Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 08/07/2006 @ 10:52:08, in Europa, visitato 1651 volte)
Da: Judit Solymosi -
Ufficio
per le Minoranze Nazionali ed Etniche - Budapest
Competenze del Ministro del Lavoro e degli Affari Sociali riguardo le
minoranze: L'inclusione sociale dei Rom verrà monitorata da un dipartimento
apposito del ministero, sotto la guida del segretario di stato Edit Rauh, che
precedentemente si era occupata di pari opportunità col ministero della
Gioventù, Famiglia, Affari Sociali e Pari Opportunità.
Inaugurazione della Libreria e Archivi Nazionale Rom: E' stata aperta
il 5 maggio presso la sede dell'autogoverno dei Rom a Budapest. Contiene 50.000
volumi, principalmente rilasciati dal governo e da altre librerie pubbliche,
(attualmente sono circa 1.000 i volumi scritti da Rom). E' diretta da Imre Vajda
che si occuperà di continuare a raccogliere documenti sociologici, storici,
politici ed etnografici.
Verso le elezioni di autunno dei governi delle minoranze: A maggio,
tutti i cittadini ungheresi con diritto di voto (circa 8.000.000 elettori) hanno
ottenuto la scheda elettorale per esprimere il proprio voto su base etnica. Ma
al voto potranno partecipare solo gli appartenenti a minoranze nazionali. Il
censimento avverrà entro il 15 luglio. Attualmente, ci sono circa 80.000
registrati, tra cui 41.608 Rom e 18.858 Tedeschi; i gruppi meno numerosi (453 e
412) sono gli Ucraini e i Ruteni. I dati saranno adoperati solo per scopi
elettorali, non saranno assolutamente usati per determinare la minoranza
d'origine o viceversa il diritto ad usufruire di sovvenzioni. I nomi degli
elettori non saranno resi pubblici ed i registri saranno distrutti dopo le
elezioni. Per illustrare gli scopi e le regole della votazione, il governo ha
pianificato una campagna sulle radio e televisioni pubbliche.
Fallita la raccolta delle firme per il riconoscimento della minoranza
ebraica: Per ottenere lo status di minoranza etnica, secondo la legge
ungherese sono necessarie 1.000 firme. Emilia Rytko, a capo dell'Ufficio
Nazionale Elettorale, ha comunicato che all'inizio di luglio sono circa 500 le
firme raccolte per la minoranza ebraica. Secondo ricerche e valutazioni
sociologiche, in Ungheria dovrebbero essere circa 100.000 gli appartenenti alla
minoranza ebraica.
Di Fabrizio (del 07/07/2006 @ 10:35:43, in Europa, visitato 1870 volte)
European Roma Rights Centre (ERRC) ha espresso la propria preoccupazione per
la svolta politica nella Repubblica Slovacca.
Nel nuovo governo sono compresi tre partiti:
- Direzione-Socialdemocratica (Smer),
- Partito Popolare-Movimento per la Slovacchia Democratica (HZDS),
- Partito Nazionale Slovacco (SNS)
i cui membri in passato hanno più volte espresso posizioni contro i Rom.
Le preoccupazioni riguardano soprattutto il Partito Nazionale Slovacco (SNS),
i cui componenti hanno ripetutamente e regolarmente istigato all'ostilità contro
le minoranze etniche e sessuali in Slovacchia, con particolar veemenza contro i
Rom. Il ruolo del SNS è stato sempre improntato a degradare le relazioni tra Rom
e no, con discorsi particolarmente infiammati. Nel nuovo governo, l'SNS
controlla i Ministeri dell'Educazione, delle Costruzioni e e dello Sviluppo
Regionale.
Il testo in inglese della lettera, è consultabile su
http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2609
Di Fabrizio (del 30/06/2006 @ 19:01:39, in Europa, visitato 3100 volte)
Rromani Baxt Albania - Address: Rruga "Halit Bega", Nr.
28, Tirane - Tel/Fax: 00 355 4 368 324, E-mail
afurtuna@albaniaonline.net
SOS! Salviamo i bambini Rrom albanesi!
La realtà albanese con la sua dura transizione, con i noti problemi
economici, la disoccupazione, la violenza, ha scosso l'opinione locale e
straniera con i nuovi tragici avvenimenti che coinvolgono i bambini, come merce
di scambio.
Il traffico di minori si svolge principalmente verso la Grecia e l'Italia. Su
5000 bambini sono 510 quelli scomparsi senza alcun segnale.
