Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Desideri, disperazioni e voglia di normalità dalla periferia più periferica.

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Sucar Drom (del 18/06/2009 @ 20:53:56, in blog, visitato 1510 volte)

Caro Gheddafi, noi non ti vogliamo incontrare
Al Leader della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista (Per conoscenza, alle e ai rappresentati del governo italiano e dell’Unione europea)...

L'ira degli ebrei romani
"Questa visita è un insulto. Il viaggio di Gheddafi in Italia si sta risolvendo in un tour penoso, che per il nostro Paese si è rivelato un fallimento politico e economico. E anche Berlusconi non lo riconosco più". Riccardo Pacifici è scosso. Il presidente della Comunità ebraica...

Crescono i casi di razzismo in Italia
Crescono i casi di razzismo riportati dai media, e si tratta soprattutto di atti di violenza fisica o a danno di cittadini romeni. Erano 119 casi nel 2007, sono stati 124 nel 2008 e 76 nei primi 3 mesi e mezzo di quest'anno, per un totale di 319 episodi. Il monitoraggio sulla stamp...

Gaspar Miklos Tamàs: sta nascendo qui a Budapest il nuovo fascismo europeo
«Sì, la democrazia è in pericolo. In tutta Europa o quasi, ma l'Ungheria è un caso estremo». Ecco il monito di Gaspar Miklos Tamàs, padre del dissenso sotto il comunismo, filosofo e docente, forse la massima voce critica del paese. Perseguitato...

Roma, presentati i risultati del progetto ''Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro''
E' stato presentato oggi, presso la Comunità di Sant'Egidio, il progetto ''Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro'' per la riuscita scolastica dei bambini Rom e Sinti, finanziato con il fondo per l'inclusione sociale degli immigrati del Ministero del...

Repubblica Ceca, Anna Polakova chiede asilo al Canada
Situazione drammatica nella Repubblica Ceca per la minoranza rom. Alcuni attivisti per i diritti civili hanno invitato i Rom a lasciare la Repubblica Ceca e fare richiesta di asilo in Canada. Dall’inizio dell’anno alcune centinaia...

Como, il Sindaco dice "bugie" sul caso dell'anziana sequestrata da due agenti di Polizia locale
Hidden Side ha segnalato un aggiornamento sul caso dell’anziana che ha subito il sequestro e la violenza da parte di due Vigili Urbani del Comune di Como. L’episodio è grave ma è la punta di un iceberg che fa molta fatica ad emergere. Questi due Vigili urbani sono p...

Brescia, ancora oscuro il futuro del Punto d'Incontro
Dopo sei mesi i Lavoratori del Punto Incontro di via Saffi cercano ancora una volta di sensibilizzare la cittadinanza bresciana sulla possibile chiusura del servizio e sulle incertezze dei lavoratori dell’ufficio...

Roma, legge e razzismo: esperti a confronto sul “Codice della persecuzione”
Legge e razzismo saranno al centro di un incontro, questa sera alle 17.45 nella sala Refettorio della Camera dei deputati, in via del Seminario, destinato a presentare l'ultima opera del professor Ernesto De Cristofaro Codice della persecuzione – I giuristi e il razzismo nei regimi fascista e nazista. L'autore, ...

Napoli, l'indifferenza razzista di fronte alla morte di un uomo
Nel corso di un agguato di camorra tra due clan rivali, alla stazione della funicolare di Napoli, il 26 maggio è stato ucciso per errore un musicista romeno, appartenente alla minoranza rom, che si guadagna da vivere suonando la fisarmonica sui treni. Colpito a una ga...

Milano, Roberto De Corato è un criminale
Il Vice Sindaco De Corato è un criminale che mantiene la parola e che certo non si ferma davanti alle semplici proteste. Alcuni giorni fa aveva affermato: «Non gli daremo tregua - ripete -. Li inseguiremo. I rom abusivi devono andarsene da Milano, devono capire che qui non c’è aria. C...

Roma, camerieri e manovali i baby-lavoratori
Un'inchiesta di Ires e Save the Children fa luce sulla piaga del lavoro minorile nella Capitale, ancora troppo diffuso. Il 27% dei minori coinvolti è di nazionalità italiana...

Opera (MI), lasciate in strada diciassette persone, bambini compresi
Operazione congiunta dei Carabinieri e della Polizia Locale di Opera a cui si sono aggiunti, in seconda battuta, la Polizia Locale di Locate Triulzi ed i Carabinieri di Pieve Emanuele. Su richiesta del Sindaco di Opera Ettore Fusco c’è ...

Roma, assemblea contro il pacchetto sicurezza
Il ddl 733 (Pacchetto sicurezza) è in corso di approvazione al Senato. Nonostante le proteste e le mobilitazioni organizzate in questi mesi dalle/dai migranti, dalle/dagli occupanti di casa, dalle femministe e dalle lesbiche, dalle/dagli studenti, dalle associazioni di medici, insegnanti e avvocati, e partecipate da tutte e tutti coloro che non accettano più la cultura della paura e del controllo, m...

Roma, Roberto Mastrantonio: "Trasferite i rom del Casilino 900"
«Adesso basta, voglio una data. Il campo Casilino 900 deve essere spostato. Sono state dette solo bugie, i programmi sono slittati e ora hanno perfino avviato un altro censimento, è il quinto e non si capisce a cosa serve. Stavolta vado fino in fondo: ho organizzato una manifestazione per i...

Minori rumeni non accompagnati: magistrati, prefetti e sindaci per una rete territoriale d'intervento
Con una circolare congiunta dei ministeri Interno e Giustizia in tema di protezione dei minori rumeni non accompagnati o in difficoltà presenti sul territorio italiano, sono state eman...

La misteriosa paura degli inermi
Stela Anton è rumena, rom, ha 65 anni, e chiedeva l’elemosina a un crocevia di Como. Nel 2008, il sindaco della città, Stefano Bruni, aveva emesso, in accordo col prefetto, una severa ordinanza contro l’accattonaggio per la tutela del “decoro e della dignità cittadini”. Il Co...

Rom e Sinti, convocata l'assemblea nazionale della federazione "Rom Sinti Insieme"
Il coordinatore Yuri Del Bar ha convocato l’Assemblea Nazionale della federazione “Rom e Sinti Insieme” per il giorno martedì 23 giugno 2009, dalle ore 10.30 alle ore 16.00, presso la Sala stampa d...

