Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 19/12/2010 @ 09:17:37, in Italia, visitato 2310 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir, QUI i fatti a cui si riferisce

9 Febbraio – 16 Febbraio 2010
1^ visita dei genitori del promesso sposo in Kosovo a Ferizaj per conoscere i genitori della futura sposa del loro figlio: entrambi si erano conosciuti e parlati per diversi mesi via internet, attraverso la Web Cam.

11 Maggio – 16 Maggio
2^ visita della mamma del giovane Rom in aereo, accompagnata da Hery e Violza (zii del ragazzo) che raggiungono Ferizaj in macchina, lo scopo è arrivare a definire l'accordo con la famiglia della giovane sposa in vista del matrimonio dei due ragazzi Rom. Accordo che viene raggiunto secondo le usanze Rom, suggellato dalla festa celebrata in casa della famiglia con il coinvolgimento del vicinato e dei parenti. La futura sposa circola su una Limousine in segno di festa per le vie della cittadina e per mostrare pubblicamente l'intesa raggiunta dalle due famiglie. Tutto documentato da un video che verrà poi visto a più riprese dai Rom di Coltano.
I genitori della ragazza salutano e affidano la loro figlia a Hery e Violza. Partono per l'Italia il 18 Maggio con la macchina di Hery.

20 Maggio 2010
Arrivo a Coltano della ragazza Rom. Si celebra una festa, accompagnata anche da una band musicale Rom. Vi partecipano tantissimi Rom di Coltano, La sposa veste gli abiti di festa della tradizione Rom, balla è serena ed è presentata ai famigliari del futuro sposo, salutata anche da tanti altri Rom di Coltano e conosce di persona il suo futuro marito. Ci sono fotografie che testimoniano il suo arrivo a Coltano e quelle delle feste celebrate il giorno dopo e anche il 31 Maggio.
La festa si protrae per tante ore, fino a notte.
Anche il giorno seguente avviene un'altra festa, sempre al campo di Coltano.

1 Giugno 2010
A Gello, vicino a Pontedera alle 18.00 si celebra la festa vera e propria del matrimonio, con la partecipazione di centinaia di Rom, provenienti anche da fuori dell'Italia: Francia, Croazia, Germania. I giovani sposi Rom fanno il loro ingresso su una macchina scoperta, affittata per l'occasione. Vengono scattate centinaia di fotografie.

1 Settembre 2010
Un gruppo di Rom, per alcune ore occupa simbolicamente il nuovo villaggio Rom (ancora vuoto), esasperato dall'infinita attesa e dall'atteggiamento omissivo dei responsabili del progetto Città Sottili del Comune di Pisa, chiedono un incontro con l'Assessore Politiche Sociali per avere delle risposte sull'assegnazione degli alloggi e sulle prospettive future per chi rimarrà escluso.

2 Settembre 2010
La risposta del comune è l'occupazione "militare" (carabinieri, vigili urbani e polizia) del villaggio: paura e rabbia si alternano tra Rom di Coltano.. nel trambusto di quelle ore la "sposa bambina" avvicina un agente e comunica la sua volontà di tornare a casa. Vengono assegnati in questo clima di paura gli alloggi. Quattro famiglie rimangono fuori dall'assegnazione.

8 Settembre 2010
La giovane sposa Rom viene portata via dal campo dalle Forze dell'Ordine e affidata ad una comunità protetta.

26 Ottobre 2010
Vengono arrestati 6 Rom: lo sposo della minorenne, i suoi genitori, la nonna e i due zii che hanno portato la futura sposa minorenne in Italia con gravi accuse su di loro: rapimento, violenza sessuale di gruppo anche da parte dei Rom del campo, riduzione stato di schiavitù e maltrattamenti. Viene portata via anche un'altra giovane sposa del campo, senza alcuna spiegazione e affidata segretamente ad una struttura protetta. Le indagini sono coordinate dall'Anti-Mafia di Firenze. Tra il materiale sequestrato dalla Polizia ci sono le centinaia di foto delle feste in una cornice digitale e il video girato a Ferizaj durante la festa del fidanzamento... che fine hanno fatto?
Ha inizio una intensa campagna giornalistica di diffamazione sulla comunità Rom, capeggiata dalla redazione locale de Il Tirreno e avvallata dal comune di Pisa. Il quotidiano locale La Nazione manterrà invece, un atteggiamento più prudente.
D'ora in poi gli operatori del comune che visitano il campo, sosterranno la versione della ragazza, mantenendo un atteggiamento di sospetto sui famigliari coinvolti rimasti al campo: un finto interessamento per acquisire ulteriori dati contro i Rom coinvolti. Dice un saggio: "Non mi preoccupa chi dice che vuole fare del male, ma chi pensa di fare il bene!"
Intanto in città monta la rabbia nei confronti dei Rom. In diverse occasioni sono presi di mira dalla gente, derisi ed insultati. Il fatto più grave presso il Distretto Sanitario al CEP, dove la mamma del giovane marito che usufruisce degli arresti domiciliari perché incinta, si reca il 2 Dicembre per una visita di controllo, scortata da agenti penitenziari ma viene insultata dalla stessa dottoressa, la invita a farsi visitare altrove, in un primo momento rifiuta la visita medica che le spetta, ma poi ci ripensa solo per rispetto delle guardie penitenziarie che l'hanno scortata.
Intanto, durante il periodo di detenzione presso il carcere minorile di Firenze il giovane marito verrà picchiato diverse volte dagli stessi detenuti.

