Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 25/05/2012
Erasmo Formica (ultimo a destra)
Un grave lutto ha colpito la comunità sinta italiana, ieri sera è mancato Erasmo
Formica, Presidente dell'associazione Sinti Italiani di Pavia e Tesoriere
nazionale della Federazione Rom e Sinti Insieme.
Tutta Sucar Drom si stringe alla famiglia in questo momento di grande dolore.
Ciao Erasmo, rimarrai sempre nei nostri cuori
Yuri, Carlo, Barbara, Davide, Bernardino, Luca, Denis, Vittoria, Stefano, Elena,
Matteo, Melody, Giulio e Manuel
Mi unisco al dolore di Sucar Drom e di tutta la comunità pavese. Erasmo era
davvero una persona aperta e intelligente. Chi ha potuto conoscerlo è stato
fortunato.
Fabrizio Casavola
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Ostojic e la popolazione rom: il razzismo sotto la coperta della
democratizzazione sociale - di Nataša Zecevic
Medjimurje sarebbe una zona sicura se non ci fossero gli atti criminosi
commessi dai Rom. Questa è stata una dichiarazione razzista del ministro degli
interni Ranko
Ostojic, durante la sua visita a Mejdimurje.
Sì, dando fondo al suo razzismo, Ostojic ha detto che circa il 50% dei reati
nella zona sono stati commessi dai Rom. Ma, se loro ne hanno commesso circa il
50%, chi ha commesso l'altro 50%? Forse scoiattoli, ratti, gatti, cani, piccioni
o passeri?
- Rispetto i diritti umani di tutte le minoranze nazionali di Croazia, ma
devo sottolineare che oltre il 50% delle violazioni di proprietà nell'area di
Medjimurje sono commesse dalla minoranza nazionale rom. Se non ci fossero simili
reati, il distretto di Medjimurje sarebbe uno dei più sicuri in Croazia - ha
detto il ministro.
Se una simile dichiarazione fosse stata fatta dall'ex ministro Tomislav Karmarko,
la maggior parte dei cittadini e gli altri iscritti all'SDP (i
socialdemocratici, ora al governo, storici avversari del partito di destra HDZ,
ndr.) avrebbero probabilmente immaginato convogli in fila in cui la gente
di Karamarko blindava i Rom per deportarli oltre confine, dove non potessero più
rubare o diffondere sporcizia. Perché, così agiscono i Rom a Medjimurje.
Ma se il 50% dei reati contro la proprietà sono commessi da Rom, credo che
allora l'altro 50% viene commesso da Croati, i cosiddetti "non-Rom". E,
come sembra, ciò è assolutamente regolare per il ministro
Ostojic. Nessun problema o motivo per agitarsi. Cioè, i Croati - i "non-Rom"
hanno il diritto di rubare ai Croati - ai "non-Rom". Pero i Rom non hanno il
diritto di rubare ai Croati - "non-Rom".
Secondo questa affermazione, Ostojic manderà più pattuglie di polizia negli
insediamenti rom, per impedire il diffondersi del crimine rom. Ma, come afferma,
non trasformerà in ghetti gli insediamenti rom. Non sarebbe etico, penso.
Nonostante la dichiarazione che Medjimurje sarebbe un posto sicuro per vivere,
se non ci fossero i crimini commessi dai Rom.
Il reale significato della dichiarazione di Ostojic, che Medjimurje sarebbe
un posto sicuro se non ci fossero i ladri zingari, e puro razzismo come non
sentivamo da tempo. E viene da un ministro croato. Con questa dichiarazione Ostojic
ha danneggiato il suo governo, discriminando inoltre una specifica minoranza ed
allargando la differenza tra "noi" e "loro". Non solo discriminandoli, ma anche
stigmatizzandoli. Cos'altro potrebbe essere un Rom, se non un ladro? [...]
Ma scegliendo quel tipo di discorso, sarebbe stato interessante notare:
quanti di "loro", ad esempio, lavorano nel dipartimento di polizia? Quanti di
"loro" hanno terminato la scuola dell'obbligo? Quanti di "loro" hanno commesso
un omicidio nel centro di Zagabria alle 20.30 (penso sia
QUESTO: pagina in croato, ndr.)? Quanti di "loro" sono
iscritti all'SPD? Quanti di "loro" vivono dell'assistenza sociale e quanti di
"noi" vivono dell'assistenza sociale?