Il prossimo tuo
Questo fine settimana esce nelle sale il film “Il prossimo tuo”, di Anne Riitta Ciccone, interpretato da Maya Sansa, Diane Fleri, Jean-Hugues Anglade ed Esther Elisha. Le storie al centro del film sono quelle di una giovane hostess che ha paura di volare, di un reporter traumatizzato d...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/06/2009 @ 09:11:28, in musica e parole, visitato 1787 volte)

Bruskoi Prala presenta a Torino (Imbarchino del Valentino) il 27 e 28 Giugno 2009

Stage di Danze della tradizione tzigana di Transilvania

Benki Iambor:
Danzatore rom di Szacsavas (Transilvania) è nato in una famiglia di musicisti.
Ballerino ufficiale del gruppo del suo paese e del gruppo Nadara. Attualmente collabora con Bruskoi Prala animando stages di danza.

Il corso prevede un approccio graduale alle più importanti danze rom di Transilvania che hanno attinto nei secoli alla tradizione ungherese e romena, rielaborandole. Verranno insegnate sia le danze semi libere (csingeralas, manele..) che le danze di coppia di origine ungherese o romena (csardas, invertita..) Per i danzatori sarà particolarmente interessante lo studio dei giochi di percussione ritmica corpo, mentre le danzatrici avranno sicuramente modo di appassionarsi al manea o mahala, danza di origine turca le cui movenze riprendono quelle della danza del ventre. Lo stage è indirizzato a danzatori di tutti i livelli (massimo di 25 posti).

Orari:
Sabato 27 dalle 15 alle 18
Domenica 28 dalle 13,30 alle 16,39

E' IMPORTANTE ISCRIVERSI!
bruskoiprala@gmail.com
Marco: 3393878818

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/06/2009 @ 09:16:25, in scuola, visitato 1904 volte)

Ricevo da Maria Gabriella De Luca presidente dell'Associazione "Terra di Confine" Onlus di Catanzaro

Vi voglio raccontare una storia, non è semplice da raccontare, forse più che una storia voglio provare a far capire come è difficile, complicato e spesso doloroso, occuparsi del popolo rom... quanti se, quanti ma, quante incertezze... in questi giorni ho vissuto una vicenda che mi ha fatto star male, che ha messo in discussione il mio impegno, che ha vanificato il mio lavoro, che mi è cascata fra capo e collo senza che nemmeno me ne rendessi conto... perché io purtroppo vivo in un mondo parallelo dove quello che conta è l’essere umano senza alcuna distinzione, dove vuoi per gli altri quello che desideri per te e tratti i figli degli altri come fossero i tuoi figli.

Bando ai preamboli... Quest’anno dopo 9 anni di progetti all’interno della scuola ma soprattutto di grande impegno nel settore della scolarizzazione dei bambini rom e nella lotta all’emarginazione, all’analfabetismo e alla dispersione scolastica, mi ritrovo di colpo fuori da questo canale che rappresentava per me e per l’associazione "Terra di Confine" l’unica gratificazione economica, benché misera e non rispettosa del mia professionalità. L’unica sicurezza che mi permetteva di affrontare il mio impegno e portarlo avanti pur fra tante difficoltà, avendo un ruolo ben preciso all’interno di una scuola che purtroppo non ha mai accettato me nella stessa misura in cui non accetta i bambini rom.

Quest’anno il Vice-Presidente della Giunta Regionale il prof. Domenico Cersosimo ha deciso di modificare la Legge Regionale 27/85, dando titolarità solo alle scuole di presentare i progetti, tutto ciò ha permesso al 4° Circolo Didattico di Catanzaro di considerare poco appetibili la mia collaborazione e la mia professionalità nei confronti di una "minoranza" di bambini, come quella dei bambini rom.

La mia posizione non è mai stata facile, mai improntata al dialogo e alla collaborazione, fra chi ha ritenuto sufficiente aprire le porte della scuola e far entrare anche i bambini rom nelle classi, facendo ricadere gli insuccessi e la mancata integrazione sugli stessi, quasi come se fosse una tara ereditaria, facendo pagare ai figli le colpe dei propri padri e dei propri avi; e chi invece lotta da sedici anni a fianco di questo popolo e soprattutto dei più piccoli, in un cammino che li vede protagonisti e attori del proprio cambiamento, nel pieno rispetto di una umanità che va aldilà di qualsiasi senso di appartenenza.

So che prima di decidere le modifiche apportate alla legge sono stati ascoltati i rappresentanti della scuola, io ritengo che era un dovere morale ascoltare anche l’altra parte, le associazioni. Sono convinta e sicura che lo strapotere dato alla scuola non porterà a cambiamenti positivi, soprattutto nei confronti dei soggetti più deboli: rom, stranieri e diversabili. Una scuola che si ritiene "onnipotente" deve avere al suo interno professionalità, competenze e soprattutto una umanità vera e manifesta, di cui purtroppo le nostre scuole sono carenti. Se il pensiero alla base dei cambiamenti era quello di evitare gli sperperi inutili dovuti ai cosiddetti "finanziamenti a pioggia", il clientelismo alla base di certe logiche di potere, ma soprattutto creare "rete" e "coesione" fra le scuola, nutro seri dubbi che tutto ciò avverrà.

Fuori dalla scuola decido di impegnare tutte le energie all’interno dell’accampamento nella Scuoletta Arcobaleno, anche perché amaramente mi rendo conto che la scuola non accetta la mia mediazione, anzi a volte ho l’impressione che sia addirittura controproducente, mi ritrovo come si suol dire "tra l’incudine e il martello"... a settembre 2008, fra le tante cose, inizio un percorso di scolarizzazione con una ragazza di 22 anni, mai andata a scuola. Con lei decidiamo di affrontare questa sfida, provare ad arrivare alla licenza media. Non è facile, anzi è durissima, ma lei è tenace, affronta le difficoltà, si mette in gioco... quante difficoltà, tradurre in italiano per lei che ha sempre parlato e pensato in dialetto è stata una vera impresa, memorizzare le tabelline che incubo! Ma alla fine era riuscita ad imparare a leggere e comprendere, a scrivere quasi correttamente sotto dettatura, a fare le quattro operazioni. Sicuramente non è tanto, certamente non si può parlare di una preparazione di 5° elementare, ma per lei... per noi... è tanto... è quasi un miracolo. A questo punto bisogna affrontare l’ultimo ostacolo gli esami. Vado a parlare con la dirigente del IV Circolo, spiego che la ragazza non frequenterà la scuola pubblica, che continueremo a prepararla per prendere la licenza media, che forse potrà servirle per frequentare un corso di formazione a bassa scolarizzazione. Spiego inoltre che tutto questo potrà essere un punto di partenza per i tanti ragazzi che in accampamento sono completamente analfabeti, che questa esperienza potrà essere di stimolo per gli altri... spiego tutto e penso di essere capita ed ascoltata... giovedì 11 e venerdì 12 la ragazza sostiene gli esami di idoneità alla scuola media (così si chiamano adesso), la accompagno e mi rendo conto che il clima non è dei migliori, conosco tutte le insegnanti di commissione e capisco che sono molto mal disposte, continuo comunque a sperare... e invece ieri mattina tutto è svanito di fronte ai risultati affissi sul portone... la ragazza è stata bocciata!!! Perché? Perché??? Me lo chiedo e non so darmi una risposta, e soprattutto non so darmi pace. Tanto ci sarebbe ancora da dire, ad esempio sui livelli di scolarizzazione, a dir poco inadeguati, dei bambini rom che frequentano quella scuola e che comunque continuano ad essere promossi, ma il discorso sarebbe troppo lungo... una sola certezza mi resta che anche questa volta riuscirò a ricostruire dalle macerie...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/06/2009 @ 09:18:02, in casa, visitato 2403 volte)