15 Novembre 2010
Conferenza stampa dei Rom al campo di Coltano, indetta per far sentire per la prima volta la voce dei Rom sulla vicenda, visto che nessuno ha sentito il bisogno di ascoltare la loro voce e le loro testimonianze. I quotidiani locali de Il Tirreno e La Nazione non intervengono!

10 Dicembre 2010
Viene arrestato anche il nonno del giovane marito, con l'accusa di essere l'organizzatore materiale della "compravendita di minorenni".

11 Dicembre 2011
A Firenze nell'aula bunker anti mafia, si celebra l'incidente probatorio, dove finalmente la difesa degli imputati per la prima volta, ha la possibilità di interrogare la ragazza e far emergere le contraddizioni nelle versioni fornite dalla giovane sposa Rom.
La nonna viene scarcerata, mentre per gli altri imputati il Pubblico Ministero si oppone caparbiamente a misure di scarcerazioni.

IO SO CHE..
in tutta questa vicenda ci sono degli aspetti ancora poco chiari, perché sono stati taciuti e nascosti fin dall'inizio, aspetti non secondari su questa "verità zingara".
Io so che la voce dei Rom non ha lo stesso peso di quella di un italiano, a patto che non sia della parte dei Rom.
Lo so che i testimoni Rom contano poco, mentre le dichiarazioni di un operatore del Comune, anche se assente durante i fatti in questione, valgono di più, soprattutto se dimostra diffidenza verso i Rom.
Io so che è più facile e comodo seguire le sirene urlanti dei pregiudizi e della superficialità, che mantenere una seria obiettività, ormai compromessa e condizionata dalle bugie gridate da una stampa compiacente e collaudata a gettare fango sui Rom.
Lo so che tra il progetto "Città sottili" del comune di Pisa e questa vicenda ci sono strette relazioni che spesso soffocano e condizionano la vita Rom.
Io so che anche quando un Rom è vittima, spesso gli capita di sedere sul banco degli imputati...
Lo so che il giudice di Bergamo, che ha rilasciato in pochi giorni il Marocchino accusato di avere ucciso la piccola Yara di Brembate, non è lo stesso di Firenze..
Lo so che il razzismo che colpisce i Rom non è questione di integrazione, ma si alimenta anche dalla crisi economica in atto.
Io so quanto sia facile condizionare il pensiero dei minorenni..ma chi controlla il controllore?
Lo so che la mia testimonianza è poco credibile perché "sono in buoni rapporti con i Rom", mentre quella che dimostra sospetto verso i Rom è più "obiettiva" , quindi merita di essere presa in considerazione, anche quando è superficiale e ambigua.
Lo so che in questa vicenda i Rom hanno le loro colpe.. la più grande è quella di essere Rom.
Semplicemente lo so, perché credo di saper distinguere una bugia, dalla realtà dei fatti, senza essere dell'Anti-Mafia.
Invece, quello che non so più con certezza è se il rispetto dei diritti, oggi vale ancora per tutti o può essere sospeso in base a categorie di appartenenza etnica?

Don Agostino Rota Martir
Coltano - Campo nomadi – 16 Dicembre 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Segnalazione di Roberto Malini

di Gabriele Augusto, clandestinoweb.com

La corte "ha inquadrato la clausola del 'giustificato motivo' tra quelle destinate in linea di massima a fungere da 'valvola di sicurezza' del meccanismo repressivo, evitando che la sanzione penale scatti allorché - anche al di fuori della presenza di vere e proprie cause di giustificazione - l'osservanza del precetto appaia concretamente 'inesigibile' in ragione, a seconda dei casi, di situazioni ostative a carattere soggettivo od oggettivo".

Roma, 17 dicembre 2010. Non si può punire lo straniero che in ''estremo stato di indigenza'', o comunque per ''giustificato motivo'', non ottemperi all'ordine, seppure reiterato, di allontanamento dall'Italia emesso dal questore. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, redattore il giudice Gaetano Silvestri, dichiarando incostituzionale una delle norme inserite nel "pacchetto sicurezza" del 2009, nella parte che prevede il reato di clandestinità.
Tutto è nato dal tribunale di Voghera che, chiamato a giudicare una donna senza permesso di soggiorno e più volte espulsa come clandestina, si è rivolto alla Consulta sostenendo che la donna non aveva potuto lasciare il nostro paese perché priva di mezzi propri. "Un giustificato motivo", che pero' non è previsto, dicono i giudici della Corte, dall'art.14, comma 5 quater del testo unico sull'immigrazione, modificato dal "pacchetto sicurezza".
"Questa Corte ha inquadrato la clausola del 'giustificato motivo' tra quelle destinate in linea di massima a fungere da 'valvola di sicurezza' del meccanismo repressivo, evitando che la sanzione penale scatti allorché - anche al di fuori della presenza di vere e proprie cause di giustificazione - l'osservanza del precetto appaia concretamente 'inesigibile' in ragione, a seconda dei casi, di situazioni ostative a carattere soggettivo od oggettivo".
"Un estremo stato di indigenza, che abbia di fatto impedito l'osservanza dell'ordine del questore nello stretto termine di cinque giorni non diventa superabile o irrilevante perché permanente nel tempo o perché insorto o riconosciuto in una occasione successiva".
Per tutto ciò, e tranne che le autorità non procedano con un'esecuzione coattiva dell'espulsione (procurando il vettore aereo o altri mezzi per lasciare il territorio nazionale), non si può lasciare allo stesso immigrato clandestino l'esecuzione del provvedimento perché ''incontra i limiti e le difficolta' dovuti alle possibilità pratiche dei singoli soggetti''.
Per la Consulta è indispensabile ''un ragionevole bilanciamento tra l'interesse pubblico all'osservanza dei provvedimenti dell'autorità, in tema di controllo dell'immigrazione illegale, e l'insopprimibile tutela della persona umana''.

