Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 09/03/2009 @ 09:20:09, in Italia, visitato 2145 volte)

Da Virgilio notizie

Sconfessata da studio Università Verona ripresa da mensile Popoli postato 17 ore fa da APCOM

Milano, 6 mar. (Apcom) - Gli zingari rubano i bambini: è una frase che si ripresenta periodicamente, che si ripete sempre uguale negli anni, quasi sempre in occasione di una campagna politico-mediatica sull'"emergenza nomadi" nel nostro Paese. Per sfatare questa "leggenda", la Fondazione Migrantes ha commissionato al Dipartimento di psicologia e antropologia culturale dell'Università di Verona, sotto la direzione di Leonardo Piasere, una ricerca dal titolo: "Adozione di minori rom/sinti e sottrazione di minori gagé", di cui da conto "Popoli", il mensile internazionale dei Gesuiti, nel numero di marzo.

In un articolo scritto da Sabrina Tosi Cambini, docente di Epistemologia ed ermeneutica etnografica e di Antropologia culturale all'Università degli studi di Firenze, si spiega che dei 29 casi di presunti rapimenti di bambini italiani (i "gagé") da parte di Rom, tra il 1986 e il 2007, presi in esame, gli esiti degli accertamenti investigativi sono stati sempre negativi. "Il risultato principale della ricerca è che non esiste nessun caso in cui sia avvenuta una sottrazione del bambino da parte di rom: si è sempre di fronte a un tentato rapimento o, meglio, a un racconto di un tentato rapimento" scrive Tosi Cambini, che sottolinea che "anche laddove si apre un processo, il fatto contestato viene sempre qualificato come delitto tentato e non commesso, le cui circostanze aprono a una complessa valutazione dell'esistenza o meno della volontà dolosa". "Dei 29 casi, solo 6 hanno portato all'apertura del procedimento e dell'azione penale - continua nel suo articolo la professoressa - e si registrano: un'archiviazione, una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, una di colpevolezza per tentato sequestro di persona e una di colpevolezza per tentata sottrazione di persone incapaci; inoltre, vi sono due procedimenti penali in corso (con richiesta di assoluzione da parte del Pm)".

Sottolineando la responsabilità dei "dei mass media nel generare allarmismo e confusione" e la presenza di "elementi comuni a tutti i racconti dei tentati rapimenti", Tosi Cambini sostiene che "lo schema mentale 'gli zingari rubano i bambini' risulta essere molto più potente di qualsiasi altro", e conclude affermando che "non dobbiamo scordarci che ci troviamo davanti a persone appartenenti a gruppi socialmente e giuridicamente deboli: non solo immigrati, ma soprattutto rom, sempre definiti nei documenti 'nomadi' e definire gli imputati 'nomadi' sembra di per sé una giustificazione per adottare nei loro confronti qualsiasi decisione a tutela della collettività".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/03/2009 @ 09:25:17, in Italia, visitato 1773 volte)

Ricevo da Roberto Malini sui fatti di Pesaro

INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'INTERNO MARONI E AL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI SACCONI

BERNARDINI

– Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.


– Per sapere –

Premesso che:

– Nella mattina del 25 febbraio, a Pesaro, circa 20 tra agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale sono intervenuti in via Fermo 49, all’altezza della fabbrica dismessa dove da quasi un anno si erano rifugiati 30 Rom romeni – tra cui vittime di pesanti aggressioni e agguati razzisti, pazienti cardiopatici e oncologici dell’ospedale San Salvatore, molte donne e 9 minori, compreso un bimbo di pochi mesi – con l’obiettivo di notificare una denuncia di invasione di stabile privato e notificazione di prossimo sgombero (senza alternativa abitativa né assistenziale) e sottrarre tutti i minori ai genitori;

– Secondo gli attivisti del Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani incaricata ufficialmente dall’on. Viktoria Mohacsì al Parlamento Europeo di monitorare e indagare sulla condizione del popolo Rom in Italia, gli agenti avevano annunciato alle famiglie, alla presenza degli attivisti, che i bambini sarebbero stati affidati ai Servizi Sociali e quindi sistemati in una comunità. Solo le mamme, però, avrebbero potuto restare con loro, mentre i padri sarebbero stati messi in mezzo alla strada;

– Durante l’operazione di polizia, secondo le testimonianze degli attivisti di EveryOne accorsi sul posto (attestate da materiale fotografico), una giovane donna è stramazzata a terra ed è stato necessario richiedere l’intervento di un’ambulanza, mentre altre donne si lamentavano disperate e una mamma Rom nascondeva un coltello da cucina in una piega della gonna e sussurrava che si sarebbe sgozzata se l’avessero divisa dal marito. Inoltre, alcuni padri di famiglia esprimevano le loro tragiche intenzioni di darsi fuoco con taniche di benzina nel caso le loro famiglie fossero state smembrate. La preservazione dell’unità familiare fa parte infatti della cultura Rom, nonché delle leggi etiche e sociali del popolo Rom;

– E’ stata limitata e in diversi momenti interdetta dagli agenti ogni mediazione umanitaria, nonché la libertà di movimento e comunicazione, da parte degli attivisti del Gruppo EveryOne tra Rom e forze di Polizia, anche da parte di Nico Grancea, giovane attivista Rom testimone e consulente con mandato per il Parlamento europeo e organizzazioni internazionali per i Diritti Umani;

