Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
27 febbraio 2006 - Ivana Stevanovic su Roma_ex_Yugoslavia
La prima linea telefonica SOS per le donne rom vittime di violenza
in Serbia è stata aperta a Niš. Il telefono SOS è
rivolto alle donne e bambini dalle altre comunità etniche,
mentre i volontari possono comunicare in lingua romanì e
serba.
"La linea SOS è riservata principalmente alle donne
rom, le quali raramente usano le esistenti linee SOS, sebbene siano
spesso vittime di violenza in famiglia", dice Ana Sacirovic,
coordinatrice della linea SOS.
Secondo la Sacirovic, le donne rom raramente cercano assistenza
quando sono soggette a violenza, per via della loro educazione
tradizionale.
"Tenendo presente che ho fatto volontariato abbastanza
spesso, sono consapevole che solo una parte delle donne rom usano
qualche volta la linea SOS, nonostante il fatto che noi tutti
sappiamo che c'è violenza anche nelle famiglie rom. Questo è
un modo per iniziare le donne rom ai loro diritti e il modo in cui
potrebbero realizzare e proteggere i loro diritti", ha detto.
Il telefono SOS lavora con l'Associazione Donne Rom "Osvit"
(Alba), ed è stata fondata in collaborazione con i volontari
della linea SOS per le donne e i bambini che funziona a Niš da
anni.
I volontari del telefono SOS sono disponibili tutti i giorni dalle
10 alle 12, e dalle 17 alle 19. il numero è +381
(0) 18/515-318.
Di Fabrizio (del 07/03/2006 @ 11:45:14, in sport, visitato 2084 volte)
E' un appello che da ieri ha cominciato a girare in rete. Io ne vengo a conoscenza dalla mailing list contro il traffico di persone: Questo il testo in italiano: Il traffico umano interessa 800 mila persone ogni anno. Di queste il 90% sono donne e ragazze. La maggioranza è sfruttata sessualmente. Caro Presidente Barroso, Migliaia saranno le donne e le ragazze che diventeranno merce umana , soggette a prostituzione durante la Coppa del Mondo in Germania. E’ urgente che lei come presidente della Commissione Europea faccia qualcosa, di accordo con gli altri paesi europei, per fermare questo crimine. Festeggiate la Coppa del MondoFermate lo sfruttamento sessuale
L'appello è disponibile in molte lingue. Altre informazioni in italiano, sul blog di Gennaro Carotenuto
Aggiornato il sito di Alexian, sono ora disponibili on-line le demo dello spettacolo Romano Etno Jazz
clikka sul link per ascoltare
http://www.alexian.it/mp3.htm
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APPUNTAMENTI DI MARZO
PROROGATA LA MOSTRA A LANCIANO
PRESSO LA SALA CONVEGNI DELL'AGENZIA PER LA PROMOZIONE CULTURALE DI LANCIANO A PALAZZO DE CRECCHIO SARà POSSIBILE VISITARE LA MOSTRA "TU TAJ ME, IO E TE INSIEME PER VINCERE IL PREGIUDIZIO"
FINO A MERCOLEDì 22 MARZO
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GIOVEDì 23 MARZO A PESCARA PRESSO IL CINEMA MASSIMO ANTEPRIMA NAZIONALE DEL FILM "UNO SPECCHIO PER ALICE" PRECEDUTA DAL CONCERTO DI ALEXIAN ED IL SUO GRUPPO
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DAL 25 MARZO AL 09 APRILE LA MOSTRA "TU TAJ ME, IO E TE INSIEME PER VINCERE IL PREGIUDIZIO" SARà ESPOSTA AD EMPOLI PRESSO IL CENTRO DI ARTI FIGURATIVE all’interno del Palazzo Ghibellino, in Piazza Farinata degli Uberti
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IL 30 MARZO 2006 ALEXIAN SANTINO SPINELLI PRENDERà LA SUA SECONDA LAUREA A BOLOGNA
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01 APRILE EMPOLI CONCERTO DELL'ALEXIAN GROUP
Alexian Santino Spinelli e l'Associazione Thèm Romanó vi invitano a visitare il sito dedicato alla mostra
Tu taj Me - Io e te insieme per vincere il pregiudizio
Un’esposizione su Arte, Storia e Cultura Romaní comprendente foto, quadri, sculture, proverbi bilingue (Romani- Italiano) illustrati da un famoso pittore Rom. La mostra ripercorre idealmente il cammmino dei Rom a partire dall'India fino ad arrivare in occidente dando un particolare rilievo alle repressioni subite dai Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals a cominciare da quelle del 1600 per arrivare all'olocausto sotto la dittatura nazista. L'esposizione è completata anche da oggettistica in rame e ferro, abbigliamento e sartoria romaní, proiezione di video, documentari e diapositive.