E' ora auspicabile, commenta EveryOne, che si consideri egualmente "non punibile" lo straniero colpito da espulsione il quale non ottemperi al decreto ritenendo che, una volta rientrato in patria, si troverà a subire atti di persecuzione, situazioni di crisi umanitaria o condizioni di povertà intollerabili.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/12/2010 @ 09:01:58, in lavoro, visitato 1355 volte)

Segnalazione di M. Cristina Di Canio

 il link per chi legge da Facebook

L'obiettivo dell'inserimento e apprendimento lavorativo nel settore sartoriale per alcune partecipanti al progetto Formare per Fare si è concretizzato grazie alla collaborazione con il Laboratorio Manufatti Donne Rom. Il Laboratorio, inteso come percorso concreto di integrazione ed autonomia, è gestito da un gruppo di lavoro consolidato, basato sulla condivisione quotidiana del lavoro e sulla collaborazione fattiva e paritaria tra tutte le donne Rom bosniache e donne italiane che partecipano insieme alla progettazione, allo sviluppo, alla valutazione e alla gestione diretta degli spazi e delle risorse. Donne somale ed eritree sono state affettuosamente accolte dalle giovani donne Rom e si creata all'interno del Laboratorio un'atmosfera affettuosa ed accogliente che ha potenziato le abilità nell'artigianato, la fantasia e le capacità. Sono stati prodotti manufatti in stoffa, accessori per la casa e per l'abbigliamento, originali, esclusivi e curati nei dettagli.
foto di Antonella Di Girolamo tel. +393395009440

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/12/2010 @ 09:50:29, in media, visitato 1938 volte)

La Nazione

Secondo una recente ricerca, i media inciderebbero sulla percezione dell'altro, attraverso stereotipi. Così il 59% del campione ritiene che l'ingresso degli stranieri favorisca la criminalità, il 45% crede che gli zingari (rom e sinti) siano tutti ladri

Firenze, 16 dicembre 2010 – La discriminazione nei confronti del "diverso" nella società attuale è molto diffusa. Lo pensano i giovani che hanno partecipato all'indagine "Minori, mass media e diversità" realizzata dal Centro Studi Minori e Media su un campione di 1214 studenti di 19 scuole medie superiori di 13 città in 9 regioni italiane e presentata oggi a Firenze in un convegno svoltosi presso la Regione Toscana .

In apertura ha portato il saluto della Regione Toscana il consigliere regionale Gianfranco Venturi che, nel ricordare l'anniversario dell'unità d'Italia, ha affermato che è necessario creare l' unità nel Paese fatta di diversità solidale. Ma gli stessi studenti intervistati dichiarano, quasi per la metà, di provare sentimenti discriminatori nei confronti delle persone diverse da sé ed il 90% del campione ha amici che non nascondono atteggiamenti discriminatori nei confronti degli immigrati e delle persone senza fissa dimora.

Non solo. Sebbene sia opinione diffusa che i giovani siano meno discriminanti degli adulti, dalla ricerca è emerso, invece, che circa il 9% è più discriminante dei propri genitori e nonni. Solo il 26 % è meno discriminante, mentre la maggior parte (66%) riflette la posizione famigliare . "E' evidente – ha affermato la presidente del Centro Studi Laura Sturlese, commentando i risultati della ricerca – che la scuola, con un efficace insegnamento dell'educazione civica , incentrata sui valori fondanti della Costituzione, e elevata al rango di materia obbligatoria e di pari dignità, e le scuole e facoltà di giornalismo, e un'opportuna sensibilizzazione dei media potranno porre rimedio a questo quadro desolante ".

"I giovani oggi? Digitali nativi, aperti al mondo, a nuove tecnologie e forme di comunicazione – afferma Isabella Poli, direttore del Centro Studi Minori e Media - ma spesso diffidenti e discriminanti nei confronti di chi è accanto, se "diverso". Il diverso fa paura ed allora, se per gli adulti c'è la tentazione di rinchiudersi nel privato, per i giovani il rifugio è il branco dove non ci si deve confrontare con l'altro, il diverso". Contradditori, come spesso sono i giovani, non hanno pregiudizi per i compagni di scuola disabili o per gli atleti stranieri nello sport, ma invece li hanno per gli immigrati e, fra questi, soprattutto per asiatici, musulmani e rom che risultano loro particolarmente antipatici .

