Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Demolito il quartiere Çinçin di Ankara
Il quartiere Gültepe (Çinçin) nella municipalità di Aldındağ è abitato in
maggioranza da Rom. La municipalità costruirà 776 appartamenti, un piano di
edilizia popolare di 48.173 m² composto da 4 blocchi. Il comune ha già
abbattuto 170 case di 400 che alla fine verranno demolite.
Case Rom in demolizione a Kuştepe (İstanbul)
L'assessorato alla casa (TOKİ) ha lanciato un progetto di trasformazione del
quartiere, a maggioranza Rom, che coinvolge il comune di Şişli e l'Area
Metropolitana di Istambul. Saranno costruiti 228 appartamenti su 12.000 m² di
terreno identificati come regione pilota. Gli abitanti Rom di Kuştepe che
abitano lì da 30 anni, sono preoccupati: non hanno la minima idea su come
verranno costruiti i nuovi appartamenti "Se sarà per il nostro bene, dovunque
siano non dovrebbero metterci in una posizione scomoda. Qui siamo nati, non
devono mandarci chissà dove".
Demolite le case dei Rom a Ereğli sul Mar Nero
Secondo quanto deciso dal Comune, abbattuto un appartamento a due piani in via
Filtepe nel quartiere Müftü a Zonguldak/Ereğli, in cui vivevano 45 persone di 6
differenti famiglie Rom. I cittadini hanno avuto una reazione nervosa all'arrivo
degli incaricati municipali ed hanno tentato di resistere. E' stata chiamata ad
intervenire la squadra speciale da Zonguldak per vincere la resistenza dei
cittadini. La squadra di demolizione ha così potuto demolire gli appartamenti.
Espropriate e demolite le case Rom a Bursa Kamberler
Trattasi di un progetto denominato "Parco storico e culturale" del comune di
Osmangazi nella provincia di Bursa, un processo di abbattimenti è stato
lanciato nel quartiere Kamberler, dove i residenti sono Rom. Da una parte, il
progetto è stato lanciato per ridisegnare il quartiere, dall'altra si susseguono
espropri e demolizioni. Sono state abbattute ulteriori 22 abitazioni di un piano
che prevedeva la demolizione di 106. Una squadra militare delle forze di rapido
intervento ha accompagnato tutte le operazioni. Sono 150 gli appartamenti
espropriati. Il comune ha operato su di un'area di circa 17.000 m² e ha speso 13
miliardi nel progetto. Nel progetto del nascente parco il comune prevede
trasformazioni su di un'area globale di 70.000 m². Nella parte iniziale del
progetto è stata espropriata e destinata a verde pubblico un'area di 40.000 m².
120 case Rom demolite a İstanbul Küçükbakkalköy
Nel quadro di un Progetto di Trasformazione Urbaan della Municipalità
Metropolitana di Istambul, sono state abbattute 120 case dove i Rom vivevano a
Kadıköy Küçükbakkalköy, I Rom riluttanti ad evacuare le loro case sono stati
allontanati dalle squadre di polizia. Dieci persone hanno perso i sensi, le
donne sono state allontanate in maniera particolarmente brusca. L'ordine di
abbattimento era stato notificato due mesi prima ai residenti dei 120
appartamenti. [...]
Distrutte 20 case nel quartiere Gaziosmanpaşa di İstanbul
Le squadre del comune sono arrivate alle baracche del quartiere Cebeci a
Gaziosmanpaşa e hanno abbattuto20 case dove vivevano i Rom. I Rom e i bambini
erano saliti sui tetti per protesta. I manifestanti sono stati trattenuti negli
uffici di polizia, bambini e anziani sono stati dispersi. Nel contempo, le forze
di sicurezza hanno setacciato le baracche e le case nei dintorni. Al termine
dell'operazione, circa 30 persone sono state trattenute per mancanza di
documenti d'identità.