per visitare il sito clikkare sul link sottostante
http://www.alexian.it/mostra/mostra.html
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Le proposte artistiche di Alexian per l'estate 2006
Novità assoluta Alexian e il suo Gruppo Presentano
Romano Etno-Jazz Quando la musica, i canti e le liriche dei Rom Incontrano il Jazz Nel repertorio un omaggio a Django Reinhardt
CLIKKA SUL LINK PER ASCOLTARE LE DEMO
http://www.alexian.it/mp3.htm
Alexian e il suo GruppoPresentano
So me sinom Tour Un percorso musicale e canoro nella lingua romaní (zingara) dei Rom abruzzesi per un viaggio ideale attraverso l'intimità di un’arte assolutamente originale.
CLIKKA SUL LINK PER ASCOLTARE LE DEMO
http://www.alexian.it/mp3.htm
Il concerto Il concerto è un percorso artistico-culturale narrato in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo trasnazionale. Gli interpreti con la loro formazione professionale non scadono nel becero folklore ma elevano la tradizione a un livello artistico qualitativo e suggestivo. Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato sono quelle dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni. L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli. A questo ricco mosaico culturale europeo anche i Rom originari dell’India del Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti. La ricchezza di ritmi, melodie e armonie della musica romanì è stata sfruttata da compositori come Liszt, Brahms, Schubert, De Falla, Granados, Turina, Ravel, Debussy, Dvorak , Musorgskij, Stravinskij, Cajkovskij, Bela Bartok e, oggi, Goran Bregovic, ma ai Rom non è mai stato riconosciuto pienamente il loro merito. L’Alexian Group tiene concerti in Italia e all’estero e partecipa a numerosissimi festival internazionali riscuotendo consensi di critica e di pubblico.
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Costi: Euro ? (comprensivi di cachet, , trasporti locali ed ENPALS) + hotel*** (1 camera doppie + 2 camere singole + cena e catering (n. 4 persone) + amplificazione e luci
Alexian Santino Spinelli Ambasciatore dell’Arte e della Cultura Romaní nel Mondo
L’artista Alexian Santino Spinelli è un Rom italiano. Musicista, compositore e poeta. Insegna Lingua e Cultura Romani all’Università di Trieste. Ha collaborato con la Sorbonne di Parigi nel Programma Interface facendo parte del Gruppo Pedagogico e del Gruppo Linguistico riguardanti i Rom per la Commissione delle Comunità Europee. Alexian è stato insignito di due importantissimi premi: il premio “Ethnoworld Award 2003” dall’Università Bocconi di Milano nell’ambito del 3° Festival EthnoBocconi con la seguente motivazione “Miglior Artista, sezione World Music, Per la qualità e l’impegno nel promuovere la musica e la cultura Rom, in Italia e nel mondo”, ed il “Premio Pigro 2003 Alla carriera” nell’ambito del festival nazionale di Teramo dedicato ad Ivan Graziani. Sempre nel 2003 è stato invitato a contribuire con un arrangiamento personale del brano “Khorakhané, a forza di essere vento” alla realizzzazione del CD “Mille Papaveri Rossi” -insieme ad altri artisti di fama- in omaggio a Fabrizio De