E di contraddizioni della società stessa ha parlato anche il prof. Franco Cambi dell'Università di Firenze che tuttavia ha individuato nelle risposte dei ragazzi un trend di sviluppo verso un atteggiamento meno discriminante rispetto alle generazioni più anziane. " Dobbiamo passare – ha affermato Cambi - dalla multiculturalità all'intercultura come spazio di incontro delle diversità. Netto, invece, il giudizio degli studenti intervistati sui soggetti più influenti nella lotta alla discriminazione ed alla xenofobia. Ai primi posti non risultano né le istituzioni, che hanno il compito di regolamentare e promuovere la piena attuazione delle norme, né le principali agenzie educative quali famiglia e scuola, alle quali compete l'educazione all'accoglienza ed alla non discriminazione, bensì le associazioni di volontariato, la Chiesa ed i mass media, seguiti a distanza da famiglia e scuola, e, all'ultimo posto, dal Governo.

"Dati sconcertanti – ha affermato Chiara Dino, redattore del Corriere Fiorentino – che rivelano la responsabilità stessa dei media sulla quale tutti noi giornalisti dobbiamo riflettere". La Dino ha anche invitato gli studenti a dialogare, attraverso strumenti ai giovani congeniali come i social network e siti web , con gli operatori della comunicazione.

Il rapporto dei giovani con i media è più forte di quanto essi stessi non credano. Sebbene solo 1 su 4 dichiari di aver formato la sua opinione sulla diversità attraverso i media, le risposte ad altre domande rivelano l' incidenza nei loro giudizi dei messaggi, e talvolta degli stereotipi, che caratterizzano la comunicazione oggi. Così iI 59% del campione ritiene che l'ingresso degli stranieri favorisca la criminalità, il 45% crede che gli zingari (rom e sinti) siano tutti ladri ed il 36% ritiene che la religione islamica costituisca una minaccia per l'Occidente. Però, allo stesso tempo, l'80% pensa anche che gli stranieri facciano lavori che gli italiani non vogliono fare.

E' seguito quindi il dibattito nel quale sono intervenuti, fra gli altri, docenti e studenti di scuole che hanno partecipato alla ricerca.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/12/2010 @ 09:09:26, in casa, visitato 1556 volte)

In dieci si erano rivolti al tribunale di Milano per chiedere al Comune di rispettare l'intesa sull'assegnazione di 25 alloggi popolari. Il provvedimento è rivolto anche al ministro Maroni e al prefetto Lombardi

Il giudice Roberto Bichi, della prima sezione civile del tribunale di Milano, ha accolto il ricorso promosso da dieci rom del campo nomadi di via Triboniano contro la mancata assegnazione delle 25 case popolari e ha ordinato al sindaco Letizia Moratti, al prefetto Gian Valerio Lombardi e al ministro dell'Interno, di adempiere agli accordi firmati lo scorso settembre con la Casa della carità, Ceas e Consorzio Farsi prossimo.

Nel ricorso i legali dei rom, Alberto Guariso e Livio Neri, elencavano tutti i passi compiuti dalle amministrazioni citate: si va dalla dichiarazione dello stato di emergenza rom in Lombardia, del 21 maggio 2008, fino alla sottoscrizione dei progetti tra il 5 e il 20 settembre scorso da parte dei ricorrenti, "del dottor Francesco Russo per conto del commissario emergenza rom e dall'amministrazione comunale, in persona del direttore di settore dottoressa Paola Suriano". Progetti che non solo prevedevano l'assegnazione in locazione dei 25 alloggi ancora da ristrutturare ai tre enti sociali e l'individuazione delle famiglie a cui assegnarli, ma che anche, rimarcavano, "recano a carico di ciascun ricorrente-firmatario il seguente formale impegno: 'Rinuncio all'autorizzazione alla permanenza nel campo di via Barzaghi che lascerò entro il giorno 15 ottobre (2010), consapevole che la mancata realizzazione del progetto per responsabilità mia o dei componenti del mio nucleo familiare comporterà comunque la perdita del diritto a risiedere nel campo".

Poi, però, si ricordava come il 27 settembre, a una settimana dall'ultima firma dei progetti, in una conferenza stampa convocata in prefettura il ministro Maroni avesse "affermato che i ricorrenti (come gli altri destinatari dei 25 alloggi) non avrebbero potuto acquisire gli alloggi indicati nei rispettivi progetti, bensì altri, che sarebbero stati reperiti facendo leva 'sul gran cuore di Milano'". Di qui la decisione di ricorrere al giudice, che ha depositato la decisione favorevole ai ricorrenti.

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/12/2010 @ 09:21:44, in casa, visitato 1812 volte)

Da Romanian_Roma

Azione urgente: Sgombero forzato di Rom in Romania By Marie-Francoise

Created 17/12/2010
UA: 256/10 Index: EUR 39/007/2010

MANDATE PREGO GLI APPELLI PRIMA DEL 31 DICEMBRE 2010. Controllate se l'ufficio postale invierà l'appello dopo la data indicata.

Le autorità di Cluj, una città nel nord-ovest della Romania, stanno preparandosi ad effettuare lo sgombero forzato entro fine dicembre delle comunità rom che vivono nelle vie Coastei e Cantonului. Amnesty International è preoccupata che a quanto si riporta, le case saranno demolite ed alcune famiglie verranno spostate in nuove unità abitative che non soddisfano i criteri di alloggio adeguato, mentre altre si troveranno senza casa.

