Venerdì 11 dicembre 2009 dalle ore 18.00 Presso: C.S. Casa Loca
Viale Sarca 183 Milano
Trio Mirkovic & Muzikanti di Balval presentano la
GRANDE FESTA BALCANICA
IV EDIZIONE
Ven11 dicembre 2009 alla CASALOCA
Dalle 18
Milano e razzismo: dalle politiche xenofobe alle alternative sul territorio
Incontro pubblico con la partecipazione di Alfredo Alietti (Università di
Ferrara) autore di "Società urbana e convivenza interetnica", le Maestre del
quartiere Lambrate/Rubattino e Omar Caniello di Radio Popolare
Dalle 20
Cena tradizionale balcanica a cura della Kafana Sevdah Marinkovic
Zuppa
Peperoni ripieni
Cevapcici, Insalata di cavolo, Pane fatto in casa
Dalle 22 fenomenale concerto
Muzikanti - Trio Mirkovic
& all the night… Jam session esplosiva
Per la cena si consiglia la prenotazione via mail:
festabalcanica@yahoo.com prezzi
popolarissimi (5euro l'ingresso+5 per la cena!)
Sabato 28 novembre 2009, Mantova, Teatro Bibiena, ore 21.00 Norig, la nuova grande voce della sterminata koiné gitana. Intensa,
magnetica, affascinante, Norig è il presente e il futuro di un approccio al
canto che ha pochi uguali per capacità di trasformare la voce in un mobile e
sensuale segno di umanità.
Martedì 24 novembre, ore 21,
Teatro Dal Verme,
Via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano (Lombardia) 02 87 905 - ingresso 8 euro
Torna La Notte di San Lorenzo che, dopo un periodo di pausa per l'abbandono
"forzato" di Cascina Monluè, presenta una produzione Arci, in collaborazione con
il Consolato Ungherese e con il contributo del Comune di Milano - Assessorato
alla Cultura. Un progetto-kermesse che vede tre dei maggiori gruppi gipsy
ungheresi unirsi sulla scena con OLAH GIPSY ALLSTARS PROJECT, una straordinaria
serata-evento il 24 novembre al Teatro Dal Verme alle ore 21, ingresso 8 euro.
La serata sarà al contempo un grande omaggio alla musica popolare e anche,
ricorrendo il XX anniversario dalla caduta del muro di Berlino, una serata
dedicata alla nuova Europa, inizio di un percorso musicale tematico per i futuri
anni, con un omaggio alla musica gitana d'Ungheria.
La Notte di San Lorenzo nella sua lunga storia è stata sempre sensibile al tema
delle musiche sviluppatesi nei luoghi di confine, centri di incontri e di scambi
culturali e mercantili, presentando ad esempio le musiche Tuareg, quelle dei
popoli della Via della Seta, del Rajasthan e di numerose altre culture e società
in movimento.
OLAH GIPSY ALLSTARS PROJECT E' un progetto che vede in scena contemporaneamente tre dei più noti gruppi
musicali gipsy Olah d'Ungheria: i Romano Drom, La Szilvasi Gipsy Folk Band e i
Ternipe. Si tratta di uno spettacolo unico interpretato da 15 elementi tra
cantanti, musicisti e danzatori testimoni viventi delle millenarie tradizioni
culturali e musicali gitane.
In un'unica e trascinante serata, si mescoleranno la tradizione Olah più
rigorosa dei Romano Drom, noti per il virtuosismo nell'utilizzo della voce come
trascinante strumento ritmico, intercalato dagli strumenti a percussione,
ottenuti con oggetti di uso quotidiano (le lattine del latte, i cucchiai di
legno); i bassi della nota Szilvasi Gipsy folk band (quest'ultima raccoglie più
tradizioni musicali) ottenuti per onomatopea vocale, tecnicamente szajbojozes,
con le sezioni a pizzico; gli orchestrati dei violini dei Ternipe con l'uso
pizzicato delle chitarre e il percuotere dei loro danzatori sul proscenio.
La musica Olah Gli Olah sono uno dei gruppi etnici gitani meno noti. Per lo più si trovano in
Ungheria e la loro musica si distingue dagli altri stili gitani. Il loro nome
etnografico è gitani Valch e corrisponde alla loro origine geografica, la
Valachia regione della Romania. In Ungheria sono conosciuti come Olah: antica
parola rumena . Il gruppo più numeroso è rappresentato dai Lovar che molto tempo
fa erano commercianti di cavalli; alcuni, venditori ambulanti altri, mercanti di
ferraglie e cestinai. Al contrario della maggior parte dei gitani essi non
intrattenevano relazioni con altre popolazioni e questo ha permesso alla musica
di mantenere una sua antica originalità. La loro musica basata su voci e
percussioni, rimase confinata nella loro comunità etnica fino agli anni 50'.
Solo negli anni '70 la musica gitana Olah si affaccia sul panorama
internazionale.