Gran parte dei bambini Rrom, quelli cosiddetti "di strada" sono spariti dai
centri di rieducazione e si teme si siano trasformati in bambini cavie o schiavi
sperimentali del sesso. Passano in cliniche private, dove sono sottoposti a
trapianti d'organi gestite da reti criminali.
C'è stato lo scandalo di 200 bambini Rrom fotografati nudi, il cosiddetto
"scandalo pedofilo". Secondo le informazioni a disposizione, è maturato nel
centro "His children", dove vivevano abbandonati diversi bambini Rrom in
condizioni critiche socio economiche. Cresce il dolore e l'indignazione per le
condizioni in cui erano tenuti questi bambini. [...]
Oltre alla comunità Rrom albanese, sono coinvolte altre minoranze (greca,
macedone, Vlah, bosniaca, ecc) ma in nessuno di questi casi estremi viene
accennato alla loro origine. L'organizzazione "Romani Baxt Albania" ha
denunciato parecchie volte questo fatto, alle
istituzioni responsabili controllo albanese, alle organizzazioni
internazionali, alle organizzazioni locali numerose della società civile
specializzate nel controllo e nella difesa dei diritti dei Rrom.
Abbiamo informato, denunciato e fatto
appello sopra:
a) violenza estrema realizzata sui bambini Rrom dai segmenti
criminali differenti della società;
b) abuso di bambini effettuato tramite i
cosiddetti addestramenti di carità e gli aiuti alimentari;
c) rimozione dei
bambini dalla scuola obbligatoria iniziale e dal presentarli al donatore come
bambini di strada e illiterati.
Quei bambini sono curati dalle
organizzazioni criminali come oggetti di un commercio sicuro. La maggior parte
di quelle organizzazioni, hanno realizzato i loro profitti a nuocimento della
Comunità Rrom per più di dieci anni.
Parecchie volte è presentata questa situazione amara ai donatori stranieri.
Purtroppo, tutto è rimasto sotto silenzio, a causa della loro fede cieca ai
verso i cosiddetti soci di maggioranza nei programmi che collegano la Comunità di Rrom.
Hanno classificato la nostra reazione come di gelosia, mantenendo questa
associazione "nociva e corruttiva" assieme con le organizzazioni fantasma che hanno
usato con l'impunità, la Comunità di Rrom per gli obiettivi corruttivi.
Pellumb Furtuna (Gimi)
Di Fabrizio (del 25/06/2006 @ 10:56:49, in Europa, visitato 2964 volte)
- 23 giugno 2006 - da
Czech_Roma
Nonostante un rapporto confermi che continua l'uso della sterilizzazione
forzata presso le donne Rom, i gruppi di appoggio legale rimproverano al governo
ceco di non prendere azioni in merito. Nel dicembre 2005, l'omnbudsman
(difensore civico) Otakar Motejl, ha elencato dozzine di casi di sterilizzazioni
forzate avvenute tra il 1979 e il 2001 "senza che vi fosse stato consenso
formale ed esplicito", recita l'Associated Press. Motejl richiede che il governo
ceco fornisca i dati sul consenso esplicito, informazioni accurate alle donne
Rom e un piano per compensare le vittime di questa pratica.
Il rapporto di Motejl è di sei mesi fa, ma nulla sembra cambiare nella
pratica e nel silenzio-assenso del governo ceco. Le indicazioni fornite dal
ministero della Sanità sono disattese, e sempre secondo l'Associated Press e il
sito Newsdesk.org non c'è volontà di rifondere le vittime, gli ospedali
rifiutano di riconoscere questa pratica come illegale. Gli avvocati delle
vittime dicono che le vera ragione è il razzismo.
Per tutta risposta, molte romnì hanno portato i loro casi in tribunale. Nel
2005, Helena Ferencikova è stata la rima a denunciare l'ospedale per
sterilizzazione forzata. Il Tribunale distrettuale di Ostrava ha condannato
l'ospedale per pratica illegale e ha richiesto una scusa formale. L'ospedale a
sua volta ha ignorato la richiesta e richiesto una revisione del caso in
appello.
Di Daniele (del 16/05/2006 @ 10:39:04, in Europa, visitato 2716 volte)
6 maggio 2005, di Otto Pohl - riassunto
Gli zigani ottengono uno strumento legale nella lotta per i diritti.
Miskolc, Ungheria – Per i zigani dell'est Europa, come Agnes Krappai, la vita
sembra non migliorare mai. Lei vive in una zona povera di questa città
ungherese, in una casa senza acqua corrente.
Il suo vicino lava un tappeto in strada, riuscendo a fare uscire acqua da un
pozzo con la pompa a mano. "È una crisi costante, se c'è una cosa simile", dice
la signora Krappai.