Il 15 dicembre, le famiglie di via Coastei hanno ricevuto una notificazione a voce che intimava loro di rimuovere i loro averi entro il 17 dicembre, quando il comune li avrebbe spostati in una sistemazione alternativa. Secondo il comune, si stima che vivano in via Coastei 345 persone, 140 delle quali non hanno residenza a Cluj, e che sono a rischio di essere rimandate al loro luogo di residenza, sollevando preoccupazioni sul loro diritto alla libertà di movimento.

Le autorità non hanno consultato in maniera piena e partecipativa la comunità coinvolta nei piani di sgombero. Il sindaco ha annunciato che 40 famiglie saranno alloggiate in 40 nuove unità costruite ai margini della città nell'area di Pata Rat, e che a quanti rifiuteranno di spostarsi non verrà offerta una sistemazione alternativa. Quest'area, secondo le informazioni ricevute da Amnesty International, è in prossimità di una discarica e separata dal resto della città, così i residenti avranno difficoltà ad accedere ad opportunità di lavoro e ai servizi pubblici, inclusi scuola e sanità.

Circa altre 429 persone (saranno 100 famiglie) risiedono in case, baracche improvvisate e container in via Cantonului sono pure a rischio di sgombero. Il numero di unità alloggiative proposto dalle autorità cittadine è limitato e si prevede di ospitare solo 40 famiglie, il che solleva serie preoccupazioni per un certo numero di persone che rimarrebbero senza casa se sgomberate.

SCRIVETE IMMEDIATAMENTE in inglese o nella vostra lingua:

  • Sollecitare le autorità cittadine per assicurare che qualsiasi sgombero delle comunità che attualmente vivono nelle vie Coastei e Cantonului siano condotti solo come ultima risorsa e nel pieno rispetto degli standard internazionali sui diritti umani;
  • Chiedendo loro di assicurare che lo sgombero avvenga solo dopo una vera consultazione con le comunità rom delle vie Coastei e Cantonului, per identificare tutte le alternative possibili agli sgomberi e che vengano condotte le opzioni di reinsediamento;
  • Esortare le autorità cittadine a fornire un adeguato alloggio alternativo, compatibilmente con i requisiti dei diritti umani e che la gente non venga trasferita a forza dal luogo originale di residenza senza possibilità di ritorno.

MANDATE PREGO GLI APPELLI PRIMA DEL 31 DICEMBRE 2010. Controllate se l'ufficio postale invierà l'appello dopo la data indicata.

Sindaco di Cluj-Napoca
Sorin Apostu
Str. Motilor 5
Cluj-Napoca 400001,
Romania
Fax: +40 264 599 329
Email: sorinapostu@primariaclujnapoca.ro

Copie al:
Primo Ministro
Emil Boc
Guvernul Romaniei
Piata Victoriei nr. 1,
Sector 1, Bucuresti
Romania
Fax: +40 21 313 98 46
Email: drp@gov.ro

Presidente
Traian Basescu
Palatul Cotroceni,
Bulevardul Geniului nr. 1-3
Cod postal 060116
Sector 6 - Bucuresti
Romania
Fax : +40 21 410 38 58
Email: procetatean@presidency.ro

Mandate anche copia alle rappresentative diplomatiche accreditate nel vostro paese.
Ambasciata di Romania
Rue Gabrielle 105
1180 Bruxelles
eMail: secretariat@roumanieamb.be
Fax 02.346.23.45

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Amnesty International ha visitato Cluj e le comunità rom che vivono nelle vie Coastei e Cantonului nel dicembre 2010. Le comunità rom erano preoccupate riguardo la minaccia di un possibile sgombero. Dissero ad Amnesty International che - nei mesi precedenti - le autorità cittadine avevano annunciato che sarebbero stati sgomberati. La comunità di Coastei è situata a circa cinque minuti a piedi dal centro cittadino. Le famiglie ricevono la posta al loro indirizzo e qualcuna di loro è collegata alla rete elettrica.

Le autorità cittadine hanno confermato - durante un incontro con Amnesty International l'8 dicembre 2010 -i loro piani di spostare le famiglie da via Coastei alle nuove unità abitative nell'area di Pata Rat. Secondo il vice sindaco, le costruzioni di cinque unità per 20 famiglie dovrebbero terminare entro il 15 dicembre. Ha dichiarato che i futuri inquilini riceveranno contratti d'affitto a breve termine che potrà essere prorogato. Il comune cita lamentele diverse provenienti dalla vicina biblioteca e da una multinazionale nelle prossimità di via Coastei, come ragione dello sgombero. Secondo il diritto internazionale, gli sgomberi possono avvenire soltanto come ultima istanza, una volta che tutte le alternative possibili siano state esplorate in una vera consultazione con le comunità interessate. Inoltre le autorità hanno il dovere di fornire un adeguato preavviso; rimedi giurisdizionali, una sistemazione alternativa ed un risarcimento. Devono assicurarsi che le persone non vengano rese senza casa o vulnerabili alla violazione di altri diritti umani come conseguenza dello sgombero. Secondo gli standard internazionali, gli sgomberi non dovrebbero avvenire particolarmente col cattivo tempo o di notte e le autorità hanno il dovere di fornire un adeguato preavviso agli interessati.

