Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 10/09/2008 @ 11:37:39, in blog, visitato 2246 volte)
Sucar Drom: 350mila grazie
L’Istituto di Cultura Sinta sviluppa dalla fine degli Anni Novanta iniziative,
pubblicazioni e mezzi di comunicazione, come questo spazio web, che incoraggiano
la conoscenza e il confronto per le comunità sinte e rom e per tutte le persone
che si vogliono cono...
Ue, l'Italia non discrimina i Rom
La Commissione europea ha detto ieri pomeriggio che, dal rapporto ricevuto dal
governo italiano, non sembrano esserci state discriminazioni nelle misure prese
nei confronti di soggetti appartenenti all'etnia Rom che vivono in Italia...
L’Europa dei governanti approva la politica discriminatoria del Governo italiano
Già nel maggio scorso le dichiarazioni dei rappresentanti della Commissione
Europea sul provvedimento che stabiliva il rilievo delle impronte digitali
ai bambini rom apparivano assai deboli e semb...
Retroscena: perché la Commissione europea giudica le misure adottate dall’Italia
non discriminatorie
Decisive per il parere favorevole di Bruxelles le Linee guida del Ministero
dell’interno del 17 luglio che hanno attenuato la portata delle Ordinanze di
maggio. Per la Commissione europea non sembrano esserci discriminazioni nelle
misure prese dal governo italiano nei confronti di soggetti appartenenti all...
Mohacsi, strano giudizio della Commissione su impronte rom
“Trovo davvero strano che la Commissione ritenga conforme alla legge dell’UE la
procedura della raccolta delle impronte digitali, che sembra essere stata
applicata solo ai rom. Fatto che non può...
Ue, in Italia "non c'è nessuna raccolta sistematica delle impronte digitali"
Questa mattina i maggiori quotidiani italiani sparano in prima pagina le
dichiarazioni del portavoce di Jacques Barrot, Commissario per Giustizia e
gli Affari interni dell’Unione europea. Dopo le polemiche durissime di giugno e
luglio l’impressione che potrebbe avere l’italiano medio è il via libera della
Commissione europea al rilievo...
Il presidente romeno in udienza dal Papa: non sempre facile l'integrazione
Al cardinale Tarcisio Bertone ha portato la “Stella di Romania”, la più alta
onorificenza del suo stato, al Papa ha presentato i problemi dell’integrazione,
ma anche un'identità di vedute sui temi europei. Traian Basescu, presidente
della Romania, sabato ma...
Roma, Madonna lancia una fiesta gitana
Strepitoso successo allo Stadio Olimpico di Roma per il concerto di Madonna.
Unica data in Italia ha registrato il tutto esaurito già nei mesi passati. Il
concerto prende ha inizio alle 21:18 con 60 mila spettatori in delirio per la
cantante che scende dal trono ed ...
Roma, Nuove Tribù Zulu & Cheja’ Celen in concerto
Insieme per i diritti di tutti i bambini è il titolo del concerto delle Nuove
Tribù Zulu & Chejà Celen che si terrà venerdì 12 settembre 2008, alle ore 21.00,
al Parco di San Sebastiano in via delle Terme di Caracolla, 55. Le Nuove Tribù
Zulu proseguono nel 2008 la collaborazione artistica con le danzatrici Chejà
Celen (in foto), gruppo di bambine e ragazze rom pro...
Bussolengo (VR), picchiati e umiliati dai Carabinieri
Venerdì 6 settembre 2008, verso a mezzogiorno, tre famiglie Rom italiane hanno
parcheggiato le proprie auto con le roulotte in un parcheggio comunale di
Bussolengo (VR). Le famiglie sono formate da Angelo e Sonia Campos con i cinque
figli minor...
