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Romania
Di Fabrizio (del 22/12/2010 @ 09:21:44, in casa, visitato 1821 volte)

Da Romanian_Roma

Azione urgente: Sgombero forzato di Rom in Romania By Marie-Francoise

Created 17/12/2010
UA: 256/10 Index: EUR 39/007/2010

MANDATE PREGO GLI APPELLI PRIMA DEL 31 DICEMBRE 2010. Controllate se l'ufficio postale invierà l'appello dopo la data indicata.

Le autorità di Cluj, una città nel nord-ovest della Romania, stanno preparandosi ad effettuare lo sgombero forzato entro fine dicembre delle comunità rom che vivono nelle vie Coastei e Cantonului. Amnesty International è preoccupata che a quanto si riporta, le case saranno demolite ed alcune famiglie verranno spostate in nuove unità abitative che non soddisfano i criteri di alloggio adeguato, mentre altre si troveranno senza casa.

Il 15 dicembre, le famiglie di via Coastei hanno ricevuto una notificazione a voce che intimava loro di rimuovere i loro averi entro il 17 dicembre, quando il comune li avrebbe spostati in una sistemazione alternativa. Secondo il comune, si stima che vivano in via Coastei 345 persone, 140 delle quali non hanno residenza a Cluj, e che sono a rischio di essere rimandate al loro luogo di residenza, sollevando preoccupazioni sul loro diritto alla libertà di movimento.

Le autorità non hanno consultato in maniera piena e partecipativa la comunità coinvolta nei piani di sgombero. Il sindaco ha annunciato che 40 famiglie saranno alloggiate in 40 nuove unità costruite ai margini della città nell'area di Pata Rat, e che a quanti rifiuteranno di spostarsi non verrà offerta una sistemazione alternativa. Quest'area, secondo le informazioni ricevute da Amnesty International, è in prossimità di una discarica e separata dal resto della città, così i residenti avranno difficoltà ad accedere ad opportunità di lavoro e ai servizi pubblici, inclusi scuola e sanità.

Circa altre 429 persone (saranno 100 famiglie) risiedono in case, baracche improvvisate e container in via Cantonului sono pure a rischio di sgombero. Il numero di unità alloggiative proposto dalle autorità cittadine è limitato e si prevede di ospitare solo 40 famiglie, il che solleva serie preoccupazioni per un certo numero di persone che rimarrebbero senza casa se sgomberate.

SCRIVETE IMMEDIATAMENTE in inglese o nella vostra lingua:

  • Sollecitare le autorità cittadine per assicurare che qualsiasi sgombero delle comunità che attualmente vivono nelle vie Coastei e Cantonului siano condotti solo come ultima risorsa e nel pieno rispetto degli standard internazionali sui diritti umani;
  • Chiedendo loro di assicurare che lo sgombero avvenga solo dopo una vera consultazione con le comunità rom delle vie Coastei e Cantonului, per identificare tutte le alternative possibili agli sgomberi e che vengano condotte le opzioni di reinsediamento;
  • Esortare le autorità cittadine a fornire un adeguato alloggio alternativo, compatibilmente con i requisiti dei diritti umani e che la gente non venga trasferita a forza dal luogo originale di residenza senza possibilità di ritorno.

MANDATE PREGO GLI APPELLI PRIMA DEL 31 DICEMBRE 2010. Controllate se l'ufficio postale invierà l'appello dopo la data indicata.

Sindaco di Cluj-Napoca
Sorin Apostu
Str. Motilor 5
Cluj-Napoca 400001,
Romania
Fax: +40 264 599 329
Email: sorinapostu@primariaclujnapoca.ro

Copie al:
Primo Ministro
Emil Boc
Guvernul Romaniei
Piata Victoriei nr. 1,
Sector 1, Bucuresti
Romania
Fax: +40 21 313 98 46
Email: drp@gov.ro

Presidente
Traian Basescu
Palatul Cotroceni,
Bulevardul Geniului nr. 1-3
Cod postal 060116
Sector 6 - Bucuresti
Romania
Fax : +40 21 410 38 58
Email: procetatean@presidency.ro

Mandate anche copia alle rappresentative diplomatiche accreditate nel vostro paese.
Ambasciata di Romania
Rue Gabrielle 105
1180 Bruxelles
eMail: secretariat@roumanieamb.be
Fax 02.346.23.45

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Amnesty International ha visitato Cluj e le comunità rom che vivono nelle vie Coastei e Cantonului nel dicembre 2010. Le comunità rom erano preoccupate riguardo la minaccia di un possibile sgombero. Dissero ad Amnesty International che - nei mesi precedenti - le autorità cittadine avevano annunciato che sarebbero stati sgomberati. La comunità di Coastei è situata a circa cinque minuti a piedi dal centro cittadino. Le famiglie ricevono la posta al loro indirizzo e qualcuna di loro è collegata alla rete elettrica.

Le autorità cittadine hanno confermato - durante un incontro con Amnesty International l'8 dicembre 2010 -i loro piani di spostare le famiglie da via Coastei alle nuove unità abitative nell'area di Pata Rat. Secondo il vice sindaco, le costruzioni di cinque unità per 20 famiglie dovrebbero terminare entro il 15 dicembre. Ha dichiarato che i futuri inquilini riceveranno contratti d'affitto a breve termine che potrà essere prorogato. Il comune cita lamentele diverse provenienti dalla vicina biblioteca e da una multinazionale nelle prossimità di via Coastei, come ragione dello sgombero. Secondo il diritto internazionale, gli sgomberi possono avvenire soltanto come ultima istanza, una volta che tutte le alternative possibili siano state esplorate in una vera consultazione con le comunità interessate. Inoltre le autorità hanno il dovere di fornire un adeguato preavviso; rimedi giurisdizionali, una sistemazione alternativa ed un risarcimento. Devono assicurarsi che le persone non vengano rese senza casa o vulnerabili alla violazione di altri diritti umani come conseguenza dello sgombero. Secondo gli standard internazionali, gli sgomberi non dovrebbero avvenire particolarmente col cattivo tempo o di notte e le autorità hanno il dovere di fornire un adeguato preavviso agli interessati.

Come stato parte della Convenzione Internazionale sui Diritti Politici e Civili, la Romania ha anche l'obbligo di assicurare a tutti quanti risiedono legalmente sul suo territorio, il diritto alla libertà di movimento e di scegliere dove vivere. Per questo Amnesty International è preoccupata che le persone non originarie di Cluj vengano rimandate ai loro luoghi di residenza originale, il che violerebbe il loro diritto [...].

La Romania è parte di una serie di trattati internazionali e regionali sui diritti umani che sanciscono severamente di proibire ed astenersi dagli sgomberi forzati. Questi trattati includono la Convenzione Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, la Convenzione Internazionale sui diritti politici e civili, la Convenzione sui diritti del bambino, la Convenzione Internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e la Carta sociale europea. Il Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali ha sottolineato nel suo commento generale 7 che gli sgomberi devono avvenire solo come ultima risorsa, una volta che tutte le altre alternative allo sgombero siano state esplorate. Anche quando uno sgombero viene considerato come giustificato, può avvenire solo quando siano messe in atto appropriate procedure di protezione e venga fornito un indennizzo per tutte le perdite, assieme ad una sistemazione alternativa.

UA: 256/10 Index: EUR 39/007/2010

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