Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Da
Roma_Daily_News
Montreal Gazette By Shawn Mohammed, AFP
Bambini zingari iracheni frequentano una classe nella prima scuola mobile per
zingari, sponsorizzata dal Ministro all'Istruzione nella città curda irachena di
Sulaimaniyah il 26 novembre 2010.
Photograph by: AFP, Getty
SULAIMANIYAH, Iraq, 5 dicembre 2010 (AFP) - Potrebbe sembrare modesta, ma la
tenda che funge da aula scolastica e la macchina che funziona anche da
ufficio, sono per i Rom che lì frequentano le lezioni, la prima scuola del
genere nel Kurdistan iracheno.
Il frutto di un insegnato toccato dalla difficile vita della comunità rom di Sulaimaniyah, Al-Ruhal
(I Nomadi) ha aperto le sue porte, o meglio le sue falde, mercoledì ai margini
della seconda città della regione autonoma curda, a studenti di età compresa tra
sei e 45 anni.
"Questa primavera, ho suggerito alle autorità all'istruzione di Sulaimaniyah
di aprire una scuola professionale per gli zingari che vivevano vicino alla
città," racconta ad AFP Hana Fadhel Ahmed, preside e fondatrice della scuola.
"Hanno accolto l'idea, e mi hanno chiesto di identificare chi poteva essere
interessato a frequentarla."
Secondo Ahmed, circa 70 famiglie rom vivono in tende all'esterno della città,
a 270 km. a nord di Baghdad.
"Nessuno di loro sa leggere o scrivere," nota delle 383 persone.
Mancando le risorse per separare i giovani anni per anno, le classi di
Al-Ruhal dividono i propri studenti in due grandi sezioni - la mattina inizia
con sei ore di lezioni di gruppo a 70 bambini di età compresa tra sei e 12 anni.
Nel pomeriggio, sono tenute due classi in simultanea, una per gli studenti tra i
13 e 24 anni, e un'altra per i più anziani, con un limite di 45 anni.
"E quando richiudono le tende e si spostano, noi ci spostiamo con loro," dice
Ahmed.
"Si spostano nei dintorni ogni sei mesi, ma solo nel Kurdistan. La (confinante)
Turchia non li vuole."
Le risorse sono scarse. I cinque insegnanti della scuola devono preparare le
lezioni in macchina e, mentre le autorità hanno promesso di assumere più
insegnanti per Al-Ruhal, la scuola deve provvedere all'oggi.
Lo storico curdo Sardar Mohammed dice che la maggior parte dei Rom che oggi
vivono in Iraq, sono originari dell'Iran attuale. Mentre non sono disponibili
cifre precise, i leader tribali stimano che il loro numero a livello nazionale
sia di circa 60.000.
Tuttavia, la loro situazione si è deteriorata drammaticamente dopo
l'invasione condotta dagli USA che ha spodestato Saddam Hussein nel 2003.
Sotto il regime baahtista di Saddam, il pugno di ferro del dittatore non si
era abbattuto sui Rom.
Gli uomini erano cantanti o musicisti professionisti e le donne erano
invitate a ballare a feste e matrimoni in Iraq.
Oggi, col paese dilaniato dalla guerra gestita principalmente dai capi
religiosi, in contrapposizione alla società prevalentemente laica che esisteva
sotto Saddam, la comunità rom si sente messa al bando.
"Il governo turco ci ha dato i documenti," dice Hassan Rahin, 65 anni. "Ma
viviamo nelle tende; rimaniamo cittadini di seconda classe."
"Questa scuola ha aperto molto tardi; dovrebbe essere arrivata anni fa. Ma se
ci porterà dei benefici, saranno per i nostri figli."
Le condizioni vissute dalla comunità rimangono scioccanti per molti degli
insegnanti della nascente scuola.
"Alcuni studenti non mangiano abbastanza e altri non possono neanche lavarsi
la faccia perché non c'è abbastanza acqua nei loro campi," dice Bayah
Rahim, insegnante di 37 anni.
