Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 13/02/2008
Ricevo da Dijana Pavlovic
Oggetto: urgente replay to viktoria.mohacsi@europarl.europa.eu Viktória Mohácsi MEP-ALDE e le seguenti organizzazioni non governative elencate in calce, si sentono insultate dall´affermazione di Silvio Berlusconi e richiedono perentorie scuse da parte sua. Silvio Berlusconi, durante un´intervista telefonica riguardante il suo programma elettorale per i primi 100 giorni di governo, ha dichiarato: "Tolleranza zero per Rom, clandestini e criminali". Stiamo provvedendo ad includere una lista di organizzazioni rom e non rom che appoggiano l´iniziativa. Abbiamo ancora 40 minuti prima della scadenza dei termini per la consegna della richiesta. Nel caso vogliate essere aggiunti per favore includete alla risposta il nome della Vostra organizzazione, il paese ed il contatto. Ringraziando anticipatamente.Elisabetta Vivaldi
Mohácsi Viktória - MEP European Roma and Travellers Forum, Roma Education Fund, Open Society Institute, Movement for Desegregation Foundation - Hungary, Chance for Children Foundation - Hungary, Jászság Roma Civil Rights Association - Hungary, Roma Civil Rights Foundation - Hungary, Phralipe Association - Hungary, European Roma Youth Association - Hungary, Hunagrian Roma Forum - Hungary, Romedia Foundation - Hungary, Regional Roma Association Dombóvár - Hungary, National Associaton of Romologists - Hungary, Network for Integration Foundation – Hungary, U.N.I.R.S.I – Italy, Them Romano - ONLUS Association – Italy, Romano Drom - Onlus Association, Milano - Italy, Amalipe Romano Associaton - Italy, Rasim Sejdic Association - Italy, Opera Nomadi Association Milano – Italy, Opera Nomadi Association Mantova – Italy, Opera Nomadi Association Napoli – Italy, Opera Nomadi Nazionale Ente Morale – Italy, Romani Criss - Romania, Parudimos Associaiton- Romania, Assosiation of Romani Women for the Children - Romania, Amare Romenta Association - Romania, Romanian Civic Roma Alliance - Romania, Association for Roma Initiative Development - Romania, European Roma Information Office - Belgium, Center for Interethnic Dialogue and Tolerance "Amalipe" - Bulgaria, Integro Association - Bulgaria, Federation nationale des associations solidaires d'action avec les Tsiganes et Gens du voyage – France, Youth Association Perpetuum – Macedonia, Youth Association ‘Luludi’ – Skopje Macedonia, Romani Kultur Yardimlasma ve Dayanisma Dernegi – Aydin, Turkey, Kirklareli Roman Kulturunu Koruma, Kalkindirma ve Dayanisma Dernegi – Turkey, Luleburgaz Bati Trakya Romanlari Kultur, Yardimlasma ve Dayanisma Dernegi – Turkey, Alliance Unit of Roma – Chisinau Moldova, Rubin Romany Organisation – Durleshti Moldova, National Roma Centrum – Kumanovo Macedonia, Roma SOS Association - Prilep Macedonia, Prijatelska Raka Association –Skopje Macedonia, Jekipe Association – Veles Macedonia, Darhija Association – Skopje Macedonia, Anglunipe Association – Tetovo Macedonia, Pralipe Association - Kr.Palanka Macedonia, Sucar Drom Association - Italy, Nevo Drom Association - Italy, RomSinti@Politica Association - Italy, Institute of Sinta Culture – Italy, OsservAzione Association - Italy, U Gipen Association – Brescia Italy, Nevo Mero Association – Rimini Italy, Sucar Drom VI Association – Vicenza Italy, Nevo Drom TN Association – Trento Italy...
Ricevo da Roberto Malini
da www.annesdoor.com
Gloria, un'utente di Anne's Door è sorpresa da quanti reati siano attribuiti ai
Rrom e ci scrive: "Dopo il caso Mailat, i bambini di Milano torturati e
costretti a mendicare, ecco la rivelazione (di Roberta Angelilli, Alleanza
Nazionale n.d.r.) secondo cui in Italia ben 50 mila bambini Rrom sarebbero
schiavi di un racket composto da nomadi; ecco la vicenda dei Sinti che truffano
gli anziani e chesi rivelano proprietari di ville e montagne d'oro (l'ho
visto in un servizio televisivo)! Ecco la notizia, diffusa dai media, dei Rrom
del campo Casilino 900, a Roma, che hanno commesso un'infinità di reati e che le
autorità romane hanno presentato come una banda organizzata, contro cui hanno
mobilitato un esercito composto da più di cento carabinieri, pattuglie in
uniforme, militari a cavallo e unità cinofile. Siamo di fronte a un popolo di
criminali, geneticamente portati a commettere reati e azioni orribili o viviamo
in un Paese impazzito?"