– Impaurite dalle parole e dall’atteggiamento degli agenti di polizia, le madri Rom hanno approfittato di un momento di distrazione degli agenti per mettersi in fuga con i propri bambini, scongiurando un’azione di sottrazione dei minori da parte delle Forze dell’Ordine e facendo perdere definitivamente le proprie tracce, mentre i padri e gli altri Rom sono rimasti senza alcuna meta né punto di riferimento, e alcuni di loro hanno deciso di rientrare in Romania per evitare repressioni di qualunque tipo;

– Secondo articoli de “Il Messaggero” e de “Il Resto del Carlino” del 2 agosto 2008, nelle edizioni locali pesaresi, il Comune di Pesaro si era impegnato formalmente a garantire, anche ai membri EveryOne, un programma assistenziale casa–lavoro per la comunità Rom in questione ed escludeva ogni azione forzosa, come per l’appunto uno sgombero. Tale asserzione è confermata da dichiarazioni pubbliche su quotidiani locali dell’assessore alla Sicurezza Riccardo Pascucci, del Sindaco Luca Ceriscioli e dell’assessore alla Cultura Marco Savelli. Per questi motivi la comunità Rom pesarese è rimasta nella fabbrica, in attesa dell’attuazione del piano di integrazione promesso, mai portato a compimento;

– Il Gruppo EveryOne aveva segnalato da alcuni mesi nomi, cognomi e caratteristiche della comunità Rom sia ai Servizi Sociali che alle Autorità per sollecitare un intervento assistenziale di tipo umanitario che sopperisse ai bisogni primari delle famiglie in indigenza;

Considerato che:

1. La legge 149/2001 stabilisce che lo stato di povertà della famiglia non è motivo sufficiente al fine dell'adottabilità o dell'inserimento del minore in un diverso ambiente: “Le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore alla propria famiglia. A tal fine a favore della famiglia sono disposti interventi di sostegno e di aiuto” (art. 1 c. 3)

2. Secondo quanto prescrive la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa 2004/38/CE, riguardante la libera circolazione dei cittadini europei all'interno degli Stati membri, le norme europee tutelano l'integrità delle famiglie e trattandosi di cittadini dell'Unione europea con residenza regolare in Romania è da escludersi in ogni sede l’adozione di procedure che possono ritardare il loro libero e volontario rientro in Patria, così come l'affidamento ingiustificato dei figli a persona o Istituzione diversa dai genitori;

3. Le norme europee che tutelano il popolo Rom sono ancora più esplicite riguardo al valore civile e sociale delle famiglie unite, come riassume la Risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2007, ed è sottolineata l'importanza del nucleo familiare Rom e la sua tutela da parte delle Istituzioni nella Risoluzione del Parlamento europeo del 31 gennaio 2008 su una strategia europea per i Rom;
se siano a conoscenza dei fatti e se l’operazione delle forze dell’ordine è stata concordata con l’amministrazione comunale di Pesaro e per quali motivi nel caso di specie non si è tentato di procedere in modo alternativo e meno traumatico;
quali iniziative intendano prendere al fine di ripristinare il rispetto della legge, evitando il perpetuarsi di ulteriori episodi quali quelli descritti, configurabili come una violazione dei diritti umani, in particolare quelli alla non–discriminazione e alla libera circolazione, diritto previsto dalle norme europee;
cosa si intenda fare, vista l’evidente emergenza sociale e sanitaria esistente in numerosi campi rom, abusivi e non, al fine di salvaguardare la salute di coloro che ci vivono con particolare riferimento ai bambini;
se non si ritenga un errore gravissimo continuare ad affrontare l’emergenza rom come un problema di ordine pubblico e che di conseguenza sia necessario, con il contributo delle stesse comunità, ricercare politiche di accoglienza che favoriscano l’inserimento e salvaguardino la dignità e la cultura degli stessi.

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com
Tel: (+39) 334–8429527 – (+39)331–3585406

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2009 @ 08:46:40, in Regole, visitato 4393 volte)

Elaborato da Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa
Integrato da Cristina Sebastiani, progetto Baobab ARCI Milano

Con 154 voti favorevoli e 114 contrari il 4 febbraio 2009 il Senato della Repubblica ha approvato il “pacchetto sicurezza”, il disegno di legge 733/08.
Ora il disegno di legge tornerà alla Camera [NB la discussione riprenderà martedì prossimo 10 marzo], dopodiché, se approvato, dovrà essere firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale – solo allora sarà legge dello Stato .

Intanto, con decreto legge, il 23 febbraio 2009 viene approvato dal Consiglio dei Ministri il cosiddetto “pacchetto antistupro”, dl 11/09, che contiene alcune delle misure prima previste dal ddl 733 e che è, dato il carattere emergenziale previsto dall’utilizzo di un decreto legge, immediatamente esecutivo.