L'espresso LOCAL di Luca Rojch

Ultimi ritocchi per il villaggio di 18 appartamenti con vista sul depuratore

OLBIA. Nomadi stanziali, sulla carta un ossimoro, un alchimia impossibile, un concetto non mescolabile. Ma la realtà è più forte della logica, così il Comune ha quasi completato il nuovo villaggio per chi ha scelto una vita on the road. Più o meno. Il luogo sulla carta non è dei più affascinanti. A Sa Corroncedda, accanto al depuratore. Viene difficile chiamarle villette, ma hanno tutti i comfort. Acqua potabile, luce, pavimenti, rete delle acque nere. Sono 18 mini padiglioni quasi completati in queste settimane.
Anche questa opera è figlia del quasi G8 della Maddalena, verrà completata, anche se con qualche ritardo, tra qualche settimana. Gli oltre 200 rom ora vivono accanto al canile, in una strana commistione, nella zona di Colcò. Sul loro accampamento deve passare la nuova strada che porterà all'aeroporto. Per questo nel pacchetto dei lavori dell'aeroporto c'è finito il campo dei nomadi. Il nuovo campo a Sa Corroncedda è costato oltre un milione e mezzo di euro. «Soldi che arrivano dai finanziamenti legati all'aeroporto - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Tiziano Pinna -.

Abbiamo lavorato per sollevare di due metri il piazzale e costruire il campo. Le casette sono dotate di tutti i comfort. Non è stato semplice mettere d'accordo tutti. Spero di esserci riuscito. Per ora abbiamo pensato ai 200 nomadi che sono residenti a Olbia. L'integrazione, anche se con qualche difficoltà, la portiamo avanti. Cerchiamo altri fondi per riuscire a far arrivare tutti nel nuovo campo. Molti di loro sono cittadini di Olbia, piaccia o no. Sono residenti. In futuro cercheremo di spostare anche il canile là vicino. In questo caso abbiamo maggiori difficoltà. Dobbiamo ancora trovare i fondi, anche se confidiamo in un aiuto della Regione». Un altra difficoltà è legata alla bonifica dell'attuale campo nomadi, a Colcò. «Il compito è stato affidato a un'impresa che ha già cominciato a smaltire una parte dei detriti - continua Pinna -. Continuiamo a cercare di favorire l'integrazione almeno dei più giovani». Il sindaco Gianni Giovannelli sembra ottimista. «Lavoriamo per portare a termine in tempi rapidi un'opera importante - spiega -. A parte l'opportunità data da questi lavori, credo non si potesse più vedere un'area tanto degradata come quella che ospitava il campo nomadi in città».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/06/2009 @ 09:03:23, in Europa, visitato 1843 volte)

Da Roma_Benelux

NewEurope.eu 14 giugno 2009

Per anni i Rom si sono lamentati di essere i paria d'Europa, disprezzati dai locali che li chiamano stranieri o ladri, e rifiutano di permettere loro di vivere nelle vicinanze. Anche peggio, dicono, sono discriminati, i loro bambini non ricevono la stessa educazione degli altri cittadini europei, e tutti affrontano pregiudizi. Per scoprire come loro percepiscono questo, New Europe è andato nella città belga di Namur, per incontrare una famiglia rom nel Centro di Mediazione per Viaggianti in Vallonia (CMGVW). Lo scopo principale dell'organizzazione, fondata nel 2003, è il supporto sociale e lavorale ai Viaggianti ed ai Rom provenienti dell'Europa Centrale ed Orientale. Nell'organizzazione ci sono mediatori per integrarli nella società fornire loro informazioni accurate.

Tana Tsiora di New Europe, Magdalena Zackova e Alia Papageorgiou hanno condotto le interviste e le ricerche in cooperazione con l'European Roma Information Office (ERIO). E' iniziata in maniera diretta, col mediatore, Islamovski Nebija, che fungeva da intermediario. Ma, verso la fine, la famiglia ha iniziato a parlare tra di loro nella loro lingua ed il discorso ha preso un tono più gridato mentre tentavano di descrivere le loro vite come inizialmente idilliache, in disaccordo con quanto avevano detto prima. La famiglia Jovanovic è composta di sei persone, che vivono nel Centro di Ricevimento, la Croce Rossa del Belgio - madre, padre ed i loro quattro figli: un ragazzo pre-adolescente e tre teenager, due ragazze ed un ragazzo - ha parlato della loro vita, di quando sono partiti dalla Serbia per l'Italia e della loro esistenza nomade prima di stabilirsi in Belgio, dove avevano dei parenti che li avevano preceduti. Il padre, Jusuf, la madre, Slobodanka, ed una delle figlie, Debora, ci hanno raccontato la loro storia.

Jusuf: Siamo stati in Italia per nove anni e mezzo. Poi siamo arrivati a Bruxelles, dove siamo stati otto anni e mezzo. Ed è un anno che siamo qui a Namur.

Avete fate richiesto d'asilo anche in altri paesi? O soltanto in Belgio?

Jusuf: No, era la prima volta. Sì, perché puoi chiedere asilo in un solo paese. Quando arrivammo qui, dovemmo trovare un appartamento e la scuola per i nostri bambini. All'inizio, lavoravo per un sussidio perché eravamo in sei persone. Dovevamo pagare tutto per l'appartamento e anche per le medicine. Prima tutte le medicine che compravamo, non erano rimborsabili. Ora, è ok, lo sono. Abbiamo uno status di asilanti e stiamo aspettando la risposta finale. Stiamo aspettando i documenti per diventare residenti in Belgio. La situazione ora sta migliorando.