André. Ha ricevuto importantissimi riconoscimenti: nel 1994 il Premio Flaiano per l’opera Teatrale “Duj furatte Muló”, gli è stato conferito il Premio Histonium “Mecenate della Cultura”, Premio della Critica quale miglior gruppo al Festival khamoro 2001 (Praga - Rep. Ceca), Premio “Microcosmo d’Oro” 2002 (Milano). Durante il 6° Congresso Mondiale della International Romanì Union (ottobre 2004), organismo non governativo che rappresenta i Rom di tutto il mondo all’O.N.U., è stato nominato “ambasciatore dell’arte e della cultura romanì nel mondo”. La sua produzione musicale ha ricevuto importanti recensioni. La celebre rivista francese “Le Monde - de la Musique” ha accolto il CD “Gijem Gijem” con un positivissimo articolo: “…si lascia andare alla melanconia così bene da dare vita alle danze più scapigliate, questo strumento ci rivela, sotto le dita di Alexian Santino Spinelli, tutti i meandri dell’esistenza romaní…” (da “Le Monde”) Il CD Romano Drom - Carovana Romaní (2002) é stato recensito dalla rivista “Sette” (30/05/2002): “Alexian. Romanó Drom. Insegna all’Università, ma Alexian (Santino Spinelli), rom abruzzese, è prima di tutto un raffinato musicista. Perchè il rom sound non è solo Balcani”. Importanti recensioni anche sulle riviste specializzate come:Etnica, World music, Traditional Arranged, Folk Bulletin. Alexian Santino Spinelli dal 1989 è stato ospite in varie trasmissioni radiofoniche e televisive: Speciale Tg Uno, Maurizio Costanzo Show, Bella Italia (Rai 2), Uno mattina (Rai 1), La telefonata (Radio Rai 1), Il coraggio di vivere (Rai 2), “Lampi di Primavera” (Radio Rai 3), L'Italia Sconosciuta (Radio Rai 1), Radio Popolare, "Uomini e Profeti" (Radio Rai 3), Format "Molteplicità" (Rai 3), "Suoni e ultrasuoni" (Radio Rai), "Prima" (Rai 1), “Studio Aperto” (Italia 1), Lampi d'inverno (Radio RAI 3), “In Famiglia” (Rai 2), "Un mondo a colori” (Rai Due), "Le vie del Giubileo" (Radio Rai 2), "Dov'è la festa" (Radio Rai 2), Rai Tre "Neapolis”, "Radio 24", "Unomattina", "Tg3 Shukran", "Mediterraneo” (Rai Tre), "Il tappeto Volante" (Strema), "Terra" (Canale 5), "New generation" (Radio San Marino), "Pinocchio” (Radio Deejay). Ampi servizi gli sono stati dedicati sui periodici: "Gente Mese'' (settembre '93), "Elle" (settembre '95), "L'Eco di S. Gabriele" (marzo 96), "Folk Bulletin" (Dicembre 1997), "Il Mucchio Selvaggio" (Luglio 1997), "Etnica" (Settembre 1997), "L'Intervista" (n° 10 Novembre 97), "Astra" (n° 11 Novembre 1996), “Il Convivio" Luglio/Settembre 2001, "Marie Claire" (Marzo 2001), "Musica di Repubblica" Settembre 2001, "Cittadini dappertutto" aprile/maggio 2002, "Popoli" aprile 2002, "Stop" anno 56 n°15 19/04/2002, "Famiglia Cristiana" aprile 2002, "Panorama" 25/04/2002, "Sette" 30/05/2002, "Donna Moderna" 24/07/2002, "Grazia" 17/09/2002, "Rivoluzioni" (mensile di Liberazione) Agosto 2002, "Il messaggero di Sant'Antonio" Settembre 2002. Testate giornalistiche internazionali: "Le Monde'', "Hoy”, "Dernières Nouvelles D'Alsace" (Francia), "Nevipen Romani" (Spagna), "Evening Telegraph" (Inghilterra, "Romano Drom" (Polonia), "The guardian" Inghilterra.