Bussolengo (VR), la versione dei Carabinieri
Pubblichiamo la versione dei Carabinieri di Bussolengo sul gravissimo fatto
accaduto venerdì 6 settembre. Nel verbale di arresto e di denuncia non è
menzionato il minore di undici anni, sono menzionati solo due minori sui cinque
presenti. Il verbale indica nelle ore 14.00 l’arrivo dei Carabinieri nel
parcheggio di P...
Romania, rumeni intolleranti, 4 su 10 punirebbero gay e rom
Rumeni capofila dell'intolleranza verso i “diversi”. Da un sondaggio emerge un
aspetto sconosciuto del popolo del paese balcanico: poco aperto verso
omosessuali, persone affette da Aids e Rom, definiti dagli intervistati
“disonesti” e “sfaticati”...
Spagna, guerra tra poveri africani e gitani
E' guerriglia fra poveri a Roquetas de Mar, una cittadina vicina a Almeria nel
sud della Spagna, dove da due notti si sono verificati duri scontri - con
barricate, auto e case date alle fiamme - fra immigrati africani e cittadini
spagnoli di origine rom, nel quartiere degradato delle '200 Viviendas'...
Reggio Emilia, l'Europa e la salvaguardia dei diritti fondamentali
Un convegno che parla di Europa e tutela dei diritti fondamentali. Un convegno
che porterà a Reggio Emilia il prossimo 19 settembre, tra i tanti ospiti
internazionali, anche i rappresentanti della direzione generale giustizia,
libertà e sicurezza della Commissione Europea e del Ministero dell'Interno, in
questi giorni al centro del dibattit...
Modena, il Consiglio comunale dice no al "censimento" con le impronte
No al censimento dei bambini e delle bambine rom nei campi nomadi con la
rilevazione delle impronte digitali: lo ha detto il Consiglio comunale di Modena
approvando, con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e il voto contrario
di An, Forza Italia e Lega, una mozione presentata dal consigliere di Sinistra
Democratica Giorgio Prampolini...
Rom e Sinti, la federazione incontrerà il ministro Maroni
Dopo gli incontri avuti a luglio con il Prefetto Lombardi, commissario per
l’emergenza “nomadi” in Lombardia e con alcuni funzionari della Prefettura di
Roma, la Federazione “Rom e Sinti Insieme” incontrerà martedì 16 settembre il
Ministro dell’Interno Roberto Maroni...
Bussolengo (VR), un incubo
Un incubo. Giorgio Campos, 18 anni a dicembre, nato a Como, di origine rom e con
regolare residenza a Brescia, è ancora sotto shock. Per lui e la sua famiglia
quella di venerdì scorso doveva essere una tranquilla gita per «far visita a
parenti che vivono nei dintorni di Brescia», racconta. E invece una pausa pranzo
a Bussolengo, vicino Verona, si è trasformata in dramma...
Di Fabrizio (del 10/09/2008 @ 09:35:14, in Europa, visitato 1586 volte)
Da
Roma_Daily_News
Il 16 settembre 2008, si terrà a Bruxelles il primo "UE Rom Summit"
della Commissione Europea, sotto l'alto patrocinio di José Manuel Barroso,
Presidente della Commissione e della Presidenza francese del Consiglio d'Europa.
L'evento congiungerà oltre 400 rappresentanti delle istituzioni UE, governi
nazionali, parlamentari e la società civile incluso organizzazioni Rom. La
conferenza avrà luogo nell'edificio Charlemagne, Rue de la Loi 170 (Room "Alcide
de Gasperi" S 3).
Ulteriori informazioni...
Di Fabrizio (del 10/09/2008 @ 09:13:27, in casa, visitato 2058 volte)
Da
British_Roma
SALUTO A DALE FARM
Permettersi una casa è diventato sempre più difficile per innumerevoli
persone il cui reddito continua a scendere. In un paese ossessionato dal
possesso della casa questo sogno è diventato un incubo. Ma oltre a quanti
lottano per pagare le loro ipoteche, c'è un altro gruppo di persone che soffre
di un'insicurezza ancora maggiore. Oltre allo sgombero, c'è ora il rischio di
diventare capri espiatori delle ruggini del paese e del fallimento del governo
locale e nazionale.
