Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
31 Luglio 2012 - all'attenzione di:
Il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (European Roma Rights Centre, ERRC)1,
l'Associazione
21 luglio2, la Consulta Rom e Sinti della Città di Milano3, il Gruppo di
Sostegno Forlanini4, il
NAGA5 e UPRE ROMA6 scrivono alle autorità italiane al fine di sottolineare la
forte discrepanza
esistente tra gli impegni recentemente assunti dal governo in seguito
all'adozione della
Strategia di Inclusione di Rom, Sinti e Caminanti (RSC) e quanto invece avviene
a livello locale,
con particolare riferimento alle città di Milano e Roma.
In data 24 Febbraio 2012 il governo italiano ha approvato la Strategia Nazionale
di Inclusione di
RSC7 elaborata dall'UNAR con la partecipazione delle federazioni italiane di
RSC, di alcune
organizzazioni internazionali di diritti umani nonché delle associazioni che a
vario titolo si
occupano di RSC in Italia. La Strategia italiana adempiendo alla comunicazione
europea n. 173
del 5 Aprile 2011 dal titolo "Quadro dell'UE per le strategie nazionali di
integrazione dei Rom
fino al 2020"8 segue i quattro assi da essa indicati, ovvero istruzione, lavoro,
casa e salute. Il
merito coralmente riconosciuto alla Strategia è stato quello di aver
sottolineato ed enfatizzato
più volte la necessità di superare "definitivamente la fase emergenziale che,
negli anni passati,
ha caratterizzato l'azione soprattutto nelle gradi aree urbane. D'altra parte, -
continua il testo -
gli assi di intervento, investono ruoli, funzioni e competenze di
Amministrazioni diverse, che
devono concorrere in maniera coordinata all'obiettivo che il governo si è
prefissato nella cornice
comunitaria"9.
Il 15 Giugno 2012 il Ministro dell'Integrazione e della Cooperazione
Internazionale Andrea
Riccardi ha inviato ai prefetti della Repubblica Italiana ed altre autorità
locali la missiva n. 3014
con la quale comunicava ai destinatari i contenuti della Strategia e
l'articolazione della stessa,
ovvero la predisposizione di tavoli tematici nazionali con competenze nei
diversi settori
d'intervento e la costituzione di tavoli regionali/locali a livello locale.
Questi ultimi, si sottolinea
nella comunicazione del Ministro, si caratterizzano per "la partecipazione di
rappresentanti delle
Amministrazioni periferiche statali, delle regioni, delle province e dei comuni,
nonché il
coinvolgimento delle associazioni e degli enti della società civile impegnate
nella tutela delle
comunità RSC e di rappresentanti delle medesime comunità. I tavoli regionali
avranno il
compito di sensibilizzare e monitorare l'attuazione della strategia a livello
locale e costituiranno
il luogo di elaborazione dei Piani locali che verranno prioritariamente
sperimentati nelle regioni
in passato ricomprese nella gestione emergenziale (Lazio, Campania, Lombardia,
Piemonte e
Veneto)"10.
A tutt'oggi rimane uno stridente contrasto tra gli scopi enunciati dalla
Strategia e le azioni
intraprese dalle autorità a livello locale e che coinvolgono RSC nelle città di
Roma e Milano.
Nella città di Roma non risulta al momento l'elaborazione di alcuna Strategia
locale per RSC e
l'unico piano che va avanti è il cosiddetto "Piano Nomadi" adottato dall'allora
Commissario
Straordinario per l'Emergenza Nomadi11 della regione Lazio il 31 Luglio 2009.
Emergenza che è
poi stata dichiarata illegittima dalla sentenza n. 6050 del Consiglio di
Stato12. Come
conseguenza del Piano Nomadi il 18 Giugno 2012 è stato ufficialmente aperto il
campo formale
segregante de La Barbuta. Tra il 5 e il 13 Luglio 2012 il campo tollerato di via
del Baiardo è
stato invece chiuso e i suoi abitanti censiti. In questo campo rom di origine
serba e macedone
hanno vissuto per circa 20 anni. Da diversi anni il comune di Roma non ha più
eseguito lavori di
ristrutturazione e mantenimento nel campo, il quale versava in effettive
condizioni di degrado.
Operatori dell'ERRC e dell'Associazione 21 luglio erano presenti al campo
durante i giorni dello
sgombero. E' significativo notare che solo alcune decine dei rom di via de Baiardo (circa 30
persone in tutto) hanno accettato di andare nel nuovo campo de La Barbuta in
quanto non
ritenuto un luogo adeguato. Soltanto le famiglie con bambini hanno ricevuto
l'offerta del centro
di accoglienza per un massimo di 90 giorni dopo di che secondo il sindaco Gianni
Alemanno "dovranno tornare nel loro Paese"13.