Ecco cosa prevede il DL 11/09:
Espulsioni e Trattenimento nei CIE (ex CPT)
L'espulsione disposta dal Prefetto non necessita più di nulla osta da parte della Magistratura;
Il trattenimento in un CIE (ex CPT) viene stabilito da subito per 60gg prorogabili fino a 18 mesi;
Viene introdotta la possibilità di dotare l'espellendo, privo di documenti utili all'identificazione, di un lasciapassare utile a raggiungere il proprio consolato o anche il paese d'origine, aggirando la giurisprudenza attuale che si è assestata su un indirizzo in base al quale non commette reato chi si trattenga sul territorio italiano con un giustificato motivo (tra cui la mancanza di un titolo di viaggio)

Ed ecco cosa prevede il ddl 773/09:
Matrimoni e cittadinanza italiana
La presentazione della richiesta della cittadinanza italiana a seguito di matrimonio con un cittadino italiano potrà avvenire dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero.
L'effettivo acquisto della cittadinanza potrà avvenire dopo ulteriori due anni, a condizione che il matrimonio sia ancora valido e non sia sopravvenuta separazione legale o divorzio;
Tempi dimezzati in presenza di figli nati dalla coppia.
Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi per la presentazione della richiesta;
Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro e la pratica presentata dovrà essere completa, non essendo più previste ulteriori integrazioni.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno: niente più matrimoni quindi neppure tra persone presenti irregolarmente e tra cittadini italiani e cittadini stranieri irregolari;

Iscrizione anagrafica
Sarà richiesta per l’iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, la certificazione dell’idoneità alloggiativa.
Se dopo 30 gg il Comune non avrà proceduto a verifica dell'idoneità alloggiativa, l'iscrizione verrà accettata con riserva, potendosi effettuare successiva verifica e revoca dell'iscrizione in qualunque altro momento.
Moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio: ecco uno dei provvedimenti che andranno ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani;

Esibizione del permesso di soggiorno
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggiorno;

Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare
Non sarà più possibile richiedere il visto d’ingresso per motivi famigliari, se il nulla osta non verrà rilasciato dalle Prefetture dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.
Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche;

Rimesse di denaro
I cosiddetti servizi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta errogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso;

Ingresso e soggiorno irregolare
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro, il pagamento della quale però non estingue il reato che sarà quindi ancora perseguibile e punibile con il carcere a fronte della commissione di ulteriori e differenti reati (aggravante di clandestinità);
anche nel caso di richiedenti asilo e protezione internazionale è previsto il reato di ingresso e soggiorno irregolare, sospeso però fino alla definizione del procedimento della richiesta di asilo;

Permesso Ce di lungo periodo
L’estensione del diritto ad ottenere la carta di soggiorno (oggi chiamato “permesso di soggiorno CE per lungo permanenti) ai familiari dei titolari della stessa potrà avvenire solo se questi sono soggiornanti già da 5 anni e solo dopo il superamento di un test di lingua italiana; questo impedirà a molte famiglie non solo una effettiva stabilità, ma anche l'accesso ad assegni e sussidi famigliari;

Reati ostativi all’ingresso
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive per reati che lo straniero può aver commesso al proprio paese d'origine; si aggiungono i reati relativi alla tutela del diritto d'autore e alla contraffazione commessi nel proprio paese o in Italia;

Una tassa di 200 euro
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno;

Valutazione della pericolosità sociale a fronte della tutela dell'unità famigliare
Nel rilascio o rinnovo del permessi di soggiorno per motivi famigliari si introduce la valutazione della pericolosità sociale con conseguente adozione di provvedimenti di revoca del permesso di soggiorno; tra i reati considerati utili per la valutazione della pericolosità sociale sono introdotti anche il furto e l'utilizzo di documenti contraffatti o alterati;

Esibizione dei documenti
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro (attualmente sono 413 €) per la mancata esibizione, ad un controllo da parte dell'Autorità di Pubblica Sicurezza del permesso di soggiorno unitamente al passaporto (oggi la richiesta è quella di esibire il solo passaporto o il solo permesso di soggiorno);

Registro per senza fissa dimora
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, viene istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard;

Cancellazione anagrafica
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno;

Permesso di soggiorno a punti
E’ disposta l’istituzione di un accordo di integrazione articolato in crediti da sottoscrivere al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. i criteri e le modalità verranno stabiliti da un apposito regolamento;

Favoreggiamento ingresso irregolare
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione;

Soppressione del divieto di segnalazione
I medici ed il personale ospedaliero potranno segnalare all’autorità competente, ai fini dell’espulsione, gli stranieri senza permesso di soggiorno, ed in possesso quindi della tessera Stp, che si recheranno presso le strutture ospedaliere.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Il Paese delle donne online

Antiziganismo in Italia e non solo: che fare...
Dal sito di "osservAzione", organizzazione non governativa per attività e ricerche sul razzismo anti-Rom e anti-sinti, riprendiamo questa intervista a Eva Rizzin, sinta che dopo il dottorato di ricerca in geopolitica e geostrategia continua ad essere attiva nella lotta per i diritti di sinti e (...)
Redazione