Oltre 1.000 Viaggianti di
Dale Farm, Essex, il più grande villaggio Zingaro nella GB, saranno
sfrattati se il Consiglio Distrettuale di Basildon vincerà l'appello contro la
Decisione dell'Alta Corte che impedisce la demolizione del sito in un'udienza
del 5 dicembre.
Richard Sheridan, presidente del Consiglio Zingaro e portavoce per il sito,
dice che i Viaggianti di Dale Farm soffrono un grosso errore della giustizia:
"Il governo conservatore ha tolto il diritto di rimanere sul suolo pubblico nel
1994 quando ha abrogato il Caravan Sites Act del 1968, così i Viaggianti l'hanno
comperato da loro. Ora siamo minacciati di sfratto dalla terra che ci siamo
comperati," ha detto in una dichiarazione ad A World to Win.
"Il Consiglio di Basildon ha infranto l'Atto di Protezione dei Dati mettendo
sul suo website pubblico dettagli personali e medici di 86 famiglie di Dale
Farm. Sono preparati a spendere 3 milioni di sterline per sgomberarci, incluso
quasi un milione di spese legali stimate, [...] Costerebbe 30 milioni di
sterline ai contribuenti ottemperare alla legge se ci metteranno sulla strada -
un enorme spreco di denaro."
Sheridan parteciperà il 16 settembre ad un summit Rom a Bruxelles patrocinato
dalla UE, dove porrà il caso di continuare l'esistenza di Dale Farm. La riunione
è stata richiesta quando il governo italiano ha criminalizzato i suoi stessi
Rom. Il governo Berlusconi ha autorizzato incursioni all'alba, sgomberi e
smantellamento dei campi, incluso 40 caravan e tende vicino a Roma.
Guidato dal leader conservatore Malcolm Buckley, il consiglio di Basildon ha
messo da parte 3 milioni di sterline per abbattere le 132 case e sfrattare i
Viaggianti dal loro sito a Crays Hill. Non è riuscito ad effettuare i suoi piani
questo maggio, quando Andrew Collins, giudice dell'Alta Corte, ha ordinato di
fermare lo sgombero per 40 famiglie. Un consigliere laburista ha descritto il
minacciato sgombero come "una somma oltraggiosa di denaro impiegata per imporre
le leggi di progettazione su un ex discarica in una strada anonima."
Ma una riunione del controllo di sviluppo del consiglio di Basildon tenutasi
questo mese intende votare misure che potrebbero includere la demolizione di una
piccola scuola in legno, una cappella e un ritrovo chiamato San Cristoforo.
A Martina McCarthy, moglie di Richard Sheridan, è stata inviata una notifica,
nonostante l'edificio sia stato costruito con la concessione del Consiglio della
Contea di Essex e appartenga al Dipartimento per i Bambini, le Scuole e le
Famiglie.
Il British National Party di estrema destra sta montando una viziosa campagna
razzista di pressione verso i conservatori che attualmente controllano il
consiglio di Basildon in vista di una riunione straordinaria per il 18
settembre. La disputa di fondo su Dale Farm è stata condotta con grida di guerra
dal BNP che contesta tutti i 14 seggi locali.
L'estrema destra sta usando l'immigrazione e le tematiche dello sviluppo
urbano per ottenere consenso in un area che ha visto lo sviluppo industriale
andare e venire, con il declino della fabbrica di trattori Fard (ora della Case
New Holland) e della compagnia Standard Telephone. Dato che Basildon è
considerata un barometro dell'opinione pubblica per le elezioni generali, gli
argomenti non sono solo locali.