Il 6 Luglio 2012 la città di Milano ha presentato "Il Progetto Rom, Sinti e
Caminanti 2012 - 2015.
Proposta del Comune di Milano". Gli assessori Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino hanno
illustrato "le linee guida dell'intervento dell'Amministrazione comunale sul
tema delle
popolazioni RSC presenti a Milano e la base per l'elaborazione del Progetto
definitivo che
necessita di una fase di confronto con le diverse istituzioni interessate e con
le diverse forme di
rappresentanza associative e delle popolazioni RSC attualmente presenti e
organizzate […]. Il
Progetto RSC di Milano - continua il documento - intende inserirsi nel quadro
tracciato a livello
nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il documento Strategia
Nazionale
d'Inclusione dei RSC"14. Gli assessori hanno affermato che gli sgomberi dei
campi informali
andranno avanti e di non voler sospendere quelli già programmati. D'altronde il
giorno prima
della presentazione della bozza di piano, ovvero il 5 Luglio, il comune di
Milano ha sgomberato
due insediamenti abusivi per un totale di circa 300 rom rumeni nonostante ci
fossero soltanto 85
posti disponibili nei centri di accoglienza comunale. Il Piano inoltre contiene
delle misure,
sgomberi forzati e, se disponibili, centri di accoglienza soltanto per brevi
periodi, volte ai rom dei
campi informali la cui applicazione finora praticata non ha portato a reali
percorsi di inclusione.
Per quanto riguarda invece i campi formali vi sono alcuni elementi di continuità
con l'Emergenza
Nomadi dichiarata illegale dal Consiglio di Stato nel Novembre 2011. I
rappresentanti delle
popolazioni RSC e le associazioni non sono stati coinvolti nell'elaborazione
delle linee guida ed
è stato soltanto chiesto loro di esprimersi su di esse.
Infine le organizzazioni scriventi sono preoccupate per la notizia del notevole
ridimensionamento del personale dell'UNAR, il quale oltre a svolgere
l'importante funzione di
garante della parità di trattamento in Italia è anche Punto di Contatto
Nazionale della Strategia
di Inclusione di RSC. La riduzione del suo staff pregiudicherebbe la già debole
applicazione
della Strategia.
Le organizzazioni scriventi chiedono che il governo italiano verifichi e
promuova azioni
adeguate affinché la Strategia nazionale venga rispettata e applicata in tutto
il territorio italiano.
Vi ringraziamo per l'attenzione alla presente lettera e ci rendiamo disponibili
per eventuali
incontri volti a discutere l'effettiva implementazione della Strategia a tutti i
livelli.
Distinti saluti
- Dezideriu Gergely, Direttore Esecutivo ERRC
- Carlo Stasolla, Presidente Associazione 21 luglio
- Pietro Massarotto, Presidente Associazione Naga
- Stefano Nutini,
Gruppo di Sostegno Forlanini
- Djiana Pavlovic, Consulta Rom e Sinti di Milano
- Paolo Cagna Ninchi, UPRE ROMA
Note:
- Dott. Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri
- Dott.ssa Annamaria Cancellieri, Ministro dell'Interno
- Dott.ssa Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
- Dott. Andrea Riccardi, Ministro dell'Integrazione e della Cooperazione
Internazionale
- Ufficio di Presidenza dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
- Dott. Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano
- Dott. Gianni Alemanno, Sindaco di Roma
- L'ERRC è un'organizzazione legale internazionale di pubblico interesse che
combatte il razzismo contro i Rom e
l'abuso dei diritti umani. Le attività dell'ERRC includono contenziosi
strategici nell'ambito del diritto, assistenza legale
internazionale, sviluppo delle ricerche e delle politiche relative, nonché la
formazione di attivisti Rom. Maggiori
informazioni sono disponibili al sito
www.errc.org
- L'Associazione 21 luglio è un'organizzazione che promuove e difende i diritti
dell'infanzia e rivolge una particolare
attenzione ai bambini rom che vivono in Italia. La mission dell'organizzazione è
salvaguardare i bambini rom,
combattere ogni forma di discriminazione, promuovere campagne e appelli al fine
di porre fine alla violazione dei diritti
dei bambini rom. Maggiori informazioni sono disponibili al sito
http://www.21luglio.com
- La Consulta Rom e Sinti di Milano è stata costituita con atto presentato al
sindaco di Milano, Giuliano Pisapia il 17