"Così con loro dobbiamo ripartire da zero perché non sanno nulla del sistema
scolastico. Non sanno di dover stare seduti ad ascoltare e rispettare il loro
insegnante."
Obiettivo della scuola, secondo la sua direttrice, è dare ai bambini rom
un'opportunità di vita migliore. Mentre alcuni dei loro genitori sono capaci di
guadagnare vendendo vestiti prodotti da loro stessi, molti altri ricorrono all'elemosina.
"Ed altri si rivolgono al furto o alla prostituzione," dice Ahmed.
"Questa scuola intende indirizzarli sulla strada giusta."
Karim, uno degli studenti della scuola, ammette prontamente che doveva andare
a mendicare al mercato di Sulaimaniyah prima che aprisse la scuola.
"Sono contento di non dover andare a mendicare. Spero che questa scuola mi
aiuti a trovare un buon lavoro," dice il dodicenne.
Gongola Mariam di nove anni, eccitata per l'opportunità di studiare. "I miei
genitori mi hanno incoraggiato ad andare a scuola, assieme a mio fratello."
© Copyright (c) AFP
Incontriamoci in Second Life
Chiara di notte
Domenica prossima, avverto, non saro' a Budapest alla stazione di Keleti ad
attendere qualcuno che non arrivera', pero' chi sentira' il desiderio
d'incontrarmi, seppur nella mia forma “digitalizzata”, potra' farlo lo stesso
entrando semplicemente in Second Life, ed insieme a me potra' incontrare anche
altri commentatori-protagonisti di questo blog: Kameo, Serena, Marco, Flyingboy
ed altri ancora.
Clicca sull'immagine per leggere il numero di EsseElle
Saremo infatti tutti quanti presenti alla grande festa tzigana che, proprio in
questi giorni, stiamo organizzando ed allestendo con danze e musiche gitane
all'interno di una scenografia ricreata appositamente, e che si svolgera' in
occasione dell'uscita del numero natalizio di EsseElle Movie Magazine, la
rivista dedicata ai mondi virtuali alla quale collaboro ormai da molto tempo che
come tema avra' questo mese proprio gli Zingari. Qualcosa che mi riguarda
personalmente e che, e' inutile dirlo, non avrei potuto fare a meno di darne
notizia, anche perche' mi pare sia questa la prima volta che, in Second Life,
questo argomento viene affrontato con una certa profondita', sebbene con tutti i
limiti che una pubblicazione di tal genere possa avere.
Comunque, non so se chi mi segue in questo blog sara' interessato o avra' un
briciolo di curiosita' – io spero di si' –, ma potrebbe essere questa un'ottima
occasione per iniziare a conoscersi un po' meglio. A volte le personalita' che
emergono attraverso i commenti, possono mostrarsi falsate proprio dalla
staticita' dei commenti stessi, dal voler fare a tutti i costi bella figura, dal
voler avere sempre ragione, mentre potrebbero risultare completamente
differenti, piu' umane e meno edulcorate, in una chat o in un incontro piu'
ravvicinato in cui la dialettica fosse piu' diretta e meno rigida.

Per questo motivo ci terrei moltissimo a conoscere coloro i quali non avessero
problemi a “mostrarsi”. Dopotutto, Second Life, anche se a prima vista puo'
apparir complicata, non e' diversa di una qualsiasi chat con animazioni, ma e'
questo in ogni caso il primo passo da fare per conoscermi un po' di piu' e per
scoprire esattamente come io sia ben peggiore dal “vivo” – se di vivo si puo'
parlare – di quanto mi mostri nel blog. Per cui, sono certa che se adesso vi
sono minimamente un po' antipatica, vi assicuro che dopo mi detesterete del
tutto. Come detesterete, presumo, anche gli altri amici ed amiche che mi hanno
seguita nella realizzazione di questo numero veramente speciale di EsseElle
Movie Magazine e che, se vorrete, potrete incontrare a partire dalle ore 23:00
di domenica 12 Dicembre alla festa tzigana in Second Life:
http://maps.secondlife.com/secondlife//115/202/26
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