Risponde Roberto Malini. Hai colto nel segno del problema e hai messo in rilievo
il castello di pregiudizi su sui si basa una persecuzione efferata, che si
giustifica agli occhi dell'opinione pubblica come "operazione di sicurezza" e
non "purga razziale". Cara Gloria, i nomadi che rapiscono bambini e li
costringono con torture, segregazione e minacce a rubare o prostituirsi; i Sinti
che si arricchiscono truffando gli anziani e posseggono ville e macchinoni; il
"linguaggio segreto" degli zingari scritto con il gesso davanti alle abitazioni
a scopo di rapina sono i soliti luoghi comuni usati dalla propaganda razzista.
Il partito nazista e la stampa di regime presentarono i Rrom proprio come un
popolo geneticamente degenerato e caratterizzato da un'indole immorale: ladri,
truffatori, schiavisti, padri e madri indegni, assassini senza scrupoli. La
realtà, Storia e Memoria ce lo insegnano, è ben diversa e i veri criminali non
furono i Rrom, ma i tedeschi e i loro complici. Criminali spietati, capaci di
azioni indescrivibili e omicidi orrendi contro uomini, donne e bambini
innocenti. Tieni presente, però, che quando i nazisti erano al potere e i media
lavoravano per presentare in modo umano la loro immagine, il popolo tedesco la
pensava come gli italiani di oggi e identificava negli zingari e nelle altre
minoranze che furono soggette a persecuzione la sorgente del male. Nessuno
avrebbe detto che Hitler, Goebbels, Eichmann o Himmler fossero mostri. I nemici
della sicurezza erano considerati, anche allora, i mendicanti, i poveri, le
famiglie Rrom dalle pelli scure e le usanze così diverse da quelle europee. Ma
torniamo al presente: Rrom e Sinti, purtroppo, sono poverissimi e non posseggono
ville né oro o diamanti; amano i loro bambini ("tanti bambini, tanta gioia", è
il loro motto) e non rapiscono quelli degli altri; hanno un livello di moralità
elevatissimo e condannano la violenza come il più grave dei mali; sono religiosi
e considerano la carità e la solidarietà come i massimi valori umani e sociali.
Non ho visto il servizio televisivo a
cui ti riferisci, ma ne ho lette e sentite tante, da molti anni. Se vuoi
combattere il pregiudizio devi tener sempre presente che i razzisti seguono una
strategia mediatica precisa, che è quella di giustificare la repressione
presentandola come un'azione necessaria per tutelare o ripristinare la
"legalità". Quello che gli uomini e i gruppi che si occupano di Diritti Umani
combattono è un atteggiamento persecutorio, che ha portato i Rrom in condizioni
tragiche di povertà. E' ovvio che le autorità giustificano sgomberi ed
espulsioni adducendo ai Rrom reati di ogni genere, ma quello che le Nazioni
Unite e l'Unione Europea chiedono - finalmente - ai Paesi civili è l'attuazione
di politiche volte a integrare i Rrom e a combattere la povertà che li annienta,
attraverso un sostegno pianificato (che l'Ue agevola con ingenti fondi, cui
l'Italia ha scelto di non accedere proprio per non favorire l'integrazione) e
comprendente alloggi, aiuti economici, assistenza sanitaria, strutture per
l'igiene, progetti di collocamento professionale, inserimento scolastico, tutela
dell'identità etnica di un popolo, attivazione di programmi
mirati a far conoscere la Storia, la cultura e la condizione dei Rrom ecc. In
tutti i casi cui ti riferisci, eccettuato quello di Mailat, che non è un Rrom,
ma un romeno di etnia Bunjas (anche quello, comunque, è un evento giudiziario
tutt'altro che chiaro), le autorità contestano reati diversi ai Rrom e i media
presentano le loro comunità come bande malavitose. Il caso recentissimo del
campo Casilino 900 è emblematico della persecuzione in atto. Le forze
dell'ordine sono entrate in un luogo di emarginazione simile a un campo di
concentramento, dove sopravvivono nelle più spaventose condizioni di indigenza
cento uomini, cento donne e duecentocinquanta bambini. La violazione commessa
nei loro confronti è stata totale: anziché ricevere aiuti e supporto (come
prevedono le leggi internazionali a tutela delle minoranze etniche e le
convenzioni internazionali per i Diritti Umani), sono stati perquisiti, espulsi
quando possibile, denunciati per reati assurdi, come la "violazione del diritto
d'autore", terrorizzati e umiliati sia individualmente che come popolo. Quando
abbiamo dubbi sulla persecuzione, Gloria, perché i media ci presentano i "buoni"
e i "cattivi" secondo una logica di regime, dobbiamo entrare in un campo Rrom e
tutto diventa chiaro: troveremo povertà, fame, malattie, morte, dolore,
abbandono, emarginazione. E nessuno che si prodighi per combattere i veri nemici
della società, che sono il razzismo, la crudeltà, l'abuso, la calunnia, la
miseria. Entriamo in un campo Rrom, finché è possibile, perché i pogrom hanno
decimato persino quei luoghi disperati di sopravvivenza e, al di là delle odiose
bugie della propaganda, sarà facile rispondere alla tua domanda: chi sono i
criminali, gli zingari o i loro persecutori?
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Fotografie del 13/02/2008
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