Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Ricevo da Marco Brazzoduro
FIGLI DI UNO STESSO PADRE”
Chi, passando lungo via Casilina, verso fuori Roma, poco prima dell’incrocio
con via Palmiro Togliatti, gira gli occhi verso destra, vedrà questa scritta
sull’edificio dell’ex benzinaio, in alto, a significare lo sforzo e l’impegno
che tante persone, enti, associazioni o privati cittadini hanno messo e mettono
nel sostenere gli abitanti del campo chiamato “Casilino 900” nella loro
battaglia per il riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni essere umano.
Tra l’altro questa frase è il titolo del giornalino, appena iniziato, che
vorrebbe essere un foglio di collegamento tra gli amici di Casilino 900 e la
città.
Dallo scorso 11 marzo l’intero insediamento è
privo di energia elettrica e come se non bastasse il 12 marzo gli abitanti del
campo hanno saputo che da qui a breve il campo sarà trasferito altrove. Questi
fatti non possono che aggiungere disperazione a disperazione e degrado a
degrado, rendendo ancora più drammatiche le condizioni di vita degli 800 Rom che
vivono nel Municipio VII da più di 30 anni. Crediamo che siano proprio questi
ultimi 30 anni la base da cui ripartire per affrontare con sensatezza il futuro
di queste famiglie, 30 anni in cui pur fra molte contraddizioni e difficoltà
esse hanno costruito relazioni e percorsi di integrazione con le associazioni
del quartiere, le istituzioni territoriali e con gli istituti scolastici del
Municipio VII presso i quali sono iscritti 245 minori residenti nel campo. Per
questo crediamo che il principio della continuità territoriale e la tutela dei
diritti umani fondamentali insieme ad un giusto approccio alle diversità debbano
essere le coordinate su cui orientare i passi che riguarderanno Casilino 900.
Per favorire la nascita di questo percorso gli
abitanti di Casilino 900 insieme alla
Cooperativa ERMES, al Servizio di Medicina
Solidale e delle Migrazioni del Policlinico di Tor Vergata, al prof.Marco
Brazzoduro dell’Università “la Sapienza”, a don Paolo Lojudice del Pontificio
Seminario Romano
hanno
deciso di convocare una iniziativa pubblica che si terrà
mercoledì 2 aprile dalle h.16
proprio nel suddetto piazzale,
sito in via Casilina 890.
PROGRAMMA dell’ INIZIATIVA
Mercoledì 2 APRILE 2008 h. 16
Via CASILINA 890
Animazione per i bambini del campo e del quartiere a cura della COOP ERMES
Musica e canzoni della tradizione Rom a cura dell’ Associazione Nuova Vita
Stand gastronomici con prodotti tipici Rom
Proiezione di materiale video sul mondo Rom
Mostra sulla Scolarizzazione a Casilino 900
Stand dei vari gruppi e delle Associazioni operanti nel campo.
Aderiscono: Comunità di S.Egidio,Lucio Conte
del VII Municipio, Francesco Careri e Lorenzo Romito del Dipartimento di Studi
Urbani dell’Università ‘ROMA TRE’, Suore ‘Maestre Pie Venerini’, “Free Lance
International Press”,
Sono invitati:
-Il Presidente del VII Municipio, Roberto
Mastrantonio;
-l’Assessore alle Politiche sociali del VII
Municipio, Pungitore;
-l’Assessore alla Scuola e alla Cultura del VII
Municipio, Enrica Rossi;
-il Prof.Massimo Androni, Vice-Preside della
Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi ‘Tor Vergata’;
-la Direttrice della Biblioteca ‘Gianni Rodari’,
Piera Costantini;
-il Comandante dei Vigili Urbani del VII Municipio;
-il Comandante del Comando Carabinieri ‘Tor Tre Teste’;
Da
Vita - di Sara De Carli (s.decarli@vita.it)
- 31/03/2008
Il comitato “Rom e Sinti Insieme” ha redatto e inviato a tutti i candidati
premier un documento politico. Il documento si focalizza esclusivamente su sette
questioni, poste l'anno scorso dal Ministero dell'Interno. Nel documento non
sono trattati temi quali il lavoro, la scuola, la sanità, i servizi sociali e
anche il tema dell'immigrazione non è focalizzato appieno. Ecco i sette
punti:
Partecipazione diretta dei Rom e dei Sinti. Proponiamo un “cambiamento di
metodo” che porti all'inserimento attivo in ogni organismo in cui vengano prese
decisioni che riguardino i Sinti ed i Rom, per evitare gli errori che nel
passato hanno condotto al fallimento ogni iniziativa.
Istituzione Ufficio Nazionale e Uffici periferici. Proponiamo la
realizzazione di un piano nazionale e locale, attraverso l'istituzione di Uffici
con la partecipazione di Sinti e di Rom per realizzare una strategia coordinata,
multisettoriale (cultura, habitat, lavoro, sanità, sociale, scuola e formazione)
e globale.
Riconoscimento status di minoranza. Proponiamo la promulgazione della
proposta di legge n. 2858: “Modifiche alla legge 15 dicembre 1999, n. 482, per
l'estensione delle disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche
alle minoranze dei Rom e dei Sinti”, presentata alla Camera dei Deputati il 2
luglio 2007.
Diritti e Doveri. Proponiamo una politica che esprima a Rom e Sinti
parità di trattamento di fronte alla legge, cancellando norme punitive e/o
discriminanti. Sottolineando che è fondamento giuridico nazionale e
internazionale la sola ed esclusiva responsabilità personale di fronte ad un
reato contestato.
Situazione di apolidia. Proponiamo l'introduzione del diritto di suolo (jus
soli, chi nasce in Italia ne è per ciò stesso cittadino) anche per Rom balcanici
genitori di minori nati in Italia, per i figli stessi e per gli altri Rom
balcanici presenti in Italia.
Superamento dei “campi nomadi”. Proponiamo soluzioni flessibili e
graduali ma anche veloci e concrete per uscire totalmente dalle logiche
segreganti e ghettizzanti proprie dei “campi nomadi”.
Cultura e contrasto alla xenofobia. Riteniamo la promozione delle culture
rom e sinte una priorità per superare pregiudizi e stereotipi. Sottolineando il
bisogno di un codice deontologico per la stampa e il finanziamento di iniziative
atte alla conoscenza delle culture sinte e romanì, patrimonio dell'umanità.
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