Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 28/02/2014 @ 09:09:27, in Italia, visitato 1761 volte)
Senza Luce. Rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le
comunità rom e sinte nella città di Roma e il "Best House Rom", 3.3.2014
-
21luglio.org martedì, 25 febbraio, 2014
Lunedì 3 marzo, alle ore 11 presso la sede dell'Ordine Nazionale dei
Giornalisti, in via Parigi 11, a Roma, l'Associazione 21 luglio presenta
Senza
Luce, rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte
nella città di Roma e il "Best House Rom".
Senza Luce è un rapporto che si prefigge come obiettivo quello di esaminare se e
come la nuova Amministrazione locale abbia iniziato a offrire, a otto mesi dal
suo insediamento, risposte adeguate alle urgenti problematiche che riguardano
gli oltre 8 mila rom e sinti della Capitale.
Contestualmente i curatori della ricerca hanno voluto operare un focus sul "Best
House Rom", un "centro di accoglienza" per soli rom, considerato
dall'Associazione 21 luglio un luogo simbolo che incarna le conseguenze delle
azioni sinora organizzate dalle autorità locali nei confronti di rom e sinti in
emergenza abitativa.
Nel "Best House Rom", situato in via Visso, nella periferia est di Roma, vivono
attualmente più di 300 rom, di cui 200 minori. Tra questi gli uomini, le donne e
i bambini sgomberati, nelle scorse settimane , dal "villaggio attrezzato" di
via
della Cesarina e dall'insediamento informale di
via Belmonte Castello. Ad oggi
gli sgomberi forzati realizzati dall'Amministrazione sono stati 17.
Il rapporto Senza Luce illustra inoltre un'esperienza di inclusione,
recentemente realizzata sul territorio nazionale, che potrebbe rappresentare per
l'Amministrazione romana una "buona pratica" da poter replicare nel contesto
locale.
Alla presentazione del rapporto sono state invitate anche le autorità locali.
Giovedì 6 marzo, ore 20.45
Libreria Popolare Via Tadino, 18 - 20124 Milano
partendo dal libro I Rom di Rubattino, una scuola di solidarietà
...dove sono andati, cosa hanno fatto
Incontro con la co-autrice Flaviana Robbiati - Assunta
Vincenti di "Mamme e maestre di via Rubattino" - Stefano Pasta
della Comunità di Sant'Egidio
coordina Fabrizio Casavola dell'associazione MAHALLA
Era il 19 novembre 2009, GIORNATA DEI DIRITTI DELL'INFANZIA, pioveva mentre si
stava svolgendo una grande iniziativa a tema in Comune. Quello stesso giorno
alcuni bambini DIVERSI venivano sbattuti per strada con i loro genitori e niente
da portarsi dietro, dallo stesso comune di Milano.
Iniziò allora la RESISTENZA di Rubattino, che vide assieme le famiglie rom, gli
insegnanti, i genitori dei loro compagni di scuola, cittadini, sacerdoti,
persino un produttore di vino... Si concretizzò l'idea di una Milano diversa e
solidale, che non si limitava a protestare, ma sapeva reagire.
Quelle e altre vicende furono narrate nel libro che rivedremo stasera, e che
raccoglieva esperienze e testimonianze dirette delle protagoniste di quelle
vicende.
Nel frattempo, è cambiata la giunta comunale, e soprattutto sono nati diversi
progetti di integrazione. Al di là delle ricorrenti attenzioni e smemoratezze
dei mezzi di informazione, tenteremo di fare un bilancio su come silenziosamente
prosegue l'esperienza milanese di questa storia che per la prima volta ha unito
cittadini rom e no in un progetto.
Di Fabrizio (del 26/02/2014 @ 09:01:11, in sport, visitato 2065 volte)
ROMEA Brno, 21.2.2014 19:18 - Comunicato stampa dal Museo della Cultura
Romani, tradotto da Gwendolyn Albert
La ginnasta Dana Beránková (nata Gažiová). (FOTO: Lenka Grosmannová, Museo
di Cultura Romanì)
Boxe e ginnastica sono le principali discipline in cui eccellono gli atleti
romanì Alcuni hanno anche rappresentato la Repubblica Ceca ai giochi olimpici.
