
Lo scorso 29 aprile, il Quarto Tribunale Municipale di Belgrado ha trovato  Aleksandar Nikolić, guardia della sicurezza del club "Acapulco" di Belgrado,  colpevole di aver proibito l'accesso a tre cittadini Rom: Zorica Stojković,  Petar Antić e Ljutvija Antić, solo sulla base della loro etnia. La Corte gli ha  commutato sei mesi di prigione, e una sospensione di due anni. Il secondo  accusato, Aleksandar Sabo, è stato prosciolto da tutte le accuse.
La decisione della Corte è stata accolta con favore da European Roma Rights  Centre (ERRC) di Budapest, Minority Rights Centre (MRC) ed Humanitarian Law  Centre (HLC) di Belgrado, che avevano compilato le accuse contro Aleksandar  Nikolić e Aleksandar Sabo. Le tre organizzazioni hanno rappresentato le vittime  nel procedimento legale che è seguito.
I querelanti hanno fatto parecchi tentativi di entrare nel club, ma ogni  volta la guardia di sicurezza ha risposto che occorreva una prenotazione o una  tessera. Questo ha portato HLC e MRC a condurre un test il 25 luglio 2003, che  ha provato senza ombra di dubbio la discriminazione contro questi Rom nel loro  diritto di accedere agli spazi pubblici.
Il test consiste nel creare ad hoc una simulazione per dimostrare la  differenza di trattamento. Nel primo caso il gruppo era composto da Rom, mentre  il secondo da non-Rom. Tutti i partecipanti al test erano vestiti propriamente e  l'unica differenza tra loro consisteva nel colore della pelle. Al primo gruppo  le guardie hanno chiesto se avessero una prenotazione, senza la quale non era  possibile entrare. Il secondo gruppo è invece entrato senza nessuna  contestazione.
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