Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/10/2007
Ricevo da Marco Brazzoduro
salve,
abbiamo organizzato una conferenza stampa di presentazione della proposta di
legge che abbiamo depositato, sull'inserimento dei cittadini e le cittadine rom
e sinti nella legge sulle minoranze linguistiche.
sappiamo che non tutti sono d'accordo con la proposta, ma abbiamo ugualmente
provato ad invitare alla presentazione a persone e associazioni che lavorano
sui/con diritti di rom e sinti. è un primo passo, intendiamo continuare a
lavorare, con gli strumenti a disposizione perché i/le componenti di questi
minoranze, siano riconosciute come soggetto di diritto.
la conferenza stampa avrà luogo giovedì 11 ottobre alle 10:45 nella sala stampa
di Montecitorio, ingresso da via della missione. data la natura dell'iniziativa,
prevediamo pochi brevi interventi.
chi intenda partecipare è pregato di dare conferma entro martedì 9.
ricordo che per gli uomini è necessaria la giacca.
sono stati invitati tutti i deputati che hanno firmato la proposta.
un caro saluto,
mercedes frias
... di oggi, 8 ottobre 2007. Ma è proprio vero che le
“comunità nomadi” condividono? Non è invece il caso di far sentire la vostra
opinione in merito? Per e-mail al Corriere potete scrivere a 'redazione@corrieredilivorno.it'.
Ciao. Isabella.
Cosimi: Mai più bimbi mendicanti - Presto gli assistenti
sociali ai semafori
E le comunità nomadi condividono anche se chiedono "politiche
di inserimento più adeguate"
di Gabriele Masiero
"Siamo pronti a mettere in campo una task force di educatori per togliere dai
semafori i bambini mendicanti". Il sindaco, Alessandro Cosimi, ha deciso di
dichiarare guerra agli adulti, spesso rom, che usano i loro figli per chiedere
l'elemosina agli angoli delle strade. ''Faremo solo rispettare la legge che già
esiste - ha aggiunto Cosimi - e siamo pronti a fare intervenire il tribunale dei
minorenni''. L'idea del primo cittadino livornese potrebbe essere un
progetto-pilota in Italia, non fosse altro perché non segue la strada delle
ordinanze, come avvenuto a Firenze con i lavavetri, ma intende rafforzare
l'attività dei servizi sociali per stroncare il fenomeno dell'accattonaggio
compiuto dai bambini. "Il messaggio che vogliamo dare - ha spiegato Cosimi - è
chiaro: a Livorno non è consentito mandare i bambini a chiedere l'elemosina. E
per farlo siamo disposti a impegnarci concretamente. Abbiamo già contatto un
pool di psicologi e pedagogisti che ci aiuteranno in questo percorso. Proporremo
al Tavolo del volontariato di collaborare con noi per trovare, oltre alle
struture pubbliche, altre case famiglia dove inserire i bambini tolti ai
genitori che li costringono a mendicare. Prima andremo sul posto ad avvertire
questi adulti e se la loro condotta proseguirà informeremo il tribunale dei
minorenni affinché decida sull'eventuale affidamento ad altri dei loro bambini".
Infine, ha detto Cosimi, "vogliamo dimostrare che Livorno non dimentica quanto è
accaduto due mesi fa sotto il ponte di Pian di Rota, quando morirono quattro
bambini nell'incendio delle loro baracche". "Non siamo una città indifferente -
ha concluso - e lo vogliamo dimostrare con i fatti. Per questo i nostri servizi
sociali monitoreranno costantemente la città. Abbiamo già ricevuto segnalazioni
in merito, in particolare per quanto riguarda il semaforo che si trova vicino
all'istituto Nautico, interverremo su quelle e non tollereremo violazioni di
legge". Ok al progetto del sindaco livornese anche dal comitato nazionale "Rom e
Sinti insieme" che però auspica anche politiche sociali che favoriscano
l'inclusione di interi nuclei sociali. "E' giusto applicare le norme - ha detto
Nazzareno Guarnieri, portavoce del comitato - perché legalità e sicurezza
sono principi irrinunciabili, ma allo stesso modo occorre garantire politiche
sociali adeguate per consentire a tutti una vita dignitosa. Perché disagio e
illegalità non nascono mai per caso". Al comitato fanno capo oltre 60 leader e
16 organizzazioni di categoria. "E' assolutamente vero - ha precisato il
portavoce della comunità Sinti e Rom - i bambini non devono mendicare per strada
né, tanto meno, dovrebbero vivere in campi nomadi, che andrebbero smantellati.
Ma purtroppo è altrettanto vero che spesso non hanno dove andare e la
discriminazione contro le minoranze Rom e Sinti in Italia è ancora estesa in
tutti i campi, dal privato al pubblico". In Italia, secondo Guarnieri, "sono
rare le realtà dove le comunità sinti e rom sono considerate protagoniste
sociali pensanti e dove sono attuate politiche di integrazione, di
partecipazione diretta e di mediazione culturale". "I Sinti e i Rom presenti in
Italia - ha aggiunto - vedono in molti casi negato il diritto alla residenza,
alla sanità, alla scuola e al lavoro". E' quindi necessario, ha spiegato
Guarnieri, "superare la politica dell'assistenzialismo e dell'accompagnamento
sociale ed evitare politiche simili con altra denominazione che contengono
sempre i requisiti dell'assistenzialismo". "Insomma, chi di noi sbaglia, ruba e
sfrutta i bambini deve pagare - ha concluso - ma lo stesso deve valere per chi
non è in grado di garantire politiche sociali adeguate".
Fotografie del 09/10/2007
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