A World to Win saluta gli organizzatori di Dale Farm, i leader Richard
Sheridan, Joseph G Jones e Grattan Puxon del Consiglio Zingaro, per la loro
campagna per i diritti di base, alla vita, alla salute, all'istruzione e alla
privacy dei dati. Chiedono ai sostenitori di partecipare ad una manifestazione
per i diritti umani il 16 settembre, in caso di tentativo di sfratto dopo
l'udienza dell'Alta Corte di dicembre.
Corinna Lotz
Secretary, A World to Win
5 Settembre 2008
Di Fabrizio (del 10/09/2008 @ 08:41:41, in scuola, visitato 1615 volte)
Da
La
voix des Rroms
PETIZIONE
da PARADA FRANCE All'attenzione di: Monsieur Olivier Dubault - Sotto Prefetto
di la Seine Saint-Denis
Bianca ha otto anni. L'anno scorso era in una classe CLIN a Saint-Ouen e la
sua insegnante era onorata del suo lavoro. Fa parte delle famiglie rom che si
sono battute perché i loro figli potessero andare a scuola. Bianca doveva
rientrare nel CE1 nella sua nuova scuola di Saint-Ouen. L'accampamento che
abitava fino a lunedì scorso è chiuso ed alcune famiglie sono state selezionate
per essere integrate in un villaggio d'inserimento, la scolarizzazione era uno
dei criteri. Bianca e sua madre sono stati trattenuti, ma la sua famiglia
comprende anche i nonni, che sono troppo anziani per essere integrati nel
villaggio. In conseguenza di ciò, Bianca raggiungerà i nonni in un altro
accampamento che è difficile da raggiungere da qui. La sua scolarità verrà
interrotta e tutti quelli come lei saranno esposti all'obbligo di lasciare
permanentemente il territorio.
A dispetto di tutte le convenzioni internazionali sul diritto all'infanzia,
sulla libertà di circolazione dei cittadini europei, rischia quindi di essere
reinviata in Romania perché la sua famiglia vuole restare unita. Bianca è
arrivata in Francia all'età di due anni, non conosce il rumeno.
BIANCA DEVE RESTARE IN FRANCIA CON LA SUA FAMIGLIA E CONTINUARE AD ANDARE
ALLA SCUOLA DI SAINT-OUEN !
http://www.myspace.com/paradafrance
Pour faire un lien vers cette pétition,
cliquez-ici
Di Fabrizio (del 09/09/2008 @ 15:54:05, in Italia, visitato 1686 volte)
Organizzazioni non governative chiedono alla Commissione europea di chiarire e rendere pubblica la propria posizione sulle politiche italiane relative ai rom CS119-2008: 09/09/2008 La EU Roma Policy Coalition (Erpc), una coalizione informale di organizzazioni non governative che si occupano in ambito europeo di diritti umani, antidiscriminazione, antirazzismo, inclusione sociale e diritti dei rom e dei travellers, ha affermato oggi che la posizione della Commissione europea sulle recenti politiche italiane relative ai rom necessita di essere chiarita. L'Erpc si è dichiarata preoccupata per i commenti resi dal portavoce del commissario Barrot, che ad oggi rappresentano l'unica risposta pubblica al rapporto inviato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni alla Commissione europea. Secondo l'Erpc, la Commissione europea pare aver assunto la più limitata delle posizioni, accettando una versione "soft" delle misure inizialmente attuate dal governo italiano, misure che sono state duramente criticate in quanto discriminatorie e contrarie ai diritti umani da parte del Consiglio d'Europa, della società civile e della stessa Commissione europea. L'Erpc teme che questo approccio mandi un segnale pericoloso, specialmente in Italia dove la retorica e gli atti ostili ai rom hanno già raggiunto livelli inaccettabili, come gli incendi di campi da parte di gruppi di facinorosi. Questa realtà pare assente dall'attuale interpretazione della Commissione europea, secondo la quale il censimento delle comunità rom è accettabile come soluzione estrema, sebbene un censimento