistenza finanziaria di Bruxelles".
Gli esperti stimano in circa 150.000 i Rom che in Slovacchia vivono in povertà. La primavera dell'anno scorso ha visto violente manifestazioni di massa contro i tagli all'assistenza sociale. Il governo aveva utilizzato l'esercito per sedare le manifestazioni. (APA) Da: http://groups.yahoo.com/group/Slovak_Roma_News

COMUNICATO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL AI Index: EUR 70/011/2005 (Public) News Service No: 189 13 July 2005 Kosovo: Proteggere il diritto alla vita e alla salute
La salute di centinaia di Rom, Ashkali ed Egizi, attualmente rifugiati in un ex discarica di rifiuti tossici in Kossovo, è in serio pericolo. Dal 1999 sono sistemati nel terreno della compagnia mineraria Trepca a Zvecan, presso Mitrovica, dopo essere stati costretti ad abbandonare il loro quartere a seguito del conflitto. Nel sangue dei 531 adulti e bambini si sono registrati alti livelli di piombo.
Amnesty International ha inviato una richiesta alla missione ONU (UNMIK) e all'autogoverno provvisorio (PISG), perché si ponga rimedio alla seria minaccia che grava su questi tre gruppi minoritari. La mancanza di provvedimenti in tal senso è una violazione del diritto alla vita sancito dalle leggi internazionali.
Sian Jones, collaboratore di Amnesty International per Serbia e Montenegro (incluso Kossovo): "L'alta concentrazione di piombo nell'aria e nel terreno, come pure nel sangue della popolazione locale, erano provati dagli studi condotti ben prima del 1999. L'UNMIK era a conoscenza di questa situazione almeno dal 2000. In tutto questo tempo, niente è stato fatto per trovare una sistemazione altenativa".
In due rapporti del luglio e dell'ottobre 2004, la sezione di Pristina dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ammoniva che circa in un terzo dei bambini esaminati i livelli di piombo nel sangue erano inaccettabili e in 12 di loro erano addirittura eccezionali. Concludeva "Il caso è urgente. La vita e gli sviluppi futuri dei bambini sono a rischio".
L'alta esposizione all'inquinamento da piombo porta a disfunzioni circolatorie negli adulti e nei bambini a deficit nel sistema nervoso centrale, che possono degenerare in convulsioni, coma, sino al decesso. Anche bassi livelli di esposizione portano a una diminuzione delle facoltà intellettive, alle capacità di crescita e dell'attenzione.
Il rischio per la salute è progressivo e cumulativo. Ma si presume che allontanando i bambini dalla fonte di inquinamento, è possibile ridurre in qualche settimana del 50% l'avvelenamento da piombo.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha richiesto la rilocazione dei rifugiati nel campo. [...]
Amnesty International è conscia che nelle comunità di Rom, Ashkali ed Egizi si teme di essere continuamente spostati da un campo all'altro, senza possibilità di tornare alle proprie case. Sappamo anche che molti degli interessati sono stati informati completamente sui rischi che corre la loro salute.
Chiediamo quindi un'azione immediata per:
- evacuare immediatamente il campo in una posizione più salubre;
- assicurare la partecipazione della comunità alle decisioni da prendere;
- controllo dei livelli di avvelenamento e sui conseguenti effetti;
- attenzione alle donne incinte e ai bambini;
- assicurare che la rilocazione dei rifugiati non comprometta il diritto alle loro residenze di prima della guerra;
- assicurare che la rilocazione sia rispettosa dei diritti di vita, libertà, dignità e sicurezza;
- fare in modo che il reinsediamento della comunità assicuri ai membri stessi possibilità di impiego.
Public Document **************************************** For more information please call Amnesty International's press office in London, UK, on +44 20 7413 5566 Amnesty International, 1 Easton St., London WC1X 0DW. web: http://www.amnesty.org
For latest human rights news view http://news.amnesty.org
Fotografie del 23/07/2005
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