Il progetto Olah Gipsy AllStars vuole essere voce della musica gitana Olah da
quella più tradizionale fino al nuovo stile sviluppatosi recentemente. Il
progetto parte dall'iniziativa di due musicisti che crearono l'"Athe Sam" gipsy
festival a Budapest nel 2007: Antal Kovacs dei Romano Drom e Istvan Szilvasi
della Szilvasi Gipsy Folk Band chiesero ad amici e leader di altri gruppi di
Budapest per suonare insieme. Hanno ripetuto l'esperienza giungendo fino allo
Sziget Festival e al Castle festival di Budapest.
La formazione Antal Kovacs: voce, chitarra
Mate Kovacs: percussioni
Rafael Zsigmond: danza, scats, kanna
Jozsef Balogh: voce, chitarra
Matild Dobi: voce, danza
Szerena Baxtai: voce, danza
Robert Farkas: violino, fisarmonica
Bela Lakatos: voce, kanna
Istvan Farkas: voce, mandolino
Istvan Szilvasi: voce
Peter Csordas: basso
Attila Csavas: sassofono, tarogato
David Csizmadia: tromba
Balazs Vajna: VJ
Ogni tanto ho il sospetto che tra i lettori ci siano anche degli
"intellettuali". Da dove nasca il sospetto... non lo so, ma questo post è
dedicato a loro. Una serie di libri sui rom da scaricare (per lo più in formato
.pdf) gratuitamente. La segnalazione arriva da
Roma_Daily_News. Per oggi riposo, dato che i libri segnalati sono in
inglese, non sto neanche a tradurvi il tutto, basta che clicchiate sull'immagine
qui sotto
L’Orchestra Sinfonica Abruzzese e l’Alexian Group di Alexian Santino
Spinelli eseguiranno due concerti di solidarietà per l’Abruzzo.
I concerti avranno luogo il 13 Novembre a Roma presso il Tempio
Valdese di Piazza Cavour alle ore 18,00 e a Lanciano (in
Abruzzo prov. Chieti) presso il Teatro Fedele Fenaroli il 14 Novembre
alle ore 21.
I concerti sono stati organizzati grazie al contributo delle seguenti
associazioni e istituzioni: Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia –FCEI
e Tavola Valdese, l’Associazione nazionale Thèm Romanò di Lanciano (Ch), la Ut
Orpheus Edizioni di Bologna, la Cooperativa ERMES di Roma, l’Arci Solidarietà di
Roma, la Fondazione Casa della Carità di Milano, l’Associazione Altrevie di
Roma, la Compagnia Nuove Indie di Roma, l’Associazione Piemonte-Grecia Santorre
di Santarosa di Torino, la Deputazione Fedele Fenaroli del Comune di Lanciano,
la Federazione Romanì di Roma, la rivista Confronti DIALOG-ARTI di Roma.
I due eventi sono stati inoltre promosse da decine di radio e dalle riviste
Focus di Milano e Intercity di Pescara.
I concerti avranno il titolo di "Romano Drom" La lunga strada dei Rom e
rappresentano un evento artistico unico e originale in cui sarà proposta musica
Rom con canti in lingua Romanì composti da Alexian Santino Spinelli, un Rom
Abruzzese profondamente legato alla sua terra. I Rom Abruzzesi, cittadini
italiani, sono presenti in Abruzzo da oltre sei secoli e sono vicine alle
famiglie Aquilane duramente colpite dal terremoto. I concerti saranno introdotti
da Roberto De Caro presidente della casa editrice musicale Ut Orpheus che ha
pubblicato le musiche che saranno eseguite.
Fin dal Rinascimento i Rom girando di piazza in piazza e di castello in castello
hanno influenzato i musicisti colti apportando novità ritmiche e musicali oltre
che strumentali. Ma è soprattutto in epoca Romantica, nel momento in cui si
affermano i concetti di nazione, radici culturali, folklore locale, libertà etc.
che i grandi compositori come Listz, Brahms, Schubert e più tardi Dvorak,
Mussoskj, Ravel, Debussy, Bartok, Stravinskj, oggi Goran Bregovic hanno attinto
a piene mani dalla tradizione musicale romanì, per la prima volta – in questo
evento con la Sinfonica Abruzzese - la musica romanì non sarà assorbita dalla
musica classica, ma al contrario l’orchestra sinfonica accompagnerà e si
integrerà nella musica romanì.
Il concerto è un viaggio artistico-culturale in cui vengono rievocate attraverso
i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario
caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni.
Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo trasnazionale.
Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato sono quelle
dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per
restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori
etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni.
L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode
di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli.
A questo ricco mosaico culturale europeo anche i Rom, originari dell’India del
Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti.
In molti paesi la cultura romanì è entrata a far parte del folklore locale,
spesso il folklore di quei paesi si identifica con la cultura o l’arte romanì:
il flamenco in Spagna, i violinisti ungheresi, i cymbalisti romeni, la musica in
Russia e nei Paesi della ex Jugoslavia. Alcuni generi musicali derivano dai Rom
come la Czardas e Verbunkos, ma anche tanta musica balcanica oltre che il jazz
manouches, che è il vero jazz europeo, il cui precursore è stato il leggendario
manouche Django Reinhardt.
giovedì 5 novembre 2009 alle ore 21.00 - Le Trottoir, Piazza XXIV Maggio, 1 - Milano
L'Atelier Mystic Meditative Dance di Milano propone un concept di serata ideato dalle danzatrici Melissa Mattiussi e Maya Devi.