Per il tuo dottorato hai studiato l'antiziganismo nell'Europa allargata, si tratta di un fenomeno diffuso?
L'Europa dei “ventisette”, da est ad ovest, da nord a sud oggi risulta essere attraversata da violenze e da discriminazioni contro le minoranze.
Le recentissime ricerche condotte da vari Istituti europei come l'Eumc [European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia], l'Ecri [European Commission against racism and intollerance] dimostrano che i rom costituiscono una minoranza fortemente discriminata. L'Eumc li descrive come il gruppo più vulnerabile, maggiormente deprivato dei propri diritti umani ed esposto al razzismo nell'Unione europea.
Ma nonostante esistano ricerche e rapporti che rivelano l'esistenza della discriminazione, i fenomeni di violenza contro i rom aumentano sempre più, fenomeni questi che dimostrano che l'antiziganismo esiste e si sta sviluppando sempre di più in tutta l'Europa, Italia compresa. In Italia tale fenomeno rimane inosservato perché purtroppo spesso il pregiudizio nei confronti dei rom viene considerato normalità come abbiamo dimostrato in Cittadinanze Imperfette.
L'antiziganismo è un comportamento sociale che oggi persiste anche nel nostro paese; persiste nei pensieri, nei sentimenti e nei comportamenti di molte persone e istituzioni. E' un sentimento pericoloso che alimenta il vortice di discriminazione nel quale i rom e i sinti sono colti, una discriminazione che di fatto però rimane completamente ignorata. Radicato nella storia, alimentato dai mass media e molte volte anche da partiti politici, largamente sottovalutato dagli esperti, il sentimento anti-rom oggi in Europa si presenta a livelli drammatici.

Come si colloca l'Italia?
Il nostro paese non si sottrae agli atteggiamenti discriminatori. Gli stessi campi nomadi sono un esempio evidente della segregazione razziale che esiste in Italia: spazi dove i diritti non esistono, spazi che somigliano a delle riserve indiane, spazi che favoriscono l'esclusione sociale e ostacolano qualsiasi possibilità di interazione sociale, spazi che condannano le minoranze rom e sinte all'annientamento culturale. Nonostante il riconoscimento dei diritti delle comunità rom e sinte sia diventato un importantissimo tema europeo, sta di fatto che a livello nazionale la legge 482/99 sui diritti delle minoranze linguistiche presenti nel territorio italiano, ha volutamente escluso il ròmanes dal dettato delle minoranze linguistiche.
I rom e i sinti sono stati esclusi dai vantaggi di tale legge, per il fatto di non essere legati a un territorio determinato.
Una legge la 482/99 che disattende norme, principi ed impegni internazionali in particolare la carta europea delle lingue regionali minoritarie (in vigore dal 1 marzo 1998) che prevede esplicitamente norme (punto C)«anche per le lingue sprovviste di territorio come l'yiddish e il (ròmanes) ».
La decisione di escludere il romanes fra il dettato delle lingue minoritarie è stato un atto gravissimo è sottolinea palesemente la discriminazione di una popolazione che già in quel tempo era fortemente emarginata.

Quali sono le priorità su cui bisogna intervenire? A chi spetta prendere l'iniziativa?
La prima priorità è includere il ròmanes nell'elenco delle minoranze linguistiche storiche indicate nella legge 482.
Ritengo che sia necessario adottare azioni che siano in grado di combattere i drammatici livelli di discriminazione che colpiscono l'Europa e in particolare anche l'Italia.
Le istituzioni nazionali ed europee dovrebbero applicare la legislazione esistente che vieta le discriminazioni razziali e promuovere una forte cultura antidiscriminatoria e delle pari opportunità.
Bisognerebbe sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica sulla situazione dei rom e sulla discriminazione da essi subita, cercando di coinvolgere il grande pubblico in un dibattito aperto sul significato della diversità come fonte di vitalità socioeconomica che dovrebbe essere sfruttata, valorizzata e goduta in quanto elemento che arricchisce il tessuto sociale e componente importante del benessere economico. Anche se l'Unione Europea possiede uno dei quadri legislativi in materia più avanzati al mondo, lo stato di protezione delle minoranze è ancora molto debole.
Apparentemente i cittadini europei conoscono poco i diritti e i doveri che derivano da tali disposizioni, ossia che tutti, indipendentemente dalle origini etniche, dalla religione, dalle convinzioni personali, da eventuali handicap, dall'età e dagli orientamenti sessuali, hanno diritto ad essere trattati allo stesso modo.
E' necessario a mio avviso informare meglio i rom e i sinti della protezione giudica esistente e dei mezzi disponibili per combattere la discriminazione.
È necessario promuovere l'incremento della partecipazione dei rom e dei sinti a tutti i settori e a tutti i livelli della società,
Una politica che favorisce le pari opportunità, infatti, non riguarda solamente l'eliminazione delle discriminazioni, ma anche la promozione di una partecipazione piena per tutti.