effettuato su base etnica sia evidentemente una pratica discriminatoria. In nome della trasparenza, è nell'interesse della Commissione europea fornire una spiegazione adeguata sulle proprie conclusioni e rendere pubblica tutta la documentazione pertinente. Mentre la Commissione europea si prepara a ospitare un summit che dovrebbe affrontare il tema dell'esclusione dei rom in Europa, è indispensabile che non vi siano malintesi sulla sua posizione riguardante i diritti fondamentali dei rom che vivono in Europa. Pertanto, l'Erpc chiede alla Commissione europea di: rendere interamente pubblico il rapporto del ministro Maroni e le note esplicative su cui ha basato il proprio giudizio; chiarire se la risposta a tale rapporto implica un "via libera" alle azioni e alle misure in fase di attuazione, tra cui gli sgomberi forzati e le affermazioni degradanti o razziste di autorità pubbliche; infine, affrontare le questioni relative ai rom dal punto di vista delle politiche d'inclusione sociale e non da quello delle preoccupazioni per la sicurezza. FINE DEL COMUNICATO Brussels, 9 settembre 2008 Fanno parte dell'EU Roma Policy Coalition (Erpc): Amnesty International, European Roma Rights Centre, European Roma Information Office, European Network Against Racism, Open Society Institute, Spolu International Foundation, Minority Rights Group International, European Roma Grassroots Organisation, Roma Education Fund e Fundación Secretariado Gitano. Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it
Ce l'abbiamo fatta!
L'Associazione Jazz Manouche Django Reinhardt comunica a tutto il suo pubblico
che la 7^ edizione del
Festival Internazionale Jazz Manouche Django Reinhardt si terrà nelle date
del 18-19 e 20 Settembre 2008 nella città di Rivoli, sulle strade del centro
storico e nel teatro della "Maison Musique".
Per tre giorni Rivoli ospiterà gruppi musicali provenienti da tutta Europa per
far scoprire la musica del popolo
Manouche,
resa famosa dall'incontro di un loro figlio,
Django Reinhardt, con il jazz americano degli anni '30, il valzer musette
francese e la tradizione gypsy.
Di Fabrizio (del 09/09/2008 @ 09:30:15, in Europa, visitato 1535 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Mirko Cvetkovic, Primo Ministro serbo, ha detto che l'orientamento europeo serbo
ed i passi sinora presi verso l'ingresso nella UE, sono una buona base per
aumentare il suo coinvolgimento nella risoluzione dei problemi dell'integrazione
dei Rom nel paese e nella regione.
All'apertura del 14° incontro del Tavolo Esecutivo Internazionale, che prende
parte al "Decennio dell'Inclusione Rom 2005-2015", Cvetkovic ha detto che la
Legge sui diritti e le libertà delle minoranze nazionali riconosce dal 2002 ai
Rom lo status di minoranza nazionale.
Così si è creata una base per il loro accesso ai diritti che hanno le altre
minoranze, ha detto il Primo Ministro e aggiunto che d'accordo con la Carta
Europea sule Lingue Regionali e delle Minoranze, la Serbia riconosce la lingua
rom.
Cvetkovic ha detto che nel cercare di risolvere i loro problemi, lo stato
tratta i Rom come un gruppo marginalizzato, ma come una minoranza nazionale.
A presiedere all'incontro Ljuan Koka, Segretario per la Strategia Nazionale
Rom del Ministero per i Diritti Umani e delle Minoranze, ed il relatore Gabor
Daroci, che rappresentava l'Istituto di Budapest di Open Society.
L'incontro riguarderà le priorità durante la presidenza serba del Decennio
Rom, come la legislazione sulle aree residenziali Rom, la soppressione della
discriminazione nell'istruzione, la politica europea sui Rom e l'accesso ai
fondi europei, modi possibili di controllare e valutare attività a livello
regionale e nazionale.