Di Alexian, il giornalista Adriano Mordenti scriveva nel 2001 sul quotidiano “La Repubblica”: “...a lui si deve se la musica dei Rom italiani comincia ad essere stimata nel mondo assieme a quella più aristocratica degli zingari ungheresi e dei gitani spagnoli. Il quotidiano francese Le Monde ha collocato questo gruppo di rom italiani tra i migliori tre dello scorso anno. E al prestigioso festival khamorò di Praga sono stati dichiarati dalla critica i migliori tra ben trenta gruppi e orchestre di tutto il mondo”. Oltre che apprezzato musicista, Santino Spinelli è docente di Lingua e Cultura romaní presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. Dal 1992 è membro del Gruppo Pedagogico che si occupa della scolarizzazione dei bambini Rom e viaggianti nell'ambito del Programma Interface sostenuto dal Centro di Ricerche Zingare dell'Università la Sorbonne (Parigi) e della Commissione delle Comunità Europee. E’ inoltre unico rappresentante italiano al Parlamento della International Romani Union (IRU), organizzazione non governativa e non territoriale che rappresenta i Rom di tutto il mondo. Fondatore e presidente dell'Associazione Culturale "Thèm Romanò" (Mondo romanó) con sede a Lanciano (Chieti)
Di Fabrizio (del 08/03/2006 @ 00:42:59, in lavoro, visitato 1746 volte)
una segnalazione al volo di Marta Rabbiosi:
venerdì 10 marzo alle 19.00 al Teatro Edi - via Barona angolo via Boffalora, Milano - all'interno della rassegna di cortometraggi "Sguardialtrove": "Kimeta. diverse come noi" - in un campo rom di Firenze da un laboratorio si sviluppa una cooperativa di donne
Di Fabrizio (del 08/03/2006 @ 10:13:37, in casa, visitato 2095 volte)
Copio una testimonianza interessante da Archivio Romano Lil:
L’Italia è il “paese
dei campi”. Nell’opera di alfabetizzazione sostenuta da
Romano Lil si riporta qui una testimonianza sulla nascita dei campi
nomadi nei primi anni settanta del secolo scorso. Nati per sostituire
i campi sosta di periferia, inglobati dall’urbanizzazione
industriale, i “campi nomadi” divennero ben presto
sovraffollati e invivibili. Da luoghi di accoglienza a contenitori di
disagio.
Di Renza Sasso,Opera Nomadi di
Pistoia
A tutti, qualora non fossero al
corrente dell’iter dei campi nomadi per età ( beati
loro!), fornisco alcune brevi notizie che traggo dalla mia personale
esperienza e da quella di Clara Dei.
Nei primi anni di vita dell’Opera
Nomadi insegnavo ai bambini sinti nella scuola Aeronautica (poi
intitolata M.L. King) a Torino. La zona periferica intorno alla
scuola era ancora ricca di prati e campi, e stradine di campagna, vi
potevano sostare “campine”, carovane, e ancora...
continua
Riferimenti:
Progetto
e città: casa e lavoro
Dossier
scuola
Di Fabrizio (del 08/03/2006 @ 11:26:20, in casa, visitato 1923 volte)
Il dissolvimento della ex Jugoslavia, oltre ai massacri e alle miserie che seguono ogni guerra, ha portato in tutti i suoi territori a una redifinizione di alcuni diritti fondamentali, che riguardano tanto le popolazioni romanì che gli altri cittadini,qualsiasi sia la loro etnia d'origine. Principalmente, il diritto d'asilo per chi fuggiva dalla guerra e dalle persecuzioni etniche, ma anche, ad esempio in Slovenia, il diritto ai documenti oppure, in Bosnia-Herzegovina, la partecipazione attiva e passiva al diritto di voto e alle cariche elettive. Ci sono state proteste, sono iniziate trattative a livello nazionale e oltre, per superare queste situazioni. Aggiungo questa segnalazione da:
Che cosa significava nell’ex Jugoslavia poter vantare un diritto alla sicurezza abitativa? Significava essere detentori di un diritto di uso a vita e senza limiti di un appartamento, così come quello di prender parte alla sua gestione ed amministrazione. L’unica cosa che l’inquilino non poteva fare era vendere l'alloggio.
Nel 1996 il Parlamento croato ha approvato la legge sugli affitti che privava gli occupanti degli appartamenti privati di proprietà nominale, del diritto di beneficiarne a vita, diritto questo a carattere ereditario e in vigore dal 1945.
Questa legge sugli affitti ha dunque messo in pericolo il diritto umano fondamentale alla protezione della casa e della famiglia degli inquilini che, adesso, corrono un grave rischio di essere sfrattati.
Stiamo parlando di oltre 40.000 persone, i cui sfratti stanno aumentando progressivamente. Donne e uomini anziani vengono mandati in ospizi la cui retta viene pagata non dallo Stato ma dalla loro pensione.
Perciò l'Alleanza delle Associazioni degli Inquilini della Croazia promuove la Campagna Sfratti Zero in Croazia, Restituire il diritto alla sicurezza abitativa degli inquilini, assieme all'International Alliance of Inhabitants e a decine di organizzazioni sociali, sindacali, politiche e personalità.
Cosa possiamo fare? Moltissimo, come è dimostrato dalle altre Campagne Sfratti Zero. Queste funzionano perché si stabilisce un legame di solidarietà tra la mobilitazione locale e le decine di migliaia di persone che sostengono concretamente la battaglia, anche con una semplice firma.
