Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 21/08/2005 @ 13:26:55, in Italia, visitato 2073 volte)
Ricevo e porto a conoscenza:
La città di Torino è lieta di invitarvi a "Young Words
Happening" che si terrà dal 22 al 24 settembre. L'evento coinvolgerà
2000 giovani da tutto il mondo.
L'iniziativa, che è organizzata dall''assessorato alle Politiche giovanili ed alla Cooperazione Internazionale e Pace
nel contesto delle attività programmate per la Torcia Olimpica, è volto a sperimentare una tregua, una sospensione dei conflitti tra persone che hanno opinioni, culture e fedi diverse e permettere che in questa occasione prevalgano l'ascolto, il dialogo, la riflessione. Un’occasione unica per ascoltare le ragioni dell’altro.
Si rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni.
Marco Calgaro Vice-Sindaco di Torino
Segreteria Organizzativa email: young.words@comune.torino.it
Tel/Fax: +39 011 5539335
http://www.comune.torino.it/treguaolimpica
da: Roma Support Project im Netzwerk Fluchtlingshilfe & Menschenrechte e.V
Kontakt: Tel. 0171 -181 50 26 + 0511 -473 81 44 - Info:
Hannover: 30a Settimana Interculturale
Protezione della minoranza Rom in vista della deportazione in Kossovo
25 settembre -1 ottobre 2005
|
- Martedì 28-09-05 h.9.30-16.00 / Kulturzentrum Pavillon: I Rom cittadini d'Europa. Sviluppi recenti e futuri della situazione in Kossovo
- Venerdì 30-09-05 h. 16.00-18.00 / Kropcke, Hannover-Zentrum: Giornata del Rifugiato. Solidarietà e diritto d'asilo
- Venerdì 30-09-05 h. 19.00 / Freizeitheim Linden, Windheimstr. 4, Hannover-Linden: "Kossovo: ci sarà un ritorno in sicurezza?" Documenti e immagini
Programma
- Venerdì 16-09-05 h. 19.30 / Kunstlerhaus, Sophienstr. 2: Letteratura: Guerra e Pace, con Norbert Gstrein e Margarete von Schwarzkopf
30. Interkulturelle Woche 2005 in Hannover
La 30. edizione si svolgerà nell'autunno 2005. La settimana è promossa dalla Conferenza Vescovile tedesca, dalla Chiesa Evangelica tedesca e dal Metropolita greco-ortodossa. Nel contempo l'iniziativa si svolge con la cooperazione di molte organizzazioni nazionali e locali, impegnate nel confronto con le autorità per l'integrazione degli immigrati e un costante processo di apprendimento e sviluppo della società. Lo slogan è: Trovare un modo per vivere assieme.
Ulteriori informazioni: http://www.interkulturellewoche.de
La 30. Settimana Interculturale si vuole schierare a fianco di quanti, espressione della politica, dei media, delle associazioni e cittadini, si sono pronunciati contro il rimpatrio forzato concordato dal governo tedesco, in particolare dei richiedenti asilo dal Kossovo e dall' Afghanistan. Per questo, oltre alle iniziative programmate, la 30. Settimana Interculturale invita tutti a prendere parte alla manifestazione che si terrà il 30 settembre presso l'aeroporti del Niedersachsen, da dove partiranno i voli per il rimpatrio.
Invita anche ad aderire alla petizione europea contro i rimpatri forzati, promossa a giugno dal Kosovo Roma und Ashkali Forum,che può essere sottoscritta on line su www.sivola.net/download/kossovo.htm
International Gypsy Music Festival ''IAGORI'' - Oslo, Norvegia, dal 2 al 4 settembre
Kulturkirken Jakob
Partecipano:
- ROMANS (Ukraina)
- Janka Sendrei e KOKAVAKERE LAVUTARA (Slovacchia)
- RAYA (Norvegia)
- ILO (Russia)
- BASILY e TCHAVOLO Schmitt (Olanda/Francia)
- Orkestar AGUSEVI DJAMBO (Macedonia)
- Trio GYPSY LEGACY (Norvegia)
Info: www.iagori.com
E-mail: natbiel@hotmail.com
[...] Iagori (che significa piccolo fuoco) è un Festival di grande importanza non solo per i Rom, l'anno scorso assistette al concero finale anche il principe Haakon Magnus.