giugno 2011 in rappresentanza delle comunità rom e sinte regolari e irregolari
presenti sul territorio comunale
- Il Gruppo Sostegno Forlanini è formato da volontari, da quattro anni opera
nell'aiuto materiale, nell'accompagnamento
sociale e nella mobilitazione per e con gli abitanti di alcuni campi informali
della zona est di Milano
- Il Naga è un'associazione di volontariato laica e apartitica che si è
costituita a Milano nel 1987 allo scopo di
promuovere e di tutelare i diritti di tutti i cittadini stranieri, rom e sinti
senza discriminazione alcuna. Gli oltre 300
volontari del Naga garantiscono assistenza sanitaria, legale e sociale gratuita
a cittadini stranieri irregolari e non, a rom,
sinti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura oltre a portare
avanti attività di formazione, documentazione
e lobbying sulle Istituzioni. Maggiori informazioni al sito
www.naga.it
- L'associazione UPRE ROMA è una delle 16 associazioni a prevalente composizione
rom, sinta e caminanti che ha
formalmente aderito alla procedura di evidenza pubblica definita dal PCN per la
partecipazione alle diverse fasi attuative
della Strategia
- La Strategia di Inclusione di RSC è disponibile sul sito
http://www.unar.it/
- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al
Comitato economico e sociale europeo e
al Comitato delle regioni del 5 aprile 2011 «Quadro dell'UE per le strategie
nazionali di integrazione dei Rom fino al
2020», disponibile al sito
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52011DC0173:IT:NOT
- UNAR, Strategia Nazionale d'Inclusione dei Rom dei Sinti dei Caminanti, Roma,
Febbraio 2012, 5
- Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la Cooperazione
Internazionale e l'Integrazione, Strategia nazionale
di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti - Iniziative, 15 Giugno 2012
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 Maggio 2008, disponibile
al sito http://www1.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/servizi/legislazione/immigrazione/0979_2008_05_27_decreto_21_maggio_2008.html
- Consiglio di Stato, sez.IV, 16 novembre 2011, n.6050, disponibile al sito
http://www.leggioggi.it/allegati/consiglio-di-stato-sez-iv-16-novembre-2011-n-6050/
- European Roma Rights Centre, Ricerca sul campo, 4-5 Luglio 2012
- Progetto Rom, Sinti e Caminanti 2012-2015. Proposta del Comune di Milano del
6 Luglio 2012, 1
Due notizie da Dale Farm (vedi l'ultima
segnalazione)
Macchinari pesanti intenti a smantellare una barricata durante lo sgombero di
ottobre 2011. Photograph: Oli Scarff/Getty Images
The Guardian Wednesday 25 July 2012 00.26 BST
Secondo il consiglio di Basildon, alcuni sgomberati durante lo sgombero
dell'anno scorso dal sito illegale nell'Essex si sono spostati nelle vicinanze
Il consiglio di Basildon si sta preparando a richiamare gli ufficiali
giudiziari, dopo che i Traveller sgomberati da
Dale Farm, il più grande
sito illegale in Europa, si sono spostati in un insediamento vicino.
Ai Traveller, alcuni dei quali provenienti da Dale Farm, sono state notificate
le ingiunzioni di sgombero.
A seguito dello sgombero di massa dell'anno scorso, molti Traveller si sono
spostati nel sito legale in Oak Lane, insediandosi sulla strada accanto al sito.
La risoluzione dell'anno scorso era seguita ad una disputa decennale sui
terreni non autorizzati sul sito di sei acri e sui milioni di sterline costati
al consiglio di Basildon per le operazioni ed i costi legali.
Il consiglio ha detto di aver consegnato gli avvisi a 19 roulotte parcheggiate
illegalmente sul percorso che porta all'ex sito di Dale Farm ed aggiunto che il
numero degli occupanti di Oak Lane ha superato il limite legale.
Il Traveller Solidarity Network (TSN) ha detto che le famiglie non sono in grado
di muoversi da Dale Farm "a causa della mancanza di posti nell'area" sin dallo
sgombero forzato dell'anno scorso. "Hanno vissuto in spazi angusti, senza acqua
corrente, elettricità regolare e con problemi di depurazione."
Mary Sheridan, una madre che vive a Oak Lane, ha detto: "Il consiglio e il
governo ancora non ci ascoltano; non abbiamo altro posto dove andare. Perché
dovremmo vivere senza acqua corrente e fognature, se avessimo un posto dove
andare? Vogliamo un posto sicuro per vivere, dove i nostri bambini possano
andare a scuola. Chiediamo troppo?"