Come stato parte della Convenzione Internazionale sui Diritti Politici e Civili, la Romania ha anche l'obbligo di assicurare a tutti quanti risiedono legalmente sul suo territorio, il diritto alla libertà di movimento e di scegliere dove vivere. Per questo Amnesty International è preoccupata che le persone non originarie di Cluj vengano rimandate ai loro luoghi di residenza originale, il che violerebbe il loro diritto [...].

La Romania è parte di una serie di trattati internazionali e regionali sui diritti umani che sanciscono severamente di proibire ed astenersi dagli sgomberi forzati. Questi trattati includono la Convenzione Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, la Convenzione Internazionale sui diritti politici e civili, la Convenzione sui diritti del bambino, la Convenzione Internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e la Carta sociale europea. Il Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali ha sottolineato nel suo commento generale 7 che gli sgomberi devono avvenire solo come ultima risorsa, una volta che tutte le altre alternative allo sgombero siano state esplorate. Anche quando uno sgombero viene considerato come giustificato, può avvenire solo quando siano messe in atto appropriate procedure di protezione e venga fornito un indennizzo per tutte le perdite, assieme ad una sistemazione alternativa.

UA: 256/10 Index: EUR 39/007/2010

Isavelives.be: le site d'action de la section Amnesty International Belgique francophone - Rue Berckmans, 9 - 1060 Bruxelles. Tel: 02/538.81.77

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 23/12/2010 @ 08:58:49, in Italia, visitato 2086 volte)

di Grazia Naletto • 15-Dic-10
Tempi di crisi, si taglia su tutto. Ma non si bada a spese per i respingimenti e rimpatri: che costano almeno 178 milioni all'anno

In virtù della crisi si invocano tagli alla spesa pubblica. Si risparmia su tutto, ma le risorse per il "contrasto dell'immigrazione illegale" non mancano mai. Per chi pensa che la garanzia dei diritti umani non sia un "costo", ma un principio inderogabile, scriverne è a dir poco imbarazzante. Ma in tempi in cui tutto viene monetizzato, è forse utile ricordare che la politica del rifiuto (i respingimenti, i trattenimenti nei Cie, le espulsioni, la "cooperazione" con i paesi di origine), non è una necessità, ma una scelta costosa e "inefficiente" se rapportata agli scopi che si propone di raggiungere. Le informazioni e i dati ufficiali non brillano per trasparenza, ne proponiamo alcuni senza pretendere di fare un bilancio complessivo.

Il sistema dei Cie
In molti (in primo luogo la Corte dei Conti, poi Msf il Comitato per i Diritti Umani, Sbilanciamoci! nonché la Commissione De Mistura) hanno denunciato non solo le condizioni disumane e degradanti che caratterizzano la detenzione nei Centri di Identificazione e Espulsione (ex Cpta), ma anche la loro inefficacia in rapporto all'obiettivo che dovrebbero consentire di raggiungere: il rimpatrio delle persone straniere colpite da un provvedimento di espulsione.

Nel periodo 1999-2006 gli ex Cpta hanno accolto complessivamente 110.302 persone straniere (in media 13.787 l'anno), una piccola parte (15%) del complesso dei cittadini stranieri rintracciati in posizione irregolare sul territorio italiano nello stesso periodo (704.712). Le persone che sono state effettivamente rimpatriate dai centri sono 50.998 pari al 46,2%, meno della metà del totale delle persone detenute (cfr. ministero degli interni, Rapporto sulla criminalità in Italia, 2007).

Gli stanziamenti complessivi per la costruzione e la gestione dei Cpta per questo periodo, desumibili dai cap. 2356 e 7352 delle leggi finanziarie, sono stati pari a 651,4 milioni. Difficile fare una stima del costo giornaliero medio dei trattenimenti. Sicuramente sino al 2004 i costi medi di gestione sono stati molto differenziati tra un centro e l'altro a seconda delle convenzioni stipulate con i diversi enti gestori privi di scrupoli quando si tratta di fare affari sulla pelle dei migranti: dai 26,70 euro al giorno del Cpt di Brindisi ai 99,70 euro del Cpta di Modena. Oggi il costo medio di gestione è stimato dal ministero degli interni in circa 55 euro al giorno ed è destinato ad aggravare ulteriormente le casse dello stato: la legge 94/2009 ha infatti prolungato il periodo massimo di trattenimento nei centri a 180 giorni.

Mettendo insieme tutti i dati disponibili sugli stanziamenti destinati al sistema dal 1999 al 2011 raggiungiamo un importo complessivo di 985,4 milioni di euro (in media circa 75 milioni l'anno). Intensa l'iniziativa dell'attuale governo: gli stanziamenti previsti dal decreto legge 151/2008 (101 milioni e 45mila euro per gli anni 2008-2011) e dalla L. 94/2009 (139milioni e 50mila euro per gli anni 2009-2011) hanno destinato ai Cie un totale di 239 milioni e 250mila euro. Quest'ultima legge ha stanziato complessivamente per la lotta all'immigrazione illegale (introduzione del reato di ingresso soggiorno illegale, Cie e esecuzione delle espulsioni) 287milioni e 618mila euro. Gli allegati alla finanziaria 2011 evidenziano uno stanziamento di 111 milioni di euro per il 2011, di 169 milioni per il 2012 e di 211 milioni di euro per il 2013.