Il Festival è organizzato dalla famosa cantante Raya. Cantante Rom dell'ex Unione Sovietica, divenne celebre alla fine degli anni '50, esibendosi nel primo teatro Rom mondiale, il Teatro Romen. Alla fine degli anni '60, migrò in Norvegia dove iniziò la sua carriera internazionale, che la portò in Europa, Stati Uniti, Arabia e India, con differenti gruppi musicali. Sino all'anno 2000 è stata nel Parlamento della International Romani Union (IRU).
[...] (Dzeno Association)
Di Fabrizio (del 19/08/2005 @ 18:14:06, in Europa, visitato 2378 volte)
Sto scorrendo le notizie della mailing list sui Rom in Romania. Con un po' di disorientamento...
Tra le segnalazione dell'ultima settimana:
- a Tirgu Jiu aperta una clinica per Rom, col supporto dei fondi Phare della Comunità Europea. Un centro simile è stato inaugurato a Tirgoviste, allo scopo di promuovere i servizi e l'educazione sanitaria tra i Rom.
- a Costinesti si è svolto l'ottavo contest sulla lingua e la storia dei Rom, nell'ambito di un progetto UNESCO. Il concorso, indirizzato alle varie comunità Rom presenti nei distretti rumeni, prevedeva anche la partecipazione di studenti di "etnia" rumena o ungherese, se nel distretto non fossero stati presenti studenti Rom
- Infine a Brasov il comune e alcune associazioni locali hanno promosso un corso di formazione professionale per fioristi e decoratori, anche questo indirizzato alla comunità Rom e finanziato dai fondi Phare.
Iniziative legittime e positive. Ora, in Romania è maggiore la presenza in percentuale dei Rom rispetto all'Italia, e sicuramente anche la situazione economica e politica è differente (ma non più di tanto, parere personale). Il disorientamento iniziale è dovuto alle politiche che vengono messe in atto: mentre in Italia (con gli stessi finanziamenti) si privilegia la politica dell'integrazione - cioè favorire le pari opportunità di accesso ai servizi, al lavoro, alla scuola, alla casa, l'impressione è che in Romania quei fondi servano a far progredire la comunità Rom, ma su binari separati dalla società maggioritaria.
Il tutto, allo scopo di portare la Romania ad entrare nella Comunità Europea nei tempi previsti. E con lo scopo di aiutare i Rumeni (di qualsiasi etnia) in loco, piuttosto che averli immigrati in Italia e non sapere che fare, se non cercare la difficile strada dell'integrazione.
Sempre su Romania e immigrazione: da quel paese era possibile sino al mese scorso raggiungere l'Italia col solo visto turistico. Le regole sono cambiate ad agosto, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza prevista e creando comprensibili difficoltà a chi era rientrato per le ferie. Anche questo da intendersi come un segnale di buona volontà del governo rumeno in vista dell'ingresso nella Comunità Europea. Chi ne fa le spese, sono le decine di migliaia di immigrati, illusi negli anni scorsi sulla possibilità di viaggiare liberamente nella Comunità Europea, e che ora si trovano in situazione di irregolarità amministrativa.
da ©The Portugal News http://www.the-news.net
Su pressione della Commissione Europea, la polizia rumena in quattro giorni di iperattività ha sospeso i passaporti di oltre 3000 cittadini, sospettati di vivere e lavorare illegalmente in Europa Occidentale. Molti di loro si pensa si siano stabiliti in Portogallo negli ultimi quattro anni nelle città di Oporto, Lisbona e nell'Algarve.
13/8/2005 Il governo rumeno, che intende portare il paese a diventare membro dell'Unione Europea nel 2007, ha introdotto il 1 agosto un decreto d'emergenza per bloccare l'immigrazione illegale. Il decreto ha sorpreso migliaia di Rumeni ritornati in patria per le ferie estive e che qui hanno scoperto di non poter lasciare il paese per almeno nove anni. Secondo la nuova legislazione, i cittadini rumeni non possono passare all'estero più di 90 giorni ogni sei mesi. I trasgressori saranno privati del passaporto per cinque anni e impediti a tornare nel paese dove hanno risieduto illegalmente per 10 anni. Il decreto è stato descritto come "degradante e umiliante" dalle organizzazioni per i diritti umani. Diana Calinescu, direttrice del Romanian Helsinki Committee for Human Rights, afferma: "E' una misura eccessiva. Se qualcuno ha prolungato illegalmente il proprio soggiorno, ad esempio, in Portogallo, non può essere privato del diritto vi viaggiare in Serbia o in Bulgaria".