A seguito dell'incontro Svetozar
Ciplic e Nikola
Spiric, rispettivamente Ministro Serbo per i Diritti Umani e delle Minoranze -
Presidente del Consiglio dei Ministri di Bosnia-Herzegovina, hanno firmato la
Dichiarazione sull'accesso della Bosnia-Herzegovina al Decennio dell'Inclusione
Rom.
Ciplic ha detto che così si è allargata la famiglia delli stati che vogliono
migliorare la posizione dei loro Rom.
Secondo quanto ha detto, la Serbia è onorata di avere un altro partner e
stato membro durante quest'anno di presidenza del Decennio Rom.
Spiric ha rimarcato che la Bosnia-Herzegovina intende fornire i più alti
standard alle minoranze nazionali come quelle degli Stati europei sviluppati
democraticamente.
Ha aggiunto che la Bosnia-Herzegovina farà di tutto per sviluppare il proprio
piano d'azione per risolvere il problema della popolazione Rom.
Di Fabrizio (del 09/09/2008 @ 08:54:27, in Europa, visitato 1356 volte)
Stimate amiche e amici:
Sono contenta di dirvi che potete già vedere nelle nostre pagine web l'album
di fotografie che abbiamo organizzato il passato mese di agosto a Madrid contro
il razzismo che patiscono i nostri fratelli gitani in Italia.
http://www.unionromani.org/notis/noti2008-09-03.htm
Ugualmente abbiamo "caricato" quattro video che sono una testimonianza fedele
del corso della manifestazione, degli slogan che si sono ripresi in coro e dei
discorsi pronunciati davanti all'Ambasciata Italiana di Madrid.
http://www.unionromani.org/videos.html#manimadrid
Come sempre, restiamo per tutto a vostra disposizione.
SILVIA RODRÍGUEZ - Departamento de Comunicación de la Unión Romaní
UNION ROMANI
Dirección Postal/Postal Address:
Apartado de Correos 202
E-08080 BARCELONA (Spain)
Tel. +34 934127745
Fax. +34 934127040
E-mail: u-romani@pangea.org
URL:
http://www.unionromani.org/index_es
Da
Sucar Drom
Venerdì 5 settembre 2008, verso a mezzogiorno, tre famiglie Rom italiane
hanno parcheggiato le proprie auto con le roulotte in un parcheggio comunale di
Bussolengo (VR). Le famiglie sono formate da Angelo e Sonia Campos con i cinque
figli minori, il figlio maggiorenne della coppia con la moglie e due minori e il
cognato con moglie e tre minori.
Mentre stavano preparando il pranzo una pattuglia di Vigili urbani è arrivata
e ha intimato alle tre famiglie di sgomberare. Le famiglie hanno spiegato che
avrebbero mangiato e sarebbero subito ripartite.
Dopo alcuni minuti, intorno alle ore 13.00, è giunta nel parcheggio una
pattuglia dei Carabinieri ed è successo il finimondo. Hanno intimato
immediatamente lo sgombero e hanno subito iniziato a picchiare le persone,
minorenni compresi. In quel momento entrava nel parcheggio Denis Rossetto con
moglie e figlio e anche lui è stato immediatamente coinvolto.
Tutti sono stati portati in caserma e per sei ore e mezza sono rimasti in
balia di una violenza inaudita. In particolare un figlio di Angelo e Sonia
Campos è stato picchiato selvaggiamente, tanto da fargli perdere tre denti. Ma
non è tutto perché qui avviene l’inimmaginabile: un carabiniere immobilizza
il bambino di undici anni e gli immerge ripetutamente e completamente la testa
in un secchio pieno di acqua, mentre un altro carabiniere divertito filma la
scena con il telefonino. Poi un carabiniere si è denudato e ha invitato sempre
il bambino di undici anni ad avere un rapporto orale.
Alle 19.30 finisce l’incubo e sono rilasciati tutti, all’infuori di Angelo e
Sonia Campos e Denis Rossetto che vengono accusati di resistenza a pubblico
ufficiale. Sabato mattina c’è stata la prima udienza e i tre “accusati” avevano
difficoltà a camminare per le violenze ricevute. In queste ore l’associazione
Nevo Gipen (Brescia) sta supportando le famiglie nella presentazione della
denuncia.
