Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 21/02/2008
Da
Romano Them
19 Febbraio 2008 - Il Consiglio Nazionale Rom come legittimo
rappresentante della comunità Rom di Serbia ha condannato ieri le
dichiarazioni di John Sawers, ambasciatore britannico all'ONU, che
affermava tra l'altro che il piano Ahtisaari e la dichiarazione
unilaterale di indipendenza sarebbero state accettate dai Rom e dai
Turchi che vivono in Kosovo. L'ambasciatore britannico ha anche
menzionato come ragione per la dichiarazione d'indipendenza la pulizia
etnica contro gli Albanesi del Kosovo. Ma questo "argomento" è
stato dimenticato quando si è trattato, per esempio, dei Rom.
Durante il mandato della forza internazionale in Kosovo, oltre l'85%
dei Rom che vivevano in Kosovo hanno lasciato la loro casa, a causa
delle terrore delle bande albanesi e delle istituzioni del governo
provvisorio in Kosovo e Mehtojia. Sino ad oggi, meno del 5% ha deciso
per il ritorno. E' esattamente per queste ragioni che è possibile che il
rappresentante dei Rom nel Parlamento kosovaro, Hadji Zuljfi, ha votato
per una decisione tanto vergognosa. Hadji Zuljfi ha perso tutta la sua
credibilità politica, sociale e morale con i Rom da tanto tempo, perché
mai si è alzato contro il terrore, la violenza, gli assassini e la
persecuzione a cui per anni i suoi Rom sono stati esposti in Kosovo e
Mehtojia.
La società internazionale, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU e gli
stati membri dell'UE devono riconoscere che i Rom sono stati uno dei più
grandi danni collaterali in Kosovo e Mehtojia. I Rom mai scorderanno il
loro paese, la Serbia e mai riconosceranno un Kosovo indipendente. Per
questa ragione l'ambasciatore britannico non ha il diritto di usare i
Rom nei suoi falsi argomenti per la decisione illegale presa
dall'Assemblea kosovara, così dichiara il Consiglio Nazionale Rom. Il
Consiglio Nazionale della minoranza Rom in Serbia è pronto a fornire al
Consiglio di Sicurezza dell'ONU, tutte le rilevanti informazioni sulla
pulizia etnica ed il terrore a cui i Rom sono esposti in Kosovo e
Mehtojia.
Source: Rominterpres
Da
Roma_Francais
Una bambina d'origine rom di sei anni si è fidanzata a Ramnicelu
(est della Romania) con un adolescente di 17 anni, in occasione di una cerimonia
sorvegliata da vicino dalla polizia, la notizia è di venerdì comunicata dal
sindaco.
"E' stata organizzata una festa al focolare culturale, in seguito i due
minori sono rientrati ciascuno a casa loro", ha dichiarato il vice-sindaco
del villaggio, Ion Alecu. Secondo lui, i genitori dei due bambini si sono
impegnati per iscritto dinanzi alla polizia ed un assistente sociale a vegliare
a ciò che i due minori non vivono insieme e non abbiano rapporti sessuali fino a
che la ragazza, Marghioala, celebrerà il suo 15° compleanno.
"Continueremo a sorvegliarli da vicino", ha aggiunto. Prima, assistenti
sociali della direzione locale per la protezione dell'infanzia (DGASPC) si erano
recati sul posto per tentare di convincere le due famiglie a rinunciare al loro
progetto di fidanzare i bambini, ma invano.
"I nostri mezzi d'intervento in casi simili sono limitati", in ragione in
particolare della reticenz della Comunità rom del villaggio, forte di circa
1.200 famiglie, a rinunciare a questa tradizione, hanno spiegato all'AFP il
portavoce della DGASPC, Carolica Dinu. fonte AFP
Fotografie del 21/02/2008
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