>>> Perciò è indispensabile la solidarietà internazionale.
>>> Clicca qui per firmare subito l'Appello! >>> La tua firma raggiungerà immediatamente tutte le controparti interessate.
>>> Spedisci questo appello ai tuoi amici e falli firmare.
>>> Leggi il messaggio della Presidenza della Repubblica di Croazia all’Alleanza delle Associazioni degli Inquilini della Croazia.
*** *** ***
Ciao in solidarity, en solidaridad, en solidarité, in solidarietà. Cesare Ottolini IAI Coordinator
Di Fabrizio (del 08/03/2006 @ 11:42:15, in media, visitato 2203 volte)
Leggo oggi un articolo sul sito La
Gazzetta della Martesana.
Alcuni punti che mi interessano:
la costruzione di una campo sosta per nomadi, per 120
persone, proposto senza nessuna programmazione territoriale e senza
il coinvolgimento dei cittadini (Rom e italiani) che dovrebbero
forzatamente convivere;
la disamina di una situazione ambientale già
degradata di suo (ripetuta anche nell'altro articolo Zona
industriale dimenticata da Dio e dal Comune sempre sulla
Gazzetta);
il campo di via Idro (indicata nell'articolo come via Padova)
come “famoso per fatti di cronaca nera”.
Mi sono quindi permesso di scrivere una lettera al giornale, che
riporto di seguito. Vi terrò aggiornato sugli sviluppi.
Spettabile redazione
Leggo il vostro articolo "Rom, un
campo a Cologno?"
Mi permetto di segnalare, in merito al
campo di via Padova (tristemente famoso per fatti di cronaca nera),
che le famiglie del campo lo scorso dicembre hanno indetto una
conferenza stampa in merito alle false notizie che erano apparse sui
mezzi d'informazione. Qui
il testo.
Riguardo al ventilato campo che si
dovrebbe costruire a Cologno, erano arrivate notizie simili anche al
campo, ma nessuno si è mai preso la briga di chiedere un
parere a chi in un campo sosta ci vive da altre 16 anni. Vi segnalo
che in occasione delle prossime elezioni comunali, abbiamo proposte
alternative, che presenteremo agli elettori: un riassunto si può
leggere QUI.
Due gli indubbi vantaggi: sono proposte pensate per l'interesse
comune di tutta la cittadinanza, non si propone niente
che già non sia stato realizzato in Italia.
Grato dell'attenzione
Fabrizio Casavola
Ancora una volta si fa sciaccallaggio su una drammatica vicenda, il rapimento del piccolo Tommaso, alimentando sentimenti di razzismo e di xenofobia verso le Minoranze Etniche Linguistiche Nazionali Sinte e Rom.
Questa volta l’infamia è caduta sulla comunità sinta guastallese e bene ha fatto il Sindaco, Mario Dallasta, rispondendo duramente alle dichiarazione della “sensitiva” di turno che ha indicato, attraverso un programma televisivo della RAI, le case dei sinti guastallesi come il luogo di prigionia del piccolo Tommaso.
È sintomatico che la RAI, servizio pubblico, continui ad propinare stereotipi che portano a presentare le Minoranze Etniche Linguistiche Sinte e Rom come nemici della società: rubano i bambini.
Infatti, da alcuni anni monitoriamo la programmazione RAI e il servizio pubblico continua ad alimentare i peggiori pregiudizi: i Rom e Sinti sono ladri, chiromanti, sporchi, sfruttatori… Non ultimo lo sceneggiato “Orgoglio”, dove una “banda di zingari” rapisce un bambino.
In questo continuo attacco alle Minoranze Etniche Linguistiche Sinte e Rom, ringraziamo il Sindaco di Guastalla che con parole chiare ha troncato le dichiarazioni della “sensitiva” intervenuta nel programma “la vita in diretta”.
Proprio a Guastalla le scorse settimane è stato inaugurato il residence Sucar Plaza (bella piazza, in lingua sinta), primo esempio in Italia di un habitat dignitoso per le Minoranze Etniche Linguistiche Nazionali Sinte.