Le storie di questi atleti sono state presentate in una nuova mostra al Museo di
Cultura Romanì di Brno. Anche atleti romanì che in passato hanno rappresentato
l'ex Cdecoslovacchia.
Il primo atleta romanì tra tutti a rappresentare la Cecoslovacchia fu Miroslav Šandor,
pugile classificatosi 17° alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Un più ampio
contingente romanì doveva recarsi quattro anni dopo a Los Angeles a
rappresentare la Cecoslovacchia: composta dai pugili Stanislav Tišer e Miroslav Toráč,
e dalla ginnasta Dana Gažiová (oggi Dana Gažiová-Beránková).
I loro sogni di partecipazione furono distrutti dal boicottaggio cecoslovacco
dei giochi estivi. "Ogni atleta ad alto livello che lavora duramente ha le
Olimpiadi come meta," ricorda Gažiová–Beránková.
"Sfortunatamente, lo stato non ci fece gareggiare. E' questo che mi rammarica di
più di tutta la mia carriera, perché una seconda Olimpiade è davvero un
lungo periodo per una ginnasta," dice l'atleta, aggiungendo di non essere stata
l'unica a versare lacrime per quella decisione politica.
La successiva generazione di atleti romanì non arrivò sino alla Repubblica Ceca,
con due boxers, L'udovít Plachetka e Pavol Polakovič,
ad Atlanta nel 1996. Curiosamente, entrambe si classificarono noni.
Tutte queste storie vengono presentate al pubblico nella mostra MONDO SENZA
CONFINI - ROMANI' E SPORT (SVĚT BEZ HRANIC. ROMOVÉ A SPORT). "Lo sport romanì,
passato e attuale, è tuttora un argomento di studio. E' per questo che abbiamo
deciso di raccontare queste storie sull'immenso numero di questi atleti
talentuosi e focalizzati, alcuni dei quali hanno partecipato alle Olimpiadi,"
dice la curatrice Jana
Poláková.
La mostra presenta anche le generazioni più giovani e i possibili futuri
olimpionici, come l'undicenne Patrik Kroščen di Bohumín, Europeo junior master
di kick-boxe per sei volte. La mostra sarà visibile al Museo di Cultura Romanì
dal 20 marzo al 21 settembre.
Come ho già detto altre volte, non ho televisore e non so se il festival di San
Remo sia già terminato. Mi è giunta voce che quest'anno era dedicato al
cantautorato italiano. Rispetto al passato, ricordo alcune canzoni di 30-40 anni
fa:
- Prendi questa mano, zingara
- Il cuore è uno zingaro
- Ho visto anche gli zingari felici
- Due zingari
che, con
evidenti limiti, dovuti anche alla conoscenza di quei periodi, davano
comunque un'immagine positiva degli zingari. Recentemente, non mi ricordo
più chi, diceva che oggi scrivere pezzi simili sarebbe molto più difficile,
perché, crisi dell'industria discografica a parte, è proprio l'argomento che da
allora è diventato impopolare.
Voi, OGGI, sapreste scrivere il testo di una simile canzone?
Di Fabrizio (del 24/02/2014 @ 09:04:51, in Europa, visitato 1912 volte)
Pericolo dalla pelle scura -
Transitions Online
by Barbara Frye · February 20, 2014 - Un libro da colorare edito dalla
polizia, insegna ai bambini cechi una lezione sulle paure degli adulti
Che aspetto ha un pedofilo? Di solito è maschio, ma oltre ai tratti fisici è
difficile da identificare.
E' probabile, dato che la Repubblica Ceca è un paese a predominanza bianca, che
lo siano anche la maggior parte dei pedofili cechi.
Ciò non ha impedito alla polizia di distribuire un opuscolo da colorare, rivolto
ai bambini, sulla prevenzione dei crimini, dove un pedofilo è descritto con
pelle e capelli scuri. Nella figura, usa un lecca-lecca per adescare una
bambina.
Non occorre specificare quale gruppo etnico possa richiamare alla mente (non
quello cubano, nonostante ciò che volonterosamente il portavoce della polizia
ipotizzava in risposta alla domanda di un giornalista). Anche se probabilmente
sono di più, secondo l'ultimo
censimento soltanto 13.150 - su di una popolazione di 10,4 milioni, si
dichiara Rom. Sono cifre che suggeriscono come il signor Lecca-lecca è più
probabile che sia un bianco.
