Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
ASSOCIAZIONI CHIEDONO AL PREFETTO PUBBLICAZIONE DATI
È passato più di un anno dalla rivolta nel Cpt di Via Corelli a Milano. Nel frattempo è cambiato il governo ed è stato messo all’ordine del giorno il “superamento” dei Centri di Permanenza Temporanea, cioè di quei luoghi dove vengono imprigionati fino a 60 giorni i cittadini stranieri non in regola con il permesso di soggiorno. Eppure, il dibattito politico sui Cpt stenta a diventare intelligibile per la grande maggioranza dei cittadini e delle cittadine, principalmente perché quelle strutture continuano ad essere circondate dalla segretezza.
Già un anno fa avevamo aperto un confronto con la Prefettura, sfociato poi in una bozza di intesa che prevedeva l’accesso regolare al Cpt di via Corelli delle associazioni. Tuttavia, una volta inviata al Ministero degli Interni per il nulla osta, non se ne seppe più nulla e tornò a regnare il silenzio più assordante.
Pensiamo che sia inaccettabile e intollerabile che continuino il silenzio e la segretezza. Per questo, a inizio luglio, abbiamo richiesto formalmente al Prefetto di Milano un incontro e la pubblicazione di tutti i dati relativi al Cpt di via Corelli, dai costi di gestione e di quelli delle convenzioni con soggetti privati fino al numero di trattenuti che transitano nella struttura.
La nostra opinione è risaputa, cioè che i Cpt vadano chiusi insieme alla stagione della Bossi-Fini e delle politiche incentrate sulla repressione, la quale assorbe peraltro oltre il 70% delle risorse pubbliche in materia di immigrazione. Vanno chiusi perché inutili, inumani e in palese contrasto con le più elementari norme dello stato di diritto. E il fatto che i Cpt siano oggi in Italia una specie di buco nero dell’informazione pubblica non fa che renderli ancora più preoccupanti.
Non abbiamo mai preteso che la nostra opinione venga condivisa a “scatola chiusa”, ma pretendiamo che i cittadini vengano messi in condizione di sapere, di poter partecipare ad un dibattito pubblico e democratico. Non ci sono motivi di sicurezza che impediscano di poter sapere cosa succede nei Cpt e quali siano le convenzioni economiche che li riguardano. Auspichiamo dunque vivamente che il Prefetto di Milano e il Ministero degli Interni, dopo lunghi anni di oscurità e segretezza, decidano finalmente di consegnare ai cittadini di Milano un po’ di trasparenza.
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I consiglieri comunali ammettono: occorrono altri siti
20/07/06 - By Nicola Rider

IL POLIZIOTTO staziona davanti al Mole Valley District Council', in attesa che inizi la discussione su come creare più siti.
E' stato chiamato lì per paura delle proteste che potrebbero esserci durante la seduta.
Ma non ci sono segni di agitazione da parte dei residenti, alla possibilità di un nuovo sito a Barnett Wood Lane ed all'allargamento di quelli di Dorking e Mickleha, che sono le proposte comunali.
Ai consiglieri del comitato è stato chiesto di proporre tre allargamenti di siti preesistenti e di un nuovo sito, da presentare al consiglio martedì scorso. Soprattutto, il comitato consiliare ha accolto favorevolmente l'ipotesi di migliorare le aree di sosta a Mole Valley.
Il consigliere David Walker (Con. Bookham North) dice: "Ho pensato a lungo che la comunità viaggiante e nomadica sia sotto-servita di aree di sosta".
Aggiunge il consigliere Jean Pearson (Con. Capel, Leigh and Newdigate): "E' del tutto evidente che spetta al consiglio di provvedere a nuovi luoghi di sosta, dobbiamo identificarli e/o migliorarli".
Ma la consigliera Penny Hedgeland (Con. Leatherhead North) obbietta che i residenti di Barnett Wood non gradirebbero la scelta comunale.Dice "Condivido la scelta di individuare nuove aree, cosa di cui c'è bisogno da tempo. Ma tutte le proposte devono essere riviste singolarmente". "Ci sono ampie ragioni perché alcune scelte non siano approvate".
"La scelta di quel sito porterebbe svantaggi alla comunità".
"E' il Governo che ci incoraggia ad indicare le assegnazioni, per ovvii motivi di sanità, ed è questa la situazione a North Leatherhead. Se l'area viene sovraccaricata, questo può portare a ridurre le assegnazioni [...] "Le assegnazioni avvengono ai confini della città, e non sono un buon biglietto da visita". "Quante persone penseranno due volte prima di comprare una casa o avviare un'attività a Leatherhead? Tutto ciò sminuisce il potenziale economico dell'area."
Hedgeland termina dicendo che comunque l'area non sarebbe adatta alla sosta di Nomadi e Viaggianti. Dice "La qualità dell'aria è bassa, perché l'area è interessata da 14 linee di traffico pesante. E' pericolosa per chi va a piedi e per i bambini che giocano".
In alternativa, Hedgeland e Tim Hall (Con. Fetcham West) propongono di abbandonare l'idea di Barnett Wood e di optare per due siti a Salvation Place, nello stesso distretto.
Il comitato ha concordato sulla proposta della consigliera Margaret Cooksey (Lib Dem, Dorking South) di coinvolgere nella consultazione le comunità ed i residenti.
Ora il consiglio cercherà di valutare la possibilità di estendere i siti già esistenti a Conifer Park, Ranmore Road, Dorking; Brambledown, Coldharbour Lane, Dorking; Travellers Rest, Mickleham e Salvation Place, Leatherhead.
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