Circa un'ora fa, è scoppiato un incendio al campo di via Barzaghi - Triboniano a Milano. La zona ospita diversi accampamenti, che contengono mediamente tra le 800 e le 2000 persone, anche se nessuno è in grado di offrire cifre precise. Un animatore e alcuni bambini che erano al vicino centro sociale Torchiera per giocare, hanno visto il fuoco da lontano mentre tornavano al campo. Il fuoco si è sviluppato velocemente ed era visibile da grand edistanza. Le prime notizie parlano di un incendio spaventoso. Sul posto si sono recate subito 5 autopompe dei pompieri. Il fuoco ha raggiunto le bombole del gas e le esplosioni si sono sentite in tutta la zona. Al momento non ho altre notizie. Leggo ora sul Corriere della Sera08 mar 21:40 Milano: incendio in campo nomadi, nessun ferito
MILANO - Nessun ferito, ma almeno 400 persone in cerca di un riparo per la notte. E' il bilancio del violento incendio divampato intorno alle 20 nel campo nomadi di via Triboniano, alla periferia ovest di Milano. Il fuoco ha distrutto l'intero campo abusivo, occupato da circa 350 persone di etnia rom, e parte di quello regolare che gli e' vicino. Le roulotte coinvolte nel rogo sono una sessantina. Dieci equipaggi dei vigili del fuoco stanno tentando di circoscrivere le fiamme ed entrare nell'accampamento. (Agr)
ore 22.30 da Radio Popolare in diretta un inviato: Il peggio ora sembra passato. Le fiamme erano alte 4/5 metri. Ci sono circa 400 Rom per strada. 100 saranno ospitati al dormitorio di viale Ortles (la precedenza verrà data a donne e bambini), per gli altri ancora non si sa. Per loro si aspettano i tecnici della Protezione Civile. Non si conoscono le cause dell'incendio. Si parla di un incidente domestico, dovuto a un mozzicone o un fornelletto; la polizia dice che invece potrebbe essere partito da un traliccio dell'energia elettrica. Secondo il racconto dei Rom, sul luogo dell'incendio sarebbero arrivate prima le ambulanze e solo in seguito i Vigili del Fuoco, che hanno dovuto operare in una situazione di estremo pericolo, per la presenza di bombole del gas a rischio esplosione.
ore 22.35 Basilicatanet: (ANSA) - MILANO, 8 MAR - Un violento incendio si e' sviluppato nel campo nomadi di via Triboniano, in prossimita' del cimitero Maggiore di Milano. E' andato distrutto un campo abusivo occupato, si stima, da 350 rom, e parte di quello regolare che gli e' vicino. Oltre duecento persone hanno perso ogni cosa. Le roulotte coinvolte sono una sessantina. Allertata la protezione civile per ospitare nella notte circa 400 persone. Drammatici i racconti: 'E' stato l'inferno. Abbiamo visto fiamme alte 12 metri'. LEM (Riproduzione Riservata)
Il giorno dopo: lo scaricabarile (da adnkronos) Milano, 9 mar. - (Adnkronos) - Si sono concluse intorno alle 3 della notte scorsa le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco dell'incendio divampato nel campo nomadi di via Barzaghi a... MILANO: MIRABELLI (DS), LETIZIA MORATTI FA PROPAGANDA SUI CAMPI NOMADI MILANO: ORSATTI (LEGA), FERRANTE NON HA VIGILATO SU CAMPO NOMADI MILANO: MAJORINO (DS), SPETTA AL COMUNE GESTIRE PRESENZA NOMADI MILANO: CECCHETTI (LEGA), SMANTELLARE I CAMPI NOMADI MILANO: DE ALBERTIS (AN), SGOMBERARE IMMEDIATAMENTE I NOMADI
Di Daniele (del 09/03/2006 @ 10:29:55, in Regole, visitato 1565 volte)
Bosnia: la costituzione deve incorporare i diritti della minoranza per eliminare le divisioni etnicheUna nuova costituzione bosniaca deve stabilire fermamente i diritti della minoranza ed eliminare un sistema elettorale discriminatorio che accresce le divisioni etniche. MRG ha precisato che una tale iniziativa è la chiave per risanare divisioni radicate e promuovere una società pluralista nella quale tutte le minoranze esistenti possano partecipare pienamente alla vita pubblica. Le attuali trattative sulla nuova costituzione coincidono con la vigilia del 10° anniversario degli accordi di pace di Dayton. MRG (Minority Rights Group ndr.) suggerisce che le migliori prospettive per la costruzione della fiducia e della stabilità fra tutti i gruppi etnici consistono nell'attuazione effettiva dei diritti della minoranza.
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