Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 01/08/2007
Di Fabrizio (pubblicato @ 22:31:34 in blog, visitato 1896 volte)
La “zingara” di Palermo era del tutto innocente, e non c’è mai stato nessun
tentato sequestro di bambini in spiaggia a Isola delle Femmine. Anche la cellula
di Al Qaeda formata da medici musulmani presunti terroristi, che era sulle prime
pagine di tutti i giornali del mondo tre settimane fa, non è mai esistita. Nel
silenzio osceno dei media, sono stati scagionati tutti. La “società aperta” è
sotto attacco. Ma da parte di chi?
La signora Maria Feraru, 45 anni, cittadina romena, è stata completamente
scagionata dall’accusa infamante di aver tentato di rapire un bimbo di tre
anni sulla spiaggia di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo. Portava una
gonna sospetta, e ciò è bastato a scatenare la follia collettiva. Dai media, ai
bar di tutta Italia, ai forum in Internet, in molti avevano chiamato al
linciaggio, al farsi giustizia da sé. I media, trattandosi di una “zingara”,
avevano immediatamente presunto la colpevolezza. C’erano perfino le motivazioni:
tratta di bambini, qualcuno aveva perfino parlato di traffico di organi, in una
corsa ad evocare più orrore possibile senza alcun riscontro. Non importa che il
luogo più improbabile per rapire un bambino sia una spiaggia affollata o un
supermercato, dove appena un paio di mesi fa era stato inventato un falso
sequestro analogo, questa volta in norditalia. E non importa che non esista un
solo caso di “zingara” condannata per sequestro di persona in Italia. La
maggioranza degli abitanti di questo paese –senza alcuna vergogna- tra un giorno
o un mese sarà di nuovo disposta a credere che tutti gli zingari rapiscono i
bambini. O che i nazisti -è più o meno lo stesso- fecero le Fosse Ardeatine per
colpa dei partigiani che non si consegnarono. Del resto lo dice anche Mike
Buongiorno!
UNA FALSA NOTIZIA NON NASCE DAL NULLA Nasce da rappresentazioni collettive,
mentalità collettive, che la precedono e la sostengono. E’ quello che ci ha
insegnato già negli anni ’20 Marc Bloch, con La guerra e le false notizie. Siamo
disposti a credere tutto quello che ci rende chiaro un quadro. Gli zingari, o i
musulmani o i politici sono sempre colpevoli. I carabinieri (o gli Stati Uniti),
secondo da dove si guarda, hanno sempre torto o sempre ragione. Gli italiani (e
non solo loro) sono così disposti a credere che gli zingari rapiscono i bambini,
tanto da ribaltare l’onere della prova: sei tu –chi scrive sta ricevendo diversi
messaggi in tal senso- a dover dimostrare che gli zingari non rapiscono i
bambini, non loro a dover citare un solo caso di condanna passata in giudicato.
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blog di Gennaro Carotenuto

Lo scorso 29 aprile, il Quarto Tribunale Municipale di Belgrado ha trovato Aleksandar Nikolić, guardia della sicurezza del club "Acapulco" di Belgrado, colpevole di aver proibito l'accesso a tre cittadini Rom: Zorica Stojković, Petar Antić e Ljutvija Antić, solo sulla base della loro etnia. La Corte gli ha commutato sei mesi di prigione, e una sospensione di due anni. Il secondo accusato, Aleksandar Sabo, è stato prosciolto da tutte le accuse.
La decisione della Corte è stata accolta con favore da European Roma Rights Centre (ERRC) di Budapest, Minority Rights Centre (MRC) ed Humanitarian Law Centre (HLC) di Belgrado, che avevano compilato le accuse contro Aleksandar Nikolić e Aleksandar Sabo. Le tre organizzazioni hanno rappresentato le vittime nel procedimento legale che è seguito.
I querelanti hanno fatto parecchi tentativi di entrare nel club, ma ogni volta la guardia di sicurezza ha risposto che occorreva una prenotazione o una tessera. Questo ha portato HLC e MRC a condurre un test il 25 luglio 2003, che ha provato senza ombra di dubbio la discriminazione contro questi Rom nel loro diritto di accedere agli spazi pubblici.
Il test consiste nel creare ad hoc una simulazione per dimostrare la differenza di trattamento. Nel primo caso il gruppo era composto da Rom, mentre il secondo da non-Rom. Tutti i partecipanti al test erano vestiti propriamente e l'unica differenza tra loro consisteva nel colore della pelle. Al primo gruppo le guardie hanno chiesto se avessero una prenotazione, senza la quale non era possibile entrare. Il secondo gruppo è invece entrato senza nessuna contestazione.
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Fotografie del 01/08/2007
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