Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
da:
Sergio Franzese Cari amici,
mi duole comunicarvi che il nostro caro amico Spatzo (Vittorio Mayer Pasquale) ci ha lasciati per sempre.
In vita egli scrisse queste parole:
...Viviamo ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Quando si muore si lascia tutto: un miserabile carrozzone come un grande impero.
E noi crediamo che in quel momento sia molto meglio essere stati Zingari che re.
Non pensiamo alla morte. Non la temiamo, ecco tutto...ed in questa ora triste per chi lo ha conosciuto condividendo con lui sentimenti ed ideali o per chi lo ha incontrato solo attraverso le sue poesie ci piace immaginare che egli ci guardi da un altrove, dimensione o luogo in cui ciascuno è libero da ogni sofferenza, in cui ai Sinti sia restituita quella libertà troppo spesso negata su questa terra.
Latcho drom, kamlo pral... tu tches imar dschido an mengre herz!Vurdon.it
da:
Marta Rabbiosi Negli ultimi tempi si sente parlare ogni tanto di via Capo Rizzuto. E' un'area piuttosto vasta di campi tra la via Gallarate e l'autostrada Milano-Torino.
Ciclicamente si riempie di insediamenti di baracche, in diversi punti. Io conosco da due anni e mezzo quello più grosso, denominato per semplicità "Il Bartolini" perché inizia lungo le mura di questa nota ditta di trasporti; nel suo cortile è sempre aperto un idrante a cui si riforniscono non solo gli abitanti di quel villaggio: anche dagli altri gruppi di baracche arrivano pazienti, con il carrello della spesa e un paio di bidoni da riempire.
Dallo scorso autunno le mie visite lì si sono molto diradate. Una piccola organizzazione è presente con continuità, e cerca di fare il possibile su più fronti. Io, d'altra parte, trovo molta difficoltà a relazionarmi con le persone che non sono chiare e non riesco ad instaurare con i "residenti" un rapporto costruttivo. Con le persone che ho conosciuto si fanno due chiacchiere cordialmente e morta lì.
Nelle mie rare visite di quest'anno ho proposto delle uscite con i bambini, e quattro-cinque me li hanno lasciati: si sono molto divertiti. Continuo peraltro a svolgere sostegno volontario una volta alla settimana presso la scuola elementare di zona ai due bambini che avevo iscritto due anni fa .Con l'eccezione di una sola altra nuova iscrizione, rimangono gli unici che frequentano la scuola, pur con numerose assenze. Nella stessa scuola lo scorso autunno sono stati peraltro inseriti alcuni bambini dal campo di via Triboniano, ed è un successo considerata la resistenza posta dalla direzione a i miei primi contatti di tempo fa.
Dal Bartolini invece continuano a non sentirne l'esigenza; quella di "bambino scuola" è una frase fatta perché sanno che è quello che vogliamo sentirci dire, ma al momento di venire al dunque saltano fuori le scuse, ormai standard anche quelle.
Questo mio contributo è molto, molto parziale. Piacerebbe anche a me che chiunque potesse fornire una visione più organica e precisa ci chiarisse le idee.
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