Noi di sucardrom non
abbiamo parole per commentare quanto raccontato dagli attivisti di Nevo Gipen,
speriamo che la magistratura faccia piena luce su questo episodio gravissimo di
chiara matrice razzista. Invitiamo tutti i lettori a rilanciare la notizia per
evitare insabbiamenti.
Di Fabrizio (del 08/09/2008 @ 11:55:41, in Regole, visitato 1550 volte)
Da
OSSERVATORIO sulla LEGALITA' e sui DIRITTI
di Rita Guma (presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
onlus)
Poiche' si continuano a leggere rivendicazioni di alcuni riguardo al parere
della Commissione UE sulla questione del 'censimento' dei Rom in Italia, vanno
fatte alcune precisazioni.
Il commento del sottosegretario Mantovano ce ne da' lo spunto. "La valutazione
della Commissione europea, di integrale apprezzamento per le misure adottate dal
Governo italiano sui campi nomadi, non ha bisogno di commenti: è chiara ed
esplicita. - ha affermato Mantovano - Mancano ancora, invece, le scuse pubbliche
di tutti quegli italiani che, all'opposizione dentro e fuori il Parlamento,
non hanno esitato a buttare fango sull'Italia pur di contrastare l'azione
dell'Esecutivo. Ma non si può avere tutto... Resta il rammarico di tre mesi
persi dietro a polemiche che, al vaglio del massimo organismo dell'UE, si sono
rivelate per quello che erano: dannose e strumentali".
Come Mantovano sa benissimo, la Commissione UE e' un organo politico, non
giudiziario, ed emanazione dei governi, non degli elettori tutti in quanto non
elettiva, quindi le sue valutazioni risentono degli equilibri politici, tanto e'
vero che la Corte di Giustizia UE - che e' invece l'organo UE deputato alle
valutazioni sulla legalita' dei comportamenti europei alla luce della normativa
UE - non sempre sposa la concezione della Commissione di cio' che e' legale.
Ad esempio - proprio parlando di diritti civili - la Commissione ha concluso
accordi con gli USA sui dati sensibili dei passeggeri UE in viaggio per gli
Stati Uniti su cui il parlamento UE (organo elettivo) - timoroso per la privacy
dei cittadini europei - ha portato la Commissione davanti alla Corte di
Giustizia, che ha dato torto alla Commissione.
Il principio di separazione dei poteri esiste proprio perche' chi opera in un
ruolo politico non puo' anche amministrare la giustizia con sufficienti
garanzie, e peraltro la legislazione UE, che la Commissione UE ha dichiarato
essere stata rispettata dalle misure del governo italiano in questa circostanza,
non e' un trattato finalizzato a garantire i diritti umani.
Ricordiamo inoltre che i metodi adottati dal governo italiano nel caso dei Rom
sono stati criticati dal Commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio
d'Europa e che il Consiglio d'Europa (di cui fa parte la Corte per i diritti
dell'uomo) e' una organizzazione che trova il suo fondamento nella "Convenzione
europea dei diritti dell'uomo", sottoscritta anche dall'Italia.
Quindi il Commissario Hammarberg - che prima di emettere il suo giudizio e'
stato due giorni in Italia - e' un esperto di diritti che basa il suo giudizio
su norme nate proprio per tutelare i diritti.
Quindi Mantovano ed altri dovranno accettare che, nonostante il pronunciamento
della Commissione presieduta da Barroso (un politico la cui ricandidatura e'
stata peraltro sponsorizzata da Berlusconi), in molti Italiani (e non) resti
ancora il dubbio sul rispetto dei diritti umani conseguente alle misure sui
campi nomadi adottate dal governo nelle varie fasi della vicenda.
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