Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 03/08/2007
Opera (MI), erano in quattrocento: otto inquisiti tra omertà e razzismo
Non è stato agevole per i carabinieri del Nucleo informativo del comando
provinciale di Milano venire a capo delle responsabilità sull'assalto a furor di
popolo (400 persone) con conseguente rogo che il 21 dicembre distrusse il "campo
nomadi" allestito dalla Protezione civile a Opera. Si sono dovuti muovere
facendos...
Verona, il leghisti pagano per la condanna subita
La Lega Nord paga i risarcimenti ai Sinti veronesi e all'Opera Nomadi a cinque
mesi dalla condanna in appello per propaganda di idee fondate sull'odio
razziale. Gli avvocati dell'Opera Nomadi, guidati dalla Sezione di Mantova e dai
Sinti veronesi, hanno intimato a Flavio Tosi (attuale Sindaco di Verona) ,
Matteo Bragantini, Luca Coletto, ...
Reggio Calabria, il servizio civile con i Rom
«I Rom sono quelle persone che quando danzano non parlano, accantonano
confusioni, tramandano sentimenti, modellano gesti e si calano nei passi che
danzano. Nei silenzi dei loro spazi, mentre ascoltano il loro spirito, ch...
Porto Sant'Elpidio (AP), l'intercultura nella scuola
Dal 28 al 30 agosto a Porto Sant'Elpidio (Ascoli Piceno) si terrà il seminario
"Verso la costruzione di Curricula interculturali: dal canone etnocentrico a
quello del cittadino cosmopolita", promosso dal Ministero della Pubblica Istr...
Reggio Emilia, si chiude un "campo nomadi"
La decisione dei Comune di Reggio Emilia di chiudere il "campo nomadi" di via
Gramsci e di delocalizzare i suoi residenti in vari punti della città aveva
suscitato un vespaio di polemiche. Che oggi rischiano di esplodere, dal momento
che cominciano ad essere individuati i punti nei ...
Merano (BZ), il Questore chiede interventi urgenti e risolutivi per il "campo
nomadi"
Le condizioni del "campo nomadi" di Merano, alla confluenza fra Passirio e
Adige, sono di un degrado indegno per la città e sotto il profilo
igienico-sanitario oltre che della sicurezza, essendo posto sotto il viadotto di
una strada a scorrimento veloce qual è la MeBo, costituiscono un capitolo da
risolvere con in...
Rom e Sinti, proposte concrete per il governo
Al Tredicesimo meeting internazionale antirazzista, promosso dall'Arci in
Toscana, i Sinti e i Rom hanno presentato un testo in cui si chiede il
riconoscimento dello status di minoranze etniche linguistiche e si rivendica il
diritto alla cittadinanza e alla casa. Tre le...
Pavia, nessuna preoccupazione per i Rom ma tanta preoccupazione per un monumento
di archeologia industriale
E se i rom avessero occupato la Chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, il Broletto
o il Ponte Coperto? Ecco cosa ti domandi, nel vedere a Pavia le macerie di
quello che era fino a ieri uno dei monumenti di archeologia industriale più
affascinanti d'Italia: l'antico stabilimento della Snia Viscosa. Demolito dalle
ruspe perché il sindaco diessino non sapeva più cosa fare per cacciare gli «zingar...
Di Fabrizio (pubblicato @ 08:54:31 in media, visitato 1964 volte)

L'avremmo giurato: il caso della «zingara che ha rubato un bambino» non è mai
esistito, se non nella mente della madre del bimbo (e per lei abbiamo qualche
sentimento di pietà) e nei resoconti di certi giornali e certe televisioni, che
meritano invece tutta la nostra indignazione. A cominciare, va da sé, da quel
moltiplicatore di tutti gli istinti bassi che agitano il ventre della società
italiana che è La Padania. La quale, dopo aver insinuato dubbi sulla
mamma-testimone, che - scrive - «stranamente ritratta», continuava ancora ieri a
seminare e a inseguire paure sugli “zingari” con un titolone a nove colonne:
«Allarme: in azione bambini ladri». Che grande novità, eh?
Certo: i rom e altri nomadi rubano spesso, per necessità e per antica abitudine,
e i bambini rubano più ancora degli adulti. È un problema che riguarda tutte le
nostre città, anzi tutte le metropoli, che genera insicurezza e che va
affrontato e risolto. Ma i rom, le donne rom, non “rubano” i bambini. Che lo
facciano è un'antica convinzione basata soltanto sul pregiudizio verso le
evidenti diversità di costumi e di vita dei nomadi. Semmai, in passato, è
avvenuto il contrario: e cioè che dei bimbi nomadi siano stati rapiti “a fin di
bene”, per essere convertiti ed educati secondo i “veri valori” dei paesi che
ospitavano le loro comunità. L'idea che i nomadi rapiscano i bambini, pratica
oltretutto insensata per comunità con altissimi tassi di natalità, ha lo stesso
fondamento che ebbe quella secondo la quale gli ebrei uccidevano a scopo rituale
i bambini cristiani. La differenza è che se oggi un giornale si azzardasse a
sostenere che ciò avviene realmente sarebbe, giustamente, affogato nelle
critiche e nel disprezzo di tutte le persone di buon senso. Con gli “zingari”,
invece, non solo non accade, ma si trova anche qualche imbecille pronto a
commentare e a raccontare che sì, certo, come no, ci sono molti casi...
Ma quali casi, quando, dove? Ogni allarme che è stato diffuso in passato si è
dimostrato infondato. Ha portato soltanto nuove paure e nuovi pregiudizi. Ha
confermato soltanto che questo timore ancestrale, retaggio di tempi lontani e
assai diversi dai nostri, è ancora vivo non solo fra la gente semplice, non solo
fra i genitori (ai quali un eccesso di ansia di protezione verso i propri figli
può essere pure perdonato), ma anche tra persone che, per il mestiere che fanno,
dovrebbero avere una certa cultura e farsi governare da un certo senso di
responsabilità: cronisti di giornali e tv, commentatori strapazzoni, persino
qualche “esperto” di dubbissima fama.
Alla povera Maria Ferau, che ha pagato con l'arresto un gesto che probabilmente
era solo una carezza, andrebbero le scuse di molte persone, oggi. E invece avrà,
probabilmente, solo silenzio e nuovi insulti dalla Padania. Che tristezza.
Fotografie del 03/08/2007
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