Con la nuova legge, un cittadino rumeno che intenda viaggiare nella zona Schengen [...], deve presentare un biglietto di ritorno, un invito o altro documento che attesti la ragione e la durata del viaggio e 100 euro per ogni giorno di soggiorno all'estero. Secondo l'Organizzazione Internazionale dei Migranti, sono circa 900.000 i Rumeni che lavorano all'estero, metà dei quali illegalmente. La Banca Nazionale Rumena stima in 2 miliardi di euro le rimesse degli emigranti nel 2004. Il Primo Ministro Calin Tariceanu dice che le misure sono state rese necessarie dal gran numero di Rumeni che lavorando in Europa Occidentale "si dimenticano di tornare a casa". Commentando la futura adesione all'Unione, ha aggiunto: "Come futura frontiera dell'Unione Europea, la Romania è obbligata a combattere l'immigrazione illegale e il traffico di persone." I paesi che hanno attirato il maggior numero di lavoratori rumeni sono Italia, Spagna, Germania, seguiti da Portogallo, Gran Bretagna e Francia.
Di Fabrizio (del 19/08/2005 @ 15:14:17, in media, visitato 1773 volte)
...paese che vai
Il poster, sul tema dei pregiudizi contro gli Zingari, recita: "Se non fai il bravo, ti daremo agli Sloveni"
Di Fabrizio (del 18/08/2005 @ 23:47:41, in scuola, visitato 2696 volte)
Da: "RomNews.com"
(DEU / ENG) [Invitation / Einladung] [II Internationale
Antiziganismus Konferenz und EZAF Website / II International Antiziganism
Conference and EZAF Website]
Conferenza: "Antiziganismo: Teorie,
Modelli e Pratiche"
8-9 Ottobre 2005 - Università di Amburgo
Studiosi Rom e non, discuteranno il termine "Antiziganismo" alla
luce delle rispettive esperienze. Assieme svilupperanno strategie future.
Il termine può avere un determinato peso politico, ma non è
scientificamente definito. Quindi non può essere usato operativamente nelle
ricerche sul campo.
Ciò nondimeno, una ricerca in questo senso è vitale nella lotta dei Rom e
dei Sinti per ottenere il rispetto sociale. La sua definizione è finalizzata a
renderlo politicamente efficace. Studiosi coinvolti ugualmente attivi nelle
ricerche teoriche che nella pratica politica, presenteranno i loro punti di
vista in conferenze e laboratori. Attraverso le diverse discussioni, si vuole
raggiungere un denominatore comune che possa portare dalla ricerca alla pratica.
[...]
Potete sottoporci i vostri contributi in forma scritta e presentarli nel
corso della conferenza. I testi sottoposti che si atterranno ai principi della
nostra ricerca verranno aggiunti alla documentazione.
Esempi pratici di episodi di antiziganismo, saranno aggiunti al "Libro
Nero dell'Antiziganismo".
Dal 2006 la Conferenza avrà scadenza annuale. Durante i lavori, verrà
presentato l'argomento che si svilupperà nel 2006: "Olocausto e Genocidio
di Rom e Sinti". Con quest'anno verrà inaugurato il laboratorio permanente
su: "Antiziganismo nella scuola" che aprirà i lavori. Il laboratorio
permanente sarà coordinato dalla Dr. Mareile Krause dell'Istituto
Regionale per lo Sviluppo Educativo e l'Insegnamento di Amburgo.
Non saranno rimborsate le spese di viaggio e alloggio. La partecipazione
è libera e i pasti sono a carico dell'organizzazione del convegno.
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Di Fabrizio (del 18/08/2005 @ 21:38:05, in media, visitato 1926 volte)
Premessa: Sulla trasmissione di cui parla Saimir, rimando alla
segnalazione che fece questo febbraio sul blog Pirori
Cari amici,
A nome dell'associazione "La Voix des Rroms" e anche di "Rromani
Baxt", "AVER contre le racisme" e "Ternikano Berno", voglio
ringraziare quanti ci hanno sostenuto.
Siamo lieti di annunciare che oggi il Consiglio Superiore Audiovisuale,
che è l'istanza amministrativa incaricata di sorvegliare il rispetto della
legge nei media francesi, si è pronunciato sulla trasmissione [...] Vi terremo
informati sugli ulteriori sviluppi della vicenda.
Grazie ancora a chi appoggiato la nostra petizione, oggi raccogliamo i
frutti del vostro impegno
con i migliori saluti
Saimir MILE
Association "La Voix des Rroms - E Rromenqo Krlo"
rinchibarno@yahoo.fr
Gli altri appelli appoggiati da Mahalla e ancora in corso:
Di Fabrizio (del 17/08/2005 @ 22:54:47, in Europa, visitato 2852 volte)
- Aug 17 2005 01:35:51:317PM
Stoccolma; Se siete tra quanti che pensano che le lesbiche siano sessualmente frustrate o gli attivisti animalisti aggressivi, una biblioteca svedese vi permette di "confrontarvi" con loro in carne e ossa, piuttosto che studiarli sui libri.