Cosa si puo' fare per favorire la partecipazione di rom e sinti?
Anche se oggi vi è in atto un notevole processo politico adottato dalle Istituzione Europee nei confronti dei rom, la debolezza sta nel fatto che la maggior parte delle decisioni adottate non prendono purtroppo in considerazione la partecipazione politica attiva dei diretti interessati nelle politiche che li riguardano.
L'assenza endemica dei rom coinvolti nelle attività delle organizzazioni internazionali e nazionali che si occupano dei rom stessi è notevole.
Sarà difficile poter parlare di un futuro costruttivo dei rom se non si è in grado di promuovere il pieno coinvolgimento dei rom e sinti come soggetti attivi e partecipi delle politiche che riguardano la loro esistenza.
E' necessario adottare un approccio che sia in grado di consentire ai rom e ai sinti di divenire promotori della propria autonomia sociale e culturale. Vi è la necessita di garantire l'effettiva partecipazione dei rom alla vita politica, soprattutto per quanto riguarda le decisioni che interessano la vita e il benessere delle loro comunità.
I partiti politici, sia a livello nazionale che europeo, dovrebbero riformare le proprie strutture e procedure interne al fine di rimuovere ogni ostacolo diretto o indiretto alla partecipazione dei rom e ad incorporare nella propria agenda politica e sociale programmi specifici finalizzati alla loro piena interazione.
Un compito sicuramente complesso che richiederà di intraprendere azioni coordinate in vari settori, in particolare in quelli di istruzione, dell'occupazione, delle abitazioni e dei servizi sociali.
Un modo importante per cambiare l'immagine che si ha dei rom, a mio avviso , è quello di coinvolgere maggiormente i rom stessi, sia nella politica che nei media.
I media sono un altro settore in cui una maggiore presenza dei rom è cruciale. C'è una specie di isterismo dei media nei confronti dei rom, spesso dipinti, in modo erroneo ed inaccettabile, come una minaccia alla sicurezza nazionale.

Una figura come la tua e' piuttosto rara in Italia, che tipo di contributo ti senti di dare per migliorare le condizioni di rom e sinti?
E' risaputo che il pregiudizio parte dalla non conoscenza quindi penso che il primo contributo che posso dare è quello di far conoscere all'opinione pubblica che si puo' essere sinti o rom, essere fieri delle proprie radici etniche e poter comunque essere dei soggetti attivi e partecipi della nostra societa'.
Combattere l'esclusione sociale e i pregiudizi richiede uno sforzo ampio di collaborazione fra autorità pubbliche, partner impegnati nella difesa dei diritti umani, organizzazioni non governative e società.
La collaborazione è essenziale nella concretizzazione delle politiche che possono o non possono realizzare a favore dei rom e dei sinti.
La costituzione recente del Comitato Rom e Sinti Insieme può essere un ottimo trampolino di lancio.
Ogni individuo rom o sinto ha la possibilità di fare una reale scelta etica. Io ho scelto l'attivismo nella speranza di poter dare un contributo positivo alla società, cercando di abbattere gli stereotipi esistenti attraverso la conoscenza e il dialogo.

Data di pubblicazione: 08|03 |09

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2009 @ 09:28:38, in musica e parole, visitato 1380 volte)

Da Roma_Francais

Cari amici,

Un gruppo di eccellenti artisti da Jodhpur, "Rhytm of Rajasthan", con la famosa danzatrice Sua Devi Kalbeliya (dal film "Latcho Drom" di Tony Gatlif)...

sarà in tour in Europa a luglio e agosto 2009. E' davvero una buona notizia, perché il loro lavoro è davvero notevole!

Hanno pochi giorni disponibili tra il 4 e il 12 agosto 2009 e sarebbe per loro complicato tornare in India per 9 giorni e poi ancora indietro in Europa, così vorrei aiutarli a trovare qualcuno che può ospitare la loro performance da qualsiasi parte in Europa durante quel periodo.

Le buone notizie sono che saranno in Portogallo, senza che gli organizzatori debbano pagare loro il viaggio dall'India e che il loro cachet per la performance è realmente ragionevole!

Sua Devi Kalbeliya e suo marito sono conosciuti in tutto il mondo per il loro straordinario lavoro, come Nitin Harsh per i suoi eccellenti film sulla cultura rajasthani.

Promuovere la cultura rajasthani è un modo per promuovere la cultura romanì e dovremmo lavorare assieme su questo!

[...]

Per avere maggiori informazioni, potete contattarmi a simonajovic@gmail.com , o contattare direttamente Nitin Harsh: nitin@rajfolkseries.com - www.rajfolkseries.com

Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto!

Simona Jovic
President of Humanitarian and Cultural Organization "Roma of the World"
Dancer, singer and performer - Dances of the Roma
www.simonajovic.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2009 @ 09:33:58, in Europa, visitato 1132 volte)

Ricevo da Biancamaria Del Conte

L'università di Bucarest che sta portando avanti un progetto sull'inserimento al lavoro dei rom e i sui mestieri tradizionali, mi ha chiesto se la mettevo in contatto con una ong o una onlus italiana come partner di ricerca.

Chi fosse interessato rivolgersi a
Biancamaria Del Conte
presso I girasoli dell'est onlus
delconteb@libero.it

Fatevi vivi!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2009 @ 10:16:53, in Italia, visitato 1490 volte)

Sabato 14 e Domenica 15 Marzo 2009
Convento della SS. Annunziata -Libreria Feltrinelli

Nell'ambito del FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI promosso dalla PROVINCIA DI PARMA in collaborazione con FORUM SOLIDARIETÀ

il circolo culturale IL BORGO in collaborazione con il FORUM interreligioso 4 ottobre, l'Associazione SILENTIA LUNAE, il circolo C. CATTANEO e con il patrocinio dell'ISTITUZIONE BIBLIOTECHE del Comune di Parma

invitano a
"Minoranze: diritti e doveri"
INCONTRI E DIBATTITI SUL DIRITTO ALL'IDENTITÀ a Parma, in Italia ed in Europa