Alle risorse sinora considerate vanno aggiunte quelle necessarie per garantire la vigilanza nei centri. Nel 2004 la Corte dei Conti ha calcolato che per il mantenimento di 800 addetti alla vigilanza appartenenti alle forze dell'ordine sono stati spesi 26,3 milioni di euro (32.875 euro l'anno per operatore). Il costo è sicuramente salito negli anni successivi: nel 2009 gli operatori assegnati a questa funzione sono stati 1000.

I costi dei rimpatri
Un costo che sembra destinato a crescere è quello sostenuto per l'esecuzione dei rimpatri (noleggio vettori e personale di polizia che esegue l'accompagnamento). I dati ufficiali più completi sono contenuti nel programma pluriennale di gestione del Fondo europeo per i rimpatri che supporta gli stati membri al fine di "migliorare e rendere più coordinata la gestione dei rimpatri" (sia "volontari" che forzati). Per gli anni 2008-2013 sono stati assegnati all'Italia complessivamente 71 milioni e 63mila euro. Il cofinanziamento dichiarato dallo stato italiano è pari a 40milioni e 318mila euro: ma dai 4milioni e 589mila euro del 2008, sono messi in preventivo 9milioni e 950mila per il 2013. L'insieme delle risorse comunitarie e statali per il periodo considerato raggiunge la cifra di 111milioni e 331mila euro, circa 18,5 milioni l'anno.

Il controllo dei mari e delle frontiere
Poi ci sono le risorse destinate al controllo e alla sorveglianza delle frontiere esterne. Anche in questo caso interviene l'Europa con il Fondo europeo per le frontiere esterne. Il contributo previsto per l'Italia per gli anni 2007-2013 ammonta a 211 milioni e 556mila euro; l'Italia cofinanzia il programma pluriennale con 194 milioni e 809mila euro. Si tratta nel complesso di 406milioni e 365mila euro destinati a rendere sempre più difficile la vita dei migranti che tenteranno di raggiungere il nostro paese per mare o via terra, in media circa 58 milioni l'anno, ma il budget a disposizione per il 2013 è più che doppio di quello previsto per il 2007.

Risorse a cui devono aggiungersi quelle gestite dall'agenzia europea Frontex: tra il 2006 e il 2009 219 milioni e 828mila euro, con una crescita esponenziale che ha portato i 19,1 milioni del 2006 agli 88,2 del 2009. Nel biennio 2008-2009 le "operazioni congiunte" di controllo dei mari e delle coste coordinate da Frontex sono state 47, 2423 i rimpatri effettuati. L'Italia ha partecipato a 10 delle 15 "operazioni" svolte nel 2009.

Non siamo in grado di quantificare le risorse destinate alla cooperazione con i paesi terzi finalizzata al contrasto dell'immigrazione illegale, ambito per il quale parlare di mancanza di trasparenza è un eufemismo. Di sicuro gli stanziamenti, in particolare a favore della Libia, sono ingenti.

Troppe le informazioni mancanti per poter fare un bilancio preciso dei costi delle politiche di espulsione e respingimento dei migranti dal nostro paese. Ma considerando solo le risorse qui ricordate, la "cattiveria" del nostro ministero degli Interni oltre a ledere diritti umani fondamentali ci costa molto, in media almeno 178 milioni l'anno. Libia esclusa.

* Quest'articolo è stato pubblicato sull'inserto "Spaesati", uscito con il quotidiano "il manifesto" il 23 novembre 2010

http://www.sbilanciamoci.info  06/12/2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/12/2010 @ 09:54:16, in scuola, visitato 1785 volte)

CatanzaroInforma.it

Martedì, 21 Dicembre 2010 11.25
L'attività di promozione della cultura della solidarietà all'interno delle scuole riveste un ruolo fondamentale per la crescita del numero di volontari nel nostro territorio. Un volontariato che ''si nutre' dell'entusiasmo delle generazioni più giovani può difatti sperare di dar continuità alla propria opera sociale: tuttavia, senza la naturale propensione a voler fare del bene, che è alimentata dalla conoscenza delle diverse realtà sulle quali è necessario intervenire, non si può andar lontano.
Da queste premesse trae spunto la convenzione che il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro ha siglato con l'Istituto Magistrale ''De Nobili' ed il Liceo Scientifico ''Siciliani' di Catanzaro: già nella giornata dedicata alla Colletta Alimentare gli studenti- volontari (assegnati alle tante associazioni convenzionate con il Banco Alimentare) sono stati messi alla prova nelle attività di raccolta degli alimenti donati, ma il loro coinvolgimento sarà richiesto per tutto l'anno scolastico e nelle varie forme possibili. Qualche giorno addietro, ad esempio, diverse studentesse delle classi seconde e quarte dell'Istituto Magistrale ''De Nobili' (accompagnate dalle docenti Luciana Godino e Patrizia Parrotta), hanno preso visione del documentario ''Seppellitemi in piedi' che l'associazione ''Terra di Confine' ha composto per ricordare l'olocausto degli zingari durante la seconda guerra mondiale. Le ragazze, visibilmente colpite, hanno rivolto una serie di interrogativi, in merito alla cultura rom, alla presidente dell'associazione, Maria Gabriella De Luca, affiancata dalla referente dell'Area Promozione del CSV di Catanzaro, Giulia Menniti. Superando l'iniziale ritrosia a parlare, determinata dai pregiudizi che non vengono mai meno quando si tratta di rom, le studentesse hanno dimostrato molta curiosità riguardo alla storia ''quarantacinquennale' dell'accampamento di via Lucrezia della Valle, alle usanze religiose (in genere gli zingari seguono la religione praticata nei luoghi in cui vivono: da noi battezzano i bambini e si sposano in chiesa) ed a come tengono le case. Gabriella De Luca ha, così, smentito la ''leggenda metropolitana' sugli asini e le capre che popolano le case dei rom, e spiegato le ragioni del perché il binomio zingaro-ladro non abbia alcuna fondatezza: ''E' vero, molti zingari rubano, ma non tutti lo fanno. Da noi vale la regola che se uno zingaro ruba, tutti gli altri sono ladri. La regola, però, non si applica a chi zingaro non è'.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Autogol del Governo che, per mantenere il punto con la politica di rigore, non si adegua alla direttiva 2008/115; ma le nuove regole si applicano comunque, anche in Italia. Questure in difficoltà nonostante la circolare del Capo della Polizia.

