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		Bussolengo (VR), picchiati e umiliati dai Carabinieri 
		Da
Sucar Drom Venerdì 5 settembre 2008, verso a mezzogiorno, tre famiglie Rom italiane 
hanno parcheggiato le proprie auto con le roulotte in un parcheggio comunale di 
Bussolengo (VR). Le famiglie sono formate da Angelo e Sonia Campos con i cinque 
figli minori, il figlio maggiorenne della coppia con la moglie e due minori e il 
cognato con moglie e tre minori. Mentre stavano preparando il pranzo una pattuglia di Vigili urbani è arrivata 
e ha intimato alle tre famiglie di sgomberare. Le famiglie hanno spiegato che 
avrebbero mangiato e sarebbero subito ripartite. Dopo alcuni minuti, intorno alle ore 13.00, è giunta nel parcheggio una 
pattuglia dei Carabinieri ed è successo il finimondo. Hanno intimato 
immediatamente lo sgombero e hanno subito iniziato a picchiare le persone, 
minorenni compresi. In quel momento entrava nel parcheggio Denis Rossetto con 
moglie e figlio e anche lui è stato immediatamente coinvolto. Tutti sono stati portati in caserma e per sei ore e mezza sono rimasti in 
balia di una violenza inaudita. In particolare un figlio di Angelo e Sonia 
Campos è stato picchiato selvaggiamente, tanto da fargli perdere tre denti. Ma 
non è tutto perché qui avviene l’inimmaginabile: un carabiniere immobilizza 
il bambino di undici anni e gli immerge ripetutamente e completamente la testa 
in un secchio pieno di acqua, mentre un altro carabiniere divertito filma la 
scena con il telefonino. Poi un carabiniere si è denudato e ha invitato sempre 
il bambino di undici anni ad avere un rapporto orale. Alle 19.30 finisce l’incubo e sono rilasciati tutti, all’infuori di Angelo e 
Sonia Campos e Denis Rossetto che vengono accusati di resistenza a pubblico 
ufficiale. Sabato mattina c’è stata la prima udienza e i tre “accusati” avevano 
difficoltà a camminare per le violenze ricevute. In queste ore l’associazione 
Nevo Gipen (Brescia) sta supportando le famiglie nella presentazione della 
denuncia. Noi di sucardrom non 
abbiamo parole per commentare quanto raccontato dagli attivisti di Nevo Gipen, 
speriamo che la magistratura faccia piena luce su questo episodio gravissimo di 
chiara matrice razzista. Invitiamo tutti i lettori a rilanciare la notizia per 
evitare insabbiamenti. |