Per finire, da quando il furto ha uno stigma nazionale? Visto che il furto
più grande di questo stato fu commesso sotto la copertura di una stigma
nazionale, e non rom.
23/05/2012
Nei periodi di crisi sembra che tutto crolli, ogni certezza, ogni verità, e
basta poco per cadere nella psicosi, cercando il colpevole di un male che non
c'è dato vedere, ma solo temere.
Ci risiamo, Il 12/12/12 s'avvicina, i profetici maya incombono, la terra trema,
riaffiorano i Gog e Magog del terrorismo di stato e il tutto in un clima per
niente tranquillizzante per la crisi economica in atto. In questo scenario
d'altri tempi, di quelli dove si bruciavano le donne solo perché avevano i
capelli rossi o si perseguiva chi solo voleva essere libero, ritroviamo
l'atavica paura nei confronti dei diversi, dei nomadi, dei Rom.
È successo nei giorni scorsi a San Sebastiano al Vesuvio. Un gruppo di madri si
è presentato presso la locale scuola primaria, al plesso Capasso di Via degli
Astronauti, chiedendo ad alcune maestre le ragioni di un presunto accesso di
"zingari" nei locali scolastici. Le insegnanti cascano dalle nuvole e
rassicurano le donne che a scuola non entra nessuno senza permesso e tanto meno
si è riscontrato l'accesso di sconosciuti più o meno ascrivibili all'etnia in
questione. Le mamme, non paghe della spiegazione, insistono: "Voi volete ce lo
nascondere!" e una di queste spiega che la figlia, lo scorso venerdì, era stata
graffiata da un bambino "zingaro" accompagnato dalla madre nella stessa scuola.
Le insegnanti trasecolano ma rassicurano che nulla di tutto ciò è accaduto,
aggiungendo la probabilità del fatto che la bambina abbia frainteso l'accaduto,
confondendosi, magari anche guidata dalla reiterata usanza di minacciare i
nostri bambini col fatidico sopraggiungere degli "zingari", per portarli via
chissà dove e come.
Già la scorsa primavera avevamo sottolineato di come stesse circolando ancora
una volta il presunto "codice segreto degli zingari" (leggi) e di come questo
non fosse altro che una leggenda metropolitana. Ma sta di fatto che questo, in
un modo o nell'altro, gode ancora di una notevole reputazione "lo hanno detto
anche le Iene!" e questo basta a metter da parte ogni logico e opportuno dubbio,
legato a un sempre più raro buon senso. I forum dei social network sono pieni di
dispute a riguardo, dove si formulano le ipotesi più improbabili e fantasiose;
testate nazionali come la redazione palermitana di Repubblica non evita di dare
man forte a questo luogo comune e non manca su facebook chi augura le bombe di
Brindisi ai campi Rom (vedi).
La crisi crea anche di queste cose e nel momento in cui vengono a cadere le
nostre certezze, sul nostro benessere, sulla nostra sicurezza, aumentano quelle
sul nemico occulto che ci ascolta, che ci controlla per colpirci alle spalle e
quando meno ce l'aspettiamo. Chi meglio di uno "zingaro" può toglierci quello
che ci è più caro? Chi meglio di uno "zingaro" si presterà all'irriducibile odio
di massa e non troverà quasi nessuno a prenderne le parti?
E intanto loro continuano nella minuziosa opera di decompositori del nostro
pattume, come instancabili formiche vanno avanti laboriosi, anche quando li
cacciamo via per colpe mai commesse o non differenti dalle nostre. Ritornano e
riprendono la loro instancabile opera di riciclaggio, si sporcano le mani, là
dove noi non osiamo più metterle, vivono in luoghi che noi non osiamo neanche
più pensare e forse anche questo ce li rende più invisi, forse ci ricordano da
dove veniamo.
Certo che se degli adulti e vaccinati cittadini sansebastianesi, l'anno scorso,
hanno scambiato una pattuglia di carabinieri in borghese per degli "slavi
dall'atteggiamento sospetto", allora possiamo senz'altro giustificare la povera
bambina, purtroppo suggestionata dalle ancestrali paure materne.
Autore: Ciro Teodonno
Fotografie del 25/05/2012
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