E' migliorata solo negli ultimi anni?

Jusuf: No, solo nell'ultimo anno che siamo qui. Prima, per pochi mesi abbiamo vissuto fuori. Nessuno ci ha aiutato. Ma qui, anche i nostri bambini sono stati registrati a scuola dal primo giorno che siamo arrivati.

Slobodanka: Ma per i nostri bambini, è stata davvero dura, quando sono andati a scuola. Erano davvero depressi quando tornavano da scuola, per l'atteggiamento degli altri bambini.

Avete trovato altre famiglie rom quando siete arrivati qui?

Jusuf: No, all'inizio non conoscevamo nessuno. Solo la sorella di mia moglie. Per questo siamo venuti in Belgio.

Slobodanka: Mia sorella mi aveva detto che dovevamo fare parecchi sforzi per ottenere l'asilo in Belgio, ma che potevamo fare richiesta di asilo, come avevano fatto loro.

Debora: Sì, mio padre stava richiedendo un sussidio, perché non dovevamo pagare solo l'affitto e le medicine, ma anche la nostra iscrizione a scuola. Solo l'appartamento erano 800 Euro.

Com'è stata la vostra esperienza in Italia, perché abbiamo sentito di molte discriminazioni per i Rom in Italia?

Debora: Siamo nati in Italia e siamo restate lì sino a nove anni e mezzo d'età. Sì, abbiamo iniziato la scuola in Italia.

Jusuf: Ma in Belgio ci hanno aiutato di più. In Italia non abbiamo avuto niente. Nessun Centro Pubblico di Azione Sociale (CPAS). Però, abbiamo un buon ricordo dell'Italia, perché...

Debora: Perché qui la gente è più razzista che in Italia. Riguardo, specialmente, l'atteggiamento della gente della nostra età.

Jusuf: La principale differenza tra qui e l'Italia, è che in Italia era più difficile economicamente. Ma, parlando della gente italiana, erano gradevoli. Inoltre, ci hanno aiutato a trovare un lavoro.

Quante altre famiglie rom vivono nel Centro?

Jusuf: Cinque, sei famiglie. In totale, ci sono 5.000 persone. Ci sono diverse nazionalità. Ogni nazionalità ha la sua cultura, modi differenti di vivere. Nell'edificio dove viviamo, ci sono Rom del Kosovo e della Serbia. Ma raramente parliamo con loro. Ognuno per sé.

Un giorno vorreste tornare in Serbia?

Jusuf: No... con la mia famiglia vediamo molto razzismo. Prima, quando governava Tito, non era così. Ma, dopo che la Jugoslavia si è separata e sono iniziate le guerre... no.... non eravamo felici. Non voglio tornare. Ma i miei genitori sono ancora lì. Così, tornerei in Serbia, ma solo per visitare i genitori. Per me la Serbia non esiste.

Slobodanka: Là ci sono un sacco di razzisti.

Jusuf: Dopo le sette di sera, in Serbia non puoi uscire. E' vero, abbiamo visto un sacco di razzismo in Serbia, che nemmeno qui o in Italia abbiamo visto.

Qual è l'atteggiamento della gente della vostra età, delle vostre compagne di classe? Avete dei benefici sociali per l'iscrizione scolastica?

Debora: Prima di tutto, siamo arrivati qui l'anno scorso, ad aprile. Questo non ci ha permesso di iniziare la scuola, solo alla fine dell'anno scorso. Così, abbiamo perso un anno, perché per alcuni mesi, giravamo in cerca di dove vivere. La maggior parte delle volte, la scuola era davvero lontana da dove dormivamo. Quando arrivammo qui alla fine di aprile, ci registrarono e venne aperto il nostro documento ed iniziammo alla fine di maggio. In più, quest'anno, a settembre 2008 ho perso un mese e mezzo di scuola. Perché, al compimento dei 18 anni, dobbiamo pagare 1.000 Euro per la nostra registrazione a scuola. Visto che non avevamo uno status legale, dovevamo pagare per la scuola. Così, si può avere una dichiarazione di mancanza di reddito dal CPAS (Centro Pubblico di Azione Sociale), se non hai un reddito. La scuola a Namur non mi è piaciuta. Penso che i bambini siano davvero razzisti. Ti criticano molto. Non era come a Bruxelles. Ok, c'erano tanti stranieri; avevamo fatto l'abitudine a quegli insegnanti. Speravamo che qui a Namur fosse lo stesso. Qui ci sono più belgi e dicono che i Rom devono tornare nel loro paese. Li ho sentiti dire: "Cosa fate qui nel nostro paese, cosa cercate? State cercando amici?"

Dite che non era così a Bruxelles. Qual è la differenza?

Jusuf: Sono più abituati agli stranieri, è vero ma...

Debora: No, non è solo questo. Dicono che dobbiamo comportarci come i Belgi. A Bruxelles, non ci hanno mai giudicati. Ma, qua ci criticano tanto: "Guarda come sono vestiti i Rom," "perché siete venuti in Belgio?" E, soprattutto, non è facile dire qualcosa di simile ai giovani. Nel mio paese, non potrei dirlo agli altri.

Quante lingue parlate?

Debora: Francese, italiano e la nostra lingua, il serbo. Il francese molto bene. E' normale. Siamo stati qui per gli ultimi nove anni e mezzo. E non siamo andati alla scuola pastorale. Perché, quando arrivi in Belgio, ti mettono in una scuola pastorale. Ma per noi non è stato così. Ci hanno mandato direttamente a scuola. E' così che abbiamo imparato il francese.

E la vostra cultura, le vostre tradizioni, la vostra musica? Cercate di mantenerle? Perché, è da tanti anni che avete lasciato la Serbia.

Debora: Certo che manteniamo vive le nostre tradizioni. Non le dimentichiamo, dato che siamo in Europa. C'è chi ha dimenticato le proprie tradizioni, ma noi vogliamo mantenerle.

E della gente qui?

Jusuf: Sinora non ne ho parlato. Sono gentili. Se tu lo sei, lo saranno anche loro.

Come vi sentite da persone libere a persone in cerca d'asilo? Sono due cose completamente differenti per voi? Questa differenza ha cambiato molto la vostra vita?

Slobodanka: Sì, è davvero differente.