Nel libro l'unica persona presente di pelle scura appare come pedofilo,
viceversa il poliziotto è un uomo bianco, carino e simpatico sotto ogni aspetto.
Martin Simacek, direttore dell'agenzia governativa per l'inclusione sociale, ha
detto al quotidiano Lidove noviny: "Non ha nessun senso. Di riflesso,
si limita a trasmettere i pregiudizi ai bambini."
Dopo diverse contestazioni al libro, anche da parte di alcuni insegnanti, il
giornale riferisce che la polizia sta lavorando ad una riprogettazione del
libro.
Barbara Frye is TOL's managing editor.
Di Fabrizio (del 23/02/2014 @ 09:07:36, in media, visitato 1789 volte)
Clicca sul televisore per vedere la puntata odierna. Volete collaborare ad
ASSETTO VARIABILE? Inviate una
mail.
Settimana scorsa c'è stato il
NUMERO ZERO, adesso si fa sul serio (non
mettetevi subito a ridere!) col primo numero, altri seguiranno.
L'intenzione è di realizzare una sorta di telegiornale sui fatti accaduti in
settimana e quelli che accadranno. Troverete un riassunto delle cronache di
MAHALLA, e poi la rassegna stampa dall'Italia e dall'estero, indicazioni su
libri e opportunità varie, appuntamenti e qualche rubrica a cadenza irregolare.
Il tutto sarà certamente più bello e interessante, se arriveranno vostri
suggerimenti e, speriamo, brevi contributi video.
L'elenco delle puntate pubblicate lo trovate sulla
MEDIATECA o nel canale dedicato
YouTube.
Enjoy.
E' stata una settimana impegnativa, e non ho avuto tempo per le
segnalazioni.
Godetevi il video proposto dall'amico Ceda (@antanas82), dedicato,
da parte mia, a chi crede che la mia musica rom sia solo balcanica, flamenco o
jazz manouche.
Di Fabrizio (del 21/02/2014 @ 09:02:08, in media, visitato 1597 volte)
Di SANREMONEWS me ne ero occupato
un paio di anni fa, per un articolo francamente stupido e
scorretto. Ci furono altri articoli di quella testata sullo stesso tono, ma mi
ero stancato di segnalarli, non sono un Osservatorio, non ancora... Ieri uno dei
soliti lettori di quel portale ha scritto cose intelligenti e (a parte qualche
piccola caduta di stile) quasi condivisibili. Visto che non mi piacciono le
guerre, riporto integralmente il suo scritto:
Sanremo: bivacco e pic-nic sul nuovo prato di Santa Tecla, il
commento di un nostro lettore
Un nostro lettore, Francesco Rossi, ci ha scritto per
commentare il nostro articolo sui clochard oggi presenti sul prato di fronte a
Santa Tecla:
"Ho letto giusto ieri una mail di protesta e quest'oggi l'articolo che documenta
il pic nic di un gruppo di zingari sul nuovissimo prato di santa Tecla. Dato per
scontato che eventuali deiezioni canine non raccolte dai rispettivi
padroni,sporcizia e resti alimentari lasciati da zingari e non, bivacchi di
clochard,ecc ecc sono fatti di inciviltà, nonchè reati che vanno repressi e
puniti dalle forze dell'ordine preposte (non solo alle contravvenzioni delle
auto in divieto...), mi chiedo a cosa dovrebbe servire un prato se non a
calpestarlo, poterne cioè usufruire in modo civile. Già tutta Sanremo, che pure
è dotata di parecchi parchi e giardini che costano centinaia di migliaia di euro
di manutenzione, è ben poco godibile visto che ogni angolo di verde è recintato
ed interdetto a tutto (a parte la vista), e solo San Romolo è dotata di un ampio
prato su cui bambini, adulti ed animali possono giocare e rilassarsi. Mi sembra
insomma che il problema, se esiste, è solo quello della mancanza di senso civico
di alcuni cittadini (che non rispettano il bene comune) e dei tanti clochard,
zingari e clandestini vari (che non rispettano niente e nessuno). Un prato, un
parco, uno spazio aperto DEVE essere fruibile, e deve essere tenuto pulito,
rispettato insomma. Sennò mettete una bella recinzione alta 3 metri, il prato
rimarrà bello! Ed inutile".