24 dicembre 2010 - Scade a mezzanotte il termine imposto dall'Unione europea agli Stati membri per uniformarsi alla direttiva 2008/115 sul rimpatrio di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. L'Italia, che aveva contribuito alla stesura della direttiva al tempo del Governo Prodi, non ha avuto fretta ed ha lasciato scadere i termini per adeguare il testo unico immigrazione alle nuove regole. Trascuratezza o scelta politica? Diagnosi difficile ma, se si valuta la portata della direttiva, che rovescia come un calzino l'impostazione della Bossi/Fini sulle procedure di espulsione, sembrerebbe più probabile pensare ad una scelta ragionata. Però, ragionata fino ad un certo punto. Infatti, da oltre venti anni è pacifico il concetto stabilito dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea secondo cui "in tutti i casi in cui alcune disposizioni di una direttiva appaiono, dal punto di vista sostanziale, incondizionate e sufficientemente precise, i singoli possono farle valere dinanzi ai giudici nazionali nei confronti dello Stato, sia che questo non abbia recepito tempestivamente la direttiva nel diritto nazionale sia che l'abbia recepita in modo inadeguato". Quindi, anche se l'Italia non recepisce la direttiva 2008/115, quelle disposizioni "incondizionate e sufficientemente precise" si applicheranno comunque. Ma di fronte all'opinione pubblica il Governo potrà sempre sostenere: "non siamo stati noi, prendetevela con l'Europa".

Senza considerare, però, che il mancato adeguamento della Bossi/Fini alla direttiva comporterà seri problemi, o comunque grande imbarazzo alle questure che da domani dovranno applicare procedure non scritte nella legge nazionale, anzi con questa del tutto in contrasto.

Infatti la direttiva prevede un meccanismo "ad intensità graduale crescente" che di fatto ribalta il sistema attualmente disciplinato dalla Bossi/Fini, basato sull'automatica ed immediata espulsione. Per la norma europea l'espulsione deve essere disposta, di norma, non con misure coercitive, ma attraverso la partenza volontaria del cittadino straniero entro un periodo di tempo compreso tra sette e trenta giorni, eventualmente prorogabili in presenza di bambini che frequentano la scuola o di altri legami familiari e sociali. In questi casi (un po' come prevedeva la vecchia legge "Martelli" del 1990) sarà possibile imporre l'obbligo di presentarsi periodicamente alle autorità, la costituzione di una garanzia finanziaria adeguata, la consegna di documenti o l'obbligo di dimorare in un determinato luogo.

Ovviamente la direttiva non esclude l'accompagnamento immediato, ma questo sarà possibile solo in presenza di concreto rischio di fuga dello straniero, quando la sua domanda di soggiorno sia stata respinta perché manifestamente infondata o fraudolenta, o quando la persona costituisce un pericolo per l'ordine pubblico, la pubblica sicurezza o la sicurezza nazionale; tutte circostanze che devono essere debitamente motivate.

Altra disposizione immediatamente operativa e parzialmente in conflitto con la Bossi/Fini è quella relativa alla misura del trattenimento nei CIE che, d'ora in avanti, sarà possibile solo nei casi di rischio di fuga o quando lo straniero eviti od ostacoli la preparazione del rimpatrio o dell'allontanamento, salvo che nel caso concreto possano essere efficacemente applicate altre misure sufficienti ma meno coercitive.
Come si muoveranno questure e prefetture a partire da domani? Per evitare una marea di ricorsi contro i provvedimenti di espulsione adottati in contrasto con la direttiva e quindi destinati a far soccombere l'amministrazione, il Capo della Polizia ha ritenuto opportuno diramare una circolare per spiegare a questori e prefetti come impostare i decreti di allontanamento: rispettare i punti fondamentali della normativa europea, evitare di applicare automaticamente la Bossi/Fini, valutare in modo approfondito la posizione dello straniero ed adottare provvedimenti "ad intensità graduale crescente".

(Raffaele Miele)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/12/2010 @ 09:30:58, in musica e parole, visitato 1959 volte)

 Link per chi legge da Facebook

Il ritorno delle scatenate chitarre sinte. E' parecchio che aspettavo di postarlo!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


05/11/2024 @ 09:55:31
script eseguito in 122 ms

 

Immagine
 Usten Romalen!... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 5911 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source