Ma adesso alcuni leader dei zigani, o rom, stanno pensando ad un nuovo modo
per cercare di ottenere l'uguaglianza: la lotta per i diritti civili dei neri
americani. Sempre più, i rom stanno sollecitando di garantire i loro diritti, e
fanno ciò dove pensano che avranno la migliore possibilità di riuscita – tra i
nuovi membri est europei dell'U.E. e quelli che stanno cercando di influenzare
l'Europa occidentale con interpretazioni rigide delle loro nuove leggi
antidiscriminatorie.
La strategia dei rom è stata ricompensata in ottobre, quando una corte
bulgara per il distretto di Sofia si pronunciò a loro favore in un caso di
segregazione a scuola. "Questa è Brown contro il Ministero dell'educazione in
Europa", ha detto Dimitrina Petrova, direttore esecutivo dell'European Roma
Rights Center, ricordando la delibera del 1954 della Suprema corte secondo la
quale il sistema ufficiale del "separato ma uguale" della segregazione razziale
nella scuola era incostituzionale.
"Questo è un puro modello americano", ha detto la signora Petrova, il cui
gruppo ha proposto l'azione legale. "Non è un diritto se non puoi difenderlo in
una corte di giustizia".
Un appello è in corso, ma il governo bulgaro ha già iniziato ad emanare
cambiamenti nella politica statale dell'educazione, e la fondazione Romani Baht,
il gruppo bulgaro per i diritti che ha discusso il caso, ha detto che sono stati
programmati altri 50 casi di segregazione scolastica in autunno.
Nel 2002, la fondazione ha proposto un'azione legale contro un bar di Stara
Zagora, Bulgaria, per aver rifiutato di servire un rom.
La fondazione ha vinto, e da allora ha intentato azioni legali contro i
proprietari di night club, ospedali e altre società, accusandoli di rifiutare
riassumere o di servire i rom.
I casi citati di leggi antidiscriminazione emanate per preparare la Bulgaria
ad entrare nell'U.E., che spera di fare l'anno prossimo.
Alcuni di quelli che lavorano in nome dei rom dicono che questi sforzi
offrono un modello per aiutare altri gruppi che combattono la discriminazione.
Gorge Soros, il miliardario che è uno dei più grandi benefattori dei gruppi
per i diritti dei rom, promette che "tale sforzo sarà fatto con le minoranze
musulmane" d'Europa una volta che le conquiste dei rom siano state garantite.
Comunque, la legge europea è basata sulla legge civile, il che significa che
una decisione della corte non diventa automaticamente legge dello stato – e che
le vittorie in tribunale ottenute nelle campagne di vertenze strategiche, non
hanno necessariamente effetti di ampia portata.
Ancora, Panayote Dimitras, direttore esecutivo del settore Grecia
dell'Helsinki Monitor, un gruppo per i diritti umani che opera anche nei balcani,
ha detto di aver citato sentenze della corte dall'Europa orientale nei casi rom
in Grecia.
La sig.ra Petrova ha detto di sperare che le conquiste fatte nell'Europa
dell'est si diffondano anche nell'Europa occidentale, dove i rom combattono per
i loro diritti.
Gli sforzi dei rom vanno oltre le sfide legali. A dicembre, Gyorgy Macula, un
giovane ufficiale della polizia di Budapest, ha fondato l'Associazione della
polizia rom a Budapest. Egli l'ha modellata sulla Associazione della polizia
nazionale nera, un'associazione fondata in Illinois nel 1972 per aiutare gli
ufficiali neri negli Stati Uniti a combattere le pratiche di imposizione della
legge razzista e creare una relazione più positiva con le comunità minoritarie.
Per la prima vota, c'è anche una rappresentanza rom a Bruxelles. Dopo
l'ingresso dell'Ungheria nell'U.E. nel 2004, ha eletto due rom nel parlamento
europeo.
Ancora non c'è un movimento unitario rom e non c'è un leader come il Rev. Dr.
Martin Luther King Jr. ad aiutare a crearne uno, né figure galvanizzanti come
Malcolm X o Rosa Parks.
E non tutte le cause legali hanno successo. La Corte europea per i diritti
umani a Strasburgo ha bocciato la causa di 18 bambini rom cechi non
handicappati.
Le stime sono che più del 75% di bambini rom nella Repubblica ceca sono messi
in scuole speciali. L'azione legale è stata ripresentata.
Si dice che i rom siano emigrati dall'India in Europa più di 1000 anni fa,
portando modi nomadi, pelle scura, cultura insulare e strani costumi che hanno
spianato la strada per una marginalizzazione permanente.