Di Fabrizio (del 20/02/2014 @ 09:04:36, in casa, visitato 1879 volte)
Di Martina Lucchin su
VicenzaPiù | Martedi 18 Febbraio alle 15:22
Dopo alcuni mesi di polemiche rimbalzate da una parte all'altra della città, la
decisione è stata presa: le famiglie Sinti e Rom verranno trasferite in via
Muggia durante i lavori di riqualificazione del campo di via Cricoli, dove
risiedono attualmente. Scartate via Zamenhof per i possibili rischi di
inquinamento della vicina oasi di Casale e via Carpaneda perché soggetta ad
allagamenti, l'ex caserma di via Muggia si prepara ad ospitare provvisoriamente,
sottolinea più volte il sindaco Achille Variati nell'odierno dopo giunta, le
ottanta persone del campo Cricoli.
La struttura, data al Comune dalla Provincia in comodato d'uso per le situazioni
di emergenza abitativa e sociale, verrà sistemata con i fondi ministeriali (80
mila euro) e ospiterà le famiglie di sinti e rom, mentre solo alcune roulotte
verranno portate nel parcheggio della caserma. Le altre roulotte verranno
parcheggiate in tutta probabilità nel park Cricoli. Una volta terminati i lavori
di riqualificazione del campo di via Cricoli, i luoghi dell'ex caserma verranno
utilizzati per il co-housing e per le esigenze abitative.
Polemiche finite? Molto probabilmente no, e ne è ben consapevole Variati che
risponde a tono alle tante critiche arrivategli in questi giorni. "Non mi
spaventano gli insulti sul web, sono anziano e ho imparato a sopportare queste
cose", afferma il primo cittadino, per poi bacchettare i cittadini, che hanno
utilizzato toni eccessivi o razzisti, e il sindaco di Creazzo, da cui si sarebbe
aspettato una "maggiore collaborazione". Al consigliere Claudio Cicero, che
aveva sollevato dei dubbi sulla conformità dell'area di via Cricoli, Variati non
solo risponde con l'elenco delle autorizzazioni giunte dal Genio Civile, dalla
Sovraintendenza e dagli uffici comunali, ma annuncia anche che verrà portata
presto in consiglio comunale una delibera per trasformare l'area di via Cricoli
da agricola a "a servizi" e per approvare il progetto della futura disposizione
delle piazzole. Infine il sindaco Variati rimarca il cambio di rotta intrapreso
da qualche giorno, dopo lo scivolone "mediatico" sul pagamento delle bollette ad
alcune famiglie del campo di via Cricoli che ha portato a Vicenza anche un
inviato delle Iene, in merito agli aiuti elargiti dal Comune: "deve cambiare
l'atteggiamento di chi ha bisogno d'aiuto, il Comune non intende più dare alcuna
forma di assistenzialismo a chi non sarà disponibile a corrispondere in cambio
delle attività lavorative".
Di Sucar Drom (del 19/02/2014 @ 09:05:52, in blog, visitato 1513 volte)
Il Giorno della Memoria, il Porrajmos a Mantova
Il Giorno della Memoria 2014 vedrà le Comunità sinte e rom mantovane, insieme
all'Istituto di Cultura Sinta e all'Associazione Sucar Drom, protagoniste in tre
appuntamenti a Mantova, a p...
Porrajmos
Era arrivata la primavera e dalla montagna c'eravamo spostati più in giù per la
Valle dell'Adige, accampandoci in un vigneto vicino al fiume...
Roma, le autorità devono porre fine agli sgomberi forzati dei rom
Amnesty International si è detta preoccupata per le recenti notizie di sgomberi
forzati che hanno colpito le comunità rom di Roma. La mattina del 29 gennaio
circa 60 cittadini rumeni di etnia rom, com...
Mantova, il Porrajmos in Italia
Venerdì 14 febbraio, alle ore 18.00, presso la Sala delle Colonne alla
Biblioteca Baratta sarà presentato dagli autori Luca Bravi e Matteo Bassoli il
libro "Il Porrajmos in Italia". Il volume ricostruisce, per la prim...
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