Questo il progetto "Living Library" che mette faccia a faccia con i propri pregiudizi, promosso da Ulla Brohed della biblioteca di Malmoe, nella Svezia meridionale. "A volte ascolti i pregiudizi delle persone e capisci che sono solo disinformati".
Nove in prestito
Questo fine settimana, saranno nove persone, tra cui un omosessuale, un imam, un giornalista, una donna musulmana e uno zingaro (sic) a disposizione del pubblico della biblioteca per discutere assieme per 45' nel bar adiacente.
[...]
I nove "soggetti" in prestito non sono stati difficili da trovare, anche se la signora Brohed ha ammesso di aver pagato "una piccola somma" per il loro coinvolgimento. Se questo primo tentativo avrà successo, verranno svolte ulteriori iniziative simili durante l'anno.
Da Sucar DromPROGETTO LAVORO A FAVORE DELLE FAMIGLIE SINTE E ROM DI MANTOVA
Le attuali attività economiche delle famiglie Sinte e Rom sono estremamente varie e mutevoli: esse cioè sono plurime in un dato momento per il medesimo individuo, e tanto più lo sono per l’insieme degli individui che cambiano nel tempo. Gli individui agiscono all’interno della famiglia che è agente nei rapporti interni ed esterni al proprio gruppo sociale. Nella cultura sinta e rom il lavoro è inteso come collaborazione tra i singoli individui che appartengono sia al nucleo familiare sia alla famiglia allargata. Ci sono attività tradizionalmente e largamente esercitate: il recupero dei materiali ferrosi e la loro vendita; i mestieri dello spettacolo viaggiante (giostrai, ecc); la vendita ambulante (centrini, calze, scope, bonsai, fiori, ecc.); lavori agricoli stagionali (soprattutto raccolte); vendita di poveri lavori artigianali (le bottiglie di vetro modellate a fuoco), ecc. Ci sono nuove attività: commercio d’auto usate, antiquariato, manovalanza nell’edilizia, pulizie, ecc. ...
Riferimenti
Di Fabrizio (del 17/08/2005 @ 20:04:33, in Europa, visitato 2158 volte)
Da: Elena Simonoska elena.simonoska @ unimondo.org
L'Organizzazione Umanitaria Rom "Mesecina" di Gostivar denuncia il numero crescente di discriminazioni e incidenti a sfondo razziale contro i Rom in Macedonia.
Gli ultimi incidenti hanno visto coinvolte tre donne: Senad, Senaj e Birdzan, sedute ad un caffè nel viale lungo il fiume Vardar a Skopje. La cameriera aveva chiesto loro di allontanarsi, perché il tavolo a cui erano sedute era riservato alla direzione. Chieste spiegazioni, il padrone del locale ha detto loro che si trattava di una nuova regola del giorno prima.
Muhamed Toci, coordinatore di "Mesecina" dice che non si possono chiedere provvedimenti contro la proprietà del bar, perché non esiste niente nella legislazione macedone che proibisca simili comportamenti. La Legge contro le Discriminazioni non è ancora stata approvata ed esiste solo la possibilità di appellarsi genericamente alla Costituzione. Casi simili stanno emergendo ogni giorno in Macedonia. "Registriamo una crescita di atti e comportamenti razzisti a Kocani, Vinica e Delcevo, la situazione si fa preoccupante anche a Prilep e Ohrid." dice Toci, aggiungendo che a Vinica è attivo un gruppo, dal nome "Rosa Nera" che si è reso responsabile di azioni squadriste contro i rom. Un gruppo simile agiva anche a Bitola, ma ha terminato gli attacchi con l'arresto del suo capo. Sempre secondo Toci, i Rom denunciano di rado queste discriminazioni, perché trovano nella polizia e nelle autorità gli stessi pregiudizi che ne sono alla base. L'unica decisione di un tribunale contro una evidente discriminazione riguardò proprio Muhamed Toci, che ne 1999 si recò nel Centro di Assistenza Sociale d Gostivar per accedere a dei documenti e fu spintonato fuori dall'ufficio senza alcuna ragione. L'impiegata responsabile del gesto è stata poi condannata a un mese di prigione e un anno di allontanamento dall'incarico. (Dnevnik)
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