Ai Traveller è stato dato tempo sino al 29 agosto per presentare appello contro
l'avviso di sgombero.
Tony Ball, leader del consiglio, ha detto: "La gente sa che il consiglio di
Basildon è impegnato nel rispettare la legge, e che passerà i diversi gradi per
garantirne l'esecuzione."
"A febbraio, abbiamo inviato gli avvisi di contravvenzione al piano urbanistico,
dando 21 giorni per rispondere ed abbandonare l'area. Ovviamente questo non è
successo ed il consiglio ha valutato attentamente opzioni ed azioni disponibili.
Abbiamo dovuto essere certi di star prendendo le giuste opzioni per quanto
riguarda questa particolare violazione."
"Trovo tuttavia immensamente frustando che dopo aver eliminato il sito
[illegale] l'anno scorso, quella che sembra una piccola minoranza dei residenti
originali persista con questi comportamenti pericolosi e distruttivi. E' anche
evidente che molti di quanti sono lì [in violazione alla legge] sono nuovi
dell'area e non hanno niente a che fare con l'insediamento [illegale]
originale."
Dice
Jo McGuire, attivista di Dale Farm e membro del TSN: "Il messaggio, ora come
allora, è sempre lo stesso, queste famiglie non hanno altro posto dove andare,
perché il consiglio non ha voluto autorizzare nuove piazzole."
"Il consiglio intende sgomberare prima che vengano considerate le richieste di
pianificazione. Queste famiglie stanno tentando di tutto per tenere i loro figli
nella scuola locale, ma pare che il consiglio voglia solo eliminarli dalla
zona."
Posted by
TravellerSolidarityNetwork on July 31, 2012
E' previsto che a breve l'Agenzia per l'Ambiente prelevi campioni di suolo da
Dale Farm, dove lo scorso ottobre 80 famiglie furono sgomberate da centinaia di
poliziotti ed ufficiali giudiziari sulla base delle norme di pianificazione. Se,
come si aspettano residenti ed attivisti, venisse trovata contaminazione da
amianto ed idrocarburi, la cifra di 8 milioni di £.già spesa per lo sgombero è
destinata a crescere [1]. La notizia arriva mentre settimana
scorsa il consiglio di Basildon ha iniziato ulteriori azioni legali contro le
famiglie sgomberate, che affermano di "non avere altro posto dove andare". A
quanti vivono sulla strada privata che porta alle loro vecchie case di Crays
Hill, Essex, sono stati consegnati avvisi di sgombero con termine alla
fine di agosto [2].
Il consiglio si era precedentemente impegnato con l'Alta Corte alla rimozione
di tutto il materiale inquinato dal sito, ricevendo così foni dal Dipartimento
delle Comunità e del Governo Locale come liquidazione dello sgombero
multimilionario dell'ottobre scorso. Da allora gli incaricati del consiglio
hanno rivoltato ed ammucchiato* la terra, esponendo migliaia di
tonnellate di sottosuolo - una misura temporanea, dicono, per impedire alle
famiglie di tornare alle loro proprietà.
Gli ispettori dell'Agenzia per l'Ambiente dovranno ora determinare se così
facendo il consiglio abbia creato un grave rischio per la salute, [...] non solo
per le famiglie accampate sulla strada, ma per le case adiacenti, incluse le
oltre cinquanta proprietà autorizzate di Dale Farm.
Parte dell'area di Dale Farm in passato era stata usata dal consiglio di
Basildon per lo stoccaggio di veicoli abbandonati e come discarica, Sono state
demolite oltre 6.000 auto nel sito, prima che un decennio fa venisse venduto
alle famiglie [3].
Gli attivisti locali hanno denunciato [il consiglio] all'Agenzia per
l'Ambiente, perché alterando l'equilibrio ha causato un inquinamento massiccio.
Grattan Puxon, da lungo tempo sostenitore di Dale Farm ed amico delle famiglie
sgomberate, dice "il consiglio non ha gambe per sostenersi. Hanno sgomberato le
famiglie dalle loro case sul principio che il terreno fosse fascia verde di
rispetto, ed ora stanno spendendo milioni per inquinare il terreno dopo lo
sgombero. Nel frattempo le famiglie che vivono qui sono ancora senza casa e non
hanno dove andare. Eppure l'intento del consiglio è di allontanarli da Basildon."
* Cioè trasformare terreno pianeggiante in dossi e trincee.
Gli sviluppatori lo fanno regolarmente per rendere inabitabile il terreno./>
[1]
The Indipendent
[2] Vedi sopra
[3]
The Telegraph
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