Jusuf: Finalmente, abbiamo una vita normale. Dopo otto anni, riusciamo a vivere nel Centro.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/06/2009 @ 09:20:13, in Europa, visitato 1762 volte)

Da British_Roma

GetHampshire.co.uk Nei piani dei Viaggianti, eventi per cambiare gli atteggiamenti 12 giugno 2009

Nel 1954 l'Enciclopedia Britannica riguardo a "Zingaro" dichiarava: "L'età mentale dell'adulto medio zingaro è ritenuta essere circa quella di un bambino di 10 anni".

Diceva anche che non avevano "mai compiuto qualcosa di grande importanza nella scrittura, pittura, composizione musicale, scienza od organizzazione sociale" e che erano "litigiosi, rapidi nella rabbia o nelle risa… irragionevoli ma non deliberatamente crudeli".

Ora, 55 anni dopo, l'Enciclopedia Britannica ha cambiato il suo punto di vista ma la comunità viaggiante, molti dei quali vivono ad Ash, hanno preoccupazioni che altri non hanno.

Gli organizzatori del Mese di Storia di Zingari, Rom e Viaggianti - una serie di eventi in GB allo scopo di educare la gente sulla cultura nomade - dicono che ce n'è bisogno perché 300.000 Britannici "continuano a soffrire di livelli estremi di pregiudizio e discriminazione".

Abusi

Nove bambini e giovani su 10 di origine zingara hanno sofferto, secondo indagini, di abusi razzisti.

Sono anche la minoranza etnica con le peggiori prestazioni scolastiche in Bretagna.

Durante il mese della consapevolezza avranno luogo due attività nell'area News & Mail.

Ci sarà una gara di disegno di poster ad Ash e l'evento Travellers' Got Talent ad Hartley Wintney, dove viaggianti del Surrey e dell'Hampshire gareggieranno con musiche e danze tradizionali romanì.

Il Surrey ha la quarta più vasta comunità viaggiante in GB, circa 10.000 persone.

Armonia

Le autorità locali in Bretagna contano il numero di carovane viaggianti nelle loro aree, ma non il numero dei viaggianti.

Ann Wilson è l'organizzatrice del programma nazionale del sud est degli eventi e dirigente dello sviluppo delle comunità viaggianti per il gruppo volontario, Azione Comunitaria del Surrey.

Ha spiegato che l'impeto per l'evento è stata la decisione presa l'anno scorso di includere i viaggianti romanì come etnia nel censimento nazionale 2011.

Il primo mese annuale di storia si è tenuto l'anno scorso.

Ha detto Wilson: "Alla fine, ci hanno riconosciuto. Siamo stati in Inghilterra solo 500 anni."

Spera che il mese di storia possa cambiare l'atteggiamento verso i viaggianti, che non pensa sia cambiato molto.

Ha detto: "Quando andavo a scuola, ho subito diversi abusi verbali. Ci chiamavano pikeys. Non sapevo, e non so tuttora, cosa significasse e cosa avesse a che fare con noi."

I suoi genitori vivevano un'esistenza nomade con le loro famiglie e suo padre nacque nel fondo di un carro.

Stanziati

Nessuno era andato molto lontano a scuola e sua madre imparò da sola a leggere e scrivere ma suo padre non acquisì padronanza di queste abilità.

Quando nacque Ann, che oggi ha 49 anni, i suoi genitori si costruirono una casa a Effingham.

Rispetto ai suoi genitori, lei visse una vita relativamente stanziale e, a differenza di loro, andò alla scuola secondaria - cosa che dice che fosse rara a quel tempo per i Romanì.

Più tardi si trasferì a Salvation Place, una comunità viaggiante a Leatherhead, che ha una delle sole tre chiese viaggianti nel Sud Est.

Il fatto che avesse studiato significava che spesso era chiamata ad aiutare amici che avevano difficoltà con lettere e dichiarazioni dei redditi.

Anche i suoi figli sono andati a scuola ma, come lei, hanno trovato di avere problemi nell'essere accettati.

Wilson dice che sua figlia, che ora ha 26 anni, ha lottato nella scuola secondaria e che la direttrice diceva che era perché era "una ragazza zingara di poca intelligenza".

La signora Wilson ritirò sua figlia e, con l'aiuto dell'appena fondato Forum Viaggianti del Surrey, trovò per lei una scuola per chi aveva esigenze speciali.

Suo figlio di 14 anni, acuto entusiasta del jazz zingaro, sta pensando di partecipare al concorso Travellers' Got Talent e spera di poter suonare anche al festival di jazz zingaro in Francia alla fine di questo mese.

Ha detto Wilson: "Col concorso, ci sono i viaggianti dell'Hampshire contro quelli del Surrey. Chi vuole esibirsi, può fare qualsiasi cosa, ma ci aspettiamo che ci siano molta danza e musica zingara."

Le audizioni per Travellers' Got Talent avranno luogo venerdì 19 giugno, tra le 16.00 e le 20.00 alla Victoria Hall in West Green Road, Hartley Wintney.

Altri eventi nel Mese di Storia di Zingari, Rom e Viaggianti includono un giorno di storia, esposizione di carri, cavalli, musica e dipinti, che si terranno alla Bourne Hall, Ewell, sabato 20 giugno.

Ci sarà pure una gara di disegno di manifesti sulla cultura nomade, che avrà luogo a Primrose Hall, in Ash Hill Road, Ash, domenica 21 giugno.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/06/2009 @ 09:48:24, in Europa, visitato 1282 volte)
Corriere del Ticino

MENDRISIO - «Il Consiglio di Stato ha preso atto della libera e legittima scelta del Municipio di Mendrisio di sospendere per ora il permesso di stazionamento sul territorio comunale. A questo proposito, ora che l'Esecutivo della "nuova" Mendrisio è entrato formalmente in funzione da qualche settimana, non si mancherà di prendere contatto con l'Esecutivo locale per chiarire quanto è successo e per studiare assieme le possibili soluzioni. Pur comprendendo le ragioni che hanno indotto il Municipio di Mendrisio a sospendere la messa a disposizione dell'area, il Consiglio di Stato intende chiedere un ripensamento della decisione e più in generale auspicare dai Municipi una maggiore collaborazione per risolvere l'annoso problema della disponibilità di aree per nomadi». È questo il passaggio più significativo della risposta data il 10 giugno dal Governo cantonale all’interrogazione del 9 marzo del deputato leghista Lorenzo Quadri, che chiedeva tra l’altro lumi sugli spari esplosi pochi giorni prima contro veicoli degli zingari accampati ai posteggi della piscina comunale di Mendrisio (vedi QUI ndr).

p.c.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/06/2009 @ 09:09:44, in Italia, visitato 1560 volte)

A Milano, sotto il cavalcavia di Bacula c'è un nuovo insediamento di Rom cacciati da altri rifugi, nonostante le parole del vicesindaco De Corato che assicurasse come l'area fosse stata chiusa e "messa in sicurezza". Continua la politica di giocare a guardie e ladri. CITYROM è tornato lì sotto, quella che segue è la sua inchiesta.