I nazisti consideravano i rom una razza inferiore, raggruppandoli con ebrei e
i disabili, e ne uccisero mezzo milione nei campi di concentramento nella II
guerra mondiale.
Anche oggi, molto resta oscuro a proposito dei rom. Non c'è accordo neanche
sul loro numero in Europa. Stime li collocano fra i 7 e i 15 milioni, e dal 5 al
10% della popolazione in molti Paesi dell'Europa orientale.
In Ungheria, la lotta per abolire la segregazione razziale nelle scuole è
arrivata qui a Miskolc, una delle regioni più povere dell'U.E.
Andras Ujlaky, presidente della fondazione per le opportunità per i bambini,
un'associazione ungherese che si interessa della scolarità dei rom, recentemente
ha visitato qui i leader della comunità rom per discutere l'integrazione di una
scuola nelle vicinanze di una gran quantità di squallidi edifici dove vive la
sig.ra Krappai. Il sig. Ujlaky ha bevuto il caffé mentre mentre si sedeva su un
divano consunto nella piccola, pulita casa di un leader della comunità e ha
parlato dei progetti per i bambini per rifiutare di essere messi nella scuola di
tutti i rom.
Se i bambini hanno difficoltà per il trasporto, ha detto, pensa di intentare
un'azione legale per discriminazione, sperando di sollecitare un riesame
procedurale che chiuderebbe la scuola per soli rom.
"Ora che la legge è fatta dovremmo usarla", ha detto il sig. Ujlaky.
Di Fabrizio (del 15/05/2006 @ 09:41:08, in Europa, visitato 2756 volte)
Alla fine ce l'hanno fatta!
Bernd Neumann, attuale ministro per la cultura e i media ha approvato la
costruzione del
monumento dell'olocausto di Sinti e Rom, con il testo richiesto da
Romani Rose, presidente del Consiglio Centrale dei Sinti e dei Rom di Germania.
Non solo è stato cancellato l'odioso termine "Zigeuner", ma è stato aggiunto
un ulteriore testo riferito ai soli Rom ed una cronologia sulle loro
persecuzioni e genocidio
L'artista Dani Karavan (op.
cit.) concordacon queste aggiunte. Il suo monumento di "specifica struttura
che si sviluppa su larga scala" diviene ancora più impressionante.
RADOC/9-v-06
Da:
Roma_und_Sinti
Di Fabrizio (del 14/05/2006 @ 10:00:49, in Europa, visitato 2783 volte)
Mr. Valery Novoselsky.
Editor of Roma Virtual Network.
Currently in Brussels
Carissimi,
Quanti di voi vogliano discutere le tematiche relative al Decennio
per l'Inclusione Rom, possono aggiungersi al forum di discussione:
http://www.idebate.org/discussion/view_forum.php?id=54
Ovviamente, è necessario registrarsi. Se ci fosse bisogno di
chiarimenti su questioni tecniche, potete contattarmi a
nov_val@zahav.net.il.
Kind regards,
Di Fabrizio (del 06/05/2006 @ 11:07:08, in Europa, visitato 1626 volte)
AGE) BRUXELLES - Confronto internazionale Europa-Ocse sui Rom a Bucarest, dove ieri si e' aperta la due giorni della 'Conferenza sul miglioramento e l'armonizzazione delle politiche nazionali per i Rom, Sinti e camminanti' organizzata dal Consiglio d'Europa, dall'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo dell'Osce e dal Centro europeo contro il razzismo e la xenofobia. Al centro dei colloqui, presieduti dal ministro degli Affari Esteri rumeno Teodor Baconschi e ai quali partecipa anche il presidente di turno dell'Ue, il ministro degli Esteri austriaco, Walter Siegl, vi sono le misure concrete da adottare per gli stati membri per attuare le raccomandazioni del Consiglio d'Europa sui Rom, ma anche il Piano di Azione per migliorare la situazione delle popolazioni nomadi nelle zone Osce cosi' come la normativa Ue a riguardo. (AGE)
Data: 05/05/06 14:15 Autore: AUR
Di Fabrizio (del 06/05/2006 @ 10:12:19, in Europa, visitato 2009 volte)
Budapest, 26 aprile (MTI) - Sono stati eletti tre Rom nel nuovo parlamento,
uno in meno delle elezioni scorse, ha scritto mercoledì scorso il giornale
Nepszabadsag.