Demolite le case dei Rom a İstanbul Kağıthane
11 case abitate da Rom nel quartiere Gültepe Yahya Kemal a İstanbul Kağıthane
sono state distrutte dalle squadre comunali. I Rom hanno opposto resistenza
appiccando fuochi alle case, dopo aver portato in salvo i loro effetti
personali.
Riferimenti:
By Oliver Bradley Updated: 09/Aug/2006 18:28
BRADLEY (EJP) - Per oltre un decennio il Consiglio Centrale dei Sinti
e dei Rom di Germania (CCGSR), che rappresenta i due primari gruppi zingari
nell'Europa di oggi, ha inviato petizioni al Governo centrale perché costruisse
un monumento a Berlino in ricordo dei loro morti.
L'idea cominciò a prendere sostanza all'inaugurazione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati [durante l'Olocausto], due anni fa a Berlino.
Nel suo discorso all'inaugurazione, Paul Spiegel, ex presidente del Consiglio
Centrale Ebreo, chiese al Governo di non dimenticare gli obblighi verso le altre
minoranze che avevano subito le atrocità naziste - ora che aveva fatto la sua
parte con il suo impegno verso la comunità ebraica. Si riferì in particolare agli
Zingari e agli omosessuali..
"Ora il Governo deve indicare quando intenderà costruire un monumento alla
memoria dei Sinti e dei Rom in Europa," continuava nel suo discorso.
Da quando ha preso il timone del Consiglio Ebreo nel 2000, Spiegel ha assunto
l'incarico di parlare anche per tutti i gruppi di minoranza la cui voce, secondo
lui, non arriva al Governo. Così ha appoggiato Romani Rose, presidente storica
del CCGSR, per fare azione di lobbying per la costruzione del monumento a Rom e
Sinti.
Progetto a lungo termine
Scelta la locazione del monumento, l'accordo cominciò a prendere forma a
febbraio 2005, ma solo a maggio di quest'anno il governo federale e CCGSR
hanno finalmente raggiunto un accordo definitivo sul monumento.
Il monumento dovrebbe essere eretto a sud del Reichstag, dove è ospitato il
Parlamento. Il Governo si è impegnato per finanziare la costruzione con 2
milioni di euro.
Il segretario federale alla cultura, Bernd Neumann, ha affermato in una
conferenza stampa che il lavoro svolto sinora ha permesso di concordare quanto
dovrà essere scritto sulla piastra alla base del monumento.
Ha sottolineato che il suo incontro a maggio con Romani Rose era ancora
consuntivo e che i partiti politici dovevano essere consultati sul piano finale.
Rose dice che non era a conoscenza di ciò. Cioé:la costruzione del monumento
avrebbe potuto cominciare con il semplice benestare governativo, una volta
stabilito che la targa non facesse menzione alla parola "Zigeneur" - termine che
Rom e Sinti non riconoscono e legato a stereotipi negativi. [...]
Lotta continua
All'ultima riunione di maggio un piccolo gruppo, Alleanza Sinti, si disse
contraria alla proposta di omettere i nomi dei diversi gruppi Rom sulla placca.
Riteneva che tutti quanti avevano patito la persecuzione nazista, dovessero
essere ricordati, e per questo ha cercato alleanze tra il partito Liberale e
quello Socialdemocratico.
Il 17 luglio, Neumann chiese a Romani Rose di tornare al tavolo negoziale,
perché venisse presa in considerazione la proposta di Alleanza Sinti. Ma Rose
ritiene il CCGSR l'unica voce rappresentativa di Sinti e Rom, e quindi ha
rifiutato di continuare i negoziati, cominciando invece una campagna contro i
ritardi del governo.
Gli esperti ritengono che oltre 15 anni di baruffe tra gruppi ebraici,
organizzazioni civiche e parlamento occorse in passato per la costruzione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati, possono essere un barometro delle attese di
Rom e Sinti per il loro monumento.
L'architetto israeliano Dani Karavan ha vinto il concorso per il progetto: sarà
un moderno obelisco che in cima diventa una fontana. Ha già eretto altri
monumenti in Germania, incluso quello che fa bella mostra di sé davanti al
Parlamento a Berlino.
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