Giugno 20, 2009: Quando sono arrivato al cavalcavia Bacula, tra piazza Stuparich e piazzale Lugano, pochi giorni dopo lo sgombero, c’erano ancora persone sotto le arcate. Mi hanno raccontato che fino ad allora avevano dormito all’aperto, accanto all’insediamento distrutto, e che stavano per partire per la Romania come anche tanti altri stavano facendo. Molti invece avevano deciso di restare a Milano e si erano sistemati in zona Lambrate e in un edificio abbandonato a pochi passi dal cavalcavia in piazzale Lugano. Ci sono stato, al secondo piano alcune famiglie avevano organizzato una "casa" con dei materassi, un tavolo recuperato e tre tende da campeggio.

Per anni quest’area, alla periferia nord di Milano, ha ospitato diversi insediamenti abusivi di rumeni di etnia rom, più volte sgombrati e più volte risorti.

Quell’area l’abbiamo sgomberata quattro volte, mi avevano raccontato a dicembre i responsabili del Nucleo problemi del territorio della Polizia locale di Milano. Abbiamo detto in modo chiaro all’Amministrazione che per mettere in sicurezza il cavalcavia Bacula bisognava costruire un muro di cemento armato. Dopo lo sgombero dell’anno scorso, sotto il ponte il Comune ha messo dei dissuasori "New Jersey" di due metri in modo che l’area non venisse occupata di nuovo. In realtà hanno usato i dissuasori come letti… Hanno sfondato il muro che divide il cavalcavia Bacula dal C.A.M. (Centro Aggregazione Multifunzionale) del Comune di Milano, che ospita anche una scuola materna. Vanno nel giardino della scuola e si lavano alla fontanella, defecano, stendono i vestiti e fanno il barbecue.

Il 31 marzo 2009, dopo una campagna mediatica durata più di un mese che dava voce agli esposti degli abitanti del quartiere e denunciava l’emergenza igienico-sanitaria del campo, l’illegalità che vi proliferava e i conseguenti problemi di sicurezza, il Comune di Milano ha per l’ennesima volta sgombrato l’insediamento. Questa volta, però, seguendo le indicazioni della Polizia locale, dopo lo sgombero, l’area è stata "messa in sicurezza". L’accesso all’area sotto una parte del cavalcavia è stato chiuso con una recinzione in ferro alta tre metri; il terrapieno in pendenza da cui si scendeva dal cavalcavia nell’insediamento è stato sbancato e ora è una sorta di muro di terra alto qualche metro; l’arcata del ponte sotto cui sorgeva l’insediamento più piccolo è stata chiusa utilizzando la terra ricavata dallo sbancamento.

Prima dello sgombero il Comune aveva offerto dei posti letto nei dormitori pubblici per le donne e i bambini, come era avvenuto già in passato. Ma la proposta prevedeva che le famiglie si sarebbero dovute dividere, così tutti hanno rifiutato. Le associazioni che avevano lottato perché si trovasse una soluzione abitativa per gli abitanti, sono riuscite a sistemare 25 persone – le famiglie con figli che vanno a scuola – alla Casa della Carità, e una famiglia con una figlia disabile nel campo comunale di via Triboniano. Per tutti gli altri, almeno duecento persone, non ci sono state iniziative.



Dopo che i giornali hanno dato la notizia dell’imminente sgombero, sono ritornato più di una volta a visitare la baraccopoli per documentare cosa stava succedendo e capire quali erano i motivi che rendevano urgente l’intervento delle forze dell’ordine. Ho così raccolto diverse testimonianze.

Sunita abitava in una piccola baracca, fatta di materiali di scarto e rivestita di stoffa. La prima volta che l’ho incontrata erano le tre del pomeriggio e si trovava insieme alla famiglia all’interno della baracchina. Aveva in braccio il figlio di tre anni, la suocera era sdraiata sul letto insieme alla figlia e al suocero che dormiva.

Mio marito, mi ha raccontato Sunita, è scappato con un’altra donna e io sono rimasta qui con mia suocera. Se vuole tornare io l’aspetto.

La loro baracca era isolata rispetto alle altre e si trovava nel campo antistante il cavalcavia, addossata al muro che separa questo spazio dai binari delle ferrovie Nord. Era costituita da tre moduli di due metri per tre: in uno c’era la cucina e negli altri due i letti.

Se ci sgombrano porteremo con noi solo le coperte e i vestiti, il resto lo lasceremo qui, non abbiamo la macchina.

Quel giorno sono rimasto a parlare con loro per un po’. Mi hanno raccontato che la casa che avevano in Romania l’avevano venduta dopo la morte del figlio maggiore per pagare il funerale e che l’anno scorso era morta la figlia di Sunita, dopo solo quarantatre giorni di vita. Abbiamo fatto il funerale al campo di via Triboniano, dietro il cimitero maggiore. Vivevano facendo l’elemosina. Mentre Student, il capo famiglia, non lavorava e si occupava di accompagnare i figli di otto, dieci e tredici anni a scuola. Oggi ho guadagnato solo cinque euro. Mia suocera non ha raccolto nulla perché la polizia l’ha cacciata via. Esco tutte le mattine alle sei per arrivare solo alle 8.30, non ho soldi per pagare il biglietto e i controllori mi fanno scendere continuamente. Vado a Bollate, Varese, Cittiglio, Gavirate. A Milano no, perché non ho un posto dove stare. Mi fermo davanti a un supermercato, una chiesa o un cimitero. Il massimo che ho raccolto in una giornata sono stati 25 euro. Oggi tutti mi dicono che sono in crisi.