Sabato 14 e Domenica 15 Marzo 2009
Convento della SS. Annunziata -Libreria Feltrinelli

Due giornate dedicate ad un riflessione sul tema delle "minoranze" nelle società italiana ed europea e sul delicato rapporto fra diritti e doveri che le riguarda.
Al centro dell'attenzione sarà il caso della minoranza rappresentata dai popoli ROM, SINTI; un insieme di comunità che conta all'incirca 12 milioni di persone in tutta Europa, quasi tutti cittadini di uno stato membro dell'Unione, eppure considerati come stranieri dall'opinione pubblica e dai mass media. I ROM ed i SINTI, dunque, costituiscono una realtà assai interessante e rappresentativa, in quanto lo status di "minoranza" in cui vivono non è dovuto al colore della pelle o alla cittadinanza.
L'evento sarà anche l'occasione per parlare dei diritti e dei doveri di tutte le persone che, per vari motivi, si trovano ad essere "minoranza". L'obiettivo è quello di suggerire pensieri e strategie che portino ad una civile reciproca convivenza e ad una serena integrazione, in Italia ed in Europa, nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti.

Aderiscono all'iniziativa:

SABATO 14 MARZO 2009
– Dalle ore 10,30
Incontro con gli studenti nelle scuole con Carlo Berini (Associazione Sucar Drom) e Elvis Ferrari (Associazione Sinti Italiani)

– Ore 15,45
Convegno nella Sala dell'Ordine Francescano del Convento della SS. Annunziata (ingr. Via Imbriani 2)
Saluti di Eugenio Caggiati, Presidente del circolo Il Borgo
P. Vittorio, Superiore del Convento della SS. Annunziata
Gabriele Ferrari, Assessore alle Politiche Internazionali della Provincia di Parma

– Ore 16,00
"IDENTITA' ROM e SINTA - LA QUESTIONE SICUREZZA E LEGALITÀ"
Conversazione con Yuri Del Bar, Sinto, Consigliere Comunale di Mantova e Alessandro Simoni, Docente di sistemi giuridici comparati. Università degli Studi di Firenze
Conduce: Mihai Mircea Butcovan, giornalista

– Ore 17,00
"DIRITTI E DOVERI DELLE MINORANZE IN ITALIA ED IN EUROPA"
Tavola rotonda con:
Don Luigi Valentini, Vicario della Diocesi di Parma
Tana de Zulueta, giornalista
Alessandro Olmo Circolo C. Cattaneo - Associazione amici della Fondazione Einaudi
.
Dibattito
Moderatore:
Alessandro Bosi, Docente Università degli Studi di Parma

– Ore 19,30
Degustazioni di cucina indiana
con il cuoco Gautam Talukdar (su prenotazione a Maria cell. 3498333689, euro 15 a persona, bambini gratis)
con percorsi musicali "Fra tempi e culture" proposti dall'Ensemble Silentia Lunae e con la partecipazione dell'attore Pino Petruzzelli

DOMENICA 15 MARZO 2009
– Ore 11,00
Libreria Feltrinelli, via della Repubblica 2
Saluto di Gian Luca Lottici, del circolo Il Borgo
Conversazione con Pino Petruzzelli, attore e regista autore del libro NON CHIAMARMI ZINGARO e Tommaso Vitale, ricercatore di sociologia, Università di Milano Bicocca co-autore con Giorgio Bezzecchi e Maurizio Pagani del libro I ROM E L'AZIONE PUBBLICA
Moderatore:
Luciano Mazzoni, Presidente Istituzione Biblioteche e portavoce del Forum 4 ottobre

MARTEDÌ 17 MARZO 2009
– Ore 18,00
Circolo Il Borgo, Via Turchi 5
MINORANZE: RIFLESSIONI OPERATIVE
Conduce Roberto Abbati, Esperto di progettazione sociale di Forum Solidarietà

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2009 @ 18:48:53, in Regole, visitato 1857 volte)

Riporta la cooperativa sociale Pralipe di Pescara

Care/i,
il ddl sicurezza prevede una norma, passata quasi inosservata, che impedisce la registrazione alla nascita dei figli di cittadini stranieri irregolari, in palese violazione della Costituzione e della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Le conseguenze di tale modifica normativa sarebbero gravissime: i bambini non registrati alla nascita resterebbero senza identità, completamente invisibili; vi è inoltre il forte rischio che i bambini nati in ospedale non vengano consegnati ai genitori privi di permesso di soggiorno e siano dichiarati in stato d'abbandono; per evitare questo, è probabile che molte donne in condizione irregolare decidano di non partorire in ospedale, con serissimi rischi per la salute della madre e del bambino.

Vi inviamo in allegato una lettera che intendiamo inviare (a firma di ASGI e di tutte le altre organizzazioni che vorranno aderire) alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, alla Commissione Infanzia e ai capigruppo.

Preghiamo tutte le organizzazioni che volessero aderire, di inviare l'adesione all'indirizzo info@asgi.it entro martedì sera 10 marzo.
Ci scusiamo con il brevissimo tempo a disposizione, ma l'esame del ddl inizia martedì e dunque i tempi sono strettissimi.