Non è stato confermato il candidato che era presente nel socialdemocratico MSZP
che ha vinto le elezioni, mentre il partito di opposizione Fidesz manterrà i
suoi tre parlamentari rom per i prossimi quattro anni. Confermati Florian Farkas,
presidente di Lungo Drom e Jozsef Varga, mentre il seggio che era di Mihaly
Lukacs è andato a
Istvan Racz, delegato del Partito degli Imprenditori ed eletto nella regione di
Nograd.
Degli altri due partiti minori: il partito d'opposizione MDF non aveva
candidati Rom, mentre il candidato del neonato SZDSZ (coalizione di governo),
non è stato eletto.
Alle elezione ha preso parte anche il Partito dell'Alleanza Rom ((MCF),
guidato da
Orban Kolompar, che è riuscito a presentare la propria lista, ma il partito ha ottenuto scarso successo.
Da: Hungarian_Roma
Di Fabrizio (del 04/05/2006 @ 11:12:19, in Europa, visitato 2309 volte)
Premessa: all'inizio del mese scorso, in Belgio un adolescente è stato ucciso da un coetaneo per un motivo estremamente futile: rubargli il lettore mp3. L'omicidio aveva scosso il Belgio come non succedeva dallo scandalo Ducroux. Successive indagini hanno portato all'individuazione del colpevole in un giovane Rom, rifugiato polacco. Per una settimana ho cercato informazioni, senza trovarle, complice anche un convegno europeo che aveva coinvolto anche i corrispondenti dal Belgio di Roma network (e la scarsa attenzione che il fatto ha riportato tra i media italiani).
Questo mi è arrivato da: Opre Roma (la data è del 3 maggio, ma credo che sia stato scritto settimana scorsa) Pubblicato su: Roma_Benelux
La comunità Rom del Belgio è schoccata e sopraffatta dalla notizia che la polizia polacca ha arrestato il giovane killer del teenager belga.
Due settimane fa Adam G. (Rom, 17 anni) e il suo compagno Mariusz O. (anche lui di 17 anni) uccisero il coetaneo belga Joe van Holsbeek per rubargli il lettore MP3. I due colpevoli e altri due membri della famiglia che li aiutarono, sono in prigione, due in Belgio e due in Polonia.
I media in Belgio si stano focalizzando sull'etnia degli assassini. Dopo aver urlato per due settimane che i ragazzi erano nordafricani, ora sembra che siano rom.
Ieri, solo due ore dopo che era giunta la notizia che in Polonia la polizia aveva catturato il ragazzo in un "accampamento di zingari" nella città settentrionale di Suwalki, la radio belga mi richiedeva un'intervista. Le dichiarazioni stampa rilasciate dal mio ufficio ieri sera, in cui richiedevo di non focalizzarsi sull'etnia e di non stigmatizzare la comunità Rom, sono state menzionate nei bollettini TV di entrambe i canali fiamminghi.
Vorrei avere notizie dai nostri fratelli in Polonia e conoscere com'è lì la situazione, e quale sia l'atteggiamento della società verso i Rom, perché in questo momento in Belgio i lavoratori che arrivano dalla Polonia si trovano di fronte a reazioni negative e razziste. A loro volta, questi immigrati rispondono che i Rom non sono polacchi, sono stranieri arrivati da fuori e completamente differenti! Da quanto ne so, i Rom vivono in Polonia da oltre 500 anni.
Per affrontare la situazione attuale, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto dai nostri fratelli e sorelle all'estero. La comunità Rom in Belgio (circa 50.000) era già discriminata, vive in condizioni miserabili e l'antiziganismo è forte tra i media. Domenica scorsa oltre 80.000 hanno preso parte ad una manifestazione silenziosa per le strade di Bruxelles contro questo tipo di violenza; il governo ha annunciato nuove misure e costruirà nuovi riformatori; l'estrema destra se la prende contro gli immigrati irregolari... E' uno dei periodi più difficili dal tempo delle deportazioni collettive dei Rom nel 1999 (vedi 17/09/04 ndr).
In quei giorni, i media mi soprannominavano lo Zorro degli Zingari, la Roccia Rom, ora avrei bisogno di essere parte del movimento internazionale Rom, dove ci si aiuta l'un l'altro e unitariamente si protesta quando collettivamente si viene accusati di crimini individuali.
Spero che il mio appello non cada nel vuoto. Nais tuke. Wolf Staf Bruggen Voorzitter-Chairman-Presidentos Opré Roma ngo opreromavzw@yahoo.com Tel : ++32 (0)484.962.264. Belgische afgevaardigde voor het European Roma and Travellers Forum Belgian delegate to the European Roma and Travellers Forum Delegato Belgia Europako Romengo thaj Travelerengo Forumo
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