Vasil un uomo silenzioso con l’aria seria, parlava un buon italiano. Mi ha raccontato che è arrivato in Italia nel 2002. Perché hai scelto l’Italia?, gli ho chiesto. Per la lingua. Sapevi che saresti andato a vivere in una baraccopoli? No, prima di venire in Italia sono stato sei mesi in Spagna e ho abitato in un appartamento in affitto. E in Italia? I primi mesi ho abitato a Triboniano (una grande baraccopoli abusiva alle spalle del Cimitero Maggiore), appena ho trovato un lavoro sono andato via dai campi e ho preso un appartamento in affitto e finché ho avuto un lavoro sono stato in appartamento. Poi, per forza di cose, non avendo più soldi, ho lasciato l’appartamento e sono ritornato a vivere in un campo.

Vasil mi ha raccontato che l’appartamento si trovava a Sesto San Giovanni, era composto da due stanze da letto, un soggiorno, una cucina e un bagno e che pagava 650 euro di affitto. Abitava insieme alla moglie e ai quattro figli che l’avevano raggiunto in Italia appena lui si era sistemato. E che poi era rimasto solo con la moglie. I figli dopo aver lasciato la casa erano ritornati in Romania. Ho una figlia di 27 anni sposata con due figli, una figlia di 23 anni e uno di 22 che vanno all’università e un’altro di 13 anni che va anche lui a scuola. In Romania ora vivono in una casa in muratura con un giardino piccolo che ho comprato nel 1989. Vasil ne parlava con orgoglio.

A Milano la sua baracchina si trovava insieme ad altre otto sotto uno delle campate del Cavalcavia Bacula. Era grande due metri per tre, al suo interno c’era spazio solo per il letto. Anche la sua era fatta con assi di legno e interamente rivestita di stoffa. Aveva una piccola finestra per fare entrare un po’ di luce naturale.

Vasil chiudeva con un piccolo lucchetto la sua baracchina. Anche se il campo era abitato da persone del suo stesso villaggio probabilmente non si fidava di loro. Si sentiva diverso e fuori luogo, non amava vivere in quelle condizioni.

Mi capitava spesso di incontrarlo insieme alla moglie seduto su un telo nel grande spazio all’aperto su cui si affacciavano i due insediamenti abusivi.

Questo luogo che tutto l’inverno era stato utilizzato come passaggio e come deposito per la spazzatura era diventato con le prime giornate di sole anche un luogo di ritrovo dove si riunivano in piccoli gruppi alla luce del sole. Dopo un inverno passato sotto i ponti, nascosti e protetti, gli abitanti di questa baraccopoli erano tornati alla luce, visibili e di nuovo ingombranti.

Marco abitava poco distante da Vasil. La sua baracchina era appena fuori dall’arcata del ponte in un punto in cui le case di legno formavano un piccolo slargo sempre affollato di gente, seduta davanti alle proprie baracche, che passava la giornata chiacchierando, bevendo una birra o mangiando carne o ciorba, una zuppa che le donne cucinavano sulle braci.

Quando ho conosciuto Marco era il compleanno di suo figlio piccolo e l’ho accompagnato a comperare una torta per festeggiare l’evento. Mi ha raccontato che il giorno dopo il figlio e la moglie sarebbero partiti per la Romania perché, in vista dello sgombero, era diventato troppo pericoloso restare lì.

Lo incontravo spesso seduto con altri in quella piazza informale ed era tra quelli che parlavano di meno. Quando gli ho chiesto di raccontarmi la sua storia, lui che non voleva farla sentire agli altri, si è alzato, ha afferrato un tavolo e mi ha chiesto di seguirlo. Dieci metri più in la ci siamo messi attorno al tavolo, in piedi, e ha iniziato a raccontare. Sono arrivato in Italia quattro anni fa. Prima ero da solo poi è venuta mia moglie e mio figlio. Ho cinque figli, uno di 22 anni, sposato. Abitano in Romania in una roulotte che ho comprato qualche anno fa. Prima abitavo nella casa di mio padre. Quando è morto, la casa è andata al più piccolo dei miei sei fratelli. Lavoro solo due ore alla settimana in una trattoria.

Il suo racconto però è stato interrotto quasi subito da due ragazzi che si sono avvicinati e hanno iniziato a parlare con me. Uno di loro voleva chiamare il suo datore di lavoro, l’altro invece voleva farmi vedere un documento. Marco era infastidito ma non è riuscito a respingerli. Non ci siamo più visti.

Flora abitava nell’insediamento più popoloso sorto sotto la grande piastra di cemento del cavalcavia. Era tra le poche persone che erano tornate subito dopo lo sgombero del 4 luglio a riabitare il ponte. Dormiva con i figli su dei materassi sistemati tra i dissuasori.

Poco prima dello sgombero le baracchine sotto il ponte erano decine. Così piccole da contenere appena un letto e una stufa. Siamo in tanti e c’è tanta sporcizia, raccontava Flora. Il vostro paese, la vostra terra ci hanno trattato tanto male. L’altra sera c’era tanta gente che urlavano e gridavano. Mio Marito la notte non dorme più perché ha paura che bruciano qualcosa.

La Lega Nord aveva organizzato un corteo di circa cinquanta persone contro l’insediamento abusivo.

Dopo il primo periodo in cui dormiva sui materassi Flora aveva costruito anche lei la sua baracchina, all’esterno della quale c’erano tante cose raccattate in giro: un frigobar, un frigorifero, una cucina a gas, una pila di batterie, sedie e divani. L’ultima volta che l’ho incontrata, Flora si trovava ancora nello stesso punto dell’insediamento, dove il ponte confina con il parco del Centro di Aggregazione Multifunzionale (C.A.M.) di via della Pecetta. La parrocchia di Santa Elena ci ha aiutato molto, mi ha raccontato. Nessuno conosce meglio di me Don Matteo. Faccio l’elemosina davanti la sua chiesa. Al centro di ascolto prendo da mangiare una o due volte al mese. Mi caricano la bombola.



A Bacula ero stato la prima volta il 4 luglio 2008, dopo uno dei tanti sgomberi che questa comunità, proveniente dalla città romena di Draganesti-Olt, ha subito. Anche allora l’insediamento era stato completamente distrutto e l’area era stata bonificata dal Comune di Milano. E anche allora, pochi giorni dopo, qualcuno era ritornato in Romania e qualcun altro era già ritornato ad abitare l’area.

Da quando il Comune ha inaugurato la "politica della sicurezza" il copione è sempre lo stesso. Il nucleo problemi del territorio della Polizia locale di Milano monitora il territorio, scheda le occupazioni abusive sparse per la città, e valuta quando è urgente predisporre lo sgombero. L’amministrazione comunale, ora in accordo con il prefetto-commissario all’emergenza rom, avvia una campagna mediatica che ha due obiettivi: dimostrare l’azione del governo e comunicare agli abitanti che dovranno andare via, da soli o con la forza. A quel punto, naturalmente, le associazioni che operano all’interno del campo lanciano il loro appello, e denunciano le condizioni di degrado e inumanità in cui sono costretti a vivere i rom a Milano.