Grazie e a presto,
Elena Rozzi


Alla cortese attenzione
dei membri della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati
Dei membri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
Dei membri della Commissione parlamentare per l’Infanzia
Dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati

9 marzo 2009

Oggetto: Conseguenze dell’art. 45, comma 1, lett. f) del ddl C. 2180 sul diritto del minore a essere registrato alla nascita

L’art. 45, comma 1, lett. f) del disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza”, approvato dal Senato e attualmente all’esame della Camera (C. 2180), introduce l’obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti riguardanti gli atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita1.

L’ufficiale dello stato civile non potrà dunque ricevere la dichiarazione di nascita né di riconoscimento del figlio naturale da parte di genitori stranieri privi di permesso di soggiorno.

La norma che impedisce la registrazione della nascita si configura come una misura che oggettivamente scoraggia una protezione del minore e della maternità. Una simile norma appare dunque incostituzionale sotto diversi profili. In primo luogo comporta una palese violazione del dovere per la Repubblica di proteggere la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo (art. 31, comma 2 Cost.) e sfavorisce il diritto-dovere costituzionale dei genitori di mantenere i figli (art. 30, comma 1 Cost.). In secondo luogo viola il divieto costituzionale di privare della capacità giuridica e del nome una persona per motivi politici (art. 22 Cost.) ed è noto che la dottrina si riferisce alle privazioni per qualsiasi motivo di interesse politico dello Stato.

La norma è altresì incostituzionale per violazione del limite previsto dall'art. 117, comma 1 Cost. che impone alla legge di rispettare gli obblighi internazionali. Essa si pone infatti in palese contrasto con la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176 che agli articoli 7 e 8 riconosce a ogni minore, senza alcuna discriminazione (dunque indipendentemente dalla nazionalità e dalla regolarità del soggiorno del genitore), il diritto di essere “registrato immediatamente al momento della sua nascita”, il diritto “ad un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori ed a essere allevato da essi”, nonché il diritto “a preservare la propria identità, ivi compresa la sua nazionalità, il suo nome e le sue relazioni famigliari”. La disposizione in oggetto violerebbe inoltre l'art. 24, comma 2 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato a New York il 16 dicembre 1966, ratificato e reso esecutivo con legge 25 ottobre 1977, n. 881, che espressamente prevede che ogni bambino deve essere registrato immediatamente dopo la nascita ed avere un nome.

Le conseguenze di tale modifica normativa sui bambini che nascono in Italia da genitori irregolari sarebbero gravissime.

I minori che non saranno registrati alla nascita, infatti, resteranno privi di qualsiasi documento e totalmente sconosciuti alle istituzioni: bambini invisibili, senza identità, e dunque esposti a ogni violazione di quei diritti fondamentali che ai sensi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza devono essere riconosciuti a ogni minore. Ad esempio, in mancanza di un documento da cui risulti il rapporto di filiazione, molti di questi bambini non potranno acquisire la cittadinanza dei genitori e diventeranno dunque apolidi di fatto. Per tutta la vita incontreranno ostacoli nel rapportarsi con qualsiasi istituzione, inclusa la scuola. Proprio a causa della loro invisibilità, saranno assai più facilmente vittime di abusi, di sfruttamento e della tratta di esseri umani.

In secondo luogo, vi è il forte rischio che i bambini nati in ospedale non vengano consegnati ai genitori privi di permesso di soggiorno, essendo a quest’ultimi impedito il riconoscimento del figlio, e che in tali casi venga aperto un procedimento per la dichiarazione dello stato d’abbandono. Questi bambini, dunque, potranno essere separati dai loro genitori, in violazione del diritto fondamentale di ogni minore a crescere nella propria famiglia (ad eccezione dei casi in cui ciò sia contrario all’interesse del minore), sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dalla legislazione italiana.

E’ probabile, infine, che molte donne prive di permesso di soggiorno, temendo che il figlio venga loro tolto, decidano di non partorire in ospedale. Anche in considerazione delle condizioni estremamente precarie in cui vivono molti immigrati irregolari, sono evidenti gli elevatissimi rischi che questo comporterebbe per la salute sia del bambino che della madre, con un conseguente aumento delle morti di parto e delle morti alla nascita.

Per evitare queste gravissime violazioni dei diritti dei minori (oltre che dei loro genitori), rivolgiamo un appello ai Parlamentari affinché respingano la disposizione di cui all’art. 45, comma 1, lett. f) del disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza” (C. 2180).

A.S.G.I.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 11/03/2009 @ 09:06:23, in conflitti, visitato 2095 volte)

Da Hungarian_Roma

Da Karin Bachmann, corrispondente di WZ - 06/03/09
Ungheria: squadre della morte contro i Rom?
La polizia cerca gli assalitori seriali

Budapest - Nel caso dei due Rom uccisi vicino a Budapest, cresce l'evidenza che sia stato un atto di assassini seriali. Questo è quanto ha detto giovedì davanti ai giornalisti Tibor Draskovics, Ministro della Giustizia. Nella notte del 23 febbraio, bombe molotov vennero lanciate contro la casa della famiglia Csorba. Mentre scappavano furono sparati dei colpi, e così morirono Robert Csorba, 27 anni e suo figlio di quattro anni e mezzo. L'assassinio ha causato orrore in tutta la nazione, e il funerale di martedì ha riunito molta gente e solidarietà. Vi ha preso parte anche il pubblicista András Biró, vincitore del Premio Nobel Alternativo.