Alla scoperta delle �Vie� percorse dai Gitani che dal deserto dei Thar in Rajasthan (India) si spostarono verso l'Occidente, passando dal Nord Africa, dai Balcani e dall'Andalusia. Un viaggio unico di danze gitane e fusion per approfondire la conoscenza delle popolazioni nomadi, che da secoli sono andate errando a piedi scalzi per i deserti e le terre desolate, diffondendo la loro cultura ricca di storia e dando vita a danze che esprimessero tutta la forza, la passione e la magia delle loro tradizioni. �Gipsy Dance Routes� inizia proprio dall'India con i ritmi magici dei Dufli (flauti del Rajasthan), i giri vorticosi e i movimenti sensuali della danza Kalbelia. Proprio da qui parte il viaggio di Estrella, una giovane gitana che vuole diventare una grande donna e danzatrice e, invocando la Luna, inizia il suo cammino danzante e di vita. Estrella incontra ogni danza assorbendone l'essenza e rendendo unico ogni passo: dalla danza orientale al klezmer balcanico, dai ritmi mediorientali al Flamenco. Alla fine l'unione di tutte queste tradizioni danno vita ad una sola ed unica danza, quella che viene dal cuore e che da vita al �Duende� interiore.
DANZE PROPOSTE - Gipsy Fusion Dance � Mix di Flamenco Fusion e Balkan Oriental Fusion con Melissa Mattiussi. - Un viaggio che parte dalle musiche, le danze, le storie, le culture nomadi per arrivare all'Anima Danzante Universale, in ogni creatura. Dall'India alle danze mediorientali, dal klezmer balcanico al flamenco e alle atmosfere dei balli dell'Est europeo. Nuove possibilità per conoscersi attraverso la ripresa del contatto con la parte più selvaggia e animale, quella dell'istinto e del gioco... quella più pura. Kalbelia Dance-Danza gipsy del Rajasthan con Maya Devi - La kalbelia dance è originaria della comunità zingara degli "incantatori di serpenti� che vivono nel deserto del Thar in Rajasthan, al nord dell'India, e che perseguono nei secoli l'antico mestiere di catturare i serpenti e di vendere il veleno. Fusion di Danze indiane, Flamenco Fusion, Mystic Hindi Flamenco, Gispy, Natural, Duende con Melissa Mattiussi e Maya Devi Set conclusivo di fusione di danze indiane, Gipsy e Meditative Dance, nel segno dell'Anima Universale Danzante.
mercoledì 11 novembre 2009 alle ore 22.00 presso "Le Scimmie" Via
Cardinale Ascanio Sforza, 49
MILANO
Roberto Durkovic e la sua band di musicisti Rom "I fantasisti del metrò"
ritornano a "Le Scimmie", locale attento che, tra i primi, ha spalancato le sue
porte per dare voce e visibilità a questa formazione che è la testimonianza
vivente di coesione e fluida interazione tra raffinato cantautorato italiano ed
appassionata musica balcanica.
Dopo 4 CD di successo, la band celebra ora il sodalizio umano ed artistico
iniziato nel ’98 tra i vagoni della metropolitana milanese, con un nuovo disco
antologico "Benvenuti santi musicisti" che racchiude e sublima i talenti di
ciascun componente a testimonianza di un percorso coraggioso con una realtà
ultimamente spesso osteggiata ed intrisa di pregiudizi. L’ascolto della loro
musica avvincente , che affonda le radici nella tradizione unita ad un palese
talento, saprà sorprendere e far ricredere anche i più scettici.
Macska, la Principessa, era apprezzata anche da grandi artisti.
Nella foto, viene abbracciata dal M° George Moldoveanu, violinista di grande qualità, già dirigente d’uno dei più importanti complessi di musica popolare in Romania, l’Ansamblu Maria Tănase.
L’apprezzamento, in occasione del Natale 2004, era stato reciproco.
Anzi, generosamente, la Principessa, vincendo la naturale ritrosia e superando istintivamente d’un balzo ogni cerimoniale (Moldoveanu è nobile solo in quanto violinista), aveva preso l’iniziativa di saltare in braccio al Maestro.
Tra Principi, talvolta, ci s’intende. E, in quel caso, questo avvenne.
Quanto allo strumento, lei sapeva eseguire degli accordi, davanti ai quali lo stesso Moldoveanu, come si vede, era rimasto senza parole.
E senza strumento.
George Moldoveanu, che in patria dirigeva una famosa orchestra, con tournées eccetera, in Italia, dove ora è tornato, suona sul tram, spero raccogliendo più di Bell.
Gli amici si tengono nel cuore al caldo, e così ho pensato che forse sarebbe possibile attraverso Mahalla pubblicare un suo breve curriculum (scaricabile QUI), invitando quanti ne hanno l’occasione o la possibilità a promuoverlo.
n° di tel. 02 48 40 91 14, con segreteria, su cui lasciare un messaggio
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
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