L’opinione pubblica si convince che il problema si sta risolvendo ma in realtà i rom continuano ad andare e venire dalla Romania e a vivere illegalmente in città.

sp

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Da Roma_Francais

publié le 10 juin 2009 - Nicolas Gourdy / Welcomeurope

Il Consiglio dell'Unione Europea di lunedì 8 giugno si è lungamente dedicato alla questione dell'integrazione dei Rom. Secondo le sue conclusioni, gli Stati membri devono concepire ed attuare le loro iniziative in materia di integrazione dei Rom in stretta concertazione con le collettività regionali e locali, che devono giocare un ruolo centrale nell'applicazione concreta di queste politiche. Questa riunione si iscrive nel più ampio dibattito europeo sulla situazione sociale delle minoranze rom in Europa. In particolare fa seguito alla prima riunione della "piattaforma integrata europea per l'integrazione dei Rom" che si è tenuta a Praga nell'aprile 2009, sotto l'egida della presidenza ceca della UE.

Le conclusioni del Consiglio della UE tengono conto di una situazione socioeconomica dei Rom che tende a non evolversi, bensì a deteriorarsi in questi ultimi anni in un certo numero di Stati membri. Secondo Magda Kósáné Kovács, autrice di una relazione sulla questione consegnata al Parlamento Europeo a gennaio, la situazione dei Rom sul mercato del lavoro rassomiglia ad un circolo vizioso. La disoccupazione colpisce più di qualsiasi altra minoranza e "non possono avere accesso alle sovvenzioni europee sulla ristrutturazione professionale a causa della loro mancanza di qualificazioni di base". La situazione varia tuttavia molto paese ad un altro. Il Consiglio fa parte della necessità di mettere in atto politiche più dinamiche ed efficaci riguardo a queste popolazioni, ma senza precisarne veramente i contorni. Perché secondo il Consiglio, questo ruolo spetta primariamente agli Stati membri, alle regioni ed ai comuni. Il testo ricorda l'importanza per gli Stati membri e le loro collettività di mettere in comune le proprie esperienze riguardo le iniziative a favore dell'integrazione dei Rom per ottenerne le pratiche migliori. Ugualmente incoraggia la creazione e lo sviluppo di reti transfrontaliere che permettano lo scambio delle buone pratiche. Questo tipo di rete esiste già, ad esempio EURoma (rete europea sull'inclusione sociale dei Rom nel quadro dei fondi strutturali). Altro punto importante, gli Stati membri e le collettività sono invitati a sfruttare pienamente gli strumenti finanziari comunitari (FSE, Feder, Feader) nella messa in opera di progetti rivolti all'integrazione di queste popolazioni.

Dall'entrata nell'Unione Europea di Romania e Bulgaria nel 2007, i Rom sono diventati la più importante "minoranza etnica" della UE. E' difficile stabilire il loro numero preciso, che si stima tra i 10 e i 12 milioni di persone. In Francia, il caso di quanti si chiamano comunemente la "Gens du voyage" è in particolare disciplinata dalla legge Besson II che stipula che tutti i comuni con più di 5.000 abitanti debbano avere un terreno d'accoglienza. La nuova onda d'immigrazione di Rom provenienti dalla Slovacchia, dall'Ungheria, dalla Bulgaria e dalla Romania ha cambiato la distribuzione e porta a chiedersi numerose precisazioni quanto alle politiche da realizzare per integrare queste popolazioni. Per il momento, quelli in provenienza dalla Bulgaria e da Romania, benché cittadini dell'UE, sono sottoposti ad una misura transitoria che accorda loro lo stesso status degli stranieri di un paese terzo, con l'obbligo eventuale di lasciare il territorio francese. Questa misura dovrebbe tuttavia finire nel 2012, data nella quale tutti i cittadini bulgari e rumeni usufruiranno della cittadinanza europea piena ed intera.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/06/2009 @ 09:39:54, in casa, visitato 1380 volte)

Da Roma_Francais

LaGazette.fr Assetto del territorio - 11/06/2009 par Ulivo Berthelin

La Commissione nazionale consultiva della gens du voyage, dopo un decreto del 6 giugno scorso, è passata sotto il taglio del ministero degli affari sociali.

"Continueremo a lavorare perché la gens du voyage possa disporre degli stessi diritti degli altri cittadini, in particolare per quanto riguarda il diritto di voto e le assicurazioni" dichiara il senatore Pierre Hérisson, ricondotto dal Primo Ministro alla testa di questa commissione i cui membri saranno nominati nel corso dell'estate.

"Dobbiamo tenere conto delle evoluzioni della società e tenderci sulla questione dei terreni familiari di proprietà di viaggianti che corrispondono ad una vera necessità di sedentarizzazione o di semi sedentarizzazione", precisa ricordando che la legge su alloggio permette d'ora in poi di sviluppare i lotti attigui ai banchi comunali.

 "I sindaci non possono rifiutare né l'elettricità quando contratti sono passati con gli operatori, né l'acqua ed il risanamento quando le reti passano vicino al lotto. Occorre per quanto possibile trattare da un lato questi terreni familiari e le superfici d'accoglienza permanenti per le famiglie che circolano sole, come nel quadro dell'alloggio e d'altra parte il grande passaggio che costituisce un fenomeno a parte legato a manifestazioni economiche culturali e religiose" insiste il senatore, molto sensibile a queste questioni d'urbanesimo poiché incaricato di questo dossier nell'ambito dell'Associazione dei sindaci della Francia (AMF).

Due terreni per dipartimento
Preconizza la realizzazione di due terreni di grande passaggio per dipartimento e d'altra parte la prosecuzione degli sforzi che riguardano le aree d'accoglienza permanenti. "La metà delle posizioni sono in cantiere. I comuni devono realizzare i 20.000 posti che ancora mancano, con l'aiuto dello Stato per quelle che sono stati ritardati contro la volontà degli eletti, col denaro proprio per quelli che non hanno alcuna scusa" martella, ricordando la legge prevede che soltanto il prefetto possa sostituirsi al sindaco e realizzare la superficie d'accoglienza a spese dei municipi refrattari.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


03/10/2024 @ 13:27:41
script eseguito in 121 ms

 

Immagine
 Il libro con le storie di via Idro... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 933 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< ottobre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
     
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source