Quel crimine è parte di una serie di seri atti criminosi di violenze contro i Rom. Secondo Draskovics, tutte queste azioni sono successe in maniera simile. I crimini che accaddero prima, successero ad una distanza di due o tre minuti dall'autostrada M3. L'autostrada era sorvegliata, ragione per cui probabilmente gli autori dell'assassinio fecero la "scelta pragmatica" di attaccare un villaggio accanto all'autostrada M5. Non necessariamente il crimine deve avere un retroterra di destra, perché, diversamente da Tatárszentgyörgy, la paramilitare Magyar Garda non marciò da quelle parti. I media ungheresi hanno speculato su "squadre della morte" indipendenti, senza nessun collegamento con la scena dell'estrema destra ed ha seguaci in 4 delle 19 contee ungheresi.

Nel contempo, la Magyar Garda ha annunciato uno spiegamento a Szikszó vicino alla città industriale di Miskolc per il 14 marzo. Gli esperti temono che possano esserci scontri con i Rom in occasione con l'anniversario della Rivoluzione Ungherese.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 11/03/2009 @ 09:09:15, in Italia, visitato 1374 volte)

Da Avvisatore.it

Parla l'ex assessore alle Politiche sociali di Roma: 'Nel 2000 gli insediamenti abusivi erano passati da 51 a 16, avevamo realizzato 5 villaggi attrezzati e il Casilino 700 era completamente sgomberato' da Redattore Sociale

ROMA - Niente di nuovo sotto il sole. Il regolamento per la gestione dei campi rom della Capitale ricorda molto un'ordinanza emanata dall"allora sindaco Francesco Rutelli alla fine del 1996. Amedeo Piva, che in quel periodo era assessore comunale alle Politiche sociali, racconta le scelte di quella stagione politica e spiega cosa a suo parere andrebbe fatto per rendere le politiche sui rom realmente efficaci. Lo abbiamo intervistato.

Dottor Piva cosa accadeva ai tempi della prima giunta Rutelli?
A Roma, secondo un censimento molto capillare e puntuale fatto nel '95, c'erano 51 campi nomadi abusivi e 5.467 persone che vi vivevano dentro, più un altro migliaio tra rom e sinti fondamentalmente italiani che abitavano in appartamento. Su questa base il 26 gennaio 1996 è stata emanata un'ordinanza sindacale che dettava le regole per la permanenza dei rom nella città, censiva gli insediamenti esistenti e subordinava la permanenza nei campi a un permesso speciale che doveva essere assegnato dall'Ufficio immigrazione. Quindi il regolamento dei campi è una cosa già vista e già fatta.

Ha funzionato quel regolamento?
Alla fine del periodo in cui Rutelli è stato sindaco, quindi nel 2000, gli insediamenti abusivi erano passati da 51 a 16. Avevamo portato avanti una serie di interventi e avevamo realizzato 5 villaggi attrezzati con moduli abitativi, 3 campi attrezzati e 3 semi-attrezzati. Inoltre il Casilino 700 era stato completamente sgomberato e su quell'area era nato un parco. Quindi il percorso era già tutto tracciato e ben definito, e vedo che adesso le stesse regole vengono rilanciate dal prefetto per cercare di normalizzare queste presenze. Ciò non può che farmi piacere, ma non basta: i problemi dei rom sono i problemi degli italiani soltanto portati all'esasperazione.

Cosa fare allora?
L'intervento necessario è la scolarizzazione che però da sola non è sufficiente. Gli adolescenti che non trovano uno sbocco lavorativo corrono un rischio di devianza 100 volte superiore a quello dei giovani italiani. Quindi bisogna avere il coraggio di fare strategie a lungo termine. Occorre, infatti, un controllo sul territorio per far sì che i rom non aumentino a dismisura, ma se coloro che vogliono uscire dalle dipendenze causate dall'ambiente non hanno alcuna possibilità di successo alla fine perdono il coraggio di farlo. Voglio dire che se un giovane non vede che qualcuno più grande di lui è riuscito a inserirsi con soddisfazione nel mondo del lavoro fallisce tutto il processo di scolarizzazione, perché alla fine si chiederà: "ma a cosa serve tutto questo?".

Una scommessa ambiziosa.
Certo, non è che si risolva tutto dall'oggi al domani: c'è bisogno di un percorso chiaro e puntuale con dei seri investimenti che non devono limitarsi però alle sole attività di controllo, ma devono guardare anche all'integrazione dei giovani. Mi riferisco fondamentalmente al fatto di fare sempre politiche pensate sul breve termine e non sul lungo termine. Perché le politiche di inserimento devono puntare sulle nuove generazioni, e non su un processo dall'oggi al domani. Insomma, io vedo che si sta ricominciando da capo, e vorrei dire al sindaco che è bene che ci sia il regolamento, ma il vero investimento è sul medio-lungo periodo. (ap)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


27/07/2024 @ 03:11:02
script eseguito in 123 ms

 

Immagine
 Il libro con le storie di via Idro... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 2419 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< luglio 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
       
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source